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    Loftus-Cheek, Pioli plasma il nuovo Kessie. E gli dà metri in più

    L’inglese nelle idee del Milan è l’erede dell’ivoriano mancato la scorsa stagione. Sostanza, quantità e inserimenti, il tecnico rossonero lo sta usando anche da trequartista aggiunto

    Michele Antonelli
    5 agosto – MILANO

    L’ultima stagione dei tifosi del Milan è stata accompagnata da un leitmotiv con un punto esclamativo. “Mercato? Il vero errore è stato non rimpiazzare Kessie”. Nell’analisi dell’annata chiusa con il ritorno tra le migliori quattro d’Europa, il tema a Milanello è tornato di frequente all’ordine del giorno: la mancanza di muscoli, fisicità e inserimenti in mezzo al campo è stata individuata come uno dei passi indietro più evidenti rispetto allo scudetto. Furlani e Moncada hanno ricominciato da lì, portando a Milanello Ruben Loftus-Cheek. L’uomo chiamato a colmare quel vuoto. LEGGI TUTTO

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    Musah: “Il Milan? Mi farà male la bocca da quanto sto sorridendo”

    Il neoacquisto rossonero: “Devo capire cosa è successo… Indossare l’80 di Ronaldinho sarà speciale. Con Gattuso a Valencia parlavamo di Milan: scherzando mi disse che forse un giorno ci avrei giocato”

    La cosa che più ha spiccato dal momento in cui Musah ha messo piede a Milano, è il sorriso. Stampato sul viso indelebilmente. Inscalfibile. E infatti ha parlato anche di questo, il nuovo centrocampista rossonero che ha appena firmato un contratto di cinque anni col Diavolo. “Sono molto felice – racconta a Milan Tv -. Mi farà male la bocca da quanto sto sorridendo. Voglio ringraziare tutti. Devo capire cosa è successo…”.

    con gattuso—  Un ragazzo di 20 anni nel paese dei balocchi, insomma, a giudicare dalle sue espressioni e dalle sue parole. “Ci sono tantissimi giocatori del Milan che mi piacevano moltissimo come Seedorf, Pato, Ronaldinho… Mio fratello è tifoso del Milan, quindi seguo il Milan per questo. La maglia numero 80? Era fra quelli liberi. Ricordo che l’ha usato Ronaldinho: indossare la sua maglia sarà molto speciale”. Beh, franchezza e personalità di certo non gli difettano. E, a proposito di ex rossoneri storici: “Con Gattuso abbiamo parlato del Milan quando eravamo insieme al Valencia. Scherzando mi ha detto che forse un giorno ci avrei giocato… e guarda ora”. Ovviamente ha già sentito il connazionale Pulisic: “Certo, abbiamo parlato. Mi ha chiesto come vanno le cose e mi ha scritto ‘congratulazioni’. Sono molto felice che possiamo giocare insieme anche nel club”. Infine, una breve auto-descrizione: “Mi piace tanto quando ho avversari gli davanti e vado uno contro uno”. LEGGI TUTTO

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    Napoli a un passo da Natan: investimento da 10 milioni per il difensore erede di Kim

    Accelerazione per chiudere l’operazione: accordo fatto con il Bragantino, il brasiliano classe 2001 sarebbe il quarto centrale a disposizione di Garcia

    La ricerca del difensore, per il Napoli, sembra essere volta al termine. Nelle ultime ore infatti c’è stata un’accelerazione importante per Natan Bernardo de Souza, classe 2001 di proprietà del Bragantino (serie A brasiliana). L’accordo per il centrale è stato raggiunto sulla base di circa 10 milioni di euro (bonus compresi), con le parti che devono definire gli ultimi dettagli per concludere l’operazione. 

    difesa napoli sistemata—  Rudi Garcia a questo punto dovrebbe finalmente avere il quarto giocatore nel ruolo, che si aggiunge a Rrahmani, Ostigard e Juan Jesus, colmando quindi il vuoto lasciato da Kim, ceduto al Bayern Monaco nelle scorse settimane per 50 milioni. L’acquisto di Natan risolve, dunque, la questione più delicata del mercato degli azzurri, che per completare la rosa hanno bisogno di un centrocampista e di un esterno offensivo da inserire nelle rotazioni. 

    la carriera di natan—  Cresciuto nelle giovanili del Ponte Preta e del Flamengo, con cui ha esordito in prima squadra tre anni fa, Natan si è trasferito al Bragantino, società della galassia Red Bull, nel 2021. Con il club brasiliano ha finora sommato 26 presenze in tutte le competizioni stagionali senza trovare il gol. In passato era stato anche trattato dalla Roma, che però non era riuscita a finalizzare il trasferimento del calciatore. LEGGI TUTTO

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    Povero Nonge, Pogba lo umilia così

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Inter, finalmente Sommer: accordo con il Bayern. Sei milioni per il portiere, ma senza clausola

    I nerazzurri sono riusciti a chiudere la trattativa con i bavaresi per il nazionale svizzero, atteso a Milano per la prossima settimana

    Finalmente alcuni nodi cominciano a sciogliersi. Per ogni Gianluca Scamacca che si complica, c’è uno Yann Sommer in discesa. L’Inter è infatti riuscita a trovare l’accordo con il Bayern Monaco per l’arrivo a titolo definitivo del portiere, che erediterà i guantoni di André Onana ormai in fase di ambientamento al Manchester United. La cifra è quella di cui si parla da alcuni giorni, ovvero i 6 milioni di euro previsti dalla clausola.

    Il club nerazzurro, anche per questioni di rapporti con i tedeschi, non ha però forzato l’impasse ricorrendo alla clausola, che non sarà quindi pagata. Dopo un lungo lavoro di diplomazia – e una lunga attesa – oggi è infatti arrivata la stretta di mano virtuale tra la dirigenza interista e quella bavarese: Sommer sarà il primo portiere di Simone Inzaghi per la stagione 2023-2024. La definizione dell’acquisto è prevista per la prossima settimana, con i vari passaggi burocratici da completare a Milano. Va sottolineato che il pagamento della clausola avrebbe comportato automaticamente il pagamento immediato dell’intera somma. LEGGI TUTTO

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    Kamada, primo giorno alla Lazio circondato dai tifosi: svolte le visite, ecco le firme a Formello

    Arrivato a Roma ieri, nella giornata odierna ha svolto i consueti esami presso l’Isokinetic, prima di raggiungere il quartier generale biancoceleste con i suoi procuratori. C’è grande attesa intorno a lui

    La prima giornata da laziale. Daichi Kamada, che ieri pomeriggio è atterrato a Roma, ha svolto le visite mediche con la Lazio. Arrivato in Paideia poco prima delle otto del mattino, fra un test e l’altro, ha parlato con un giapponese tifoso della Lazio, Hanabi, che lo ha accolto con grande entusiasmo. In realtà erano tanti i laziali ad accoglierlo. Nel primo pomeriggio si è poi recato all’Isokinetic per gli esami fisici. Poi il trasferimento a Formello dove, accompagnato dagli agenti, ha firmato il contratto che lo legherà alla Lazio per i prossimi 4 anni, con uno stipendio da circa 3 milioni di euro, uno dei più alti dello spogliatoio. Con lui la Lazio ha trovato il sostituto di Milinkovic, partito per l’Arabia.

    il profilo—  Quantità e qualità, oltre alla capacità di sapere incidere nelle gare di coppa. La percentuale realizzativa di Kamada in campo internazionale si alza notevolmente: 19 gol in 125 partite in Bundesliga (media di 0,152 reti a incontro), ben 14 in 31 apparizioni fra Europa e Champions League (0,45 di media). In pratica triplica il rendimento in Europa. Al punto che, pur essendo centrocampista, è stato il capocannoniere dell’Eintracht nella Champions League del 2022-23 (3 centri), e nell’Europa League del 2021-22 e del 2019-22. Nel 2019, quando Kamada segnò una doppietta all’Emirates contro l’Arsenal, Goncalo Paciencia, all’epoca suo compagno di squadra, trovò un modo simpatico per esaltarlo: “Cosa c’è di meglio al mondo del sushi? Daichi Kamada!”. Inizialmente ha faticato a imporsi in Europa. Faceva panchina a Kevin-Prince Boateng. Kovac, all’epoca tecnico del Francoforte, disse che “Kamada è molto estetico, gioca un calcio molto elegante, con una ottima tecnica”, ma “non ha ancora abbastanza carattere”. Col tempo però è maturato, diventando perfino un leader della squadra. Il giapponese, d’altronde, è molto inquadrato e quel che vuole lo ottiene spesso in fretta: a 21 anni era già sposato, a 22 era padre di famiglia. “La mia prima stagione in Germania è stata molto difficile, era tutto molto diverso dal Giappone. Avevo capito di poter diventare professionista che ancora andavo a scuola, avevo 17 anni, poco tempo dopo ero già a un livello più alto di quanto pensassi”. Ora deve aiutare la Lazio a fare il salto di qualità. E a confermarla. LEGGI TUTTO

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    Roma, niente Nottingham per Ibañez. L’agente: “Non ci sono offerte, solo chiacchiere”

    Lodovico Spinosi, uno degli agenti che curano gli interessi del giocatore: “Ho sentito delle voci di un interesse, ma non è seguito alcun atto concreto al momento”

    Nessuna squadra alla finestra per Roger Ibañez, che tra l’altro non sembra avere alcuna urgenza di lasciare la Roma. Nonostante nella serata di ieri si fosse diffusa la notizia di un forte interesse del Nottingham Forest per il difensore giallorosso (con una fantomatica offerta da 25 milioni di euro), attualmente sulla scrivania di Tiago Pinto non sono pervenute offerte da parte di club italiani o stranieri. La notizia arriva direttamente da Lodovico Spinosi, uno degli agenti che curano gli interessi del giocatore in Italia: “Sono solo chiacchiere – spiega a Tag24 – non c’è stata alcuna offerta al calciatore da parte del club inglese. Ho sentito delle voci di un interesse, ma non è seguito alcun atto concreto al momento”. Il procuratore spiega come, se dipendesse dal centrale difensivo, l’ultima delle intenzioni sarebbe quella di lasciare la Capitale: “Lui è innamorato della città e della tifoseria, quindi vuole continuare a giocare con la maglia giallorossa. È totalmente concentrato negli allenamenti e nel dare il massimo per la squadra”.

    necessità—  Nonostante la voglia di Ibañez di rimanere a Trigoria e continuare la sua avventura romana sotto la guida di José Mourinho – il tecnico lo considera uno dei suoi fedelissimi – Spinosi lascia aperto uno spiraglio ad un’eventuale cessione: “Naturalmente qualora arrivasse un’offerta alla società la ascolteremmo“. Nonostante la Roma non abbia la necessità di cedere un elemento della rosa dello Special One, sacrificando un giocatore della prima squadra Tiago Pinto avrebbe finalmente la possibilità di accelerare per l’acquisto del centravanti – Marcos Leonardo tornerebbero in pole position – che Il tecnico giallorosso invoca da settimane. E in questo senso il maggior indiziato rimane Ibañez. Al momento però, nessuno sembra essere disposto a pagare i circa 30 milioni fissati dalla Roma come prezzo per privarsi di uno dei suoi centrali. Alla fine del mercato manca meno di un mese: se entro settembre dovesse palesarsi un club disposto a mettere sul piatto i soldi richiesti dal club dei Friedkin, a quel punto il destino di Ibañez potrebbe improvvisamente cambiare. LEGGI TUTTO

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    L’Atalanta piomba su Scamacca, offerta sopra ai 30 milioni: Inter sorpassata

    La Dea ha raggiunto la quota chiesta dal West Ham, concedendo anche una percentuale sulla futura rivendita: ampio divario con la proposta dei milanesi che non parteciperanno ad aste

    L’attacco dell’Inter sembra stregato, l’ultimo ricordo positivo è la firma di Marcus Thuram in sede. Dopo di lui, soltanto molte amarezze. Prima l’improvviso dietrofront di Romelu Lukaku, poi le difficoltà a individuare un profilo che fosse raggiungibile e adatto alla mancanza di un centravanti per Simone Inzaghi e, ora, l’imbottigliamento sulla strada per il prescelto Gianluca Scamacca. Sembrava l’obiettivo più concreto, adesso invece c’è un’Atalanta di troppo in corsa per l’azzurro. Anzi, la Dea è proprio in vantaggio

    Il sorpasso—  Non si parla di speculazioni, bensì di concrete offerte sul tavolo del West Ham United. L’ultima proposta dell’Inter per l’ex Sassuolo è stata di 24 milioni di euro più 4 di bonus per riportare in Italia Scamacca: una cifra ritenuta comunque non sufficiente dai londinesi, che però adesso hanno dalla loro parte l’offerta dell’Atalanta. I bergamaschi, forti della maxi-cessione di Rasmus Hojlund al Manchester United, hanno sventolato davanti agli inglesi ben 30 milioni più una percentuale sulla futura rivendita. Ovviamente il calciatore preferirebbe l’Inter e quindi la Champions League, ma il divario tra i due club nerazzurri è consistente e il margine di forzature – attualmente – è limitato. Anche perché l’Atalanta avrebbe anche pronto un ingaggio di tutto rispetto per lo stesso Scamacca: l’Inter, in ogni caso, non parteciperà a sanguinose aste. LEGGI TUTTO