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    Il bomber e la velina: un amore bruciato a mille all’ora

    Bobo Vieri ed Elisabetta Canalis nella Milano d’inizio secolo incarnavano il sogno degli italiani, il calciatore e l’erede delle soubrette. Ma fu una storia tormentata che non poteva durare

    Il calciatore e la velina: un classico dell’epoca moderna. Il campione che guadagna soldi su soldi, adorato dal pubblico, bello, muscoloso, simpatico, un po’ strafottente; che frequenta il bel mondo, va in discoteca, si concede vacanze extralusso, cena in ristoranti alla moda, ha uno stuolo di seguaci che lo viziano, l’amico, il procuratore, il buttafuori del locale, il cameriere che gli riserva sempre il tavolo giusto. LEGGI TUTTO

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    Soccavo, la salita dei passi perduti e quel cancello accostato per Diego

    Il Centro Paradiso, acquistato da Fabio Cannavaro, è stato teatro degli allenamenti di Maradona ma anche dell’assalto dei tifosi alla squadra nel 1992. Dopo il fallimento non venne rilevato da De Laurentiis

    Una volta oltrepassato il cancello, la strada non è pianeggiante. Costeggia il campo di allenamento e lo divide dalle altre strutture: spogliatoi, uffici, sala stampa, foresteria. Carlo Iuliano, che all’epoca curava i rapporti con i giornalisti, definiva quel tratto “la salita dei passi perduti”. Era un modo di punzecchiare con benevola ironia gli amici cronisti che la percorrevano nervosamente ogni giorno, in attesa di Maradona.  LEGGI TUTTO

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    Gli chiedono della squalifica, Mou reagisce così…

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Shomurodov: “A Cagliari per ripartire. Sostituire Lapadula sarà dura”

    Dopo una buona stagione col Genoa l’uzbeko ha deluso a Roma e La Spezia. Ma ora è pronto a cambiare marcia: “Voglio dare di più. E con Ranieri…”

    Dal nostro inviato Francesco Velluzzi
    28 luglio – MILANO

    “Josè Mourinho mi ha insegnato ad aver sempre voglia di vincere. E’ chiaro che ti migliori sotto l’aspetto tecnico, ma lui è importante tanto a livello psicologico. Mentalmente ho imparato tanto da lui. Si pone sempre dei grandi obiettivi. E ha in testa l’idea di vincere. Sente la grande responsabilità nei club che allena. Io ho studiato tanto lui”. Eldor Shomurodov si presenta al raduno del Cagliari a Chatillon-Saint Vincent. Italiano da migliorare, nonostante nel nostro paese sia arrivato nel 2020, al Genoa. Con quella maglia rossoblù l’attaccante uzbeko esplose: otto gol nel suo primo torneo di serie A. 

    cambio di marcia—  Tanto da portare la Roma a investire 18 milioni su di lui. Ma in giallorosso, e poi nel prestito di sei mesi allo Spezia, da gennaio a giugno, non è andata come Eldor sperava: “Ora voglio ripartire, tornare quello di Genova. L’ultimo anno per me è stato molto difficile. Col Cagliari c’è il tempo, posso ambientarmi con il gruppo, conoscere i compagni che mi hanno accolto benissimo, lavorare con un allenatore come Ranieri del quale so bene quel he ha fatto anche a livello internazionale. Quando mi ha visto mi ha chiesto quanto mi ero allenato in vacanza. Gli ho risposto ‘poco’. Ma ora non vedo l’ora di giocare e ripartire e recuperare. So che la squadra ha perso un attaccante importante (almeno tre mesi dopo l’infortunio alla caviglia) come Lapadula e questa sarà una responsabilità, ma anche un’occasione per me. So quanti gol sogno di realizzare, ma non lo dico (facile pensare alla doppia cifra). Innanzitutto voglio aiutare il Cagliari a centrare la salvezza che è il primo passo. L’allenatore trasmette tranquillità e fiducia. Io voglio dare di più”. Shomurodov, da quando è arrivato dal Rostov, non si è più mosso dal nostro paese. “Mi piace tutto, amo le vostre città che sono molto belle, tutte quelle in cui son stato. Sono qui con mia moglie, uzbeka come me, e abbiamo due bambini: uno di due anni e mezzo e uno di uno”. LEGGI TUTTO

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    Juve, il piano per Vlahovic: muscoli, testa e Allegri, così può tornare micidiale

    Il centravanti serbo lavora a parte nelle sedute a Los Angeles per trovarsi pronto all’inizio del campionato ed essere di nuovo protagonista

    Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle
    28 luglio

    – LOS ANGELES (USA)

    Dusan Vlahovic in questa tournée americana ha fatto un po’ di tutto: il modello per la nuova linea di maglie esclusive lanciate dal brand O32c in collaborazione con la Juventus e pure l’aspirante giocatore di football americano insieme a Pogba. Però non ha ancora visto il campo, colpa dei postumi della pubalgia, una malattia infida che si trascina dietro dai tempi di Firenze e di cui non è ancora riuscito a liberarsi, nonostante cure e interventi mirati.  LEGGI TUTTO

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    Strappi, calci piazzati, tanta verve: sorriso Juve, Chiesa è tornato

    L’esterno contro il Milan è stato il migliore dei suoi: protagonista delle azioni più pericolose e dei due gol scaturiti da calci da fermo ha confermato che l’infortunio è solo un lontano ricordo

    Va bene che è solo l’inizio, che il sole d’estate può anche abbagliare, che il calcio vero è un’altra cosa. Ma un dato appare oggettivo, sull’asse Los Angeles-Torino: Chiesa è tornato, ora sì che l’infortunio di un anno e mezzo fa è solo un lontano ricordo. Nel 2-2 contro il Milan, diventato 6-5 a favore Juve dopo i calci di rigore, la squadra di Allegri ne ha avuto conferma, anzi è stata la nota bianconera più lieta della serata d’esordio della nuova stagione.

    il migliore—  Come ogni debutto che si rispetti, dalla squadra ai singoli si attendono ampi margini di miglioramento. E pure da Chiesa, che ha intanto confermato le impressioni degli allenamenti: è il più brillante della Juve (7 nelle pagelle Gazzetta). L’azzurro si è dimostrato ancora una volta pericoloso quando può partire da lontano: suo è stato il primo tiro in porta dopo 20’, poi ha sfiorato l’1-1, quindi ha messo lo zampino in entrambe le reti bianconere, procurandosi e battendo l’angolo del pari, nonché la punizione-assist per la rete di Rugani. E se il buongiorno si vede dal mattino… Vlahovic ancora non è apparso nei radar, ma la coppia, di fatto mai ricongiunta dopo i promettenti scorci in viola, è di quelle che fanno sognare i tifosi. Mercato permettendo, of course. LEGGI TUTTO

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    Allegri e la voglia di rivalsa, la riforma Milan, continuità Inter: sei squadre per lo scudetto

    Il Napoli non si è mosso e conta ancora sul duo Osimhen-Kvara. L’Inter ha scelto di cambiare nella continuità, Sarri può tentare il colpo… con i rinforzi di Lotito. Gli scenari sulla prossima corsa al titolo

    Sei squadre per il titolo: tutte hanno legittime aspirazioni, tanto più a mercato aperto. Il Napoli non si è mosso, l’Inter ha scelto di cambiare nella continuità, il Milan ha avviato una riforma intrigante. Se Lotito accontenta Sarri con i rinforzi giusti, anche la Lazio può provarci. Dopo due anni di focus sull’Europa, Mou virerà sul campionato? Attenzione alla voglia di rivalsa di Allegri e del mondo Juve. LEGGI TUTTO