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    Castrovilli, continua il calvario: intervento riuscito, ma si profila un altro lungo stop

    Il numero 10 viola è stato operato al ginocchio sinistro dopo il passaggio saltato al Bournemouth. Ora la fase di riabilitazione

    Intervento perfettamente riuscito ma stop che si preannuncia nuovamente lungo per Gaetano Castrovilli, operato oggi a Roma dal professor Mariani al solito ginocchio sinistro, quello che saltò nell’aprile 2022 contro il Venezia dando il via ad un calvario per il numero 10 viola. Questo il report ufficiale pubblicato dal club. “ACF Fiorentina comunica che, nella mattinata di oggi, il calciatore Gaetano Castrovilli è stato sottoposto ad artroscopia di controllo del ginocchio sinistro dal Prof. Mariani. La procedura ha evidenziato una insufficienza del legamento crociato anteriore che è stata riparata. La procedura è perfettamente riuscita e il calciatore farà rientro a Firenze nelle prossime ore per iniziare il percorso riabilitativo concordato con il Prof. Mariani”. 

    niente bournemouth—  Impossibile stabilire adesso i tempi di recupero, si dovrà capire come andrà il percorso riabilitativo e come risponderà il ginocchio già operato oltre un anno fa dopo la lesione del legamento crociato anteriore, del legamento collaterale mediale e del menisco esterno del ginocchio sinistro in seguito alla lussazione del ginocchio stesso. Sicuramente il 10 viola sarà out per alcuni mesi proseguendo un momento molto complicato. Castrovilli peraltro era recentemente stato ceduto alla formazione inglese del Bournemouth per una cifra vicina ai 14 milioni di euro, salvo poi veder saltare il trasferimento stesso al termine delle visite mediche con il club inglese. Adesso per Castro inizierà un nuovo lavoro di recupero in attesa che la sfortuna lo lasci finalmente in pace. LEGGI TUTTO

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    Napoli, doppia gioia: Osimhen-Simeone gol, Gabri Veiga in arrivo

    Gli azzurri superano 2-0 l’Apollon Limassol in amichevole con i due centravanti a segno. Procede la trattativa col Celta Vigo per il centrocampista: in Spagna parlano di affare verso la chiusura

    Dal nostro inviato Vincenzo D’Angelo
    11 agosto

    – castel di sangro

    Due gol, diverse buone trame di gioco e quasi nulla concesso all’avversario. Il Napoli supera 2-0 l’Apollon Limassol nell’ultimo test estivo prima del via della stagione. E Garcia per la prima volta ha provato una formazione più o meno tipo, in vista del debutto in Serie A di sabato prossimo in casa del Frosinone. Con Raspadori esterno del tridente con Osimhen e Kvara, Elmas al posto dell’infortunato Anguissa e Juan Jesus al centro della difesa, orfana di Kim. Nella ripresa sono arrivati gli esordi di Cajuste e Natan, oltre ai gol partita di Osimhen e Simeone. Sempre loro due, come una bella consuetudine. Osimhen ha spinto in rete da due passi un assist di Olivera, imbeccato dalla giocata di fino di Kvara; il Cholito, invece, ha superato il portiere con un pallonetto dopo lancio in profondità di Juan Jesus. 

    e ora veiga—  Intanto il Napoli è sempre molto attivo sul mercato: la prossima missione è arrivare a Gabri Veiga del Celta Vigo (in Spagna parlano di un accordo in dirittura) e la novità è che la trattativa va avanti e continuerà a prescindere dal futuro di Zielinski. Il polacco, infatti, continua a rifiutare i milioni arabi (15 milioni a stagione dall’Al Ahli): vuole Napoli e il rinnovo e le parti avrebbe ripreso il dialogo interrotto una settimana fa. Con Zielinski confermato e Gabri Veiga in più, Garcia avrebbe un centrocampo di grandissima qualità e profondità. Resterebbero, però, da piazzare Demme e Gaetano, per i quali non è escluso un tentativo di inserimento nel pacchetto per Veiga, mentre per Folorunsho sono ore decisive per il trasferimento al Verona. LEGGI TUTTO

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    Care big, i colpi a volte ce li avete in casa

    Scamacca, Frattesi, Rovella, Ricci: nomi che dovrebbero servire da monito per i nostri club. A volte meglio cercare risorse nei settori giovanili piuttosto che tra i “riciclati”

    Èun mercato che, a una settimana dall’inizio del campionato, si presta già a svariate considerazioni. Il primo elemento di novità assoluta, naturalmente, è stato rappresentato dalla massiccia offensiva araba, che ha sconvolto quotazioni e squadre. Già, perché se molti calciatori hanno accettato, altri sono rimasti invece qui – bloccati dalle loro società o per scelta personale – e solo il tempo dirà quali effetti e quali ripercussioni ci saranno sul loro rendimento in campo. Perché, si sa, i rimpianti – magari nei momenti delicati – finiscono per rappresentare un grande peso.  LEGGI TUTTO

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    Klopp, Conceiçao… e Busquets: Grujic e i suoi maestri

    Chi è il centrocampista del Porto è nel mirino dei rossoneri: dagli inizi alle sfide con le italiane, ecco cosa può dare a Pioli

    Ciò che colpisce è la mentalità: “La mia esperienza al Liverpool? Direi che è stata comunque un successo. Non in termini di partite giocate o per quanto fatto per il club, ma perché quando ho lasciato i Reds ero un calciatore migliore”. Per capire Marko Grujic è questo il punto di partenza. Il centrocampista serbo, oggi pilastro del Porto, è una delle idee del Milan per dare l’ultimo ritocco alla mediana dopo la ricostruzione estiva.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, presi Rovella e Pellegrini: prestiti con obbligo di riscatto dalla Juve, tutte le cifre

    Chiusa la trattativa per il doppio passaggio in biancoceleste dell’esterno sinistro e del centrocampista

    Quasi 24 ore di trattativa no stop. Ma alla fine Juve e Lazio hanno trovato l’intesa per il doppio prestito (collegato) di Rovella e Pellegrini. L’obbligo di riscatto è fissato per il centrocampista a 17 milioni, per l’esterno a 4. Gli entourage ora sono al lavoro per trovare l’accordo sugli ingaggi, ma la trattativa è in discesa per la volontà di entrambi i calciatori. Dalla Continassa, dunque, altre due uscite nelle ultime 24 ore, dopo quelle di Zakaria al Monaco e De Winter al Genoa.

    AFFARE FATTO—  Pellegrini già ieri era in partenza da Torino, poi la chiusura dell’operazione ha subito un improvviso arresto perché nel frattempo la discussione si è allargata su Rovella. Il centrocampista ha comunicato ad Allegri la volontà di lasciare la Continassa, convinto di trovare più spazio nella Lazio di Sarri. Di fatto, l’ipotesi era già viva a inizio mercato: la Juve sperava potesse diventare una chiave utile per accorciare le distanze dalle richieste di Lotito per Milinkovic Savic, che poi è andato in Arabia Saudita. La finalità potrebbe però rimanere la stessa: perché, con queste uscite, i bianconeri adesso potrebbero avere più margine per andare sul centrocampista che vuole Allegri. LEGGI TUTTO

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    Dal Napoli e le milanesi a Juve e Lazio, gli ostacoli delle big sulla via dello scudetto

    Il Napoli partirà alla difesa del titolo con tante certezze, di uomini e di idee, e con la fiera autostima dei vincitori che hanno sconfitto tutti, almeno una volta, nel campionato scorso. Ma è un Napoli diverso, con margini di ignoto. A cominciare dalla nuova guida tecnica: Rudi Garcia. È l’interrogativo maggiore che pende sulla stagione azzurra. Garcia ha i poteri di Spalletti? Si può vincere anche uscendo dal solco del predecessore. Anzi, si deve. Ogni tecnico è un mondo a parte e deve tracciare strade sue. Gli 11 infortuni in 9 giorni però non hanno premiato i cambi di preparazione di Garcia, né aiutato il suo ingresso nel mondo Napoli. Sono già stati apportate modifiche al suo staff. I ritocchi tattici necessitano verifiche più attendibili, ma il francese, soprattutto, dovrà dimostrare quello che è stato il grande talento di Spalletti: far rendere tutti al massimo delle proprie possibilità, anche oltre, e inserire al meglio i nuovi arrivati, chiamati a sostituire predecessori ingombranti, come Koulibaly, Insigne e Mertens. Lo scudetto è nato dalla sublimazione di Lobokta, ma anche dalla lievitazione di protagonisti più umili, come Mario Rui. Spalletti è stato più decisivo di Kvara e Osimhen perché ha tirato fuori dal Napoli il meglio per 38 giornate, con una continuità sconosciuta alla concorrenza. Nella stagione post-trionfo sarà ancora più difficile motivare. Garcia dovrà pareggiare, a modo suo, l’empatia e il carisma trascinante di Spalletti per parlare al cuore di una squadra e di una piazza che si aspetta di vincere ancora. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan: “Ripenso sempre a Istanbul. Con Frattesi e Thuram cambia la mia Inter”

    Il centrocampista nerazzurro è pronto alla nuova stagione: “Vogliamo ripeterci in Champions, ma anche lo scudetto è un obiettivo di tutti. Sappiamo quanto sia importante per i tifosi”

    Dal nostro inviato Filippo Conticello
    11 agosto

    – Salisburgo (Austria)

    Dopo il diluvio, si aspetta il sereno. Lo cerca l’Inter in ricostruzione e, sicuramente, aiuta la forza tranquilla di Henrikh Mkhitaryan che governa il pallone in ogni situazione senza quasi mai scomporsi, perfino tra le pozzanghere della Red Bull Arena. E, giusto accanto allo spogliatoio, dimostra idee chiare sul futuro: “La cosa più importante è che saremo all’altezza”, dice il saggio armeno. LEGGI TUTTO