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    Milan, Theo Hernandez si allena in gruppo

    Theo Hernandez ha preso parte all’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani sera contro il Psg. Il francese aveva saltato l’ultimo impegno contro l’Udinese per una contusione alla caviglia, ma contro i parigini si riprenderà il suo posto a sinistra. LEGGI TUTTO

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    Come si fa senza Pavard? Le quattro soluzioni di Inzaghi

    L’ex Bayern soprattutto nei big match offriva garanzie e duttilità tattica: ecco come si prepara l’Inter a fronteggiare un’assenza di circa due mesi

    La lussazione al ginocchio sinistro di Benjamin Pavard è un’assenza che impone contromisure. La risonanza magnetica “costringe” il difensore francese a portare il tutore per 3-4 settimane, poi sarà il turno della rieducazione: l’ex Bayern starà fuori per circa due mesi, tempo variabile in base a come risponderà alla terapia. Inevitabile quindi per il tecnico di Piacenza iniziare a pensare a soluzioni alternative a quella base (Darmian). Perché prima della sosta mancano “solo” due incontri con il Salisburgo (mercoledì) e il Frosinone (domenica), ma dopo la pausa delle nazionali ci saranno alcuni incontri a coefficiente elevato di difficoltà come quelli contro la Juventus, il Benfica e il Napoli. Ci sarà insomma bisogno dell’aiuto di tutti là dietro. Anche di chi è stato meno utilizzato come braccetto di destra. LEGGI TUTTO

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    Pavard, lussazione della rotula sinistra: tutore per 3/4 settimane, poi la rieducazione

    Oggi il francese ha effettuati gli esami all’Humanitas di Rozzano: nessuna necessità di operazione, ma starà fuori tra le 7 e le 8 settimane

    Benjamin Pavard si è sottoposto stamani a esami strumentali presso la  l’Istituto Humanitas di Rozzano. Gli accertamenti hanno confermato i postumi della lussazione della rotula del ginocchio sinistro, ma nessuna lesione che imponga un’operazione. Il difensore francese dovrà portare un tutore funzionale per 3-4 settimane, prima di cominciare il lavoro rieducativo a fine novembre o a inizio dicembre. Inzaghi era preparato a una simile diagnosi e di fatto perderà l’ex Bayern fino al termine di dicembre. La tabella dovrebbe essere questa: Benjamin dovrà tenere l’arto immobilizzato per 3-4 settimane e poi potrà iniziare il processo riabilitativo e di riatletizzazione. Potrebbe tornare in campo prima della fine del 2023 o a inizio 2024: dipenderà dalla risposta del suo fisico. Lo stop, dunque, va calcolato tra le 7 e le 8 settimane. Sarà insomma un’assenza lunga, ma non come poteva sembrare nei secondi immediatamente successivi all’infortunio di sabato a Bergamo. LEGGI TUTTO

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    Milan, Theo si allena con il gruppo: contro il Psg ci sarà

    Il francese ha preso parte alla rifinitura in vista del match di domani sera. Presenti anche Pulisic, Krunic e Chukwueze. Niente da fare invece per Kjaer

    dal nostro inviato Francesco Pietrella
    6 novembre

    – milanello (varese)

    Theo c’è. Ed è la prima buona notizia in vista del Psg. Il francese ha preso parte all’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani sera. Aveva saltato l’ultimo impegno contro l’Udinese per una contusione alla caviglia, ma contro i parigini si riprenderà il suo posto a sinistra. Presenti anche Pulisic, Krunic e Chukwueze, assente invece Simon Kjaer. Il danese non ha ancora recuperato, mentre il bosniaco ha smaltito il fastidio muscolare accusato nell’ultimo turno (era stato sostituito all’intervallo). Tutti a disposizione tranne Pellegrino, Kalulu, Bennacer e Sportiello.

    COLLOQUIO—  Il Milan si è allenato sotto gli occhi di Moncada e Furlani, presenti a bordocampo. I due sono entrati per primi, seguiti da Pioli. Hanno parlato fitto per diversi minuti, com’è giusto che sia prima di sfide simili. Domani sarà una partita da dentro o fuori, ne sono tutti consapevoli, per questo a Milanello la concentrazione è più che palese. Scatti, sgambate, il classico torello. Pochi dubbi in vista di domani, infine: Maignan tra i pali, Calabria, Tomori, Thiaw e Theo in difesa. In mezzo prevista la conferma di Krunic, con Reinders e Loftus-Cheek mezzali. L’inglese è pronto a tornare titolare dopo aver smaltito l’infortunio. In Champions ha saltato le ultime due partite. Pioli gli ha regalato una ventina di minuti contro l’Udinese. Davanti, infine, spazio a Pulisic, Giroud e Leao. L’attacco titolare. LEGGI TUTTO

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    Tacconi: “Ho imparato di nuovo a camminare e parlare. Io che mi credevo immortale…”

    L’ex portiere in tv per la prima volta dopo l’aneurisma cerebrale che lo ha colpito nell’aprile del 2022: “Me la sono vista brutta”

    “Me la sono vista brutta. Pensavo di essere immortale e invece dietro l’angolo c’era qualcosa di inaspettato”. Così Stefano Tacconi, ospite di Verissimo, ha parlato per la prima volta in tv dell’aneurisma cerebrale che l’ha colpito il 23 aprile 2022. 

    lungo recupero—  L’ex portiere della Juventus ha ricordato il periodo subito precedente il malore: “Da un paio di giorni mi sentivo molto stanco perché avevo guidato da solo per più di tremila chilometri, avevo mal di testa e dovevo aspettarmi che qualcosa non andasse bene, ma non pensavo fosse una cosa del genere. Per fortuna quel giorno con me c’era mio figlio Andrea”. E sul post operazione: “La cosa più complicata è stata la riabilitazione. Nonostante sia stato un atleta non entravo in palestra da 25 anni e ho faticato tantissimo: ho dovuto ricominciare tutto da capo, a camminare e a parlare. Ora mi dicono che devo stare attento perché può tornare l’emorragia, ed è quello che mi fa un po’ più paura, perché io non sto mai fermo”.

    la famiglia—  Quindi con un po’ di commozione dice: “Mi sono perso un po’ di cose in questo periodo, come il matrimonio di mia nipote e il diciottesimo di mia figlia. Però, almeno, mi hanno visto vivere che è quello che conta. Quanto a mia moglie, il medico che mi ha operato le aveva detto ‘non so se arriverà a domattina’. Sono frasi forti da sentire, è stata dura ma lei ha resistito senza mai mollare. Adesso che sono tornato a casa mi sta dietro, mi cura, mi guarda”.               LEGGI TUTTO