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    Inter: Inzaghi porta in Giappone i fratelli Stankovic, resta a casa Radu

    Nella lista per il Japan Tour oltre a Filip c’è anche il 17enne Aleksandar. Partono anche Fabbian, Sensi e Lazaro

    Radu e Agoumè fuori dalla lista, dentro Fabbian, Sensi e Lazaro. E tra i convocati ci sono sia Filip che Aleksandar Stankovic, uno dei tre Primavera con Alessandro Calligaris (portiere) e Giacomo Stabile (difensore). Ecco i convocati di Inzaghi per il Japan Tour.  

    la lista—  I convocati: Alessandro Calligaris, Filip Stanković, Raffaele Di Gennaro, Matteo Darmian, Francesco Acerbi, Stefan De Vrij, Alessandro Bastoni, Yann-Aurel Bisseck, Federico Dimarco, Robin Gosens, Denzel Dumfries, Juan Cuadrado, Valentino Lazaro, Hakan Çalhanoğlu, Kristjan Asllani, Stefano Sensi, Nicolò Barella, Davide Frattesi, Henrikh Mkhitaryan, Lautaro Martinez, Joaquín Correa, Marcus Thuram, Sebastiano Esposito, Giovanni Fabbian, Aleksandar Stankovic, Giacomo Stabile.

    le date—  Durante l’Inter Japan Tour la squadra sarà impegnata in due amichevoli prestigiose contro due grandi ex: il 27 luglio con l’Al-Nassr di Brozovic allo Yanmar Stadium Nagai di Osaka e il primo agostro contro il Psg di Skriniar al National Stadium di Tokyo. LEGGI TUTTO

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    Houssem Aouar al fantacalcio: ruolo, quotazione e statistiche

    Analisi, numeri e caratteristiche del nuovo centrocampista algerino della Roma. Perché prenderlo al Fanta? Scopriamolo insieme

    Profilo e ruolo di aouar—  É un centrocampista duttile che può ricoprire più ruoli e che si candida ad essere il nuovo jolly della Roma di Mourinho. Qualità, tecnica, fantasia, capacità di raccordo a centrocampo ma anche bonus: durante la sua esperienza al Lione ha messo a segno 41 gol e 36 assist in 233 presenze. Da quando ha debuttato in Ligue 1, solo Thauvin – tra i centrocampisti – ha effettuato più tiri in porta di lui (18 contro 15) in situazioni di contropiede. Ha giocato mezz’ala in un centrocampo a 3, ma nella Roma potrebbe fare il regista accanto a uno tra Matic e Cristante e, all’occorrenza, giocare anche più avanzato sulla trequarti a supporto della punta.

    È da prendere al Fanta?—  Viene da una stagione complessa per via degli stop, ma la nuova avventura italiana potrebbe rivitalizzarlo. Non è mai andato in doppia cifra e non è così semplice che possa riuscirci nella Roma considerando il probabile schieramento in mediana. Certo, come abbiamo già detto piò giocare anche più avanzato, ma la sua collocazione “in pianta stabile” sulla trequarti sarebbe tutta da verificare considerando già i soli Dybala e Pellegrini. In teoria non rientra tra i primi slot di reparto, anzi lo vediamo come un buon 3° slot di centrocampo. Il suo acquisto può essere interessante sia al Fantacampionato che nelle vostre leghe private, purché non vi facciate “prendere la mano” durante l’asta. LEGGI TUTTO

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    Inter, Frattesi-Thuram per cambiare pelle. Sommer spinge e ora spunta Toloi

    Non solo Bisseck e Cuadrado. Il portiere pressa il Bayern, piace l’azzurro dell’Atalanta

    L a pugnalata ben assestata alle spalle da Lukaku e un normale senso di spaesamento perché — inutile girarci attorno — era il belga il pezzo pregiato dell’estate, non devono far scordare il fieno messo in cascina dall’Inter con i primi 4 acquisti di diverso tenore. Davide Frattesi aggiunge una turbina al motore, Marcus Thuram mischia le carte davanti, Yann Bisseck è la scommessa consapevole dietro, più Juan Cuadrado, azzardo di esperienza sulla fascia. Certo, non tutte le caselle sono state ancora riempite, anzi c’è una voragine che sorprende più di altre: non è abituale partire per una tournée dall’altro lato del mondo senza né il primo né il secondo portiere. Yann Sommer, erede designato di Onana, proverà per quanto possibile a forzare la mano al rigido Bayern, ma intanto va in Giappone con la sua attuale squadra e non con la sua promessa sposa Inter. Dopo di lui, si stringerà per il più costoso 21enne ucraino Anatolij Trubin, che sostituirà l’eterno Handanovic. In più, va riempito lo spazio più ingombrante, proprio quello del centravanti chiamato a far dimenticare il tradimento di Romelu. Nonostante questi buchi qua e là, i nerazzurri hanno iniziato un’opera di ringiovanimento e sostenibilità: Frattesi e Thuram, infatti, abbassano l’età media e aiutano i conti . Brozovic era il più pagato della compagnia, “pesava” quasi 14 milioni al lordo, mentre l’azzurro, prelevato per 33 (Mulatteri compreso), guadagna 2,8 netti: con i suoi 23 anni ha una prateria inesplorata davanti. Il figlio di Lilian, invece, era ben più vicino al Diavolo, ma poi ha cambiato sponda di Milano in una notte: l’acquisto a 0 ha permesso uno stipendio altino, da 6 netti, mitigato a 8 lordi dal Decreto Crescita. A lui le mansioni di Edin Dzeko, che nelle partite più calde faceva meditare vendetta al panchinaro Lukaku. 

    giovani e vecchi—  Anche in difesa, poi, una scheggia di futuro: dopo anni di onorato servizio D’Ambrosio ha salutato, e il 20enne Yann-Aurel Bisseck è stato arruolato pagando 7 milioni di clausola in 3 stagioni per imparare presto alle spalle dei titolari. Non potrà essere il tedeschino l’unica faccia nuova nel reparto arretrato perché l’eredità pesante di Skriniar andrà raccolta da un difensore fatto e finito: è diretta richiesta di Inzaghi. Per questo, mentre parlava con l’Atalanta della possibilità (difficile) di un prestito di Demiral, l’Inter ha trovato una porta aperta per Rafael Toloi: l’azzurro 32enne ha il contratto in scadenza 2024 e conosce bene i trucchi della difesa a 3. Dopo le prime chiacchierate, si entrerà presto nel vivo con un’offerta. Dentro al sistema Inzaghi, poi, andava anche trovata un’alternativa credibile a Dumfries dopo la partenza di Bellanova. Anche in questo caso a dare precisa indicazione è stata il tecnico: l’arrivo dell’ex nemico Juan Cuadrado non piacerà agli interisti e rallenterà un attimo la costruzione di una squadra verde, ma garantisce esperienza. Ci sarà tempo, poi, per aggiungere un sesto centrocampista, fisicamente strutturato: San Siro gli chiederà solo di far meglio di Gagliardini.

    fiducia svizzera—  Poco convinta di Alvaro Morata (troppo i 20 milioni chiesti dall’Atletico) e in fase di riflessione sul maxi-investimento per il talentino Balogun (l’Arsenal dovrebbe scendere sotto i 40), i pensieri dei dirigenti si sono ovviamente concentrati sul portiere: è tramontata l’idea di far partire Sommer da Milano verso il Sol Levante, ma non la convinzione che il numero 1 dell’Inter 2023-24 sia lui. A meno di giravolte — e nel mercato interista non bisogna più stupirsi di niente — prima o poi il 34enne svizzero riuscirà a ottenere ciò che vuole dal Bayern. Non adesso però, i tempi non sono ancora maturi e tutte le parti lo hanno capito con nettezza ieri: il club nerazzurro e quello bavarese sono stati riuniti per più di un’ora alla ricerca di una soluzione. Da un lato il club di Zhang che ha un accordo saldissimo col giocatore e cerca un risparmio di un paio di milioncini rispetto alla clausola di 6, ma nello stesso tempo non vuole intaccare l’antica alleanza coi bavaresi e quindi non forza la mano. Dall’altro, il Bayern di Tuchel che non cede ancora, visto il ritardo nel recupero di Neuer e la difficoltà nel comprare un altro portiere. Sommer, anche lui in tournée giapponese, farà comunque pressione sulla dirigenza bavarese per essere accontentato: spostarsi da una squadra all’altra nel Sol Levante, non sarebbe un problema.  LEGGI TUTTO

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    Il Catanzaro può stupire tutti

    TORINO – In Serie B c’è una consolidata tradizione, quella della squadra capace in due anni di salire dalla C alla A. Quasi un classico potremmo chiamarlo, anche se nell’ultimo campionato non è accaduto in altre annate, come ad esempio nel 2016/17, ci riuscirono ben due squadre, Benevento e Spal. Guardando alle quattro neo promosse dalla C dell’ultima annata, il Catanzaro di Vivarini potrebbe essere il principale indiziato per il doppio salto. Certo, per Catanzaro è già stata una bella festa riprendersi quella B che mancava dal 2006.

    Ma l’entusiasmo unico che si respira in città può dare uno scatto in più. E anche il fatto che l’inizio del campionato possa essere spostato a settembre, viene vissuto come un’opportunità per la questione stadio: il Ceravolo non sarebbe stato pronto per l’inizio della stagione, così invece potrà esserlo, senza bisogno di migrare a Lecce, il campo alternativo indicato dalla società. E la spinta del Ceravolo può dare una marcia in più al campionato del Catanzaro. Che per il resto, salvo qualche piccolo ritocco, per la prossima stagione si affiderà al blocco della scorsa annata perché il campo ha detto che quel Catanzaro, superbamente assemblato da Vivarini, era già una squadra da almeno metà classifica in Serie B, visto che ha vinto a suon di record il girone C della Lega Pro.

    Finora, il mercato in entrata è stato fatto con giovani elementi in rampa di lancio da mettere in competizione col gruppo consolidato della promozione. In mediana, dall’Inter è arrivato Marco Pompetti, 23 anni, la scorsa annata era al Sudtirol, a Catanzaro potrà completare il suo praticantato in B perché di lui sono anni che si parla bene. Dall’Atalanta è arrivato Andrea Oliveri, 20 anni, esterno destro, la scorsa stagione ha trovato poco spazio nel Frosinone salito in A ma sul suo talento non si discute, a livello giovanile era molto quotato. Tutti da scoprire due ventenni appena usciti dal campionato Primavera: dal Cagliari è giunto il difensore Davide Veroli, che prima di passare dal vivaio isolano da giovanissimo aveva debuttato in C nel Pescara mentre dalla Primavera della Fiorentina è arrivato il difensore bulgaro Dino Krastev. Prossimo arrivo, la punta Giuseppe Ambrosino, ex Como e Cittadella, c’è il via libera del Napoli per il prestito.

    In precedenza, la promozione in B aveva portato l’obbligo di riscatto dal Benevento di un attaccante importante come Enrico Brignola, uno che la B la conosce bene e, messi alle spalle i problemi fisici del passato, potrebbe tornare a frequentarla da protagonista: ha solo 24 anni, da ragazzino aveva debuttato in A dando l’impressione di poterci stare comodamente, dunque se sta bene da settembre può fare una grande B. Poi nel mirino c’è un difensore esperto e di categoria come Riccardo Gagliolo (per affondare il colpo, si monitora la situazione della Reggina, al momento esclusa dalla B), Un colpo intrigante potrebbe arrivare dal Sassuolo, se il Catanzaro riuscirà a farsi dare in prestito l’ala destra Luca D’Andrea, classe 2004, fresco vincitore dell’Europeo Under 19, che ha già esordito in A (5 presenze, 1 assist) mostrando tutto il suo talento: un anno di B a Catanzaro potrebbe essere fondamentale per la sua maturazione, anche se nel 3-5-2 di Vivarini trovargli una collocazione potrebbe non essere semplice.

    Al resto, ci penserà la carica di Pietro Iemmello, 31 anni, il centravanti che passati i 30 è tornato nella sua città d’origine col progetto di riportarla in alto. Nella scorsa stagione il suo contributo nella riconquista della B è stato straordinario: campionato da 28 gol (31 in totale) e tanta voglia di fare sfracelli anche in B. In quella B dove Iemmello arrivò a segnare 19 gol nel Perugia, salvo poi essere accusato di essere uno dei responsabili della retrocessione che quell’anno vissero gli umbri. Ma Iemmello sa anche che cos’è la A, vi giocò col Sassuolo di De Zerbi, ragione in più perché il Catanzaro possa essere considerata una possibile candidata al doppio salto di categoria. Facendolo però a fari spenti, zitti zitti, lasciando ad altri il peso del pronostico. LEGGI TUTTO

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    Carnevali: “Berardi è la nostra bandiera. Da Lotito accuse false e ineleganti”

    Il d.g. del Sassuolo: “Non è vero che Mimmo ha stracciato il contratto con la Juve. Rifiutati 8 milioni per Rogerio, noi non trattiamo con i russi”

    Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite
    23 luglio

    – rovereto

    U na chiacchierata. E tante storie. A cui rispondere e da raccontare. Giovanni Carnevali è il direttore generale (e a.d.) del Sassuolo che da 11 anni di fila vive e convive perfettamente con la Serie A. Non è un miracolo. Ovviamente, come ogni anno, uno dei protagonisti del mercato è Domenico Berardi. Vociferato in uscita in ogni santo mercato e però sempre a Sassuolo, capitano e bandiera. Il detonatore della chiacchierata con Carnevali riguarda proprio Mimmo. Lotito, su un eventuale interesse della Lazio, aveva “esondato” un po’. Parole del presidente laziale: “Berardi non lo vendono oltre al fatto che chiedono una cifra spaventosa e poi l’anno scorso ha stracciato un contratto fatto con la Juventus”. Berardi ha replicato sui social con faccine fra il “dubito” e il “ma cosa dice?”. Ora sta a Giovanni Carnevali.  LEGGI TUTTO

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    Nuova Juve, stesso Pogba: 50mila euro al minuto, più di Messi e Neymar

    Un anno fa, sempre negli Stati Uniti, iniziò il calvario del francese: solo 161’ nel 2022-23 e adesso si allena ancora a parte

    Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle
    23 luglio

    – santa clara (USA)

    L’ anniversario non è di quelli che si ricordano volentieri: un anno fa iniziava il lungo e tortuoso calvario di Paul Pogba. La Juventus era da poco arrivata a Los Angeles, dopo aver giocato la prima amichevole a Las Vegas, quando il Polpo, uno dei giocatori più attesi e più acclamati della tournée Usa, si fermò in allenamento per un problema al ginocchio. Da quel momento è successo un po’ di tutto, dalle operazioni rimandate fino ai tanti altri guai fisici, quasi tutti muscolari, che hanno reso la stagione del suo ritorno in bianconero un continuo stop&go. Per la precisione lunghi stop e sporadici go, che hanno trasformato l’entusiasmo della tifoseria in dubbi, frustrazione e anche un pizzico di risentimento. Il problema è che un anno dopo la situazione non è migliorata. Pogba è salito sull’aereo per gli States insieme al resto della squadra, ma contro il Barcellona sarebbe comunque rimasto a guardare se il primo test ufficiale della stagione non fosse saltato per un virus che ha messo k.o. mezza squadra blaugrana. Tutto previsto, poiché il centrocampista francese sta seguendo un programma personalizzato e l’obiettivo è metterlo in campo al massimo per l’ultima amichevole, quella del 3 agosto contro il Real Madrid, ma comunque un bel guaio per la Juventus, che non ha ancora le idee chiare su quanto affidamento potrà fare su di lui nella stagione che sta per cominciare. Un investimento importante (stipendio di 8 milioni all’anno più 2 di bonus fino al 2026) che finora ha dato praticamente zero frutti.  LEGGI TUTTO

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    Di Lorenzo, rinnovo extralarge: a Napoli almeno fino al 2028

    Il capitano dei tricolori veste la maglia azzurra dall’estate 2019: il precedente contratto sarebbe scaduto il 2026, ora l’attuale è fino al 2028 con opzione per un’altra stagione

    Un rinnovo extralarge. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha annunciato, durante la presentazione della squadra nel ritiro di Dimaro, di aver rinnovato il contratto di Giovanni Di Lorenzo “fino al 2029”. Per l’esattezza, è fino al 2028 con opzione per un’altra stagione  (sarebbe scaduto a giugno 2026), come ha specificato il suo agente Mario Giuffredi.  

    Il capitano della squadra campione d’Italia (nonché perno dell’Italia di Mancini) è arrivato a Napoli nell’estate del 2019, proveniente dall’Empoli. Questa firma testimonia quindi la volontà del giocatore (che il 4 agosto compirà 30 anni) di chiudere la carriera in maglia azzurra. “Non mi aspettavo l’annuncio. Ringrazio i miei compagni, da solo non sarei nessuno. E grazie ai tifosi, il vostro entusiasmo ci fa sentire meno la fatica”. LEGGI TUTTO