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    Napoli, chi al posto di Garcia? Piste Cannavaro e Tudor, e Mazzarri…

    L’ex difensore era in tribuna ad assistere al match con l’Empoli. Tudor l’alternativa numero uno

    Gli ultimi granelli potrebbero essersi depositati sul fondo della clessidra. L’ennesima delusione che il Napoli ha regalato ad Aurelio De Laurentiis e ai suoi sostenitori potrebbero costare la panchina a Rudi Garcia. Così, proprio com’era successo un mese fa, si riapre un momento di profonda riflessione sul lavoro dell’allenatore, che finora non ha assolutamente convinto. L’esonero sembra la conseguenza più logica dopo una sconfitta bruciante come quella maturata oggi contro l’Empoli e De Laurentiis da tempo ragiona su come poterlo sostituire. 

    le alternative—  Considerando che gli approcci passati con Conte non hanno prodotto l’esito sperato, è lecito supporre che i contatti con l’ex c.t. della Nazionale non siano ripresi. Così, allo stato attuale delle cose, sono due i profili concretamente valutati. Fabio Cannavaro, che non ha mai nascosto il desiderio di guidare il Napoli, è una possibilità ed era peraltro presente in tribuna al fianco del presidente. Un’altra ipotesi conduce a Igor Tudor, che ha il vantaggio di conoscere bene il contesto della Serie A da tecnico e ha il carattere necessario per rimettere velocemente la squadra sui binari giusti, quanto meno sul piano dell’atteggiamento. Residuali le chance che il traghettatore possa arrivare dal passato: in tal senso, l’unica strada percorribile porterebbe a Walter Mazzarri. Tuttavia, De Laurentiis in precedenza si è sempre detto non convinto di un ritorno di fiamma con chi ha già lavorato. LEGGI TUTTO

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    Una Juve a misura di Bremer: è lui la colonna portante

    La rete contro il Cagliari è la ciliegina sulla torta di una stagione dominante in difesa per il brasiliano. Che festeggia anche la prima chiamata in Seleçao

    Chiamarla la nuova Juve di Bremer sarebbe un po’ troppo. Ma se il miglior attacco dei bianconeri in quest’ultimo periodo è stato sostenuto dai difensori, allora bisogna riconoscere tutti i meriti a chi – insieme a Szczesny – è stato riferimento del reparto arretrato per tutto il tempo. Dopo sei clean sheet consecutivi, la Juve ha concesso un gol agli avversari: il centrale brasiliano si è esaltato abbastanza nei 615 minuti d’imbattibilità e si è trasformato in centravanti contro il Cagliari, mettendo in bella mostra le sue abilità nel gioco aereo. LEGGI TUTTO

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    Darmian dietro. E Dumfries c’è: Inter in campo così

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