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    Dybala verso il rinnovo: la clausola scade il 30, ma la Roma è tranquilla

    Tra pochi giorni scade la possibilità di acquistare l’argentino presentando un’offerta di 12 milioni. I giallorossi sono fiduciosi, pronti a blindare l’attaccante da 18 gol stagionali

    Dal nostro inviato Andrea Pugliese
    28 luglio

    – Albufeira (portogallo)

    Poco più di due giorni. Tanto manca alla scadenza della clausola da 12 milioni di euro di Paulo Dybala. E tanto manca al sospiro di sollievo della Roma, anche se poi a Trigoria nessuno è poi andato in grandissima ansia per la situazione contrattuale legata alla Joya. Neanche lo stesso Dybala, che per la prima volta da due anni a questa parte si sta allenando facendo tutta la preparazione atletica e che sembra in uno stato di forma perfetto (come dimostrano anche le giocate messe a segno nel secondo tempo dell’amichevole pareggiata contro lo Sporting Braga, oltre che la magia di Trigoria contro il Latina).

    la situazione—  Entro il 30 luglio, dunque, non dovrebbero esserci novità sostanziali. Intese come quel rinnovo del contratto di cui tanto si è parlato nell’ultimo mese. Dybala, è chiaro, si aspetta un segnale da parte della Roma, che però potrebbe arrivare anche al ritorno in Italia, a ritiro concluso. Ad oggi, del resto, offerte scritte all’entourage del giocatore non sono arrivate, telefonate di interessamento quelle invece sì. Il contratto attuale di Dybala ha un fisso di 3,8 milioni di euro, a cui aggiungere dei sostanziosi bonus che nella scorsa stagione lo hanno portato a guadagnare 6 milioni (di fatto, la Joya è stato il giocatore più pagato del roster giallorosso). L’idea è sempre quella di rinnovare il contratto e di portare il fisso già verso la soglia dei 6 milioni, eliminando però ogni clausola. E, quindi, ogni rischio di perdere in futuro il giocatore. Che resta ovviamente la stella polare del club, che su di lui ha costruito la squadra e anche parte dell’immagine. Dybala aspetta senza ansie particolari. Nei giorni scorsi, tra l’altro, gli hanno parlato sia Mourinho sia Tiago Pinto, per rassicurarlo della bontà del progetto e delle ambizioni future della squadra. Insomma, anche non dovesse arrivare il suo amico del cuore Alvaro Morata (con cui Dybala si sente praticamente un giorno sì e l’altro pure) Paulo sa che la Roma sarà forte e competitiva anche quest’anno. Poi arriverà anche il rinnovo, a questo punto presumibilmente dopo il 30 luglio. A meno di colpi di scena.  LEGGI TUTTO

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    Immobile-Atac, prosegue il braccio di ferro dopo l’incidente dello scorso aprile

    L’Adir (la compagnia di assicurazioni del Comune di Roma) ha respinto la richiesta di risarcimento danni del calciatore della Lazio

    Continua la battaglia legale tra Ciro Immobile e l’Atac (la società di trasporti pubblici romani) dopo l’incidente del 16 aprile scorso tra il capitano della Lazio e un tram nei pressi di Ponte Matteotti a Roma. L’Adir (la compagnia di assicurazioni del Comune di Roma) ha respinto la richiesta di risarcimento danni del calciatore della Lazio “poiché allo stato attuale non si ravvisano responsabilità a carico della società Atac nella causazione dell’evento”. 

    il commento—  Il legale di Immobile, Erdis Doraci, studia ora una nuova richiesta di risarcimento per i danni subiti dalle due figlie del calciatore (50 e 30 giorni di prognosi) e dal suv di Immobile. Il braccio di ferro è dunque destinato ad andare avanti, anche perché questo nuovo episodio arriva dopo la denuncia e la controdenuncia tra il tranviere alla guida del tram (che ha avuto inizialmente 7 giorni di prognosi, poi saliti a 106 con successivi certificati) e il calciatore. L’indagine della polizia locale non è riuscita a stabilire chi tra i due avesse la responsabilità dell’incidente. Serviranno quindi nuove perizie. LEGGI TUTTO

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    Maxi clausola e diritti d’immagine: Osimhen sposa Napoli, i dettagli dell’accordo

    Dopo l’incontro con gli agenti a Dimaro e le tentazioni d’Arabia, ecco come De Laurentiis sta per blindare il suo bomber

    Con le dovute proporzioni, il compromesso tra il Napoli e Victor Osimhen può definirsi storico. I motivi sono diversi. Il primo, più eclatante, è che avvicinarsi in questo particolare periodo ha un significato speciale. L’Al Hilal non ha avuto nemmeno il tempo di preparare un’offerta faraonica per il nigeriano, che un’eventuale proposta da capogiro per club e giocatore è stata rispedita al mittente prima ancora di essere recapitata. Gli arabi avevano pensato nelle scorse ore di ripiegare sull’attaccante del Napoli dopo la rinuncia decisa di Mbappé, che si è addirittura rifiutato di incontrare la delegazione inviata a Parigi per provare a convincerlo. Per una coincidenza, che ha comprensibilmente allarmato i napoletani, anche Osimhen si trovava nella capitale francese per motivi personali, cioè la visita ad alcuni amici di cui nemmeno la società era stata informata.  LEGGI TUTTO