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    Il flop di Jovic, ecco il piano del Milan per recuperarlo

    Si era presentato al mondo rossonero con personalità e buoni propositi. L’attaccante serbo però non ha ancora lasciato il segno, pare più per problemi di testa che di condizione fisica. Intanto a Milanello… 

    Riascoltando le sue prime parole rossonere, sembra passata quasi una vita. Luka Jovic si era presentato al mondo Milan con personalità, voglia di fare e buoni propositi: “Pioli è un grande mister, mi ha detto che crede in me. Spero di ripagare la fiducia e di segnare diversi gol”. Era il 21 settembre.  LEGGI TUTTO

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    Rinuncia a Calciopoli, ecco il documento ufficiale Juve

    Il club bianconero ha notificato alle parti costituite l’atto di rinuncia al ricorso

    La rinuncia ufficiale della Juventus al ricorso per il risarcimento danni per l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter è contenuto in un documento allegato al bilancio consolidato del 30 giugno 2023. Sotto la voce “Ricorso al Consiglio di Stato vs sentenza TAR del Lazio del 18 luglio 2016, il club conferma di che “in data 13 ottobre 2023 Juventus ha notificato alle parti costituite atto di rinuncia al ricorso ex art. 84 cod. proc. amm., chiedendo la compensazione delle spese di lite. All’udienza del 24 ottobre 2023 la FIGC e la F.C. Internazionale Milano S.p.A. non si sono opposte alla rinuncia, rimettendosi al Collegio per la decisione in merito alle spese di lite”. 

    PASSO INDIETRO—  La decisione di rinunciare a portare avanti il procedimento è stato dettato dalla bocciatura del ricorso fatto al Consiglio di Stato contro Federcalcio, Inter e Coni per ribaltare la sentenza del TAR del 2016, allontanando di fatto il risarcimento che – secondo quanto indicato nella relazione semestrale del bilancio della Juve – avrebbe potuto raggiungere la cifra monstre di 443 milioni 725 mila e 200 euro. Il pronunciamento di qualche mese fa aveva creato le condizioni giuridiche per una conseguente respinta nel processo collegato: per questo il passo indietro – che chiude Calciopoli – è stato più stato un atto più simbolico e politico che di sostanza.  LEGGI TUTTO

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    Juve, corsa a 3 a centrocampo: ecco chi sarà il colpo di gennaio

    Con le squalifiche di Fagioli e Pogba, in quella zona del campo serve un rinforzo capace di tenere alto il livello della squadra. Ecco chi sono i candidati

    Potrebbe essere una corsa a tre per occupare la casella vuota nel centrocampo della Juventus. Alla Continassa proseguono le valutazioni, rimanendo centrati sulle esigenze tecnico-tattiche ma senza perdere di vista le disponibilità economiche. Il club mette in conto di fare un investimento in mezzo al campo già nella sessione di gennaio: con le squalifiche di Fagioli e Pogba, in quella zona del campo serve un rinforzo capace di tenere alto il livello della squadra con qualità ed esperienza. I tre candidati forti per gennaio sono De Paul, Hojbjerg e Samardzic: per ognuno di loro c’è però una situazione che va contestualizzata e sovrapposta alle possibilità della Juventus, che dovrebbe strappare le condizioni migliori tra pagamento e formula con un investimento calibrato tra i 25 e i 35 milioni al massimo.  LEGGI TUTTO

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    Tre colpi di pistola: così morì il dietologo della Grande Inter

    È il 1992, chi spara lo fa con estrema freddezza. Conosce le abitudini del professore, lo aspetta e lo uccide a bruciapelo, senza esitazione. Un caso mai risolto

    Milano, 18 febbraio 1992, un martedì. Angolo tra via Muratori e via Friuli, lungo un reticolo di strade che in quella Milano dei primi anni 90 conduce da Porta Romana alle campagne di Boffalora, Castagnedo e Monserchio. Un quartiere tranquillo, abitato da gente perbene. Sono da poco passate le sette di mattina, fa freddo, pochi i milanesi già per strada. Come tutte le mattine il professor Roberto Klinger – con un pesante cappotto di pelliccia e un colbacco un po’ fuori moda – esce dalla sua abitazione al 29 di via Muratori e porta a passeggio il cane. Il professore è un abitudinario, per fare il giro dell’isolato e rientrare a casa ci impiega quindici minuti, non uno di più, non uno di meno. LEGGI TUTTO

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    Questa Juve è da scudetto? Il confronto con quelle della serie dei 9 consecutivi

    Juve, può essere l’anno buono per un ritorno allo scudetto? Dopo 10 giornate giocate, e quindi con quasi un terzo del campionato alle spalle, è difficile fare una previsione tecnica, per le tante incognite e le troppe combinazioni possibili che investono non solo la Signora ma anche le dirette rivali. Ed allora guardiamo al passato per cercare di “leggere” il futuro, sulla base dei numeri. Nella consapevolezza che cifre e statistiche indicano una direzione e non forniscono certezze. Perché – per fortuna – è poi il capitale umano a fare la differenza e a decidere le sorti di una corsa ancora molto lunga. LEGGI TUTTO

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    La Samp affonda, tremano sia Pirlo che Legrottaglie: i possibili sostituti

    Sarebbe sbagliato parlare di contestazione ma di sicuro tra i tifosi della Sampdoria sta salendo sempre più il malcontento. Passano gli anni, cambiano le guide societarie e buona parte dei calciatori ma le prove sportivamente mortificanti continuano. E dopo una retrocessione senza appello in B, dopo un fallimento societario evitato in extremis, ora il rischio è addirittura quello di una caduta in Serie C. Categoria che i blucerchiati non hanno mai disputato nella loro storia. Anche se la Coppa Italia non era certo il primo pensiero stagionale, la figuraccia di martedì a Salerno ha avuto le sue conseguenze anche a livello ambientale. Prima allo stadio Arechi dove i supporter blucerchiati – dopo aver sostenuto la squadra a gran voce per tutti i novanta minuti – al fischio finale hanno manifestato tutta la loro disapprovazione ai giocatori per prestazioni così negative.
    Samp, i mal di pancia della piazza
    Poi l’altra sera all’aeroporto di Genova alcuni tifosi e tifose – a dir la verità un piccolo gruppo – hanno fatto sentire la propria voce alla squadra di ritorno da Napoli in charter. «Come uomo non posso dirti niente, ma nella Juventus la formazione te la faceva Ronaldo» il messaggio di un tifoso direttamente al tecnico Pirlo, che ha preferito rispondere con un sorriso. «Qui ti perdi, se vuoi parliamo di calcio», la replica del direttore tecnico Nicola Legrottaglie. Niente di clamoroso, niente di trascendentale. Ma l’episodio fa capire come nella piazza – che pure sin qui ha sempre ribadito grande riconoscenza nei confronti degli azionisti Manfredi e Radrizzani capaci lo scorso maggio di evitare il crac della società all’ultima curva – stia crescendo un certo mal di pancia nei confronti di una squadra e di un progetto tecnico che non sta funzionando. LEGGI TUTTO

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    Boninsegna: “Duello Inter-Juve per lo scudetto. Lautaro da Pallone d’Oro”

    L’ex attaccante compie gli anni e giudica il calcio di oggi: “Occhio a Vlahovic, è forte e coraggioso. Ero al Cagliari, mi dovevano vendere e chiesi di tornare nel club del mio cuore…”

    Roberto Boninsegna, detto Bobo e soprattutto Bonimba, vive a Mantova ed è vicinissimo agli ottanta. Serio, preciso, massiccio come quando faceva il centravanti. Non gioca più a tennis, problema alla caviglia, il calcio lo guarda in tv. “Adesso faccio il nonno. Tempo pieno. Ho quattro nipoti, due maschi, due femmine. Due li porto alla scuola calcio, una bimba fa nuoto”. LEGGI TUTTO