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    L’accoppiata con Casadei, l’exploit alla Reggina. Fabbian, ora la A. Ma in prestito

    Il centrocampista ha segnato il primo gol dell’estate dell’Inter nell’amichevole contro il Lugano, ma pesano soprattutto gli 8 in B con i calabresi: adesso è pronto per il livello successivo

    Giovanni Fabbian ha già fatto innamorare i tifosi dell’Inter. Lo scorso anno ci ha messo poco, soltanto qualche mese in Serie B: prima si è fatto conoscere e poi è diventato un tema caldo per il popolo nerazzurro, che già sperava di vederlo nella rosa della prima squadra per la stagione 2023-2024, quella che è cominciata la scorsa settimana con il raduno di Appiano Gentile. LEGGI TUTTO

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    Juve, Weah sul padre: “Ha sempre tifato la Juve”

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Weah: “Jonathan David mi ha chiesto della Juve”

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    Milan, il peggior Origi è un flop da 4 milioni l’anno. E quanto è dura piazzarlo…

    Il belga, arrivato la scorsa estate a parametro zero dopo l’esperienza al Liverpool, ha deluso le aspettative e per il club rossonero non fa più parte del progetto. Il problema è l’ingaggio pesantissimo e la volontà del giocatore di rimanere. Trovare una soluzione non sarà semplice

    L’uomo dei gol decisivi in Champions è stato solo un ricordo. La prima stagione di Divock Origi in maglia rossonera è bastata al Milan per fare valutazioni nette. “Seconda chance? No, grazie”. Il belga, escluso dalla tournée americana, dovrà trovarsi una nuova sfida. E per il Diavolo, al momento, rappresenta una zavorra importante su più fronti.  LEGGI TUTTO

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    Berardi, Calabria e Toloi, quando ancora sventolano le bandiere

    L’attaccante del Sassuolo in 12 anni non ha mai cambiato maglia. Per il rossonero sarà la decima stagione e l’atalantino comincia la nona

    r omanticismo è una parola che non va più di moda, nel calcio. Soprattutto in un periodo storico in cui i club miliardari – prima quelli della Premier, ora quelli dell’Arabia Saudita – spezzano anche i legami più forti. Tipo quello tra il Liverpool e Jordan Henderson, pronto a trasferirsi all’Al Ettifaq allenato da un’altra leggenda Reds come Steven Gerrard. Inutile dunque aspettarsi storie da amore assoluto e indissolubile, come Francesco Totti e Paolo Maldini, per 25 anni in campo sempre con la stessa maglia con cui sono cresciuti, o come Alex Del Piero e Javier Zanetti, fidanzati da giovanissimi con Juve e Inter e sposati a quei colori per quasi vent’anni. Nemmeno le squadre più nobili possono resistere a certe offerte, figurarsi le società più piccole.  LEGGI TUTTO

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    “Via il pederasta”. E i fascisti fanno cambiare allenatore alla Juve

    Carlo Carcano aveva vinto 4 scudetti coi bianconeri negli Anni 30. Ma un’infamante accusa, in uno spogliatoio di vipere, gli costò la carriera

    All’inizio è un’allusione, poi una voce, un do di gomito, un sussurro velenoso in sua assenza; poi diventa un pettegolezzo sudicio, quindi una chiacchiera volgare, un’offesa, una calunnia e infine una colpa. Ma la colpa non c’è. C’è invece un trafiletto su un paio di quotidiani dove si dà contezza dell’esonero di Carlo Carcano, l’allenatore pluridecorato, il miglior mister italiano che ha vinto quattro scudetti consecutivi e – la stagione è quella del 1934/35 – ha praticamente ipotecato il quinto. Sarà la coppia Bigatto-Gola a prendere il posto di Carcano. LEGGI TUTTO