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    Colpani da Nazionale e da… top club. Chi lo vuole

    Il gioiello del Monza sta vivendo una stagione clamorosa e Palladino ha confermato che è pronto per una big. Il suo nome è sul taccuino di tanti club

    Scrivendo di Andrea Colpani, rischiamo di essere ripetitivi. Perché non è la prima volta che lo inseriamo in questa newsletter di mercato e perché tutti, dai compagni agli avversari, dai suoi dirigenti a quelli delle altre società, ne parlano benissimo. State certi che in futuro succederà ancora di più visto che Spalletti lo ha convocato per la prima volta in Nazionale, in occasione delle sfide decisive dei prossimi giorni contro la Macedonia e l’Ucraina. Il trequartista del Monza, a segno anche ieri sera contro il Torino, è già a quota 6 reti in 12 giornate: le sue qualità le aveva già mostrate la scorsa stagione, chiusa con 4 gol in Serie A, ma nel 2023-24 è ulteriormente cresciuto, ha trovato la giusta continuità di rendimento e sta disputando un’annata strepitosa.  LEGGI TUTTO

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    “Muro difensivo e cuore dolce”: il Milan ricorda Bet

    Il Milan tramite un post su Twitter dà l’ultimo saluto ad Aldo Bet, storico leader difensivo del club rossonero negli anni ’70Il Milan saluta Aldo Bet con commozione tramite un post su Twitter. Lui che fu stopper rossonero vincitore dello scudetto del ’79, titolo che valse la stella sul petto milanista. Ecco il post.La didascalia, accompagnata da un fiocco nero simbolo di lutto, cita: “Una maglia cucita addosso per sempre, una stella accolta e salutata con commozione. Muro difensivo e cuore dolce, Aldo Bet. Ti ricorderemo sempre con affetto, stima e orgoglio. R.I.P.”Aldo Bet, nato a Mareno di Piave nel marzo del 1949, si trasferì al Milan dal Verona nel luglio del ’74. Giocò con la casacca rossonera dal 1974 al 1981. Qui divenne un vero simbolo della retroguardia difensiva, disputando 204 presenze e trovando due volte la gioia del gol. Con il Milan vinse la Coppa Italia del ’77 e, come detto in precedenza, lo scudetto che valse la stella nel ’79. Nella sua carriera conta oltre 300 presenze in Serie A, divise tra Inter, Roma, Verona e Milan, e 30 in competizioni europee. LEGGI ANCHE: Milan, ecco perché Cardinale ha salvato la panchina di Pioli >>>Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
    13 novembre 2023 (modifica il 13 novembre 2023 | 12:16)
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    La Juve Next Gen è penultima in Serie C: ecco cosa non sta funzionando

    Analisi sulla stagione della seconda squadra: la strada è ancora lunga, ma le difficoltà da gestire non sono poche

    Giovanni Albanese

    13 novembre 2023 – 14:17

    Il momento è complesso, la classifica però è da contestualizzare. Ci sono degli aspetti che tendono ad alleggerire un po’ l’inizio di stagione della Juventus Next Gen, attualmente penultima in classifica nel girone B di Serie C. Prima cosa su tutte: i bianconeri hanno una partita da recuperare, presto anche due. In effetti le pause nazionali portano via tanti giocatori: positivo per l’essenza del progetto, un po’ meno per i continui rinvii che costringono ad affrontare – successivamente – interi segmenti di campionato giocando ogni tre giorni. Tra il 25 novembre e il 23 dicembre i bianconeri dovranno sostenere otto partite, nove se andassero avanti in Coppa Italia di Lega Pro. 

    STRUTTURA—  La classifica corta offre una buona sponda per tenere il focus sulla crescita del gruppo. Brambilla, al suo secondo anno di progetto, si ritrova a lavorare con una rosa molto giovane, calibrata sui vent’anni di media: la recente promozione in prima squadra di Huijsen e Yildiz (entrambi 2005) non stravolge gli equilibri attuali – anche perché i due continueranno a scendere nelle settimane in cui non faranno minuti con Allegri – ma toglie chiaramente due elementi portanti alla struttura ideale, che non può certo sostituirli con altri due Primavera di pari valore. Quest’anno pesa anche la differenza sostanziale tra il girone A (quello che la Juve ha affrontano nei primi cinque anni di progetto) e il girone B: nel centro Italia ci sono più squadre attrezzate per un campionato di vertice, la maggior parte resteranno sul pezzo fino all’ultimo per avere una posizione di privilegio nei play off. In più ci si ritrova affrontare delle trasferte molto più lunghe, e dunque faticose. 

    classifica—  Niente ansia da classifica per adesso, ma attenzione massima ovviamente. Il club punta forte sulla Next Gen e il progetto va chiaramente salvaguardato. Cosa succederebbe se i bianconeri chiudessero in fondo alla classifica? In caso di retrocessione, la Juve non avrebbe la possibilità di iscriversi al campionato di Serie D (perché strutturato per i dilettanti) e perderebbe ovviamente il diritto di iscrivere la seconda squadra al campionato della Lega Pro. A quel punto dovrebbe presentare nuovamente domanda di ripescaggio per essere reinserita nel campionato di Serie C, nel caso ci fosse qualche posto vacante, ma accodandosi nella speciale graduatoria per le seconde squadre che – nella logica per i ripescaggi – viene alternata a quella di tutte le altre società. L’estate scorsa l’Atalanta Under 23 ha trovato, il Milan starebbe riflettendo sul progetto e avrebbe priorità rispetto a una squadra retrocessa: il rischio di attesa c’è tutto. 

    scalata—  Lo storico del progetto seconda squadra lascia ben sperare, dal momento che anche negli anni passati l’avvio di stagione non è stato il massimo. Specie ai giocatori che giungono dal campionato Primavera, serve un po’ di tempo per assestarsi tra i professionisti. “All’inizio si fatica a trovare un po’ le misure – ha spiegato qualche giorno fa Stivanello, difensore che la Juve ha preso in prestito dal Bologna Primavera -. Qui è tutto diverso perché non puoi permetterti le stesse distrazioni che hai giocando con i pari età”. Già in passato le grandi scalate per un posto nei play off hanno preso forma nella seconda parte della stagione: la Juve ha sempre partecipato negli ultimi quattro anni. In questo senso va ricordato che la seconda squadra potrebbe ambire al salto in Serie B: il regolamento prevede infatti che la seconda squadra non faccia la stessa categoria della prima, ma può partecipare fino al campionato di categoria inferiore della stessa.

    percorso—  La Juve è al lavoro in queste settimane per migliorare, convita della bontà della sua rosa. Ci sono sicuramente individualità importanti, da Hasa (miglior giocatore dell’ultimo Mondiale Under 19) a Turicchia (già in nazionale Under 21) a tanti altri che sono attesi molto presto al salto sulla grande scena. Un po’ di rammarico ma nessuna tragedia per i punti persi per strada (la sconfitta con la Spal è arrivata all’ultimo minuto, quella precedente a Rimini è stata caratterizzata da qualche errore difensivo di troppo) e nessuna polemica per qualche errore arbitrale che ha finito per pesare sul risultato (fuorigioco netto nel gol che ha regalato il successo al Pontedera, presunta posizione irregolare nella rete del Gubbio, contro il quale c’era anche un rigore sul finale per la Juve), i bianconeri son convinti che il percorso possa presto premiare il lavoro svolto in questi primi mesi della stagione, pur sapendo che la stagione sarà piuttosto complessa.

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    Valutazioni giorno per giorno: Leao punta il Dortmund e farà di tutto per esserci

    Dopo l’infortunio subito al 10′ di Lecce-Milan (lesione al bicipite femorale della coscia destra), Rafael Leao è già al lavoro per ridurre al minimo i tempi di recupero. Il portoghese punta la gara di Champions League contro il Borussia Dortmund a San Siro del 28 novembre come possibile rientro. Guarda il punto video di Marco Pasotto sulle condizioni del portoghese LEGGI TUTTO

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    Poche parole, zero compromessi, tante soluzioni: come allena Tudor

    La sua ultima esperienza al Marsiglia delinea un personaggio che non si scompone di fronte alle pressioni

    Difesa tre, disciplina ferrea, scelte radicali e qualche battuta tagliente. È l’Igor Tudor di Marsiglia, preso quasi in corsa nell’estate del 2022 e portato in zona Champions, anche se scalando dal secondo al terzo posto. Comunque con una rosa non su sua misura e rimodellata anche a muso duro, contro fischi e critiche, messe a tacere direttamente sul campo. Insomma, il croato, che la Lazio ha scelto per ricominciare dopo le dimissioni di Sarri, in Francia non si è scomposto di fronte alle pressioni del club dei “fada”, dei pazzi, come viene soprannominato il Marsiglia. Anche se alla fine ha preferito fare un passo indietro, in attesa di una chiamata dall’Italia che alla fine è arrivata.  LEGGI TUTTO

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    Dimarco, la perla contro il Frosinone entra nella top 10 dei gol da maggior distanza

    Al 43′ di Inter-Frosinone Federico Dimarco si è reso protagonista di una vera prodezza. Il 26enne nerazzurro ha sbloccato la partita con una perla: un pallonetto mancino da 56,08 metri che ha sorpreso Turati. Il gol è entrato di diritto nella top 10 delle reti realizzate da maggior distanza in Serie A (dalla stagione 2005-06 ad oggi, secondo i dati Opta): guarda la classifica LEGGI TUTTO

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    Forfait Locatelli, il centrocampista della Juve ha lasciato Coverciano

    Indisponibile per il doppio impegno con Macedonia e Ucraina dopo le visite mediche in azzurro

    Niente da fare per Manuel Locatelli: il centrocampista della Juventus non sarà disponibile per le due partite di qualificazione a Euro 2024, contro Macedonia del Nord e Ucraina, e farà rientro dal ritiro della Nazionale. 

    Lo fa sapere la Figc da Coverciano, dove la squadra di Luciano Spalletti ha dato il via alla preparazione al doppio impegno. Lo staff medico ha “valutato l’indisponibilità a seguito di infortunio” di Locatelli, ed è stato deciso così il rientro al club di appartenenza. Per il centrocampista si tratta di una frattura leggermente scomposta della decima costola, rimediata in un contrasto di gioco col Cagliari. LEGGI TUTTO