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    Risorgi, Palermo! Guida alla 13ª giornata

    FROSINONE–PALERMO ore 20.30Padroni di casa sempre ultimi, con l’erede di Vincenzo Vivarini, Leandro Greco, sono arrivati tre pareggi, segnali confortanti di maggior solidità ma per salvarsi serve di più. L’arrivo allo Stirpe del Palermo, ogni volta rievoca la finale playoff 2018, quella dei “palloni in campo”, così viene tramandata. Ma sarebbe meglio ricordarla come quella dell’arbitraggio di La Penna di Roma, diventato fischietto di Serie A poco dopo quella finale, pur combinandone di tutti i colori. Il Palermo, allora ancora con Maurizio Zamparini proprietario, intentò una lunga battaglia legale che non portò a nulla ma da allora i rapporti tra le due tifoserie sono pessimi. Il Palermo è reduce del tonfo interno col Cittadella che potrebbe averlo tagliato fuori dalla lotta per la promozione senza passare dai playoff (è a -9 dal 2° posto). Ma attenzione, pur avendo un po’ di problemi con le squadre “piccole”, in trasferta la squadra di Dionisi ha un passo da Serie A diretta. Il problema sono le gare al Barbera.
    BRESCIA–COSENZA domani ore 15La Leonessa torna al Rigamonti dopo la vittoria di Marassi sulla Samp (0-1, Bjarnason), risultato che ha salvato la panchina di Rolando Maran e riportato il Brescia in zona playoff (proprio a discapito dei blucerchiati). Ma occhio al Cosenza di Massimiliano Alvini che nell’ultima trasferta s’è imposto a Reggio Emilia e sul campo, al netto del -4 di penalizzazione, sarebbe a una sola lunghezza dai playoff e a due dai lombardi. I lupi silani oggi sarebbero retrocessi ma sono vivi, imbattuti da 4 turni e forse meritavano di più nell’1-1 con la Salernitana di domenica scorsa al San Vito-Marulla (appena approvati lavori di ristrutturazione dello stadio di Cosenza dal valore di 7 milioni).
    MODENA – CARRARESE domani ore 15Esonerato Pier Paolo Bisoli, il Modena dei Rivetti dà una possibilità a Paolo Mandelli, 56 anni, promosso dalla Primavera, ex attaccante dello scorso millennio, cresciuto nell’Inter e poi passato per Lazio, Sambenedettese, Messina, Reggiana, Monza, Foggia, 5 anni nel Modena dal 1996 al 2001 per poi chiudere al Sassuolo, dove iniziò da allenatore guidando la Primavera neroverde. Da Bisoli eredita una squadra penultima che non vince dal 22 settembre, 3-0 alla Juve Stabia. Gli apuani della Carrarese, guidati da Antonio Calabro, che sulla carta ddovevano essere la squadra meno attrezzata della B, sono dodicesimi e in serie positiva da 6 giornate nelle quali hanno messo insieme 10 punti: niente male.
    PISA – SAMPDORIA domani ore 15Sfida elettrizzante anche per la storica rivalità tra le due tifoserie. La capolista è a +12 sulla Sampdoria nona, caduta un punto sotto la zona playoff, persa dopo il ko di Marassi col Brescia. Se si andassero a vedere i pronostici estivi, le due squadre si scambierebbero di posizione, a dimostrazione dell’ottimo lavoro di Filippo Inzaghi, reduce dalla miglior prova stagionale, l’1-3 di Cremona dove potrebbe essere devvero nata una stella: Matteo Tramoni, classe 2000, corso di Ajaccio, a segno allo Zini con un gol alla Baggio (per lui in questa B, 8 gare, 4 gol e 2 assist). Invece, per il club di Bogliasco invece, precipitato a -10 dalla zona promozione diretta, sono finiti gli alibi. Ma più che processare Sottil, che comunque i suoi errori li ha fatti e forse si sta fossilizzando troppo sul 3-5-2, sono i veterani del gruppo che devono darsi una sveglia, sono loro i maggiori responsabili di questa annata vissuta finora sulle montagne russe.
    SUDTIROL – SASSUOLO domani ore 15Negli altoatesini fa il suo esordio in panchina Marco Zaffaroni, 55 anni, lunedì ha sostituito l’italo-svizzero Federico Valente, rimasto in carica 11 mesi esatti. Il Zaffa nella scorsa stagione è retrocesso a testa alta con la Feralpisalò (ereditata da Stefano Vecchi che era già messa male) ma resta l’allenatore della salvezza miracolosa in A col Verona, nel 2023, dopo aver vinto lo spareggio con lo Spezia. Sudtirol che non vince dal 6 ottobre (0-2 a Cosenza), Il Sassuolo dà l’impressione di essere la squadra più forte della B (i due punti che ha in più il Pisa sono arrivati dal caso Desogus)e, visti gli impegni delle due contendenti, sulla carta il turno potrbbe anche portare il sorpasso al vertice. Grosso, l’eroe del Mondiale 2006, può replicare la cavalcata che fece sulla panchina del Frosinone, portato in A (a sorpresa) nel 2022. Anche coi neroverdi, così come in Ciociaria, potrebbe risultare fondamentale il suo turnover fatto col bilancino del farmacista per spalmare al meglio il minutaggio su tutta la rosa che appare come la più fresca e attrezzata. L’eventuale cessione a gennaio di Berardi (nello scorso turno ha deciso la vittoria sul Mantova dal dischetto, primo gol dopo l’infortunio al tendine d’Achille), sposterebbe poco o nulla, probabilmente, tanto è vasta e qualificata la rosa che vanta il miglior attacco della B (già 24 gol segnati)
    MANTOVA – CREMONESE domani ore 17.15Derby lombardo da non perdere. Per i mantovani, è l’ora di raccogliere meno complimenti e più punti, troppe volte l’organizzata e “dezerbiana” squadra di Possanzini ha fatto belle partite trovandosi alla fine con un pugno di mosche, come nell’ultimo turno, il ko in casa Sassuolo (1-0). La Cremonese da tre giornate è guidata da Eugenio Corini che ha rilevato Giovanni Stroppa. Il tecnico di Bagnolo Mella era partito con due vittorie (in casa Juve Stabia e con la Salernitana allo Zini), quindi il 2-2 di Modena per poi venir travolto in casa dalla capolista Pisa (1-3) nell’ultimo turno, ko che ha lasciato i grigiorossi a metà del guado, cioé com’erano con Stroppa.
    CITTADELLA – CESENA domenica ore 15Incrocio tra salvezza e playoff, coi granata veneti ringalluzziti dal colpo di Palermo, ottenuto con un gran gol di Pandolfi al 90’, attaccante che potrebbe avere i numeri per portare le reti salvezza. E’ stato il primo successo di Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini da 4 turni in cui ha conquistato 5 punti. Il Cesena di Michele Mignani nello scorso turno ha piegato il Sudtirol col 7° gol in questa B dell’italo-albanese Cristian Shpendi, capo cannoniere della B, classe 2003. Un risultato che ha proiettato il Cavalluccio al 4° posto, facendo sognare a tutta Cesena il salto dalla C alla B in due stagioni, come ottenuto tra il 2008 e il 2010.
    JUVE STABIA – SPEZIA domenica ore 15La Juve Stabia è al 6° posto, cioé in zona playoff ma viene da tre pareggi di fila e non vince da 4 gare, l’ultimo successo risale al 4 ottobre quando i campani s’imposero a Marassi sulla Samp. C’è dunque da preoccuparsi? Forse no, le prestazioni non sono mai mancate, oltre ad aver forse trovato un centrattacco d’affidamento (Adorante, 5 gol) che può far sognare anche se per ora non ci si deve schiodare dalla conquista della salvezza.. Tornano a casa loro Salvatore e Pio Esposito, colonne dello Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta della B, con la miglior difesa (8 gol al passivo), terzo in classifica a un solo punto dal Sassuolo e a tre dalla capolista Pisa: La Spezia, che non s’immaginava un campionato simile, sogna in grande.
    REGGIANA – CATANZARO domenica ore 15Scontro salvezza, coi granata di William Viali che non vincono dal 20 ottobre (2-0 al Frosinone). Da allora un solo punto, pesante però, il 2-2 ottenuto nello scorso turno al San Nicola rimontando 2 gol al Bari. Il Catanzaro, a -2 dai playoff e a +1 sui playout, ha un solo punto più della Reggiana e, assieme al Bari, è la squadra che pareggia di più (8 volte).Insomma, un altro pari poco servurebbe a entrambe e rimanderebbe quella svolta che inseguono da tempo. Ma se non si cambia passo, saranno guai.
    SALERNITANA – BARI domenica ore 17.15Un bel derby del Sud all’Arechi, però tra due squadre con non pochi problemi. La Salernitana di Martusciello non vince da 4 partite, ultimo successo il 6 ottobre, colpo a Palermo firmato dal colombiano Tello. Solo due punti nelle successive gare, coi campani che sono nei pressi della zona playout. Invece Moreno Longo al Bari è diventato Mister X: i galletti hanno il primato stagionale di pareggi (ben 8 in 12 gare, record condiviso col Catanzaro) e la X è uscita nelle ultime 6 gare del Bari. L’ultimo, il 2-2 in casa con la Reggiana, coi galletti che erano avanti 2-0, ha fatto scattare l’allarme: si rischia il bis della scorsa stagione, vissuta pericolosamente? LEGGI TUTTO

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    Lazio-Porto diretta Europa League: la sblocca Romagnoli LIVE

    22:08
    46′ – Inizia il secondo tempo
    La sfida dell’Olimpico riprende con il possesso palla della Lazio. Nessun cambio durante la pausa per le due formazioni.

    22:05
    Europa League, il calendario
    Scopri tutti i risultati di questo pomeriggio e segui le gare di questa sera in tempo reale. CONSULTA IL CALENDARIO LIVE

    22:00
    Lazio in vantaggio, come cambia la classifica
    Segui in tempo reale tutti gli aggiornamenti nelle gerarchie della classifica unica di Europa League. CONSULTA LA CLASSIFICA LIVE

    21:55
    Lazio-Porto, il tabellino del match
    Rivivi la emozioni del primo tempo di Lazio-Porto attraverso gli eventi principali della partita. CONSULTA IL TABELLINO LIVE

    21:53
    Si chiude il primo tempo
    La prima metà di gioco si è conclusa sull’1-0 per i biancocelsti, passati in vantaggio nel finale con Romagnoli. La formazione di Baroni ha fatto meglio in avvio di gara, soffrendo maggiormente con il passare dei minuti.

    21:52
    45+5′ – GOL DI ROMAGNOLI
    A tempo quasi scaduto la Lazio sblocca il risultato con un calcio d’angolo spedito in area per Castellanos che di testa fa la sponda per Romagnoli. Il centrale biancoceleste stacca alto e con una traiettoria morbida scavalca il portiere infilando la palla sul secondo palo.

    21:48
    45+1′ – Rischio Lazio, poi giallo per Djalo
    Il Porto trova spazio sulla destra e serve un pallone a centro area per Omorodion che per poco manca l’impatto con il pallone da due passi. La Lazio riesce a rilanciare nella zona di Castellanos ma l’attaccante non riesce a controllare il pallone per un intervento falloso di Djalo. L’arbitro ferma il gioco e ammonisce il centrale del Porto.

    21:47
    45+1′ – Inizia il recupero
    Inizia il recupero del primo tempo. A sorpresa l’arbitro ha stabilito che si giocherà per altri 4 minuti.

    21:45
    44′ – Partita spezzettata
    In questi ultimi minuti di primo tempo il gioco si è fatto sempre meno dinamico a causa delle tante interruzioni per falli e tocchi imprecisi.

    21:41
    39′ – Giallo per Perez
    La Lazio prova a ripartire cercando Zaccagni che all’altezza del centrocampo viene steso da un intervento in scivolata di Perez. L’arbitro ferma il gioco e ammonisce il centrale argentino.

    21:39
    37′ – Perez la mette fuori
    Il Porto muove palla su calcio di punizione trovando sul secondo palo il colpo di testa di Perez. L’ex Udinese non impatta bene e manda la palla in rimessa dal fondo.

    21:37
    33′ – Traversa del Porto
    Ripartenza veloce del Porto conclusa da Fabio Vieira che calcia con il mancino trovando prima una deviazione di Tavares, poi l’impatto con la traversa e in ultimo un tocco sul palo. La palla rimane pericolosamente in area per Omorodion che a porta vuota cerca il tocco vincente ma incontra il salvataggio sulla linea di Gigot. Subito dopo l’arbitro ferma il gioco per una posizione irregolare dell’attaccante spagnolo.

    21:33
    30′ – Giallo anche per Omorodion
    La Lazio recupera palla a metà campo per un fallo di Moura su Tchaouna. L’attaccante del Porto non prende bene la decisione dell’arbitro protestando in maniera tanto da essere ammonito.

    21:30
    28′ – Ammonito Zaccagni
    Il capitano della Lazio rientra in difesa e all’altezza della bandierina entra in scivolata su Fernandes. L’arbitro fischia fallo e ammonisce Zaccagni.

    21:28
    27′ – Il Porto prova a gestire palla
    Il Porto prova a ragionare con un’azione fatta di scambi prolungati ma al momento la Lazio non si scopre.

    21:23
    21′ – Diogo Costa blocca su Vecino
    Vecino ha un’opportunità simile a quella capitata poco prima a Guendouzi. L’uruguaiano tenta il tiro di controbalzo ma anche in questo caso Diogo Costa blocca senza problemi.

    21:22
    20′ – Guendouzi calcia da fuori
    La Lazio muove palla liberando Guendouzi al tiro dal limite ma ne viene fuori una palla di facile lettura per il portiere.

    21:21
    18′ – Chance per la Lazio
    Tchaouna muove la palla su calcio da fermo e lascia partire un cross diretto nell’area piccola. Gigot sbaglia il tocco ma la palla diventa buona per Vecino che non riesce a voltarsi nell’area piccola.

    21:18
    17′ – Galeno calcia male
    Il Porto guadagna campo sulla destra e libera Galeno al tiro. Il brasiliano prova il colpo a incrociare ma ne viene fuori una conclusione debole e imprecisa.

    21:17
    14′ – Giallo per Namaso
    Guendouzi anticipa Namaso con un palleggio che manda a vuoto l’intervento con la gamba alta del giocatore del Porto. Sullo slancio Namaso colpisce il centrocampista della Lazio rimediando il secondo giallo della partita.

    21:14
    12′ – Pericolo Lazio
    Nuno Tavares si presenta in zona offensiva e con il mancino mette un cross per Vecino. L’uruguaiano fa la sponda a centro area ma la difesa del Porto recupera bene e allontana il pericolo.

    21:10
    8′ – Gol di Castellanos ma è fuorigioco
    Il Taty scappa via alla difesa con un movimento ad attaccare la profondità e in totale libertà batte Diogo Costa con un destro potente e preciso. L’arbitro però non concede nemmeno il tempo di esultare alla Lazio che annulla tutto per fuorigioco.

    21:09
    7′ – Contropiede della Lazio
    Tchaouna porta via il pallone a un avversario nella propria trequarti e in velocità si lancia verso la porta avversaria. Segue l’azione Castellanos, che riceve palla in area da Tchaouna e con il destro manda il pallone sopra la traversa.

    21:06
    4′ – Ammonito Gigot
    Tchaouna si rialza facendo riprendere il gioco ma nel giro di poco Gigot rifila un calcio sullo stinco a Eustaquio con un intervento in ritardo e con il piede alto. L’arbitro ferma il gioco e ammonisce il numero 2 della Lazio.

    21:05
    2′ – Rimane giù Tchaouna
    L’esterno francese della Lazio finisce giù in un contrasto con Moura, che nel allontanare il pallone ha colpito l’avversario con i tacchetti.

    21:02
    1′ – Si parte
    L’arbitro ha fischiato l’inizio di Lazio-Porto. Il primo possesso è per la formazione ospite che lancia subito palla in avanti facendo lavorare la difesa biancoceleste.

    21:01
    Inizia il minuto di silenzio
    L’Olimpico partecipa al minuto di silenzio rispettato su tutti i campi europei durante questa giornata di Champions, Europa e Conference League.

    20:57
    Squadre in campo
    Sono quasi terminati i preparativi per l’inizio di Lazio-Porto. I ventidue calciatori scelti per iniziare il match hanno fatto il loro ingresso in campo schierandosi davanti al pubblico dell’Olimpico.

    20:55
    Europa League, la classifica
    In attesa delle ultime partite della quarta giornata di Europa League scopri come sono cambiate le gerarchie nel girone unico. CONSULTA LA CLASSIFICA LIVE

    20:50
    Europa League, il calendario
    Scopri tutti i risultati di questo pomeriggio e gli appuntamenti di questa sera in Europa League. CONSULTA IL CALENDARIO LIVE

    20:45
    Lotito a Sky Sport: “Siamo una grande famiglia, i risultati sono frutto del lavoro di tutti”
    “Abbiamo organizzato una squadra capace di competere per grandi risultati. Il lavoro del mister e di tutto lo staff ha portato una nuova mentalità. I risultati sono frutto del lavoro di tutti, nessuno può elevarsi sopra i meriti del gruppo. Noi insieme abbiamo creato una grande famiglia, oltre alle qualità atletiche e agonistiche conta molto l’unione”.

    20:40
    Lazio, il rendimento contro i club portoghesi
    La Lazio è rimasta imbattuta nelle sette sfide casalinghe disputate contro formazioni portoghesi nelle competizioni europee: cinque successi e due pareggi contro queste avversarie.

    20:35
    Lazio, i precedenti con il Porto
    La Lazio non ha vinto in nessuno dei quattro incontri contro il Porto, totalizzando due pareggi e due sconfitte. Entrambi i precedenti casalinghi contro la squadra portoghese sono finiti in parità, 0-0 nell’aprile 2003 e 2-2 a febbraio 2022.

    20:30
    Baroni nella storia della Lazio: il dato che lo mette davanti a Maestrelli e Eriksson
    Al primo anno l’allenatore ha stabilito un primato provvisorio ma incredibile. SCOPRI DI PIÙ

    20:20
    Baroni: “Contro il Porto la partita più difficile, Lazio pronta a soffrire”
    Il tecnico biancoceleste commenta la prossima sfida di Europa League contro i lusitani: “Il Porto è una squadra forte, da parte nostra servirà una prestazione di grandissimo livello”. LEGGI LE PAROLE DI BARONI

    20:10
    Europa League, l’arbitro di Lazio-Porto
    Scopri quale arbitro ha scelto la UEFA per dirigere la sfida europea tra Lazio e Porto. LEGGI L’ARTICOLO

    20:00
    Lazio, brutte notizie per Baroni: si opera Castrovilli
    La Lazio perde un centrocampista, Gaetano Castrovilli dovrà sottoporsi a un’artroscopia al menisco sinistro. SCOPRI DI PIÙ

    19:55
    Lazio-Porto, le scelte ufficiali di Bruno
    PORTO (4-2-3-1): Diogo Costa; Martim, Djalò, Perez, Moura; Varela, Eustaquio; Vieira, Namaso, Galeno; Omorodion. All. Bruno.

    19:50
    Lazio-Porto, le formazione ufficiale dei biancocelesti
    LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot, Romagnoli, Nuno Tavares; Vecino, Guendouzi; Tchaouna, Pedro, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni.

    19:45
    Lazio-Porto, come vederla in diretta tv e streaming
    Scopri tutte le info utili per seguire in tempo reale la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Porto. LEGGI L’ARTICOLO

    19:30
    Lazio-Porto, la probabile formazione di Baroni
    In attesa della formazioni ufficali, scopri il possibile undici iniziale dei biancocelesti. LEGGI TUTTO

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    Union SG-Roma diretta: Mancini non basta, finisce 1-1. Juric in bilico LIVE

    Union SG-Roma: tabellino, cronaca e statistiche

    La classifica dell’Europa League

    22:1o

    Mancini: “Se tieni le partite in bilico può capitare un errore”

    Il difensore conclude: “Abbiamo fatto gol al 62’, poi dovevamo capire il momento. Se tieni le partite sempre in bilico può capitare un errore, uno svarione. Abbiamo cercato di chiuderla ma abbiamo preso gol su corner. In questo momento contano solo i 3 punti, anche oggi c’erano tanti tifosi che, nonostante tutto, ci danno qualcosa in più. Sono qui da 6 anni e anche ai nuovi compagni quando mi chiedono gli racconto sempre delle notti europee, quando vedevo gli occhi impauriti degli avversari per lo stadio pieno. I tifosi sono il 60% delle nostre vittorie, non possiamo dirgli nulla. Sta a noi far ritornare tutto questo”.

    21:55

    Mancini: “Il gruppo non è da toccare”

    Il difensore continua: “Vecchia guardia? Sono pagato per fare il calciatore e cerco di farlo al massimo. Il presidente fa le sue scelte, noi siamo concentrati sul campo. Le questioni societarie non spettano a me. Quando ci è stato chiesto qualcosa abbiamo dato il nostro parere, sennò noi ci limitiamo ad andare in campo. In questo spogliatoio ci sono grandi campioni e uomini prima di tutto. Sto più con i compagni che con la famiglia. Sono tutti leader. A volte possono essere giù io e sono tirato su dai compagni e viceversa. Noi cerchiamo di fare gruppo perché sappiamo che questo è un momento triste, ma il gruppo non è da toccare, sta facendo il massimo anche se non basta”.

    21:40

    Mancini: “Dobbiamo fare qualcosa in più”

    Il difensore a Sky: “Siamo professionisti e cerchiamo di mettere in campo tutto quello che chiede il mister. I risultati fanno tanto, ti fanno vivere i momenti al meglio. Veniamo dalla sconfitta di Verona e dal pareggio di oggi, è normale essere delusi ma non dobbiamo abbatterci e cercare alibi. Dobbiamo fare qualcosa di più perché quello che stiamo facendo ora non sta bastando. Domenica dobbiamo cercare di portare a casa i punti che in questo momento sono la cosa più importante”.

    21:25

    Juric: “Il futuro? Penso solo ad allenare”

    Il tecnico chiosa: “Ora penso solo ad allenare e a preparare le partite, ho lasciato correre tutto il resto. Devo fare il massimo nel mio lavoro perché in altre cose non posso influire. Non posso e non voglio entrare in altre discussioni”.

    21:10

    Juric: “Bisogna avere resilienza”

    L’allenatore continua: “Quale soluzione? Penso che ci sono stati momenti molto positivi, dove sono mancati i risultati che ci avrebbero dato lo slancio. Se oggi vincevi, potevi essere contento. Ogni volta succede qualcosa. La negatività ci può stare perché i risultati non sono soddisfacenti, ma bisogna avere resilienza e guardare oltre con la forza di tutti”.

    20:53

    Juric: “Stiamo pagando errori individuali”

    Il tecnico a Sky: “La partita non è stata brillantissima. Nel secondo tempo siamo partiti bene, fai gol, ma stiamo facendo errori individuali che paghiamo. Non puoi essere sempre brillante ma portare a casa le partite, in questo momento non riusciamo a portare a casa le partite in cui non brilliamo”.

    20:38

    48′ – Finisce la partita: Union SG-Roma 1-1

    Un’altra deludente prestazione per la squadra di Juric, che non va oltre il pareggio in casa della squadra belga. Tutti i numeri della partita.

    20:37

    47′ – Svilar salva la Roma

    Sull’ultimo assalto dei belgi, il portiere respinge un tiro ravvicinato di El Hadj.

    20:24

    34′ – Entrano Soulé e Zalewski

    Juric cambia togliendo Baldanzi e El Shaarawy.

    20:22

    32′ – Pareggia l’Union SG: il risultato ora è di 1-1

    Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Mac Allister anticipa Celik di testa e batte Svilar.

    20:07

    17′ – Roma in vantaggio: gol di Mancini

    Il difensore giallorosso, su cross dalla sinistra di Pellegrini, stacca di testa anticipando il portiere in uscita.

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    20:00

    10′ – Entrano Dovbyk e Pisilli

    Prima mossa di Juruc, che manda in campo l’attaccante e il centrocampista al posto di Shomurodov e Le Fée.

    19:57

    7′ – Palo di Baldanzi

    Il centrocampista taglia tutta la linea dell’area da destra verso il centro e lascia partire una conclusione a giro che colpisce il palo.

    19:53

    3′ – Shomurodov ci prova di testa

    Buona combinazione sulla sinistra tra Pellegrini e El Shaarawy, ma il colpo di testa dell’attaccante è impreciso e finisce a lato.

    19:50

    1′ – Inizia il secondo tempo

    Nessuna sostituzione da parte degli allenatori. Si riparte senza cambi.

    19:31

    46′ – Finisce il primo tempo: 0-0

    Dopo un minuto di recupero, l’arbitro fischia la fine dei primi 45′. Partita bloccata, con pochissimi spunti offensivi. Tutti i numeri del primo tempo.

    19:18

    33′ – Girata di Pellegrini, Moris blocca

    Il capitano giallorosso colpisce di destro in area, ma il portiere para senza grandi problemi.

    19:12

    27′ – Ammonito Celik

    Il terzino turco viene beffato da una finta di Niang sull’esterno e commette un fallo da cartellino giallo.

    19:02

    17′ – Sykes pericoloso di testa

    Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difensore anticipa in area Mancini. Il colpo di testa non inquadra la porta.

    18:58

    13′ – Baldanzi al tiro da fuori

    Primo affondo giallorosso in attacco ma, dopo il tiro dell’ex Empoli respinto dal portiere, l’arbitro ferma l’azione per un precedente fuorigioco di Shomurodov.

    18:49

    4′ – Ammonito Shomurodov

    L’attaccante giallorosso entra male a centrocampo su Niang e rimedia il primo cartellino giallo della partita.

    18:47

    2′ – Khalaili pericoloso

    Roma distratta in mezzo la campo, gran sinistro da fuori area dell’attaccante israeliano che va sopra la traversa.

    18:45

    1′ – Iniziata Union SG-Roma

    Comincia Union SG-Roma, con i belgi e i giallorossi di fronte nella quarta giornata di Europa League. Le formazioni complete e le panchine.

    18:30

    Juric: “Hummels in panchina per scelta tecnica”

    Il tecnico a Sky prima della gara: “Sappiamo che dobbiamo gestire bene Dybala, Dovbyk ha passato dei brutti giorni con l’influenza e ha fatto un grande sforzo a Verona. Oggi dobbiamo vincere la partita, questa è la mentalità. Abbiamo bisogno di positività, ci siamo concentrati su questo, di mettere il massimo e cercare di vincere. Perché Cristante centrale difensivo e Hummels in panchina? E’ una scelta tecnica. Penso sempre di mettere in campo la squadra che ha più possibilità di vincere e questa sera mi sento di fare così. Se è una bocciatura definitiva? No, è una scelta tecnica per questa sera”.

    18:15

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    18:00

    Union SG-Roma, dove vederla in tv

    Union Saint-Gilloise-Roma sarà trasmessa in diretta tv in esclusiva sui canali Sky Sport, broadcaster che ha acquisito i diritti televisivi delle competizioni europee per il prossimo triennio.

    17:45

    Union SG-Roma: la formazione ufficiale di Juric

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Cristante, Angelino; Celik, Koné, Le Fée, El Shaarawy; Baldanzi, Pellegrini; Shomurodov. All. Juric.

    17:30

    Chi è l’arbitro di Union SG-Roma

    Sarà l’arbitro francese Jerome Brisard a dirigere Union Saint-Gilloise-Roma. Un solo precedente con i giallorossi, risalente proprio alla passata edizione della competizione continentale, quando i giallorossi rifilarono un secco 3-0 allo Sheriff Tiraspol allo stadio Olimpico, il 14 dicembre 2023. Tutte le curiosità sulla partita.

    Stadio Re Baldovino, Bruxelles LEGGI TUTTO

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    Genoa-Como ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    Genoa-Como, l’orario
    Genoa-Como andrà in scena oggi, giovedì 7 novembre alle ore 20.45 a Marassi.
    Dove vedere Genoa-Como in diretta tv
    Genoa-Como sarà trasmessa in diretta in esclusiva su DAZN. È possibile attivare l’app di DAZN su ogni comune smart tv, nell’apposita sezione della Home di SkyQ e su tutti i televisori collegati a dispositivi quali PlayStation, XBox e TIMVISION BOX.
    Dove vedere Genoa-Como in streaming
    Genoa-Como sarà visibile live in streaming solo su DAZN. L’omonima applicazione è scaricabile gratuitamente su pc, smartphone e tablet, e accessibile tramite un semplice login, previo abbonamento. Potrete seguire la partita in diretta su Il Corriere dello Sport – Stadio.
    La probabile formazione di Gilardino
    GENOA (3-5-2) Leali, Vogliacco, Vasquez, Matturro; Zanoli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin, Ekhator, Pinamonti. All. A. Gilardino.
    A disposizione: Sommariva, Stolz, Masini, Dorgu, Miretti, Marcandalli, Melegoni, Bohinen, Gaston Pereiro, Balotelli, Ahanor.
    Indisponibili: Ankeye, Bani, De Winter, Gollini, Ekuban, Malinovskyi, Messias, Norton-Cuffy, Vitinha. Squalificati -. Diffidati: De Winter.
    La probabile formazione di Fabregas
    COMO (4-2-3-1) Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, A. Moreno; Engelhardt, Braunoder; Strefezza, Paz, Cutrone; Belotti. All. C. Fabregas.
    A disposizione: Reina, Sala, Baselli, Verdi, Gabrielloni, Ali Jasim, Da Cunha, Barba, Iovine, Fadera.
    Indisponibili: van der Brempt, Sergi Roberto, Perrone, Mazzitelli. Squalificati -. Diffidati -.
    Genoa-Como: cronaca e perché si gioca di giovedì
    A pochi giorni dalla vittoria di Parma, che ha restituito fiducia e serenità all’ambiente rossoblù, il Genoa di Alberto Gilardino vuole tornare a vincere anche tra le mura amiche. Nonostante la giornata infrasettimanale, ci si aspetta il pubblico delle grandi occasioni, complice il record di abbonati registrato ad inizio stagione. Peraltro, sarà la prima volta di Mario Balotelli a Marassi da giocatore del Genoa, dopo l’esprdio del “Tardini”. Di fronte, ci sarà un Como in difficoltà, reduce da tre sconfitte consecutive. Il ko di Empoli ha messo in discussione le certezze dei lariani e le scelte di Cesc Fabregas, reo di aver operato un turnover massiccio in una partita molto importante per la classifica comasca. Nulla è perduto, ma resta fondamentale arrivare alla sosta con un risultato positivo.
    Perché si gioca di giovedì? Nel prossimo weekend, a Genova, è in programma il famoso “Rally della Lanterna” e lo stadio “Ferraris” è stato opzionato per sabato 9 e domenica 10 novembre. Il piazzale che precede l’ingresso all’impianto sportivo di Marassi, infatti, sarà utilizzato come area di sosta e assistenza per le auto e i rispettivi team partecipanti alla competizione, giunta all’evento conclusivo della Coppa Italia Rally. Attese più di 170 vetture, guidate dai piloti più forti della kermesse. LEGGI TUTTO

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    Gravina esclusivo: “È una rivoluzione con o senza di me”

    «Qualunque espansione di sovranità per una delle sette componenti comporta una corrispondente riduzione per un’altra. Per questo abbiamo cercato un punto di equilibrio».
    Ma l’emendamento Mulé non riconosce alle leghe professionistiche un’equa rappresentanza, comprensiva anche del contributo economico apportato al sistema?
    «Certo. Ma tocca a noi interpretare l’indirizzo indicato dalla norma e la locuzione “anche”. Quando si dice “anche”, si dice implicitamente “non solo”. Il contributo economico della serie A corrisponde alla sua capacità di trasformare l’agonismo in spettacolo, e così produrre sviluppo e ricchezza. È un valore connesso al primato di qualità che richiede un’organizzazione dotata di alta specializzazione. Il calcio è anche questo, ma non solo questo».
    Cos’altro è?
    «Lo dice l’articolo 33 della Costituzione: valore educativo e sociale. Che vuol dire: un milione di tesserati, duecentoquarantaquattromila dirigenti, quarantamila tecnici, trentatremila arbitri, per dare solo alcune misure della diffusione che fa di questo sport il più universale fenomeno della civiltà».
    In che rapporto stanno queste due grandezze del calcio?
    «Il calcio professionistico è il vertice della piramide, tanto più stretto quanto più posto in alto, quello volontaristico è la base, tanto più larga quanto più situata in basso. Se i pochi finissero per contare più dei molti, il calcio non sarebbe più il simbolo della sussidiarietà e dell’autogoverno degli sportivi, ma solo la giungla dei più forti».
    In termini numerici? Le ricordo che la A è assolutamente trainante.
    «Oggi i professionisti contano il 34 per cento del Consiglio: la serie A vale il 12 per cento e 3 consiglieri, la serie B il 5 per cento e un consigliere, la serie C il 17 per cento e 3 consiglieri».
    E domani?
    «Domani la serie A conterà il 18 per cento e avrà 4 consiglieri, la B il 6 per cento e 2 consiglieri, la C il 12 per cento e 2 consiglieri».
    Ma 18 più 6 più 12 fa 36, oggi la rappresentanza dei professionisti vale il 34. Da dove si prendono i due punti in più?
    «Gli arbitri cedono i due punti percentuali e il loro rappresentante. Perché si confà al loro ruolo di terzietà dal processo di separazione tra la parte tecnica e quella politica dell’Aia. La valorizzazione degli arbitri ha un percorso irrinunciabile ma diverso».
    Perché la componente professionistica non può crescere di più?
    «E me lo chiedi anche? Perché la Legge Melandri assegna ai calciatori una rappresentanza del 20 per cento e agli allenatori del 10. Resta un 34 per cento che rappresenta tutto il mondo dilettantistico, dalla serie D al calcio femminile, un bacino di un milione di praticanti. Rompere l’equilibrio tra professionisti e dilettanti vorrebbe dire distruggere il calcio. Oltre che diventare un autentico caso in Europa».
    Un caso?
    «In Inghilterra la Premier vale appena il 6 per cento e i dilettanti il 67. In Francia i professionisti insieme contano il 37 e i dilettanti il 63. Non molto diversi sono i rapporti in Germania e Spagna. Sarebbe paradossale che, dopo aver riconosciuto in Costituzione il valore civile e sociale dello Sport, lo tradissimo così apertamente».
    Però Mulé in un’intervista ha sostenuto che, se il peso deve essere adeguato al contributo economico, non possono esserci solo due consiglieri di differenza tra A e B, e che la A meriterebbe almeno 5 consiglieri, la sciandone 1 alla B e 2 alla C .
    «Rispetto il ruolo e il pensiero dell’onorevole Mulé, ma la ripartizione di 4 consiglieri alla A, 2 alla B e alla C è un punto di equilibrio che risponde all’indirizzo della Legge e punta a non mortificare le altre componenti del calcio professionistico. Così si tiene insieme un sistema che si fonda sulla solidarietà».
    Mulé avvisa che potrebbe rendersi necessario un ulteriore intervento legislativo per definire d’autorità autonomia e rappresentanza.
    «Sono convinto che l’onorevole saprà riconsiderare queste parole e sottrarsi alle pressioni di chi vuole distruggere un sistema, un’economia, un mondo, per interessi personali. Questa riforma è il frutto di un percorso di ascolto, di condivisione e di confronto aperto, che ci ha portato anche a cambiare alcuni punti e a migliorare il testo finale. Difende l’autonomia dello sport come un valore irrinunciabile della comunità e ha una saggezza politica che la buona politica deve saper ascoltare. Magari impegnandosi alle reali necessità del calcio. Penso alla Tax credit, a una percentuale sulle scommesse da investire in vivai e impianti, al pieno adeguamento della legislazione sull’apprendistato e a una semplificazione burocratica per la realizzazione e l’ammodernamento degli stadi. Questo è l’aiuto che la politica può darci».
    A cosa allude quando parla di interessi personali? Al dossier contro di lei su cui indaga la procura di Perugia?
    «Alludo a un modo di fare politica federale fuori da qualunque codice di fair play. Dove l’avversario può diventare bersaglio di infamie, anche con la complicità di alcuni operatori della comunicazione. Si è rischiato di trasformare la nostra comunità in una giungla del sospetto e dei veleni… La magistratura farà piena luce, ma restano l’amarezza e la necessità di vigilare. Perché ciò che abbiamo visto e subìto non accada mai più» LEGGI TUTTO

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    Juric prima di Union SG-Roma: “Sento la fiducia dei Friedkin”, rivivi la diretta

    20:20
    Roma, l’ottimo bilancio contro le squadre belghe
    I giallorossi sono imbattuti nelle ultime 14 sfide contro le squadre proveniente dal Belgio: la curiosità.

    20:10
    Scarica l’App del Corriere dello Sport e segui le ultime sulla Roma
    Il download dell’App del Corriere dello Sport è disponibile su App Store e Google Play. Attiva le notifiche personalizzate e segui gli eventi in tempo reale.

    20:00
    Dybala e la “risposta” a Scaloni: la Roma è la sua unica chance
    Quando gioca lui la squadra brilla: vuole ritrovare tutta la Joya in giallorosso per vestire ancora la maglia dell’Argentina. Come vuole reagire l’ex Juve.

    19:50
    Pocognoli: “Non ci interessa la situazione della Roma”
    Le parole dell’allenatore del club belga alla vigilia della sfida contro i giallorossi. “Sfida speciale per le mie origini. Roma? Squadra che ho apprezzato sin da piccolo”, ecco cosa ha detto.

    19:40
    Roma, il walkaround in campo
    I giallorossi hanno fatto la consueta passeggiata in campo allo stadio Re Baldovino di Bruxelles dove domani scenderanno in campo.

    19:30
    Union SG-Roma, Hummels verso un posto da titolare
    La lista dei convocati di Ivan Juric per la trasferta europea in Belgio: assenti due difensori, ecco chi ci sarà in Belgio.

    19:23
    Terminata la conferenza stampa
    Termina così la conferenza stampa di Juric e Svilar alla vigilia della sfida della Roma contro l’Union Saint Gilloise.

    19:22
    Svilar racconta il post-Firenze
    Svilar prosegue: “Dopo Firenze abbiamo parlato negli spogliatoi anche con il mister. Stiamo parlando tutti i giorni, ma l’episodio di Firenze rimane una paritta bruttissima, non eravamo noi. Nelle successive due partite abbiamo reagito bene, poi domenica ci sono stati episodi non dipesi da noi”.

    19:20
    Svilar: “A Verona episodi ingiusti. Sentiamo che sia tutto contro di noi”
    Le parole di Svilar: “Mi sento normale, provo a concentrarmi sul lavoro quotidiano con il mister e il resto della squadra e sulle vittorie. Arbitri? Non so che posso dirti, ci sono stati episodi non giusti, come quello di domenica. Il secondo gol era da annullare e sarebbe stata tutt’altra partita, e purtroppo non è stato l’unico. A volte sentiamo che sia tutto contro la Roma e questo non è bello. Noi però dobbiamo concentrarci su ciò che controlliamo noi, poi i risultati arriveranno”.

    19:18
    “Disastro nelle transizioni, squadra addormentata”
    Juric prosegue: “Disastro nelle transizioni, squadra addormentata e non concentrato. Ma se guardo Verona mi ricordo solo l’ultima ripartenza, non mi ricordo altro, nessuna parata di Svilar e nessuna occasione. Contro il Torino abbiamo subito 4 tiri in totale, contro il Verona 7. Domani dobbiamo vincere, ci concentriamo molto su domani. I ragazzi ne hanno bisogno per il morale. A Verona erano convinti di ribaltarla, non è successo e ora i ragazzi hanno bisogno dei risultati”.

    19:17
    “A Verona partita molto positiva”
    “Dopo Firenze abbiamo fatto due belle partite, a volte gli episodi determinano tutto il giudizio. Analizzando tutto quello che è stato concesso, l’errore dell’arbitro, quanto abbiamo creato, tutta la partita è stata molto positiva. Io penso che in questo momento il risultato diventa primario e nessuno è contento di non farlo. Io penso che i ragazzi devono attaccarsi a quello che stanno facendo, mettendo ancora più concentrazione, più cattiveria agonistica, se è possibile cercare di vincere le partite, però secondo me devono credere in quello che fanno”.

    19:15
    Inizia la conferenza
    Inizia la conferenza stampa di Juric: “Friedkin? Sì ci siamo sentiti, Penso che sia tutto chiaro, non dovete indagare troppo, mi sembra. Io sento fiducia, è chiaro che bisogna fare risultati, questo è ovvio e siamo concentrati su quello. Il giorno di riposo è stato un programma che arriva da lontano, che era programmato giorno libero, per cui avendo tutte queste partite secondo tutti quanti era giusto fare un bellissimo allenamento il giorno dopo la partita con quelli che non hanno giocato”.

    19:14
    Juric: “Friedkin non contenti dei risultati, ma sempre fiducia da loro”
    Anche Juric ha parlato a Sky Sport: “In questo momento abbiamo bisogno di vincere, siamo molto concentrati sulla partita di domani. A Verona abbiamo subito solo un contropiede e siamo stati puniti. Molto diverso rispetto a Firenze. Contro l’Hellas abbiamo fatto degli errori come gli arbitri. In questo momento dobbiamo fare i risultati. Bisogna resistere con le idee e con il gioco. Gioca Hummels domani? Non lo so ancora. Siamo in contatto con i Friedkin: vedono certe cose positive ma non sono contenti dei risultati. Ho sentito sempre fiducia da loro”.

    19:10
    Le parole di Svilar
    Prima dell’inizio della conferenza, Svilar ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Sono nato qua ed è bello giocare una partita importantissima. Nelle ultime partite abbiamo preso troppi gol ma siamo stati un po’ sfortunati. Dobbiamo fare meglio. Mi preoccupa la classifica? Non ci pensiamo, dobbiamo pensare partita dopo partita”.

    19:05
    Rivoluzione Juric, scossa alla Roma: le tre mosse per uscire dalla crisi
    Il tecnico vuole cambiare marcia: servono più leader durante la partita. Il croato ha bisogno del miglior Pellegrini.

    18:50
    Europa League, Celik domina in una speciale classifica
    Nonostante la stagione poco esaltante, il laterale giallorosso domina in una classifica speciale in Europa League: ecco quale.

    18:35
    I Friedkin tornano a Roma: gli scenari e cosa succederà a Trigoria
    Dan e Ryan, ora in Tanzania, hanno pianificato lo sbarco tra domani e venerdì. Previsti colloqui con Juric e i giocatori che devono dare un segnale prima della sosta: i dettagli.

    18:20
    L’arbitro di Union SG-Roma
    La Uefa nei giornis corsi ha reso nota la squadra arbitrale della sfida di Bruxelles: ecco chi dirigerà la sfida.

    18:15
    La rifinitura della Roma
    Prima di partire per Bruxelles, Juric ha diretto la rifinitura a Trigoria questa mattina. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, non solo Lookman: anche per Ederson c’è un’asta di mercato

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    Tutti i primati dello Spezia di D’Angelo

    TORINO – Non ci sono più parole per esaltare lo Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta della B, in piena lotta per la promozione diretta, pur giocando con un undici non molto dissimile da quello che nella scorsa stagione evitò la Serie C all’ultima giornata battendo il Venezia, poi salito in A vincendo i playoff. Non ci sono più parole ma ci sono i numeri da raccontare, quelli che premiano il lavoro di Luca D’Angelo detto l’Omone, come lo chiamavano a Pisa: ex difensore di stazza e dall’onesta carriera, fu una colonna del miracolo Castel di Sangro, Anni 90, il momento più alto della carriera lo raggiunse quando segnò al Genoa a Marassi, regalando una vittoria storica agli abruzzesi, espressione di un paesino incantevole (il presidente era un certo… Gravina, durarono due stagioni in B). Riassumendo, il club ligure, oltre a essere l’unica squadra che non ha mai perso (6 vittorie e 6 pareggi), sommando la parte finale dello scorso campionato all’avvio di questa stagione, è imbattuto da 17 partite. La difesa, è la migliore del campionato, 8 reti al passivo. In questo senso preoccupa un po’ la situazione del difensore Bertola, colonna della retroguardia aquilotta ma non solo, anche un bel goleador (già 3 reti in questa B), nonché elemento dell’Under 21 azzurra. Prodotto doc del vivaio spezzino, Bertola va in scadenza contrattuale il prossimo giugno e la società, nonostante le ottime offerte di rinnovo che ha messo sul piatto, non riesce a strappargli il sì. Insomma, anche se D’Angelo ha chiesto alla società di tenerlo comunque fino a giugno, per non perderlo a zero euro a giugno, è possibile che parta a gennaio: lo vuole il Toro ma dietro c’è anche l’Inter, società che storicamente ha ottimi rapporti con lo Spezia, il club che gli sta svezzando Pio Esposito, autore del gol partita sabato nella vittoria sul Modena, 5ª rete per il terzo degli Esposito, su assist del fratello Salvatore, tornato con D’Angelo a livelli eccelsi, segna e fa segnare e soprattutto fa da chioccia al fratellone 19enne che può veramente diventare il centravanti del futuro dell’Italia. Perché questo è il calcio dello Spezia: un collettivo dove ognuno è al servizio del compagno, come se D’Angelo, che da ragazzo si innamorò di Che Guevara, chiedesse ai suoi una sorta di comunismo il campo. Dove le partite si vincono arrivando sulla palla sempre prima, e con più forza, degli avversari. Dove la sagacia tattica e il calcio senza fronzoli di D’Angelo mette il tocco finale. Perché parliamo di un allenatore che, prima di iniziare a farsi un nome a Pisa, ha fatto una gavetta mostruosa con cui s’è costruito il mestiere. Se un club di A, anche importante, volesse puntare su un allenatore di B, non c’è dubbio, D’Angelo è quello che incide di più. Un anno fa si scrivevano le stesse cose per Vanoli al Venezia, solo che l’attuale allenatore del Torino, pur avendo fatto un lavoro enorme in Laguna, disponeva di una grande squadra per la B mentre questo Spezia con D’Angelo da mesi e mesi sta andando oltre i propri limiti, dopo aver ereditato, un anno fa, una squadra che tutti o quasi davano per destinata alla C. Basti dire che l’ultima volta che lo Spezia ha perso era il 13 aprile, 2-0 in casa del Parma che stava andando in Serie A dopo aver dominato la scorsa B. Per non parlare della magia del Picco, la tana tradizionalmente infernale dello Spezia, dove è sempre dura fare punti. Peccato solo per i lavori che stanno non solo limitando la capienza ma hanno appena chiuso la Curva Ferrovia, cuore della tifoseria ligure, una “kop” a… Picco sul campo che sa come trascinare la squadra e intimidire gli avversari. Tutto ciò per spiegare perché lo Spezia è imbattuto nel proprio stadio dal 28 febbraio, quando gli aquilotti inciamparono nella Feralpisalò (0-2). Fra l’altro, già nei prossimi giorni la proprietà statunitense dei Platek potrebbe farsi da perte: chiunque subentri, non interrompa questo sogno, grazie. LEGGI TUTTO