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    Mago di Oz e pessimo comunicatore, così Mou ha ipnotizzato Roma

    Continua a ribadire i limiti del suo organico, convince la piazza che battere il Lecce sia un’impresa epica, bacia tutti dopo la vittoria: José è come un cinema che non chiude mai

    Cinematografo Mourinho. Non chiude mai. Tra la conferenza stampa di sabato e il manicomio di domenica all’Olimpico, l’illusionista di Setubal ha aggiunto un altro capitolo al suo show permanente sopra e sotto la panca, “venghino signori venghino”. Oh, sia chiaro, prima che Josè s’incazzi e mi parta con l’occhio del cobra, lo dico con tutta l’ammirazione possibile, di uno che ha passato la giovinezza a estasiarsi tra il circo Togni e i cine d’essai, a vedere i film di Glauber Rocha in lingua originale e a organizzare la notte a casa sua maratone a tema, tutto Stanley Kubrick o tutto Luis Bunuel, per maniaci della celluloide e divoratori di popcorn.  LEGGI TUTTO

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    Inter, domenica con il Frosinone sui led debutta il nuovo sponsor, Qatar Airways

    Sarà la compagnia aerea ufficiale nerazzurra e il prossimo anno se non sarà rinnovata l’intesa con Paramount+…

    Domenica sera contro il Frosinone l’Inter avrà un nuovo sponsor sui led a bordo campo di San Siro: si tratta di Qatar Airways, la nuova compagnia aerea ufficiale nerazzurra. L’accordo, vicino già da inizio ottobre, verrà ratificato nelle prossime ore e conferma il fascino del brand nerazzurro che ha partner di assoluto appeal internazionale come Paramount+, Nike, U-Power, eBay, Monclear, Pirelli, Konami, Volvo, Nilox e altri.

    in futuro…—  Per il momento Qatar Airways verserà al club di viale della Liberazione circa 1 milione di euro fino al 30 giugno. La prossima stagione, però, le cose potrebbero cambiare perché l’intesa con Paramount+ è in scadenza e sicuramente non sarà rinnovata alle cifre attuali (11 milioni). Con Qatar Airways, partner mondiale della Formula 1 e sponsor di maglia del Psg, c’è già stata più di una chiacchierata per diventare main sponsor dal 2024-25 in poi. Intanto contro il Frosinone il marchio della compagnia aerea di Doha prenderà “confidenza” con i led del Meazza. In attesa di vedere se in futuro… scivolerà sulle maglie di Lautaro e compagni. LEGGI TUTTO

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    L’accoppiata Bari-Marino promette bene

    TORINO – Zitto zitto, con l’avvento di Pasquale Marino in panchina, il Bari si sta riprendendo la scena della Serie B. L’allenatore di Marsala in tre uscite ha messo insieme 7 punti, grazie ai quali il Bari ha lasciato una posizione di classifica che non prometteva nulla di buono. Marino subentrò a Mignani coi pugliesi a -3 dalla zona playoff e a +4 su quella playout. Oggi i pugliesi sono all’8° posto, l’ultimo buono per disputare igli spareggi promozione ma per ora quel che più conta è che si sta mettendo in sicurezza il campionato, giacché adesso la zona playout dista 7 punti. Non male, visto il clima iniziale che ha dovuto fronteggiare Marino. Il punto di partenza è sempre quella Serie A mancata a giugno, di fronte ai quasi 60mila spettatori del San Nicola che vissero la dolorosa finale playoff col Cagliari, persa al 94’. Oggi a vedere il Bari dal vivo, si fatica a raggiungere un terzo di paganti ma qualcosa sta cambiando. Sabato scorso contro l’Ascoli è arrivato il primo successo interno, il secondo consecutivo, importante per sbloccarsi psicologicamente, il San Nicola non poteva essere un problema. Marino è stato chiamato anche per imprimere una svolta giochista rispetto a Mignani, il predecessore di tendenza risultatista. Ma il tecnico di Marsala, per ora, bada soprattutto al sodo: difesa a tre, mediana a 4 e poi, davanti, Sibilli a predicare calcio a sostegno delle punte Nasti e Diaw. E proprio Sibilli è stato il match winner contro l’Ascoli, dimostrando di essere il miglior acquisto estivo. Nel Pisa, Sibilli era, prevalentemente, l’uomo dei secondi tempi, dei gol bellissimi e decisivi. Ma coi toscani non aveva quella centralità che il Bari ha saputo dargli, ancora di più con Marino. Finora ha segnato tre reti, che hanno portato le vittorie su Cremonese e Ascoli e il pari col Modena. Ma mettiamoci anche due assist per i gol nell’1-1 col Cittadella e nella vittoria di Brescia (1-2). Si ha insomma la sensazione che Marino, giustamente, stia costruendo la squadra attorno a lui, in attesa di avere un’altra carta di livello, cioé quando recupererà il 36enne Jeremy Menez, infortunatosi alla 1ª giornata che ne avrà ancora per un paio di mesi. Intanto però, anche Marino si sta levando le sue soddisfazioni. Da tempo, il maestro di De Zerbi, veniva descritto come un allenatore sul viale del tramonto. Non andava in panchina da quasi due anni e l’ultima apparizione a Crotone era stata malinconica, anche se la squadra retrocedette in C al di là di quel che (non) fece durante la sua parentesi. In realtà l’allenatore di Marsala stava solo aspettando la piazza giusta per rilanciarsi. E andare a Bari dopo aver allenato in carriera squadre come Udinese, Parma, Genoa, Frosinone, Spezia, Palermo e Spal, voleva dire avere l’occasione per sintonizzarsi di nuovo coi fasti del passato. In questi due anni da disoccupato, Marino ha avuto diverse offerte dalla C, anche sostanziose. Ma appunto, aspettava l’occasione giusta, arrivata da quel ds Polito che fu suo giocatore e che probabilmente da tempo pensava a lui per il Bari. Se ne riparlerà fra qualche partita, quando si potrà tracciare un primo bilancio più attendibile. Ma nell’attesa, l’accoppiate Bari-Marino promette bene. E potrebbe promettere ancora di più sabato sera, dopo che a Piacenza sarà andata in secna Feralpisalò-Bari: per Marino, battere l’ultima in classifica vorrebbe dire andare alla sosta con un Bari proiettato verso una stagione positiva, cosa non proprio immaginabile prima del suo avvento. LEGGI TUTTO

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    Notte di paura sui Navigli: scontri tra ultras di Milan e Psg, un accoltellato

    Una cinquantina di tifosi rossoneri e francesi si sono dati battaglia. Feriti anche due poliziotti

    il bilancio—  Un tifoso francese secondo la questura è stato ferito in modo grave da 2 coltellate a una gamba ed è stato trasportato in codice rosso presso il Policlinico. Scontri anche tra ultras del Psg e la polizia che è intervenuta anche con delle cariche di alleggerimento. Un agente è stato accoltellato a una gamba, e l’aggressore è stato arrestato. Un altro agente è stato colpito da un oggetto riportando una ferita al labbro. LEGGI TUTTO

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    Star in tribuna, partnership di lusso: così il Milan strizza l’occhio ai giovani

    Stasera a San Siro Beckham, Henry e Noel Gallagher: il club rossonero sviluppa il suo marchio tra calcio, moda e lifestyle per diventare un punto di riferimento per gli Under 30

    L’Europa stasera si ferma e guarda Milano. Atletico Madrid-Celtic, Borussia-Newcastle, City-Young Boys: la prima delle alternative, con tutto il rispetto, arriva quinta. Milan-Psg è una grande partita in campo e fuori. Il Psg è un esempio da anni: sfruttando i soldi di Doha e l’immenso fascino di Parigi, ha attirato star, firmato una collazione con Dior, creato una maglia con The Weeknd e trovato un accordo con uno sponsor tecnico unico: Air Jordan. Commistione a livello top tra calcio, moda e lifestyle. Il Milan in era RedBird viaggia nella stessa direzione, punta sulla sua grande storia e, più di tutti i club italiani, guarda al mondo dello spettacolo. A San Siro ci saranno Noel Gallagher, frontman degli Oasis che per una volta non guarderà il City, David Beckham e Thierry Henry. Star globali con e senza pallone. Assieme a loro, Ghali, Rkomi, Ernia, Veronica Ferraro e Davide Simonetta, Yusuf Panseri. Linea chiarissima: diventare un club di riferimento per gli Under 30. Il Milan dalla stagione 2021-22 a oggi, durante le partite di Champions, ha aumentato le presenze allo stadio di Under 20 (dal 2 al 5%), Under 30 (dal 41 al 45%), donne (dal 10 al 13%) e stranieri (dal 18 al 23%). Il pubblico di riferimento cambia e la visibilità aumenta. 

    BRAND GIOVANE—   Il Milan secondo YouGov è il primo marchio calcistico italiano nel mondo, il secondo più noto in Cina, l’ottavo negli Stati Uniti. E il valore del brand, secondo Brand Finance, nell’ultimo anno è cresciuto del 33%, per un valore stimato in 358 milioni. C’è un filo rossonero che parte dai giubbotti Off White e collega Gallagher, Beckham, LeBron James, Dwayne “The Rock” Johnson, i cappellini New Era. Il Milan vuole essere un brand globale e diventare un riferimento forte per la Generazione Z. Solo così i ricavi cresceranno con costanza, solo così si può pensare di bussare a casa City e portare a Milano, un giorno lontano, non solo Noel Gallagher, anche Phil Foden. LEGGI TUTTO