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    Inter, prima seduta stagionale con i big. C’è Onana, ma solo “in transito”

    In allenamento c’è anche il portiere camerunense, che ora attende il via libera per le visite mediche a Manchester

    La stagione dell’Inter di fatto è iniziata oggi. La squadra agli ordini di Inzaghi si allena da giovedì ad Appiano Gentile ma solo stamani il gruppo è stato integrato dagli undici elementi che a metà giugno sono stati impegnati con le rispettive nazionali e che quindi hanno avuto un periodo supplementare di riposo. Di buon ora però oggi… la campanella di inizio stagione è suonata anche per Darmian, Acerbi, Bastoni, Barella, Dimarco, Asslani, Calhanoglu, Gosens, Dumfries e per i nuovi acquisti Frattesi e Thuram. Fuori dai cancelli alcuni tifosi a caccia dei primi autografi, soprattutto dai nuovi. Poi i test e la prima seduta agli ordini di Inzaghi.

    onana presente—  Alla Pinetina c’è anche il portiere camerunese, di fatto un nuovo giocatore dello United. Mancano da sistemare i dettagli e da firmare gli ultimi documenti (sarà fatto oggi) ma l’accordo è totale e Onana aspetta solo il via libera per sostenere le visite mediche, con ogni probabilità dopo essere volato a Manchester, e per poi raggiungere la formazione di Ten Hag in tournée negli Stati Uniti. Per il momento però resta ad Appiano ma è ormai una questione di ore… LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno Cittadella, splendida cinquantenne

    TORINO – Buon compleanno, Cittadella! Sei davvero una splendida cinquantenne. I granata veneti nel 2023 stanno festeggiando il mezzo secolo di vita con una serie d’iniziative che coinvolgono tifosi e vecchie glorie, tutti uniti alla società e ai giocatori per festeggiare cinquant’anni di successi di un club che non ha eguali, da decenni il suo modo di fare calcio viene considerato esemplare. L’Associazione Sportiva Cittadella nacque il 12 giugno 1973 dalla fusione di due club dilettantistici del borgo veneto: l’Unione Sportiva Cittadellese e l’Olympia Cittadella, la prima militava in Prima Categoria, la seconda in Promozione. Fosse stata una fusione politica, si sarebbe parlato di una sorta di Compromesso Storico: la Cittadellese aveva sostenitori comunisti, l?Olympia radici cattoliche, Peppone e Don Camillo insieme, insomma. Il primo successo eclatante arriva nel 1980, quando il Cittadella vince la Coppa Italia Dilettanti, due anni dopo i granata iniziano a giocare nello stadio attuale, il Tombolato. Il professionismo, cioè la C2 dell’epoca, lo si raggiunge nel 1989. Negli anni successivi, coi granata si fa un nome un allenatore all’epoca considerato rivoluzionario, Ezio Glerean. che col Citta utilizza il 3-3-1-3 o il 3-3-4, si parla di lui in tutto il Paese, calcio totale, si discute dei granata perché giocano come l’Ajax. Nel 2000 è per la prima volta in B, visti i problemi societari che ci sono nella vicina Padova, lì emigra, assumendo la denominazione di Cittadella Padova, salvo tornare al nome originario (e a giocare al Tombolato) nel 2004. Il resto è la storia recente, fatta quasi sempre di campionati di B, andando due volte a un passo dalla A. Dal 2017 al 2021, gli anni migliori del Cittadella con Roberto Venturato in panchina, i granata disputano regolarmente i playoff, giocando anche due finali, nel 2019 e nel 2021, perdendo sempre al cospetto di un’altra veneta, rispettivamente Verona e Venezia. Nelle ultime due stagioni, con Gorini in panchina, sono arrivati un 11° e un 15° posto. Non è che il modello Cittadella sta mostrando la corda, anzi. I granata restano un club esemplare nella conduzione sportiva, per la tigna con cui scendono in campo e a livello societario, sempre coi conti a posto. Ma la concorrenza nel frattempo è molto aumentata, si parla di Serie B che sembra un’A2, ma il Citta è sempre lì, a giocarsela. Nell’ultima stagione a dicembre si temeva il peggio, la squadra si era incartata e pareva destinata alla C. Poi a gennaio il dg Stefano Marchetti, lo storico deus ex machina del Cittadella, trova l’uomo giusto, il centrocampista (ma anche trequartista) Giovanni Crociata. Se lo fa imprestare dall’Empoli, visto che nella prima parte della stagione aveva faticato al Sudtirol. E lui ripaga a suon di gol belli e decisivi (è anche eletto dall’Aic miglior calciatore della B di febbraio) che rimettono la squadra in carreggiata, fino alla salvezza finale. E adesso Marchetti cerca di varare un altro Cittadella che possa ancora salvarsi rifondando la squadra perché a suo avviso, si è chiuso un ciclo e bisogna aprirne un altro. Molto dipenderà dal futuro del trequartista Mirko Antonucci, 24 anni. Marchetti due stagioni fa se lo faceva dare dalla Roma per un tozzo di pane, a Cittadella il ragazzo è diventato uno vero, mettendo assieme 14 gol in 72 partite, imponendosi soprattutto nell’ultima annata: lo scorso autunno il Cittadella ha vissuto uno dei momenti più alti della sua storia battendo il Genoa a Marassi con un suo gol e col Citta che a fine gara usciva fra gli applausi del pubblico genoano. Antonucci meriterebbe la A e c’è una trattativa col Frosinone. Così come dovrebbe aver mercato il portiere albanese Kastrati, altra grande intuizione di Marchetti che lo prese a zero euro dopo l’esclusione del Trapani. In entrata, finora sono arrivati giovani prospetti dalla C, tutti da verificare. Ma a Cittadella, quel che fa la differenza, è lo spirito unico con cui gioca la squadra, sempre seguita come un figlio da Marchetti che ha appena confessato di essere stato in lizza per il dopo Giuntoli a Napoli. Ma lui è l’anima del Citta, non poteva lasciarlo, serve il suo manico. Che non mancherà neanche nel prossimo mezzo secolo. Buon compleanno Cittadella, splendida cinquantenne. LEGGI TUTTO

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    Le alternative a Max? Ce ne sono già due

    Rispetto alle valutazioni fatte l’anno scorso, sul mercato non mancano le valide opzioni per la Juventus. E se le cose dovessero mettersi male…

    Se dopo due anni senza trofei la pressione è già alta, Massimiliano Allegri alla Juventus sa bene che nei mesi a venire dovrà pure convivere con due fantasmi. Parafrasando Charles Dickens, uno spettro della Juve passata e, chissà, uno della Juve futura. Il primo è Antonio Conte, l’uomo da cui Max ha ereditato per la prima volta la panchina della Signora giusto in questo periodo (ieri il nono anniversario…) del 2014. L’altro è Luciano Spalletti, il tecnico campione d’Italia, che come Cristiano Giuntoli ha lasciato il Napoli dopo il trionfo. Ma mentre il nuovo responsabile dell’area tecnica bianconera si è rimesso subito in gioco, l’allenatore di Certaldo si è preso il cosiddetto anno sabbatico. Almeno per ora…  LEGGI TUTTO

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    Tifoso dell’Inter incontra Ronaldo e l’autografo diventa subito un tatuaggio

    Mattia si fa firmare il braccio su cui già aveva un tatuaggio raffigurante proprio il Fenomeno e Alberto Marzari, tatuatore di tanti giocatori e di Mourinho, rende indelebile l’incontro

    Un autografo che diventa in pochi minuti indelebile sulla pelle. È la storia di Mattia, tifosissimo dell’Inter e di Ronaldo il Fenomeno, che questa mattina nel ristorante di Formentera in cui lavora ha incontrato proprio il suo idolo. Ovviamente lo ha avvicinato, gli ha mostrato il tatuaggio che ha sul braccio e che raffigura l’indimenticabile attaccante nerazzurro e gli ha chiesto una firma. Ronaldo ha sorriso e, pennarello alla mano, scritto il suo nome accanto a quell’immagine.

    detto fatto—  La fortuna vuole che al ristorante ci sia anche Alberto Marzari, tatuatore noto per aver disegnato la pelle di tantissimi calciatori (da Barella a De Rossi) e di José Mourinho (suo il tatuaggio delle tre coppe dopo la vittoria della Roma in Conference). Marzari, anche lui tifosissimo dell’Inter e autore anche l’altro tatuaggio di Mattia, non ha perso tempo, ha afferrato gli attrezzi del mestiere e trasformato quell’autografo in un tatuaggio davvero speciale. Per Mattia, per Alberto e forse anche per Ronaldo. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Immobile risponde alle voci di mercato con tre gol in amichevole (16-0 il finale)

    Nel ritiro di Auronzo di Cadore i biancocelesti vincono di goleada contro una formazione locale. L’attaccante, applauditissimo dai tifosi, è stato protagonista dell’incontro insieme a Basic, doppietta e due traverse

    Dal nostro inviato Nicola Berardino
    16 luglio

    – AURONZO DI CADORE (bl)

    Si scatena Ciro Immobile al debutto stagionale della Lazio nel ritiro di Auronzo di Cadore. Tre gol e un assist nei 45 minuti iniziali in cui il capitano è stato utilizzato contro i dilettanti della formazione locale. In forma il centravanti che sul campo sembra aver messo da parte i pensieri legati alle due mega-offerte giunte dall’Arabia (ciascuna con 35 milioni in totale per due stagioni). Dopo il suo primo gol (scartato il portiere e poi a segno da posizione defilata), applausi dai tifosi sugli spalti dello Zandegiacomo a cui Immobile ha risposto applaudendo a sua volta. Ma il capitano si è fatto notare anche in fase di appoggio alla manovra. E a fine primo tempo quando è uscito dal campo, altri applausi e cori dei tifosi: Ciro ha ringraziato. Dopo nove allenamenti nei cinque giorni di preparazione, Sarri ha miscelato il suo 4-3-3 di partenza tra titolari e rincalzi. Tra i pali, al via con Maximiano. In difesa, ecco Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj. In regia Vecino. Il giovane Bertini nel ruolo che è stato di Milinkovic. Luis Alberto a dirigere la manovra. Tridente con Pedro e Zaccagni ai lati di Immobile.

    PRIMO TEST—  Su una incursione di Hysaj, schierato da terzino sinistro, il primo gol stagionale della Lazio. Il 7-0 del primo tempo è stato arricchito da una doppietta di Pedro e da un gol di Zaccagni. Nella ripresa, Lazio completamente rifatta. In porta, Adamonis. Linea difensiva con Marusic, Casale, Ruggeri, e Fares. Mediana con Akpa Akpro, che ha preso la maglia numero 21 di Milinkovic, Cataldi in regia e Basic sulla sinistra. In prima linea Felipe Anderson, Diego Gonzalez e Sana Fernandes. Poi utilizzati anche Floriani Mussolini e Crespi. È finita 16-0 la goleada laziale. Nella ripresa a segno Fares, Casale, Sana Fernandes (doppietta), Gonzalez, Akpa Akpro, Crespi e Basic (doppietta e anche due traverse). Giovedì nuovo test dei biancocelesti, contro gli sloveni del Primorje: in campo potrebbe esserci pure il nuovo attaccante Castellanos, che domani mattina sosterrà a Roma le visite mediche.  LEGGI TUTTO