Guida alla 26ª giornata di Serie B: via con Catanzaro-Cittadella. E la Samp non può fallire
Catanzaro-Cittadella, venerdì ore 20.30
Il Catanzaro di Fabio Caserta, quinto in classifica, è imbattuto da 7 partite nelle quali ha messo insieme 13 punti, è insomma una realtà consolidata della B e non era detto che fosse così a inizio stagione, quando il pari dominava la sua stagione (nessuno in questa B ha pareggiato più dei giallorossi, 15 volte). Ora tutti quei pareggi risultano preziosi, all’epoca faceva storcere il naso, come quello di Frosinone nell’ultimo turno, col Catanzaro salvato dal gran gol di Quagliata, in assoluto, uno dei migliori acquisti di gennaio, incredibilmente quasi trascurato, sino a dicembre, alla Cremonese. E comunque, la lunga sfilza di pareggi, fa sì che il Catanzaro abbia perso solo 3 volte, come la capolista Sassuolo. Al Ceravolo sbarca un Cittadella gasatissimo per la vittoria nello scorso turno in casa del Pisa vice capolista, risultato che pone i granata di Dal Canto a 3 punti dalle zone playoff e playout. Certo, replicassero il risultato di Pisa, magari con un’altra magia di Pandolfi, non solo la salvezza sarebbe praticamente in tasca. Ma ci sarebbe la possibilità di fare anche un pensierino ai playoff. Senza dimenticarsi che ai primi di dicembre il Citta era ultimo…
Carrarese-Salernitana, sabato ore 15
La Carrarese è l’unica squadra di questa B che non ha ancora fatto punti nel 2025. Gli apuani avevano chiuso il 2024 in zona playoff, dopo 5 ko di fila sono costretti a giocare un cruciale scontro salvezza con la Salernitana che se dovesse imporsi allo Stadio dei Marmi, scavalcherebbe di un punto la Carrarese, la squadra con cui oggi disputerebbe i playout. Salernitana che ha fatto 4 punti nelle ultime due gare e che a gennaio ha pescato due elementi finora formidabili: il portiere danese Christensen e il centravanti Cerri, anime della squadra di Breda. Che, da storico capitano del Cavalluccio campano, potrebbe lasciare ancora un segno importante nella storia del club, con una salvezza che, al suo arrivo ai primi di gennaio dopo le fallimentari gestioni di Martusciello e Colantuono, pareva se non impossibile, quasi.
Modena-Spezia, sabato ore 15
Il Modena di Mandelli sta un po’ stentando nel 2025, ha raccolto solo 4 punti nelle 5 uscite del nuovo anno, con due ko, l’ultimo, sabato scorso in casa Samp, prova incolore, nonostante la presenza di Palumbo, il giocatore più decisivo di questa B (7 gol e 9 assist) che sarà un bocconcino di mercato prelibato a giugno, dopo che la famiglia Rivetti, ha respinto, al mercato di riparazione, i tentativi di Samp e Sassuolo per lui. Lo Spezia di D’Angelo, terzo in classifica e a -4 dal Pisa (cioè dalla zona A diretta), domenica scorsa ha fatto un pazzesco 2-2 in casa col Palermo, rimontato di due reti nel recupero. Forse, è stata la partita più bella di questo campionato in cui i liguri hanno mostrato di essere comunque ancora in salute (11 punti in 5 gare nel 2025) e ancora in grado di salire direttamente in A. Perché se si prende Lapadula al mercato di gennaio, vuol dire che a ciò si punta.
Sassuolo-Brescia sabato ore 15
Nell’ultimo turno il super Sassuolo di Fabio Grosso ha allungato ancora, mettendo le mani sul ritorno in serie A dopo una sola stagione. Ora i neroverdi hanno 5 punti di margine sul Pisa secondo e soprattutto 9 sullo Spezia quarto e quando si è in testa, è questo il distacco che va guardato. Grosso dispone di un’autentica corazzata ma è lui è molto bravo nella gestione dei singoli, col record di 16 gol fatti da giocatori provenienti dalla panchina, grazie a un turnover fatto col bilancino del farmacista che fu anche il segreto di quando Grosso, nel 2023, portò a sorpresa il Frosinone in A. Questo Sassuolo ha il miglior attacco della categoria, 56 gol, cioé più di due a partita. Nell’ultimo turno, Laurienté è salito in vetta alla classifica cannonieri con 12 centri, raggiungendo Pio Esposito e Iemmello. Ma ci sono altri marcatori del Sassuolo bene messi: Pierini a 9 (e non è proprio un titolare), Mulattieri e Thorstvedt a 7. E il Brescia? sarà la terza partita del Maran-bis, tornato a guidare le Rondinelle dopo l’infelice parentesi di Bisoli. Le prime due gare hanno fruttato 4 punti, cavando la squadra quasi fuori dalla zona calda della classifica. Per mettere in sicurezza la stagione però, serve ancora un piccolo salto di qualità.
Sudtirol-Sampdoria sabato ore 15
Gli altoatesini, in parte rivitalizzati da Castori, in caso di vittoria agganciano in classifica la Samp, con cui per diversi turni hanno condiviso la zona playout. Poi il Sudtirol ha perso nell’ultimo turno a Cremona (3-1 con qualche rimpianto), mentre la Samp otteneva, a Marassi col Modena, la seconda vittoria di fila che l’ha portata un punto sopra la zona degli spareggi salvezza. I blucerchiati hanno fatto un massiccio mercato a gennaio, nella formazione iniziale che ha battuto il Modena, i nuovi erano ben 7. Col risultato che ora la squadra ha un’altra gamba e soprattutto dura fino al 90°, in precedenza i naufragi della ripresa erano una costante. Dunque, il test del Druso, sa di esame verità: ottenere il terzo successo di fila, per Semplici, vorrebbe dire provare a raddrizzare la stagione e magari guardare alla zona playoff, visto che la Sampdoria a inizio stagione era quotata come una delle principali favorite alla promozione diretta. Al contrario, perdere al Druso (come accadde un anno fa tra mille polemiche), vorrebbe dire ripiombare nella pesante situazione degli ultimi mesi. Ma i mezzi per chiudere l’annata senza altri patemi, sulla carta ci sarebbero tutti.
Bari-Cremonese sabato ore 17.15
Bell’incrocio playoff, una della partite più interessanti (visibile gratuitamente su Dazn), potenzialmente, del turno e che può dire molto su che finale di stagione attende entrambe. Il Bari di Longo non riesce a fare il salto di qualità e aver lasciato 6 punti alla rivelazione Juve Stabia, perdendo in entrambi i casi sempre 3-1, pesa sul giudizio parziale della stagione. In più la possibilità che i De Laurentiis possano cedere, come si dice in questi giorni, potrebbe riverberarsi sul rendimento della squadra che, comunque, nonostante il ko di Castellammare, mantiene la zona playoff, al 7° posto, anche se nel 2025 sono arrivati solo 6 punti in 5 uscite. Al campionato della Cremonese invece, guardano in tanti. I grigiorossi di Stroppa sono quarti, a -9 dallo Spezia terzo: se a fine stagione dovessero finire a -15, addio playoff e liguri direttamente in A, come dice il regolamento sulla disputa degli spareggi promozione. Può, insomma, la Cremonese salvare la disputa dei playoff? Se è quella che nello scorso turno ha messo sotto il Sudtirol in casa (3-1), probabilmente sì. Se invece sarà ancora la squadra che si concede troppi blackout, allora lo Spezia può sperare. Non va comunque dimenticato che la scorsa estate i lombardi erano indicati come la quarta forza di questa B, dietro, nell’ordine, a Palermo, Samp e Sassuolo. E oggi, la Cremonese è quarta in classifica, dunque finora non ha proprio steccato, a differenza di Palermo e Samp.
Frosinone-Reggiana domenica ore 15
Quasi un’ultima spiaggia per il Frosinone di Greco: battere la Reggiana potrebbe anche portare i ciociari a riprendersi la zona playout mentre oggi retrocederebbero da penultimi. Gli emiliani di Viali hanno grossi problemi con 3 ko nelle ultime 4 uscite e appena 4 punti conquistati nel 2025 (il Frosinone ne ha fatti solo 2). Chi perde, rischia la panchina ma se succede ai ciociari, rischia di essere la pietra tombale, o quasi, su una stagione nata male con Vivarini e che rischia di finire peggio. Ci sarà tempo per i processi, visto che sulla carta era una squadra da parte sinistra della classifica come ha in parte dimostrato nell’ultimo turno con 1-1 interno col Catanzaro, una vittoria sfiorata. Ma non è certo una novità perdere due categorie in due stagioni, in passato è già successo a fior di squadre. La Reggiana invece, sta facendo una stagione in linea con le aspettative di inizio annata. Però, a sprazzi, ha fatto vedere buone cose. E dunque, qualche rimpianto c’è, assieme al peso di aver perso tutti i derby emiliano-romagnoli (l’ultimo, in casa, col Cesena nell’ultimo turno).
Juve Stabia-Cosenza domenica ore 15
Ormai non ci sono più dubbi, la Juve Stabia di Pagliuca è la rivelazione della stagione, nessuno poteva immaginare di trovarla, dopo due terzi di campionato, in quinta posizione, a pari punti col Catanzaro. Il 3-1 inflitto al Bari nello scorso turno, ha confermato anche la buona vena del centravanti Adorante, sbarcato in doppia cifra di gol, rivelazione nella rivelazione. Per le restanti 13 partite, si apre un mini torneo per il 4° posto che ai playoff – se si giocheranno – permette di saltare il turno preliminare e di approcciarli dalle semifinali. E anche in questo caso, la Juve Stabia può dire la sua. Il Cosenza, ultimo, non è ancora spacciato e nell’ultimo turno, con la vittoria interna sulla Carrarese (1-0) ha ripreso a sperare in una salvezza che sarebbe ancora più incredibile di quelle che i calabresi hanno ottenuto negli ultimi anni (sono in B dal 2018).
Palermo-Mantova domenica ore 15
Come reagirà il Palermo di Dionisi al 2-2 di La Spezia dello scorso turno, in cui i rosanero hanno subito i due gol avversari nel recupero? Poteva essere il risultato più prestigioso della stagione, quello della riscossa per conquistare i playoff dai quali, al contrario, il Palermo ha perso il contatto con quel pari uscendo dal novero delle squadre in zona playoff. La società si fa bella con l’acquisto di Pohjanpalo, molto utile a galvanizzare la piazza (ma a La Spezia, spettatore non pagante). Però finora, la stagione è fallimentare. Poi, certo, si può raddrizzare l’annata vincendo i playoff. Ma intanto bisogna conquistarli e poi sperare che si disputino, viste le buone possibilità che hanno le prime tre di salire direttamente in A. Al Barbera sbarca un Mantova che si sta avvitando, reduce da due sconfitte di fila e che nel 2025 ha fatto solo 5 punti, trovandosi ora soltanto a una lunghezza dalla zona playout. Possanzini sta comunque facendo un buon lavoro, non va dimenticato che dispone di una rosa in cui tanti (o troppi?) giocatori sono debuttanti nella categoria, problema che sta venendo ora a galla e che potrebbe avere un peso nella volata salvezza.
Cesena-Pisa domenica ore 17.15
Con la vittoria nel derby emiliano-romagnolo (0-1 a Reggio Emilia) il Cesena ha ripreso a correre e riconquistato la zona playoff, è ottavo, a pari punti col Bari, grazie a 8 punti conquistati nelle 5 gare del 2025. L’ultimo successo porta la firma dell’italo-bosniaco Saric, centrocampista tra i più completi della B, davvero un bel colpo, considerato che il Cesena ha battuto una folta concorrenza, erano in tanti a bussare al Palermo per lui, che alla fine ha scelto di tornare a casa (è nato nella vicina Cento). Insomma, il Pisa vice-capolista è avvisato. C’è curiosità su come i toscani di Filippo Inzaghi reagiranno al ko incassato nello scorso turno in casa dal Cittadella, prima sconfitta interna della stagione. Una caduta anche sfortunata, il Pisa potrebbe riprendersi subito. E, soprattutto giocherà sapendo i risultati di Sassuolo e Spezia, che potrebbero essere un pungolo in più. Resta comunque una stagione straordinaria, quella dei nerazzurri, inimmaginabile a inizio stagione. Ora però, bisogna portarla in porto, cioé in quella Serie A che a Pisa manca dal 1991. LEGGI TUTTO