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    Rinvio di Fiorentina-Juve, il presidente della Toscana: “Orgoglioso dei tifosi ma non è la priorità”

    Giani: “Il tifo della Fiorentina dimostra affetto e partecipazione all’impegno di chi sta operando in una condizione di emergenza”

    “La Curva Fiesole non vuole che si giochi la partita con la Juventus? Non mi voglio prestare a opinioni su argomenti che adesso non sono prioritari – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ai microfoni di Radio Bruno -, però la curva Fiesole in questi momenti, comunque vada a finire la vicenda, ha dimostrato una posizione di grande buon senso”.

    le parole—  “Mi sento orgoglioso di chi vive come questi ragazzi l’identità della città non pensando solo a quello che è lo scopo per cui sono aggregati – ha proseguito Giani -. Il tifo della Fiorentina dimostra affetto e partecipazione all’impegno di chi sta operando in una condizione di emergenza. Mi sento orgoglioso della Curva Fiesole”. LEGGI TUTTO

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    Dieci anni e 100 milioni di intrecci tra Bergamo e Milano

    La direttrice di mercato tra Inter e Atalanta è sempre stata una delle più “calde” nella storia della Serie A e, dall’arrivo a Milano di Suning, le relazioni tra i due club si sono cementate grazie alla grande amicizia sbocciata subito tra le famiglie Zhang e Percassi. Considerando solo l’ultimo decennio, tra Bergamo e Milano (sponda nerazzurra) si sono mossi un centinaio di milioni, dai 31,5 pagati dall’Inter per Alessandro Bastoni nell’estate 2017 fino ai 25 finiti sempre nelle casse bergamasche nel 2022 per Robin Gosens. Nelle casse dell’Inter, invece, sono finiti poco meno di 20 milioni per le cessioni di tre giovani del vivaio (Eguelfi, Carraro e Bettella). Ma c’è stato anche qualche affare sfumato e, negli ultimi tempi, pure un insolito duello di mercato, quello per Gianluca Scamacca, che in estate ha preferito l’Atalanta nonostante la corte dell’Inter. Ecco i principali affari (conclusi e mancati) tra bergamaschi e milanesi dal 2013 a oggi. LEGGI TUTTO

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    Moratti: “Ecco perché cacciai Gasperini. E non me ne sono pentito”

    L’ex presidente e il feeling mai nato col tecnico: “Non era questione di moduli ma di risultati, non vincevamo mai. L’Inter quest’anno è favorita, e quando andremo a Torino…”

    Quei 73 giorni vissuti da interista sono ormai sbiaditi dal tempo: nell’estate di 12 anni fa Gian Piero Gasperini atterrò all’Inter come un alieno e andò via dopo un filotto di sconfitte. L’altro nerazzurro, quello dell’Atalanta, Gasp se l’è invece cucito sulla pelle: i risultati impensabili ottenuti a Bergamo hanno mitigato abbastanza i rimpianti milanesi. Massimo Moratti, presidente interista dell’epoca, è l’uomo che decise la cacciata dell’allenatore e la decisione fa discutere ancora oggi. LEGGI TUTTO

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    Gori: “Io, gli sgobboni bergamaschi, i bauscia di Milano e una partita tutta all’attacco”

    Il sindaco con un cuore quasi a metà per Atalanta-Inter: “Due città con una marcia in più. E la continuità della Dea la garantisce il Gasp: da quando sono primo cittadino, lui c’è”

    Dal nostro inviato Andrea Elefante
    4 novembre

    – Zingonia (Bergamo)

    “sa da dove le parlo, per l’intervista? Dal corridoio della sede del Pd Milano metropolitana”. E perché in corridoio, scusi? “Perché il segretario Alessandro Capelli, milanista, mi ha detto che nel suo ufficio non si parla di Atalanta, e tantomeno di Inter. Ma dica pure”. LEGGI TUTTO

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    Prandelli: “Allegri è l’unico con quattro punte così! Ma Italiano è da Champions”

    L’ex c.t. della Nazionale legge Fiorentina-Juventus: “Max non si discute, è un vincente. Basta pensare a Trapattoni… Punto su Gonzalez e Vlahovic, ma a Dusan e Chiesa consiglio i tappi”

    “Molti consideravano la Juve finita, ma in realtà non finisce mai e lo sta dimostrando anche stavolta. Ma occhio alla Fiorentina: potenzialmente è da Champions e domani potrà contare sull’effetto Franchi, uno stadio che trascina come pochi e mette timore agli avversari. Prima di qualsiasi discorso sul calcio, però, un forte abbraccio alla Toscana e a tutte le persone alle prese con l’alluvione”. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Perché la stagione del Milan passa da queste due partite”

    L’analisi dell’ex tecnico rossonero: “Se con Udinese e Psg va bene, si può pensare a uno sviluppo nei prossimi mesi. Altrimenti bisognerà ragionare su che cosa si è sbagliato”

    Nel corso di una stagione ci sono momenti che, all’improvviso, diventano importanti proprio quando uno meno se lo aspetta. Questo è il caso del Milan. Prima la sfida di campionato contro l’Udinese e poi il difficilissimo impegno di Champions League a San Siro contro il Paris Saint Germain. Il futuro passa da queste due partite, inutile girarci tanto intorno: se vanno bene, allora si può pensare a un determinato sviluppo nei prossimi mesi; se, invece, vanno male, bisognerà ragionare su che cosa si è sbagliato. LEGGI TUTTO

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    Samp-Palermo: ultima chiamata per Pirlo

     / Calcio / Serie BOggi 7 gare della 12ª giornata di B: il tecnico dei blucerchiati si gioca il posto contro i siciliani di Corini che in trasferta hanno raccolto 13 punti su 15. Il Venezia va a Terni, il Catanzaro riceve il ModenaGianluca Scaduto04 LEGGI TUTTO