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    Conte diretta prima di Napoli-Udinese: “L’obiettivo è crescere, il resto sono cazzate”. Rivivi la diretta

    15:47

    Conte, l’ultima volta in casa contro l’Udinese è finita 5-1

    Antonio Conte ha battuto 3-1 in trasferta l’Udinese con il Napoli nella gara di andata. L’ultimo match casalingo contro i friulani lo ha vissuto sulla panchina dell’Inter il 23 maggio 2021 finì 5-1.

    15:40

    Napoli, Conte non ha mai perso contro l’Udinese

    Conte non ha finora mai perso da allenatore contro l’Udinese: bilancio di dieci vittorie e due pareggi per il tecnico degli azzurri.

    15:30

    Conte, siparietto in conferenza stampa

    Non solo la risposta piccata alla citazione del ristorante da cento euro, Antonio Conte ha intervallato le sue risposte con un siparietto: “Sfumature del Napoli? Di grigio? No, non sono per il grigio. Bianco o nero. Aspetta (risate), facciamo rosso o blu, che è meglio”.

    15:20

    Conte, stizzito a inizio della conferenza stampa

    Conte ha risposto stizzito a una citazione per commentare il mercato del Napoli trovando inpportuno un celebre parallelo con il passato. COSA HA DETTO

    15:12

    Napoli, il piano Baglioni per continuare con Conte

    Il Napoli si gode Conte: tutti con Antonio per il progetto “mille giorni di me e di te”. LEGGI TUTTO

    15:00

    Napoli, Conte e il fattore Anguissa

    Napoli, Anguissa è diventato un fattore con Conte. LEGGI L’APPROFONDIMENTO

    14:51

    Conte, conclusa la conferenza stampa prima di Napoli-Udinese

    Si è conclusa la conferenza stampa di Antonio Conte prima di Napoli-Udinese.

    14:48

    Conte: “Abbiamo ampi margini di miglioramento”

    Conte: “Bisogna essere predisposti a imparare. Se non è così non si apprende. Lo scorso anno sono stato fermo, anche per motivi personali. Alla metodologia di base ho implementato altro per essere pronto. Siamo andati per step trovando tante soluzioni diverse. Non avessi avuto l’opportunità di mettermi lì e guardare attentamente tante situazioni, soprattutto estere, sicuramente sarebbe stata molto, molto più difficile. Voglio migliorarmi. Sono il primo che si mette in competizione con se stesso. Siamo una squadra che, oggi, sta facendo un calcio importante. Abbiamo margini di miglioramenti, tanti”.

    14:46

    Conte: “L’Inter? Non la scoprio io. Concentrati sul nostro percorso

    Conte: “L’Inter? Non la scopro io. Hanno ambizioni, sono andati avanti in carrozza in Champion League. Sono una signora squadra, un club storico e abituato a lottare per vincere. Restiamo concentrati sul nostro percorso”.

    14:42

    Conte: “Inter sconfitta a Firenze? Pensiamo a noi, viaggiamo rasoterra”

    Conte: “Centro sportivo, settore giovanile? Più che parlare e dire quello che bisognerebbe fare e come cercare di fare per essere migliori, non spettano a me le decisioni. Dai primi giorni ho cercato di capire dove ero, di ambientarmi, di trovare le giuste aperture ed indirizzi per migliorare sotto tutti i punti di vista. Continuerò, imperterrito. L’Inter battuta a Firenze? Dobbiamo guardare a noi. Con l’Udinese sarà una partita difficile, i ragazzi lo sanno. Viaggiamo rasoterra. Non c’è rischio che qualcuno possa montare la testa, nonostante tutto quello che ci ciroconda e che, talvolta, è fuorviante. Questo è un viaggio che abbiamo iniziato a luglio. Non so questo viaggio a fine anno dove ci porterà, ma godiamoci questo viaggio”.

    14:40

    Conte: “Andiamo avanti ricercando l’eccellenza”

    Conte: “Custodisco gelosamente i posti dove sono stato, dove ho lavorato. Il presente è Napoli, che è una bellissima storia. Una sfida che ho voluto per tanti motivi. Da calciatore o da allenatore vivere un’esperienza del genere è una esperienza forte. Di questo sono molto contento. Stiamo lavorando tanto, sono stati fatti dei grandi miglioramenti. Ci sarebbe tutto per costruire qualcosa di importante. Dobbiamo cercare con il lavoro, avendo una corretta visione, di non accontentarci e di essere migliori. Dobbiamo cercare sempre di essere migliori del giorno prima, andare avanti ricercando l’eccellenza”.

    14:39

    Conte sull’Udinese: “C’è da stare attenti”

    Conte sull’Udinese: “Non temiamo niente, ma c’è da stare attenti. Fisciamente sono dotati, soprattutto sui calci piazzati ci sarà da prestare attenzione”.

    14:37

    Conte su Buongiorno, Billing e Okafor: “Attualmente ha un minutaggio limitato”

    Conte: “Buongiorno è migliorato, sta migliorando in maniera importante, però in questo momento Jesus è a un livello superiore. Domani inizia Jesus, Buongiorno va in panchina. Sta lavorando in regime di differenziato per tornare quello che conosciamo. Billing è un ragazzo serio. Abbiamo giocato un’amichevole contro il Giugliano, l’ho potuto vedere in una partita vera. Sta bene fisicamente, sta entrando nel nostro Dna, nella nostra idea di calcio. Okafor non ha una condizione fisica ottimale, sta facendo delle aggiunte ai carichi di lavoro. Domani verrà in panchina, attualmente ha un minutaggio molto limitato”.

    14:30

    Conte: “Fuori luogo la citazione sul ristorante da cento euro, l’obiettivo è crescere, le altre sono c…e”

    Inizia la conferenza stampa di Antonio Conte: “La battuta sul ristorante da cento euro? All’epoca era vero. In quel momento storico non potevamo spendere quello che potevano spendere gli altri. Non capisco perché mi si debba portare questa battuta e farmi passare come una persona che chiede, chiede, chiede. Penso, e lo penso ancora di più dopo sei, sette mesi che sto lavorando al  Napoli, che sono qui per fare quello che ho fatto in passato: portare il club a crescere. Questo è il mio obiettivo. Il passato sta lì ed è chiaro. Dove sono passato il club è cresciuto, sotto tutti i punti di vista. Questo è il mio obiettivo anche qui”.

    “Gli All Blacks dicono: lascia la maglia che hai trovato, lasciala meglio di quando sei arrivato. Il calcio evolve, quello che veniva fatto prima deve evolvere. Il problema non è un giocatore in più, abbiamo bisogno di un Centro Sportivo che diventi casa nostra. Che diventi casa Napoli. Di un settore giovanile. Non mi interessando sessanta, settanta, ottanta milioni per un giocatore. Devo supportare Manna, che è giovane e bravo. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis. Sono qui per fare una esperienza positiva. Le altre sono tutte c…e. Non roviniamo quello che abbiamo costruito. Qui non è dovuto niente, se si pensa da dove siamo partiti”.

    14:25

    Serie A, la classifica: Napoli primo, Udinese decima

    Serie A, la classifica aggiornata dopo il recupero di Fiorentina-Inter. Napoli primo con 54 punti, tre in più dei nerazzurri di Simone Inzaghi, Udinese decima a quota 29 punti. CONSULTA LA CLASSIFICA

    14:20

    Conte parla alla vigilia di Napoli-Udinese, conto alla rovescia

    Tra dieci minuti inizierà la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia di Napoli-Udinese.

    14:15

    Napoli a caccia di un clean sheet per eguagliare un record

    Il Napoli non ha subito gol in sei partite interne sulle undici disputate in questo campionato. Si tratta di un record condiviso con Juve e Milan. Se dovesse arrivare un clean sheet contro l’Udinese, gli azzurri eguaglierebbero il risultato ottenuto nelle prime dodici gare casalinghe della stagione 2018/19. Fonte: Opta.

    14:10

    Napoli e Udinese, nessun gol di testa subito nell’attuale Serie A: la curiosità

    A oggi Napoli e Udinese sono le uniche due squadre che, nell’attuale stagione di Serie A, non hanno ancora subito gol di testa. I friulani, inoltre, hanno segnato otto gol sui ventotto proprio così: nessuna squadra ha fatto meglio in percentuale in questo campionato. Solo il Genoa vanta la stessa percentuale di reti realizzate di testa (ventinove per cento). Fonte: Opta.

    14:05

    Napoli imbattuto nelle ultime diciassette partite in A con l’Udinese

    Il Napoli non ha mai perso nelle ultime diciassette partite di Serie A contro l’Udinese totalizzando quattordici successi a fronte di tre pari. Il Napoli vanta una striscia di imbattibilità più lunga soltanto contro quattro squadre, ovvero Cesena (ventisei), Roma (diciannove) Cagliari e Como (diciotto). Fonte: Opta.

    14:00

    Conte, l’orario della conferenza stampa

    Il tecnico azzurro presenterà Napoli-Udinese in conferenza stampa a partire dalle ore 14:30.

    Castel Volturno LEGGI TUTTO

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    Di Natale esclusivo: “Napoli, ti segnavo e soffrivo”

     «Quartiere di Napoli dove sono nato?». 

     Certo. «Tribunali. Ma dopo il terremoto tutta la famiglia si trasferì a Pomigliano».  

    Non ho dimenticato l’intervista che Di Natale concesse alle Iene nel marzo 2011. Gli autori del programma di Italia 1 ebbero la delicatezza di sottotitolare il napoletano stretto, lingua meravigliosa che dava corpo e un colore particolare alle risposte. Lui esordì così: «Mio fratello arriva in piazza Plebiscito, c’erano cinquecento, seicento persone che gridavano “Vogliamo il lavoro!, vogliamo il lavoro!”. Si avvicina uno e gli fa “domani te la senti di venire a lavorare?”. Uààà, e con tutta questa gente proprio a me lo chiedete?”». La leggenda – che tanto leggenda non è – narra che Totò non amasse giocare contro il Napoli al San Paolo. Qualche trasferta in effetti la evitò. «Credo di averci giocato sette, otto volte. Sono tanto tifoso, e a Napoli c’erano i miei fratelli, mi dispiaceva… Ridendo e scherzando, gli ho segnato nove gol, sei in due partite. Perché non ho mai giocato nel Napoli? Perché non mi hanno voluto».  Te ne andasti che non avevi ancora 14 anni. «Presi il treno per Empoli da solo. Ai tempi non ce la passavamo tanto bene. Mio padre carpentiere, quattro figli maschi e una femmina. Quando non andavo a scuola papà mi portava al cantiere con lui, ho fatto il muratore, a’ cardarella, portami il secchio e il pennello, mi faceva verniciare. Non era cosa. L’unico modo per uscire da lì era il calcio. Dopo un solo provino Silvano Bini mi aveva segnalato all’Empoli… Non fu facile, soprattutto all’inizio. Quattro mesi e scappai, tornai a Napoli. Mi mancava tutto. Furono Bini e Montella a convincermi a rientrare. E l’anno dopo proprio Vincenzo se ne andò a Genova. Noi ragazzi stavamo al primo piano dell’Istituto Calasanzio, lo stesso che oggi frequenta mia figlia. A Empoli mi sono stabilito». 

    E Udine? «Salgo ogni quindici giorni, ho un sacco di attività. Immobiliare, un’azienda di caffè, Totò caffè, le scuole calcio. Udine è bellissima, una volta ho detto che a Udine ho portato il sole e c’è anche il mare a cinque minuti da casa mia».  Stavi per preferirle la Juve. «Quando c’era Delneri, a Udine era tornato Guidolin. Un anno prima avevo rinnovato per altre quattro stagioni. Non mi andava di partire. Dissi al presidente Pozzo, per me un papà, con lui ho ancora un rapporto bellissimo: «Io qui resto per sempre, se proprio volete che vada alla Juve mi dovete cacciare». 

    Rimpianti? «Nessuno».

    Tuttavia, quando la sera della presentazione dell’Udinese in piazza, davanti a migliaia di tifosi (conducevo l’evento con Nina Senicar, o era Belén) ti obbligai a urlare che saresti rimasto, mi guardasti male. «Una tua impressione». Ride. «Anche Conte mi voleva alla Juve.”Tu vai a mille, io vado piano, che ci vengo a fare”?».  

    Di padri acquisiti ne hai anche un altro. «Fabrizio Corsi. Empoli mi ha dato tanto».  Segnasti centoventicinque gol in Serie A in meno di dieci anni. «Duecentonove in tutto. Non sono pochi. Mi dispiace quando sento e leggo che quel tal giocatore è scarso, che quell’allenatore non è buono. Bastano due partite fatte bene e il giudizio si capovolge».  Ti sorprendi ancora? «Mi disturba un po’. Dietro un gol o una vittoria c’è tanto lavoro. Io sono arrivato in A che non ero più un ragazzino, a ventisei anni, so io quanto ho dovuto sacrificarmi».  

    Duecentonove reti e non eri certamente un gigante. «Uno e settantuno, settanta. Mi sono accorciato con l’età…». Ride. «Una domenica a Palermo Pasquale Marino mi mise al centro dell’attacco. Mo’ che faccio? E lui: “Muoviti e dai una mano alla squadra”. Io non mi muovevo, segnavo e davo una mano alla squadra, ma a modo mio. L’anno dopo Spalletti fece fare il centravanti, il falso nove, a Francesco». 

    Brevissime esperienze da allenatore e hai mollato. 

    «Definitivamente, ho le mie cose da curare. E sono tante e tutte a Udine. I ritiri, la settimana impegnata con gli allenamenti… no, basta: ho bisogno di stare tranquillo. Non mi va. Diciotto anni sui campi sono più che sufficienti».  Un allenatore ha inciso più degli altri, questo lo so. «Baldini, Silvio. Mandò via i vecchi e fece giocare i giovani. Io, Rocchi, Marchionni, Bresciani. Con lui siamo cresciuti».  Sei ancora irrimediabilmente un malato del Napoli . «Certe cose non si perdono per strada. Quest’anno mi diverto di più, Conte è un fenomeno, sta facendo un capolavoro. Ha cambiato la testa alla squadra, le ha dato la mentalità vincente. Lo scudetto se lo gioca con l’Inter. Le ultime cinque partite saranno decisive, vince chi ne sbaglia di meno».  Con la Nazionale hai avuto un rapporto non proprio soddisfacente. «Questo lo dici tu. Cinquanta partite e dodici gol negli anni in cui c’erano Del Piero, Totti, Inzaghi, Montella, Delvecchio. Alla prima convocazione mi ritrovai a tavola con Cannavaro, Maldini, Nesta, Gattuso, Pirlo».  Se ricordo bene, hai sempre detto che il compagno più forte che hai avuto è Sanchez. «Alexis a diciassette anni era incredibile. Fuori da Udine Baggio, Del Piero, Totti, ma quando ho visto Maradona …».  Quando hai visto Maradona… «Dal vivo, mi sono emozionato».  Sempre alle Iene descrivesti così l’Udinese: «Non si capisce niente, ci sono settemila lingue. Argentini, napoletani, turchi… L’allenatore scende, dà la formazione e dice “andate in campo, ci vediamo dopo”» . Da quando hai chiuso, nove anni fa, si sono aggiunti brasiliani, francesi, romeni, sloveni… «I Pozzo anticipano tutti».  «Fatemi arrivare il pallone in mezzo all’area e abbracciatevi». Chi l’ha detto? «E chi l’ha detto? Io».  LEGGI TUTTO

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    Via con Brescia-Salernitana, il clou è Spezia-Palermo, guida alla 25ª giornata della Serie B

    BRESCIA–SALERNITANA venerdì ore 20.30

     

    
Seconda uscita per il Brescia sotto la guida del Maran-bis. L’esordio ha portato la vittoria di Carrara (1-2), fondamentale per tenere la Leonessa fuori dalla bagarre salvezza. Ora però, l’anticipo propone una sfida analoga. Così come il Brescia ci arriva dopo un successo che mancava dal 3 novembre, la Salernitana si presenta all’appuntamento forte della vittoria ottenuta nello scorso turno all’Arechi contro la Cremonese, un 1-0 dettato non solo dal gol di Raimondo ma anche dalle superbe parate del danese Christensen, azzeccatissimo acquisto di gennaio. In questo febbraio la Salernitana si giocherà una larga fetta di salvezza, dovendo poi affrontare Carrarese e Frosinone. Oggi sarebbe tra le tre squadre che retrocederebbero in C. Ma con un eventuale colpo al Rigamonti, complice una classifica cortissima, i giochi salvezza s’ingarbuglierebbero ulteriormente. Al contrario, un successo delle Rondinelle, darebbe ai lombardi la possibilità di coltivare qualche ambizione playoff.

    COSENZA–CARRARESE sabato ore 15

    Quasi un’ultima spiaggia per il Cosenza, ultimo in classifica, con Alvini confermato alla guida dei calabresi soprattutto per questioni economiche: ha ancora un anno e mezzo di contratto e un ulteriore ingaggio (era stato contattato Cristiano Lucarelli) appesantirebbe la pesante situazione della società, anche se patron Guarascio, spinto dal Sindaco della città, tratta per la cessione del club. Va detto però che al San Vito-Marulla sbarca una Carrarese che non sta tanto meglio, è l’unica squadra delle 20 di B che non ha ancora fatto un punto nel 2025, solo ko, alcuni anche sfortunati, con la squadra comunque viva. Ma di questo passo fatalmente si sarà inghiottiti dalla zona calda (i playout, già ora, distano solo 2 punti). E pensare che gli apuani avevano chiuso il 2024 sbarcando in zona playoff. Interessante sarà vedere gli effetti del mercato sulle due squadre. A naso, la Carrarese potrebbe essersi mossa meglio del Cosenza.


    FROSINONE–CATANZARO sabato ore 15

    Il Frosinone nel 2025 ha fatto un solo punto e ora, come ha detto il tecnico Greco (che rischia il posto), è a un bivio: o ci si compatta e si prova a inseguire una salvezza complicata, oppure ci si sfalda, come già sta accadendo, senza reagire a una classifica che dice penultimo posto. E allo Stirpe sbarca un Catanzaro col vento in poppa. La squadra guidata da Caserta nello scorso turno s’è spinta fino al 5° posto, risultato difficilmente pronosticatile a inizio stagione quando nessuno credeva che i giallorossi potessero bissare la scorsa grande stagione. E invece, sta avvenendo, anche grazie all’infinito Iemmello, capo cannoniere della B con 12 gol.

    
MANTOVA–SASSUOLO sabato ore 15

    Il Mantova di Possanzini è reduce dal brutto ko di Modena (3-1) ma ha i mezzi per impensierire la capolista Sassuolo perché resta uno dei collettivi meglio organizzati della B. D’altro canto, i primi in classifica sbarcano al Martelli con una rosa che è stata ulteriormente rinforzata, con un mercato che profuma già di Serie A. I neroverdi di Grosso sono reduci dal 2-0 sulla Juve Stabia che ha confermato come la squadra, anche se non dà spettacolo, sa imporsi con un certo cinismo. E comunque il Sassuolo ha un attacco atomico che garantisce più di due gol di media a partita. La difesa non è sempre impeccabile e il Mantova potrebbe trovare qualche varco in cui infilarsi. Ma il fatto che le agenzie di scommesse da tempo non accettano più scommesse sulla A del Sassuolo, dice già tutto.

    
PISA–CITTADELLA sabato ore 15

    Stratosferico il campionato del Pisa, capace di restare a soli 2 punti dalla capolista Sassuolo, pur disponendo di un organico neanche lontanamente paragonabile a quello degli emiliani. Sì, Filippo Inzaghi a Pisa potrebbe fare il suo capolavoro. In casa i nerazzurri sono imbattuti ma guai a sottovalutare il Cittadella che nell’ultimo turno ha perso a domicilio dallo Spezia terzo. I veneti sono comunque vivi e si sono già messi alle spalle un momento in cui erano la squadra con l’encefalogramma più piatto di tutta la B. Da qui a fare l’impresa a Pisa però, ce ne corre.


    SAMPDORIA – MODENA sabato ore 17.15

    Nello scorso turno la Sampdoria, con l’1-0 sul Cosenza giocando gran parte della gara in dieci, ha ritrovato quel successo che le mancava da oltre 3 mesi, da qui riparte Semplici – terzo tecnico stagionale dopo Pirlo e Sottil – per provare a salvare la squadra senza passare dai playout che oggi i blucerchiati disputerebbero col Suditirol. Certo, l’impegno col Modena appare ben più tosto di quello col Cosenza. Gli emiliani sono reduci dalla bella vittoria sul Mantova, in cui ha brillato la stella di Palumbo, il giocatore più decisivo della B (7 gol e 9 assist), una bellezza vederlo giocare a tutto campo, trascinando i compagni. Al mercato, la famiglia Rivetti, ha respinto l’interesse per lui prima della stessa Samp, poi del Sassuolo. Perché con questo Palumbo, il Modena può davvero puntare a quel piazzamento playoff che segretamente sogna da due stagioni.


    CREMONESE–SUDTIROL domenica ore 15

    Se a fine stagione volete che si disputino i playoff, fate il tifo per la Cremonese. Nello scorso turno, perdendo a Salerno (1-0), è scivolata a -11 dallo Spezia terzo. Se a fine campionato il distacco tra terza e quarta classificata sarà di almeno 15 punti, i liguri saliranno direttamente in A senza passare dagli spareggi promozione. E il test con gli altoatesini di Castori si preannuncia tosto per i grigiorossi di Stroppa, che qualche volta in casa hanno vissuto passaggi a vuoto di troppo. Il Sudtirol è reduce da due vittorie di fila e potrebbe anche avere i mezzi per salvarsi senza passare dai playout (che oggi disputerebbe con la Sampdoria). Insomma, la Cremo dovrà dare il meglio di sé per far sua la partita perché gli altoatesini sono una delle squadre più in forma della B.


    REGGIANA–CESENA domenica ore 15

    Sulla carta, bel derby emiliano-romagnolo tra due squadre in cerca di riscatto. I granata di Viali vengono dal ko in casa Sudtirol (2-0), sono a due punti dalla zona playoff e a +3 su quella playout. Il Cavalluccio è  reduce dal 4-2 incassato a Catanzaro, sconfitta con la quale inizia a traballare la panchina di Mignani (non aiutato però, da un mercato che appare insufficiente). Insomma, chi la perde poi potrebbe ritrovarsi a respirare una brutta aria, anche se entrambe le squadre hanno i mezzi per chiudere la stagione senza troppi patemi.

    SPEZIA–PALERMO domenica ore 15

    Il match clou della giornata. Lo Spezia si presenta all’appuntamento reduce da 3 vittorie di fila, con 10 punti conquistati nel 2025 sui 12 disponibili. Il Palermo, al contrario, ha perso le ultime due gare ma i tifosi rosanero hanno solo in mente l’arrivo dal Venezia del bomber Pohjanpalo, l’affare più importante del calciomercato, costato quasi 5 milioni, al Picco farà il suo esordio coi siciliani. Gara che può dire molto anche sulla stessa disputa dei playoff. Lo Spezia – rinforzatosi in avanti con un certo Lapadula, che bel duello con Pohjanpalo – oggi terzo in classifica, salirebbe direttamente in A se riuscirà ad avere a fine stagione 15 punti di margine sulla quarta classificata (oggi, una non entusiasmante Cremonese, al 4° posto, è a -11). Dunque, la possibilità che gli spareggi promozione non si disputino, ha una certa concretezza. E ne farebbe le spese il Palermo stesso che per raddrizzare una stagione nella quale avrebbe dovuto puntare alla promozione diretta, punta tutto sui playoff, peraltro lungi da conquistare, visto che oggi i siciliani sono all’8° posto, l’ultimo disponibile, traguardo a cui possono ambire non poche squadre.


    JUVE STABIA–BARI domenica ore 17.15

    Autentico spareggio playoff, ammesso e non concesso che a fine stagione si disputino. La Juve Stabia avrà ancora il dente avvelenato per il ko in casa della capolista Sassuolo, con strascichi polemici che hanno portato, fra le altre cose, alla squalifica dell’allenatore Pagliuca. La sua Juve Stabia comunque, una delle sorprese più belle di questa B, può davvero chiudere la stagione con un piazzamento impensabile a inizio annata. Il Bari di Longo ha gli stessi punti delle Vespe stabiesi e in questo 2025 sta mostrando un passo più che discreto: nessuna sconfitta e 6 punti in 4 gare. Insomma, chi la vince fa un passo importante verso i playoff, anche per i punti che leverebbe all’avversaria ma per entrambe sarebbe un successo che darebbe non poca autostima. E pensare che la sfida d’andata, giocata nel turno d’esordio, vide la Juve Stabia imporsi 3-1 al San Nicola. Ora le squadre, come testimonia la classifica, appaiono sullo stesso piano. Ma il Bari, in più, dovrebbe metterci la voglia di riscattare quella cocente sconfitta. LEGGI TUTTO

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    Super anticipo Palermo-Pisa: guida alla 24ª giornata della Serie B

    Palermo-Pisa venerdì ore 20.30

    Nelle ultime tre uscite interne, il Palermo di Dionisi ha sempre vinto al Barbera, ritrovando l’affetto del suo determinante pubblico. Purtroppo per loro, nell’ultimo turno è arrivato il ko in casa della Reggiana che ha ridimensionato una squadra che pareva aver finalmente svoltato, con tre vittorie in quattro gare. Insomma, il piazzamento playoff è ancora tutto da conquistare e in questi giorni s’è più parlato del probabile sbarco di Pohjanpalo, mentre la squadra deve fare almeno un ulteriore step di crescita per garantirsi gli spareggi promozione. E a Palermo sbarca il Pisa di Filippo Inzaghi, gasatissimo per essersi portato a -2 dalla capolista Sassuolo, dunque, con la possibilità teorica, battendo i rosanero, di andare in testa da soli almeno per una notte. Sarebbe un risultato enorme, visto che il Sassuolo è considerato un po’ da tutti di altra categoria mentre a inizio stagione il Pisa di Inzaghi si faceva fatica a metterlo in lizza per i playoff: la solita sorprendente Serie B.

    Catanzaro–Cesena sabato ore 15

    Col la vittoria di Brescia all’ultimo secondo (2-3) il Catanzaro guidato da Caserta sta facendo un gran campionato che vale il 6° posto in classifica. Cioè si sta quasi replicando la scorsa stagione (chiusa al 5° posto e in semifinale playoff) con una squadra che sulla carta doveva valer meno. E al Ceravolo sbarca un Cesena che ha fatto 5 punti nelle tre partite del 2025 e che saprà il risultato del Palermo, diretta concorrente per un posto ai playoff. In realtà, per il Cavalluccio romagnolo, chiudere la stagione lontano dalla zona calda della classifica, sarebbe già un gran risultato. Anche alla luce di quale squadra uscirà dal mercato che si chiude lunedì: tanti talenti del Cesena sono ambiti, da capire che organico si ritroverà Mignani da martedì prossimo.


    Cittadella–Spezia sabato ore 15

    Nello scorso turno, con la vittoria di Cosenza, il Cittadella di Dal Canto si è portato a +5 sulla zona playout, un gran risultato, considerato come erano messi i granata sino a non troppo tempo fa. Tuttavia, la salvezza è ancora tutta da conquistare e lo Spezia degli ultimi tempi, fa paura. La squadra di D’Angelo è reduce da due vittorie di fila, è imbattuta nelle tre gare del 2025 (con 7 punti conquistati), nello scorso turno ha piegato in casa la capolista Sassuolo (2-1) e nella partita precedente era andato a vincere il “derby” in casa della Carrarese (0-4) che fino allora era imbattuta nella bomboniera dello Stadio dei Marmi. Se poi, per lo Spezia, dovessero arrivare buone nuove venerdì da Palermo, magari ci sarebbe la possibilità di riavvicinarsi al Pisa secondo in classifica, cioè dalla zona promozione diretta, che ora dista 5 punti. Intanto lo Spezia ha cambiato proprietà: dalla famiglia Platek a Fc32 dell’australiano Francis.

    Sampdoria–Cosenza sabato ore 15

    Match della verità per la Sampdoria di Semplici che non vince da oltre tre mesi e che oggi disputerebbe i playout con il Sudtirol. Ormai, sulla fallimentare stagione dei blucerchiati, si è detto e scritto di tutto e di più, inutile aggiungere altro. Resta il fatto che al Ferraris sbarca un Cosenza ultimo in classifica, a -4 dalla zona playout, distanza che corrisponde ai punti di penalizzazione che da inizio annata zavorrano la classifica della squadra di Alvini. Il quale, già da un paio di turni, si gioca la panchina. Anche se a Cosenza tiene soprattutto banco l’incertezza societaria. Probabilmente Guarascio non ha un compratore a cui cedere la squadra e il futuro dei rossoblù è una grossa incognita.


    Sassuolo–Juve Stabia sabato ore 15

    Bell’esame per il super Sassuolo, reduce dalla sconfitta di La Spezia che ne ha ridimensionato un po’ il potenziale. Certo, sulla carta, il Sassuolo di Grosso è veramente di un’altra categoria. Ma, appunto, sulla carta. Perché ogni volta tocca dimostrare sul campo di essere superiori agli altri. Bene ha fatto la società a bloccare qualsiasi cessione dei gioielli in squadra in questa sessione di mercato, evitando i problemi che c’erano stati la scorsa estate quando, nei giorni in cui iniziava il campionato e le trattative erano aperte, era difficile tenere i giocatori “sul pezzo”. Tutto sommato, in questo gennaio, la squadra ha fatto il suo. Prima di cadere a La Spezia (di fronte a una squadra che è ai suoi massimi stagionali), nel 2025 aveva sempre vinto. Ma attenzione alla Juve Stabia di Pagliuca, la vera rivelazione di questo campionato, visto che la matricola di Castellammare di Stabia è al 5° posto. Le Vespe hanno ormai la salvezza in tasca, che era poi l’obiettivo stagionale. Ottenuta la certezza di restare nella categoria, chissà dove potrebbero arrivare. Certo non sarebbe male vedere il bel collettivo di Pagliuca agli spareggi promozione, sarebbe il giusto premio di una stagione sin qui formidabile.


    Modena–Mantova sabato ore 17.15

    Dopo aver chiuso al meglio il 2024, nel nuovo anno il Modena di Mandelli stava stentando: prima il ko di Palermo, poi il pari interno col Frosinone, facendosi raggiungere dai ciociari che erano in 10. L’ultima prova però, il 2-2 in casa della Cremonese che dovrebbe essere una delle squadre più quotate della B, è stata molto confortante, anche per il fatto che il Modena sino all’88’ stava vincendo la partita. Oggi gli emiliani sono a 3 punti dalla zona playoff ma soprattutto ne hanno 5 di margine su quella playout, ci sono insomma le basi per chiudere al meglio la stagione. Ma attenzione al Mantova, che ha un punto più dei Canarini e che non s’impone a Modena da quasi mezzo secolo. La squadra di Possanzini è reduce dal 2-2 interno con la Samp (rimontando lo 0-2 dell’intervallo), nelle tre gare del 2025 ha messo insieme 5 punti e dà l’impressione, come il Modena, di poter chiudere la stagione senza patemi di classifica.


    Carrarese–Brescia domenica ore 15

    La Carrarese è l’unica squadra della B a non aver ancora fatto punti nel 2025. Anche se il vantaggio sulla zona playout resta di 5 punti, è chiaro che gli apuani non possono più perdere colpi, il rischio di essere risucchiati nella zona calda della classifica è reale. Nel Brescia torna in panchina Rolando Maran, che aveva iniziato la stagione, dopo la parentesi con Pierpaolo Bisoli che aveva preso le Rondinelle in 10ª posizione e le lascia al 15° posto, a +3 sulla zona playout. Certo, le somme si tirano sempre a fine stagione. Ma magari, se patron Cellino avesse dato un po’ più di fiducia a Maran, forse ora a Brescia si respirerebbe un’aria diversa. Ma, probabilmente, l’errore più grosso è stato credere di avere una squadra che potesse coltivare ambizioni di classifica.


    Salernitana–Cremonese domenica ore 15

    Oggi la Salernitana sarebbe tra le tre squadre che retrocedono direttamente, anche se non tutto è perduto, visto che la zona playout dista un solo punto e la salvezza diretta due. Tutto aperto dunque, anche se ha lasciato un po’ interdetti l’ultima prova, in casa del Pisa: coi toscani in 10 dopo 14’, si poteva e si doveva fare di più. Invece la superiorità numerica non è venuta a galla e alla fine la Salernitana l’ha pure persa. E all’Arechi sbarca la Cremonese quarta in classifica, la squadra che assieme a Pisa è Spezia ha fatto più punti nelle tre uscite del 2025, 7. I grigiorossi di Stroppa fuori casa sanno essere molto pungenti. Guardando la classifica, difficile che possano andare a insidiare il terzo posto dello Spezia che dista 8 punti, visto anche l’attuale stato di forma dei liguri. Tuttavia, per la Cremonese c’è da mettere in sicurezza l’attuale piazzamento (la Juve Stabia, quinta, è a – 4) che ai playoff permette di evitare il turno preliminare e approcciare gli spareggi promozione direttamente dalle semifinali.


    Sudtirol–Reggiana domenica ore 15

    Con il largo successo di Frosinone (0-3), il Sudtirol di Castori ha acciuffato la zona playout e, anche grazie a un buon mercato, potrebbe pure avere i mezzi per provare a salvarsi senza passare dagli spareggi per non retrocedere. Ma attenzione alla Reggiana, altrettanto carica per aver battuto il Palermo (2-1) nello scorso turno. Ora la squadra di Viali è a 2 soli punti dalla zona playoff ma soprattutto a +6 da quella playout, posizione che dovrebbe permettere alla Regia di giocare in tranquillità. A patto che non la si confonda con la rilassatezza…


    Bari–Frosinone domenica ore 17.15

    In questa stagione il Bari di Longo è stato rimontato ben 7 volte, l’ultima nello scorso turno, a Cesena, da una squadra che era pure in dieci. Sarebbe bastato subire 3-4 rimonte in meno per avere la stessa classifica della Cremonese quarta. E invece, di questo passo, non sarà semplice conservare la zona playoff (oggi il Bari è settimo), traguardo a cui possono ambire tante squadre. Il Frosinone di Greco, col tonfo interno subito dal Sudtirol nello scorso turno, è ripiombato in zona retrocessione diretta. Nulla è perduto, visto che la zona playout dista un punto e la salvezza diretta due. Ma si dovranno evitare prove sconfortanti come l’ultima e riprendere quel faticoso percorso di crescita intrapreso con Greco (che in autunno aveva rilevato Vivarini) che stava portando buoni frutti ma ancora insufficienti per sperare nella salvezza. Ma se la squadra stecca anche a Bari, potrebbe arrivare il secondo esonero stagionale, gira il nome di Paolo Bianco, nella scorsa stagione alla guida del Modena. LEGGI TUTTO

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    Via con Spezia-Sassuolo: vale la A. Guida alla 23ª giornata di B

    Spezia-Sassuolo venerdì ore 20.30

    Incrocio fondamentale nella lotta alla promozione diretta in Serie A. Se il Sassuolo di Grosso dovesse vincere al Picco, spedirebbe lo Spezia terzo a -13 e a quel punto, il ritorno in A dei neroverdi dopo un solo anno di B, sarebbe di fatto acquisito. Imperiosa la marcia dei neroverdi che vengono da tre vittorie di fila e che hanno 5 punti di vantaggio sul Pisa secondo. Ma attenzione allo Spezia di D’Angelo che nello scorso turno ha prodotto la miglior prova stagionale, andando a vincere 0-4 allo Stadio dei Marmi, dove la Carrarese era imbattuta in questa stagione. Risultato che ha riportato lo Spezia a -5 dal Pisa, cioé dalla promozione diretta. E s’è issato in vetta alla classifica cannonieri Francesco Pio Esposito, re dei bomber di B con 11 centri: ha solo 19 anni, di questi tempi è la notizia più bella per il calcio italiano.

    Cesena-Bari sabato ore 15

    Nello scorso turno, con la vittoria di Marassi sulla Samp (1-2), il Cesena di Mignani ha dato l’atteso segnale di ripresa, in trasferta soprattutto, dove finora aveva avuto non pochi problemi. Ora in Romagna si torna a sentire profumo di playoff ma anche chiudere la stagione senza patemi sarebbe un ottimo risultato. Il Bari invece, ha gli stessi punti del Cesena ma nel 2025 ha solo pareggiato: dopo lo 0-0 in casa della Reggiana, lo scorso turno è arrivato il beffardo 2-2 interno col Brescia. Insomma, Longo non riesce a fare lo scatto in più che potrebbe garantire la disputa dei playoff. Ma chissà che tale scatto lo possa portare il centravanti Bonfanti, giunto in settimana in prestito dal Pisa, per provare a colmare le lacune offensive dei pugliesi.

    Cosenza-Cittadella sabato ore 15

    Drammatico scontro salvezza. Alvini – che probabilmente si gioca la panchina – è obbligato a vincere per lasciare l’ultimo posto e provare, almeno, ad agganciare la zona playout. Il Cittadella di Dal Canto invece, nell’ultimo turno è stato battuto in casa dal Mantova (1-2), tuttavia conserva ancora un margine di tre punti sulla zona playout. Ma se dovesse uscire sconfitto dal San Vito-Marulla, si rimescolerebbero le carte della bagarre per non retrocedere, con tante squadre in ancor meno punti di distacco.

    Frosinone-Sudtirol sabato ore 15

    L’altro snodo decisivo per la salvezza. Nello scorso turno il Frosinone di Greco ha ottenuto un gran punto a Modena, pareggiando in 10 dopo essere andato in svantaggio, risultato che di sicuro porta coscienza dei propri mezzi. Ma per la salvezza diretta, serve un ulteriore salto di qualità. Discorso simile si può fare anche per il Sudtirol. Gli altoatesini di Castori hanno venduto cara la pelle in casa Sassuolo, nello scorso turno, un 5-3 da cui sono comuque usciti a testa alta. Ma allo Stirpe probabilmente si vedrà tutt’altra gara, la posta in palio è altissima, uno scontro diretto che può dire molto sulla permanenza in B di entrambe le squadre.

    Juve Stabia-Carrarese sabato ore 15

    Il ko di Palermo nello scorso turno (1-0), non ridimensiona l’ottimocampionato della Juve Stabia di Pagliuca che non solo ha le carte in regola per mantenere la categoria in scioltezza ma potrebbe davvero chiudere la stagione in zona playoff, che occupa già ora (le Vespe stabiesi sono seste). Sulla Carrarese di Calabro invece, è lecito avere qualche dubbio in più. Nel 2025 gli apuani hanno sempre perso e dopo il ko in casa del Pisa (2-1) è arrivato il bruciante 0-4 incassato del “derby” con lo Spezia. Certo, la Carrarese ha ancora un buon margine sulla zona calda della classifica (+6 sui playout). Ma per come stanno andando le cose ultimamente, sarà meglio mettere da parte i sogni di gloria e concentrarsi solo sull’obiettivo stagionale, restare in B.

    Mantova-Sampdoria sabato ore 17.15

    Nel 2025 il Mantova di Possanzini ha messo insieme 4 punti, grazie al 2-2 di Cosenza (rimontando dal 2-0) e alla vittoria di Cittadella (1-2). Ora, nella prima uscita in casa dell’anno solare, bisogna veramente dimostrare che la squadra ha svoltato, che può mantenere la categoria senza soffrire e troppo e, magari, dare anche un’occhiata alla zona playoff, visto che dista solo due punti. La Samp di Semplici invece, in questo momento è probabilmente la squadra più debole della B. Il ko di venerdì scorso in casa col Cesena (1-2), è stato un film già visto: la squadra che parte anche bene, va in vantaggio ma presto si smarrisce (anche per una condizione atletica assai precaria) e quando finisce sotto, si spegne definitivamente la luce. Magari dal mercato arriveranno i nomi giusti per invertire la rotta. Ma al momento i blucerchiati disputerebbe i playout con la Salernitana. E, andando di questo passo, mantenere la zona degli spareggi salvezza, sarebbe già un gran risultato.

    Brescia-Catanzaro domenica ore 15

    Il Brescia da 6 partite è sotto la guida di Bisoli e con lui sono arrivati altrettanti pareggi. Un passo che permette di mantenere la zona playout a debita distanza (+4) ma continuando così, fatalmente, la Leonessa si troverà invischiata in quella zona calda che patron Cellino sperava di evitare assumendo Bisoli per Maran (che è ancora sotto contratto…). E a proposito di pareggi, il Catanzaro, sotto la guida di Caserta, è la squadra che ne ha raccolti di più, ben 14. Tuttavia, per la rosa a disposizione, anche grazie alle prodezze di re Iemmello, è un ottimo risultato ritrovarsi al 7° posto, in zona playoff: non era scritto da nessuna parte che questa squadra potesse lottare per un piazzamento simile.

    Pisa-Salernitana domenica ore 15

    Il Pisa di Filippo Inzaghi scenderà in campo sapendo il risultato di Spezia-Sassuolo, cioé la squadra che lo insegue a 5 punti contro la squadra che lo sopravanza dello stesso margine. Dunque il risultato del Picco sicuramente influirà sulla prestazione dei toscani che comunque, al di là dello sciapo 0-0 rimediato domenica scorsa a Catanzaro, hanno già ampiamente dimostrato di avere tutti i numeri per ambire alla promozione diretta. Ma attenzione alla Salernitana, da inizio 2025 sotto la guida di Breda. Pagato dazio al Sassuolo nell’esordio (1-2), poi è arrivata la vittoria sulla Reggiana (2-1), con la quale i campani hanno acciuffato la zona playout. Breda, che fu storico capitano della Salernitana, ha i mezzi per fare il miracolo. E il Pisa, in questa stagione imbattuto in casa, è meglio che stia in campana.

    Reggiana-Palermo domenica ore 15

    La Reggiana di Viali, un solo punto nelle due gare del 2025, mantiene 4 punti di vantaggio sulla zona playout ma è d’obbligo ritrovare il passo di fine 2024 per non rischiare grosso nel resto del campionato. Il Palermo di Dionisi, con tre vittorie nelle ultime 4 uscite, sembra proprio aver cambiato marcia. Ora la squadra è al 5° posto. Difficile provare a migliorare il piazzamento nella griglia playoff: la Cremonese, quarta, ha 6 punti di vantaggio e nel 2025 sta facendo molto bene. Per non parlare dello Spezia terzo, che è a +12. Tuttavia, sul mercato, il neo ds Osti potrebbe potenziare notevolmente la squadra (Pohjanpalo, ma non solo). E a quel punto, qualsiasi sia il piazzamento finale, il Palermo si candiderebbe a essere la prima favorita nella vittoria dei playoff.

    Cremonese-Modena domenica ore 17.15

    Nel 2025, la Cremonese di Stroppa ha sempre vinto, 6 punti ottenuti nello 0-3 di Frosinone e nel 3-1 inflitto al Cosenza nello scorso turno. Insomma, i grigiorossi scoppiano di salute e affronteranno la partita sapendo il risultato che lo Spezia farà venerdì con la capolista Sassuolo. La Cremonese è a -6 dai liguri i quali, dovessero mostrare qualche crepa, possono essere ripresi dai grigiorossi che sulla carta hanno un organico superiore a quello dello Spezia. Il Modena di Mandelli invece, è una delle squadre che più stentano nel 2025: prima il ko di Palermo (2-0), poi l’1-1 interno col Frosinone, coi canarini rimontati da una squadra che era in 10. Non buoni segnali, anche se il margine sulla zona playout è ancora buono (+5). Ma se si ritrovasse il passo di fine 2024, i playoff, che distano 3 punti, non sarebbero una chimera. LEGGI TUTTO

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    Mercato Serie B: intrigo Pohjanpalo ma si può chiudere. Sernicola va al Pisa

    Passi in avanti del Palermo per Pohjanpalo: trovata col giocatore l’intesa su un maxi ingaggio fino al 2029, manca quella col Venezia ma può arrivare la prossima settimana. Però non sarà semplice, perché in Laguna sta montando la protesta dei tifosi contro l’eventuale cessione del bomber finlandese, molto legato a Venezia. Intrigo Candela. Sul terzino destro del Venezia, c’&egrave LEGGI TUTTO

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    Iemmello: “A vita nel Catanzaro, poi farò l’allenatore”

    Non chiamatelo Zar: «Con tutto quello che è successo negli ultimi anni in Ucraina, non è bello…». Molto meglio Re Pietro: «Anche perché me l’hanno dato molti anni prima e ci sono affezionato». Il capocannoniere della Serie B, con lo stesso numero di gol (10) del cesenate Cristian Shpendi, indossa la maglia numero 9 e la fascia di capitano del Catanzaro che, LEGGI TUTTO