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    Da Pellegrino e Romero a Okafor e Jovic: le sostituzioni di Pioli nel mirino dei tifosi del Milan

    I cambi del tecnico rossonero a Napoli hanno stupito molti supporter. E sui social i detrattori del tecnico si sono scatenati

    Dopo le due sconfitte contro Juventus e Paris Saint Germain il Milan butta via l’occasione del riscatto. Politano e Raspadori ribaltano la doppietta di Giroud e regalano il pareggio al Napoli. A 10 minuti dalla fine Pioli cerca la mossa a sorpresa: dentro Okafor e Jovic per Leao e Giroud. Il portoghese e il francese non digeriscono la sostituzione e si lamentano apertamente. Ma non sono gli unici: anche i tifosi si scatenano sui social.

    le reazioni social—  #PioliOut, per il momento, non torna a spopolare sui social, ma i commenti dei tifosi rossoneri sono molto critici. C’è chi ironizza e scrive “Stai vincendo 2-0, si fa male l’ala destra e puoi gestire con un cambio conservativo stile Florenzi. Invece no, metti un giovane inesperto e inadatto. Pioli voglio la tua testa”, chi ci va un po’ più pesante: “Ma come ca*** si fa a farsi rimontare così? Dimenticavo, abbiamo Pioli in panchina” o “La foto di Giroud disperato in panchina la dice lunga… secondo me Pioli ha perso il controllo della squadra”. Qualcuno, invece, chiama il cambio in panchina: “La butto lì, esoneriamo Pioli e chiamiamo Tassotti a fare da traghettatore fino a fine stagione… peggio di così non può andare” e ancora “Spogliatoio a pezzi e senatori contro. Scelte di formazione quasi sempre errate e cambi da incubo. Totale incapacità di adattare tatticamente la formazione ai singoli momenti della partita. Cos’altro deve fare Pioli per essere cacciato?” LEGGI TUTTO

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    Giroud e Leao, nervi tesi per il cambio. Rafa a Pioli: “Perché?”

    Milan bollente: gesto di stizza del francese che va a sedersi in disparte, il portoghese chiede subito spiegazioni al tecnico

    Nervi tesi in casa Milan. Dopo le esternazioni di Calabria post Psg, al Maradona sia Leao che Giroud non digeriscono la sostituzione e non fanno nulla per nasconderlo. Minuto 80, Pioli chiama il doppio cambio: entra Okafor per Rafa che non gradisce, esce dalla parte opposta rispetto alla panchina, poi raggiunta scuotendo ripetutamente il capo. E quando Pioli arriva a tiro, il portoghese chiede subito spiegazioni: “Perché? Perché?”. 

    il francese—  Nel frattempo va in scena anche l’uscita di Giroud, altro leader, che quando vede il proprio nome sulla lavagnetta luminosa ha un gesto di stizza, si strattona la maglia da solo e guarda torvo verso la panchina rossonera. Anche per lui il “giro largo” per poi trovare posto sopra il contenitore delle bibite, di fianco ai compagni. Le immagini lo immortalano con le mani sulla faccia. Tensione? Stress? Di certo le facce sembrano tutt’altro che felici. LEGGI TUTTO

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    Paredes graziato, ci stava il rosso. Calha su Bove, Maresca sceglie il giallo

    Maresca gestisce bene il primo tempo di Inter-Roma (solo un giallo a Pavard per gioco pericoloso su un tentativo di sforbiciata), ma la sfida di San Siro riempie la moviola solo nella ripresa. Paredes al 50′ spende un intelligente giallo su per fermare un’azione pericolosa di Lautaro, ma meno di 5′ dopo ferma Thuram al limite dell’area giallorossa. Pochi dubbi sul fallo, che avrebbe potuto portare anche al secondo giallo. Ma Maresca non fischia neppure la punizione. Sul capovolgimento di fronte, dura entrata di Calhanoglu su Bove, punita con il giallo nonostante le veementi proteste dei giocatori della Roma che chiedevano l’espulsione. LEGGI TUTTO

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    Kean è un giocatore nuovo: i segreti della sua rinascita

    Più impegno e coinvolgimento, la fiducia di Allegri: così Moise è diventato fondamentale per la Juve

    Controsenso: l’attaccante più in forma della Juventus, in questo momento, è quello che – almeno ufficialmente – non ha ancora mai fatto gol. Moise Kean in realtà si è sbloccato da un pezzo, contro l’Hellas Verona avrebbe chiuso con doppietta e prestazione da migliore in campo: e invece la serata allo Stadium è finita con un retrogusto amaro per le decisioni del Var e un’ammonizione – per un gesto di chiaro nervosismo – che Allegri ha colto subito come un campanello d’allarme, conoscendolo più di ogni altro allenatore. E così ha deciso di rinunciare al suo miglior giocatore in campo fino a quel momento.  LEGGI TUTTO