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    Ecco Casa Milan Dubai, l’hub rossonero sul Medio Oriente

    Inaugurata la sede del club nella città degli Emirati, dove il Diavolo ha già partner di primo piano e dove intende incrementare l’aspetto commerciale. Saranno potenziate anche le Milan Academy

    Marco Pasotto

    13 novembre 2023 (modifica alle 10:56)

    Un hub, una porta d’ingresso, per tutte le iniziative e attività a tinte rossonere in Medio Oriente. Il Milan ha inaugurato ieri sera Casa Milan Dubai con il taglio del nastro avvenuto nella città degli Emirati. L’iniziativa rientra in un progetto ancora più ampio di espansione globale del marchio rossonero, pianificato da RedBird e che vede negli uffici di Dubai la volontà di rafforzare l’impegno del Milan negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il Medio Oriente, dove il Diavolo può contare su una base stimata di circa 35 milioni di tifosi. 

    Il nuovo ufficio a Dubai rende i rossoneri la prima società calcistica italiana ad aprire un ufficio nella “regione Mena” (Medio Oriente e Nord Africa) e sarà utile anche – e soprattutto – per coltivare nuovi rapporti in un mercato particolarmente strategico dove il club può contare su partner già esistenti, tra cui Emirates (Principal Partner e partner dal 2007) e Siro (Official Hotel Partner).

    La sede di Casa Milan a Dubai si trova al 31esimo piano dell’Icd Brookfield Place, nel cuore del Dubai International Financial Center. Al taglio del nastro hanno partecipato l’a.d. rossonero Giorgio Furlani, il Chief Commercial Officer Maikel Oettle, Ismael Bennacer e H.E. Mohammed Ibrahim Al Shaibani (Director General of His Highness, the Dubai Ruler’s Court and Managing Director of the Icd). “Casa Milan Dubai rappresenta il nostro impegno per una crescita globale e la nostra ferma convinzione nel potenziale del mercato in Medio Oriente – spiega Furlani -. Siamo orgogliosi di rafforzare la nostra presenza in una regione chiave per il club e di continuare a consolidare il nostro rapporto con i nostri partner, tra cui Emirates, che è al nostro fianco da 15 anni, rendendo la nostra partnership una delle più riconoscibili, rispettate e longeve del calcio mondiale”. 

    Il club rossonero continuerà a investire nella prossima generazione di tifosi e giocatori in Medio Oriente, espandendo il programma delle Milan Academy nella regione.

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    Napoli sottosopra. Hanno perso tutti, ma hanno sbagliato in due

    L’addio di Spalletti e Giuntoli ha spiazzato il presidente, che ha scelto un tecnico decisionista che mal si sposa con il suo modo di gestire il club. L’allenatore a sua volta ha ribaltato la squadra senza seguire le tracce vincenti di Spalletti

    Hanno perso tutti, a Napoli, nella gestione del dopo scudetto. Nessuno chiedeva di rivincere il titolo, impresa che nelle ultime stagioni non è riuscita né all’Inter né al Milan. Sarebbe stato sufficiente conservare la competitività, iscriversi alla corsa per il primo posto e portare a casa una qualificazione tranquilla alla prossima Champions. LEGGI TUTTO

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    Phillips, 90′ in panchina: è ai margini col City e la Juve avanza

    Il mediano non è sceso in campo in Premier e Guardiola conferma la sua partenza. Bianconeri in pole per gennaio

    Si ferma il campionato, non il mercato. I dirigenti della Juventus sfrutteranno la sosta per proseguire sondaggi e incontri. La priorità dei bianconeri resta il centrocampo, ridotto dalle squalifiche di Pogba (sospeso per doping) e Fagioli (scommesse), e il nome più caldo resta quello di Kalvin Phillips del Manchester City. L’inglese è ai margini dei campioni d’Europa, tanto che il d.t. Giuntoli e il d.s. Manna hanno già incassato l’apertura del City al prestito secco. Ieri Phillips è rimasto 90’in panchina nel 4-4 contro il Chelsea e Pep Guardiola, a margine della partita, ha confermato che non tratterrà gli scontenti: “Venderò tutti quei giocatori che vogliono andarsene. Qualcuno andrà e qualcuno arriverà al suo posto”. 

    gradimento—  Phillips, che non vuole perdere l’Europeo, ha già espresso un gradimento di massima all’ipotesi Juve. Alla Continassa, registrato il primo sì dell’inglese, proseguono le valutazioni. Resiste la candidatura di Pierre-Emile Hojbjerg, nel mirino da almeno due mesi e visionato dal vivo la scorsa settimana. Ma il Tottenham, a differenza del City, non è ancora sicuro di volersi privare del danese e comunque lo valuta non meno di 30 milioni. Sabato l’ex Bayern è partito titolare nella sconfitta contro il Wolverhampton e a inizio 2024 gli Spurs perderanno Sarr e Bissouma, entrambi impegnati in Coppa d’Africa. Nella lista bianconera, a ruota di Phillips e Hojbjerg, ci sono sempre De Paul (Atletico Madrid) e Samardzic (Udinese). Un nuovo tentativo, a gennaio, verrà effettuato anche per Domenico Berardi del Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    Napoli al bivio: Tudor il “sergente” che gioca a tre, Cannavaro lo “spallettiano”. Cosa cambia

    Il croato ha già lavorato in A e in Europa. Fabio ha seguito spesso le sedute degli azzurri l’anno scorso

    Salvatore Malfitano

    13 novembre 2023 (modifica alle 14:03)

    – napoli

    Due leader naturali, due modi di allenare profondamente diversi. Così Aurelio De Laurentiis è davanti al bivio: Igor Tudor o Fabio Cannavaro, per raccogliere l’eredità di Rudi Garcia e risollevare immediatamente una stagione che presto sarà al primo vero momento di svolta. Il croato è più accreditato per diverse ragioni, a cominciare dall’esperienza accumulata sia in Serie A sia in Europa. Ha inoltre quell’atteggiamento quasi militare che è ideale per compattare nel minor tempo possibile la squadra intorno a nuovi concetti di gioco, con una predisposizione al sacrificio e all’applicazione ben più marcata. 

    tattica—  Le incognite maggiori sono sempre di natura tattica quando si verifica un avvicendamento e in questo caso qualche dubbio in più è assolutamente legittimo. Tudor ha sempre schierato le sue squadre con la difesa a tre, che fosse 3-4-2-1 con due rifinitori a ridosso della punta o 3-4-3 con due esterni d’attacco di ruolo. La prima opzione è quella più utilizzata, nel Napoli questo aprirebbe ad un dilemma non di poco conto, cioè dove schierare Kvaratskhelia. Preferisce partire largo e se migliorasse la partecipazione alla fase difensiva potrebbe essere l’esterno a tutta fascia, con Raspadori e Zielinski ad agire alle spalle di Osimhen; a destra il quesito non si pone perché Di Lorenzo potrebbe sicuramente assumere simili mansioni. Un assetto incredibilmente offensivo, dunque, che permetterebbe l’impiego contestuale di tanti calciatori di qualità ma renderebbe indefettibile l’equilibrio nelle due fasi. In alternativa, per non snaturare eccessivamente l’identità che da anni si sviluppa attorno al 4-3-3, il Napoli potrebbe disporsi comunque con il tridente, con uno tra Zielinski e Anguissa che resterebbe fuori o comunque dovrebbe reinventarsi.Gazzetta digital + Box Panini + Album a soli 80€, il modo più veloce e conveniente per completare la collezione!

    come luciano—  Ben diversa è la scuola di Fabio Cannavaro, che invece si inserirebbe nel solco tracciato da Luciano Spalletti. Ne è un appassionato seguace, l’anno scorso ha seguito diversi allenamenti a Castel Volturno soltanto per vederlo all’opera e arricchire la propria conoscenza, e volentieri si sono confrontati a cena insieme sul lungomare. Non ci sarebbe da sorprendersi, dunque, se l’interpretazione richiesta del 4-3-3 – oltre al modulo in sé – fosse molto simile alla stagione passata. Cannavaro non è un dogmatico, è flessibile, si avvale di metodi e strumentazioni moderne e pretende che l’intensità del lavoro quotidiano sia uguale alle partite, così che i giocatori si abituino ad esprimersi a ritmi altissimi. Il suo trascorso da calciatore ne aumenta la presa sul gruppo, la voglia di non stravolgerlo giocherebbe soltanto a suo favore. L’undici titolare, quindi, sarebbe sostanzialmente lo stesso che ha individuato anche Rudi Garcia, con l’unico ballottaggio ad oltranza sulla fascia sinistra tra Mario Rui e Olivera e tutti gli oneri che ne derivano. Uno su tutti: come valorizzare Raspadori nel tridente.

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    Inter-Juve, ora è fuga scudetto: ecco chi vincerà secondo i bookie

    Terza sosta del campionato per gli impegni della Nazionale e consueto punto sulla lotta per il titolo in serie A: nerazzurri e bianconeri i favoriti dei bookmaker, scivolano Milan e Napoli in crisiInter-Juve è il vero duello da scudetto non solo per la classifica ma anche per i bookmaker dei principali siti di scommesse: calano le quote di Milan e Napoli, in piena crisi, Serie A riservata a Simone Inzaghi e Allegri, almeno dalle valutazioni che si possono fare durante la terza sosta del campionato. Gli impegni della Nazionale di Spalletti, che cercherà di conquistare un posto agli Europei contro Macedonia e Ucraina, ci condurranno verso il confronto diretto di domenica 26 novembre alle ore 20.45.All’Allianz Stadium di Torino ci sarà il testa a testa tra le due squadre al comando: Inter prima con 31 punti, Juve seconda a 29 e destinata a lottare fino all’ultima giornata nonostante Max geli spesso gli animi dei tifosi sostenendo che i rivali sono troppo forti. Schermaglie dialettiche, perché la sensazione è che Inter e Juve viaggeranno a lungo a braccetto contendendosi lo scudetto che il Napoli sta gettando al vento.INTER-JUVE CHE DISTANZE—  
    L’Inter tra una sosta e l’altra (ottobre-novembre) ha vinto sei partite su sei tra campionato e Champions dimostrando di aver trovato un passo quasi irresistibile. Lo scudetto di Simone Inzaghi si trova in quota a 1.65 su Gazzabet, Better, bet365 e Goldbet. Nonostante anche il rendimento della Juve sia elevatissimo, tanto che Allegri si trova solo a due punti di distacco dai primi in classifica, per i bookie lo scudetto della Signora vale 3.50 per Gazzabet, Better e Goldbet, 3.75 per Bet365. Il confronto diretto del 26 novembre potrebbe ancora modificare le quote in lavagna a seconda del risultato: l’occasione del sorpasso è molto ghiotta per Allegri ma è altrettanto attraente la possibilità di Inzaghi di andare in fuga solitaria con un successo.Sono aumentate le quote dello scudetto Milan e Napoli rispetto all’inizio del torneo ad agosto: le due squadre sono in crisi e non hanno continuità di risultati, tanto che i rossoneri sono a 23 punti al terzo posto e gli azzurri a 21 al quarto. Il titolo di Pioli vale 8 per Gazzabet, Better, Bet365 e Goldbet, quello dei campani addirittura 10 per Gazzabet, Better e Goldbet e 13 per Bet365.
    13 novembre 2023 (modifica il 13 novembre 2023 | 10:19)
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    Scintille tra Sarri e la panchina della Roma: ecco cosa ha detto il tecnico

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