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    Inter-Kairat 2-1, gol e highlights: la squadra di Chivu resta a punteggio pieno

    Il presidente dell’Inter è intervenuto su Sky Sport prima del calcio d’inizio: “Credo che oggi sia un giornata storica per Milano, per le due squadre milanesi, per l’Italia intera. Abbiamo segnato il passo. Con l’acquisizione di San Siro, che è un’icona della nazione e non solo del mondo calcistico, la volontà delle due squadre è quella di fare uno stadio che rispecchi gli standard di modernità in termini di accoglienza, ospitalità, sicurezza, attrazione. E che sia un punto di riferimento della zona. L’obiettivo secondo è quello di riqualificare questo quartiere che è altrettanto importante per la città e il comune di Milano. Questa operazione, che avrà il suo tempo tra mille difficoltà, rappresenterà qualcosa di straordinario. Sarà un valore aggiunto per l’intera collettività”. Sulle tempistiche: “Non voglio sbilanciarmi ma deve essere pronto e a disposizione per gli Europei, quindi prima del 2032. Sono convinto, come ha detto Scaroni, che ci saranno tante salite da scalare. Purtroppo l’Italia è fatta di questa burocrazia ma non ci scoraggiamo. La nostra proprietà è molto determinata, sono stati tenaci nel perseguire un obiettivo che da anni si mirava a centrare. Sono certo che arriveremo fino in fondo”. Sull’aspetto economico: “Lo stadio rappresenta un arricchimento del patrimonio che porta anche a dei vantaggi economici. Anche l’incasso del botteghino sarà incrementato alla luce dei servizi di qualità che potremo garantire. La sostenibilità deve essere perseguita non solo attraverso lo stadio ma anche grazie alla valorizzazione del nostro movimento calcistico. Oggi abbiamo un po’ di difficoltà a valorizzare le nostre risorse, mi riferisco soprattutto alla vendita dei diritti televisivi. C’è un grande gap con le altre nazioni, che si può colmare attraverso la costruzione di stadi e con un prodotto calcistico di alta qualità”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Kairat, le probabili formazioni della partita di Champions League

    Stasera (mercoledì 5 novembre) l’Inter ospita il Kairat nella 4^ giornata della Champions League. De Vrij in netto vantaggio su Acerbi al centro della difesa. Frattesi torna titolare a centrocampo, possibilità di vedere in campo anche Diouf. In attacco Chivu si affida a Pio Esposito e Lautaro (che ha ormai vinto il ballottaggio con Bonny). Thuram è stato convocato, ma partirà dalla panchina. Le ultime news sulla formazione di Inter-Kairat
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    Marsiglia-Atalanta, dove vedere la partita di Champions League in tv e streaming

    Dove vedere Marsiglia-Atalanta in tv
    Oggi alle ore 21 quarta giornata di Champions dell’Atalanta che affronta in trasferta il Marsiglia, partita da seguire in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252  e in streaming su NOW. Telecronaca Maurizio Compagnoni, commento Massimo Gobbi; a bordocampo Massimiliano Nebuloni e Valentina Mariani. Diretta Gol con Federico Zancan. Inoltre, appuntamento con ‘Champions League Show’ dalle 18 alle 18.35 con Sara Benci e Paolo Condò. Poi dalle 20 e dalle 23 con Mario Giunta in compagnia di Fabio Capello, Paolo Condò, Alessandro Costacurta, Paolo Di Canio e Goran Pandev. Alle 18.45 ( su Sky Sport Uno e Sky Sport 251) e alle 21 su Sky Sport Calcio e Sky Sport 251, appuntamento anche con Diretta Gol, per seguire le partite in contemporanea.

    I numeri di Marsiglia e Atalanta
    I due precedenti incontri tra Marsiglia e Atalanta risalgono alle semifinali di Europa League 2023-24. Dopo un pareggio casalingo per 1-1 all’andata, il Marsiglia è stato eliminato dal torneo in seguito alla sconfitta per 3-0 al ritorno in Italia (4-1 complessivo). L’Atalanta non ha vinto nessuna delle quattro partite contro squadre francesi giocate fuori dall’Italia nelle coppe europee (2N, 2P), pareggiando contro Lione (settembre 2017) e Marsiglia (maggio 2024) in Europa League, e perdendo contro il Paris SG in Champions League (agosto 2020 e settembre 2025).
    L’allenatore del Marsiglia Roberto De Zerbi ha perso sette delle nove partite contro l’Atalanta in tutte le competizioni (1V, 1N); è il suo maggior numero di sconfitte contro un avversario nella sua carriera da allenatore (sette anche contro la Juventus). Il Marsiglia è imbattuto in ciascuna delle ultime otto partite casalinghe in una delle principali competizioni europee (6V, 2N) e potrebbe arrivare a nove partite senza sconfitte per la prima volta in questo secolo: solo tra il 1989 e il 1999 è riuscito a rimanere imbattuto in casa per nove o più partite in tali competizioni, stabilendo la seconda striscia più lunga di questo tipo per una squadra francese (23, dietro le 31 del PSG, dal 2006 al 2015). L’Atalanta ha perso solo due delle 11 partite della fase a gironi/campionato di Champions League dall’inizio della scorsa stagione (5V, 4N), mentre solo l’Inter (10) e l’Arsenal (8) hanno mantenuto la porta inviolata più volte della squadra bergamasca nelle partite di questa fase nello stesso periodo (6). LEGGI TUTTO

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    Toro, Luongo: “Ricci è un modello. Un sogno essere qui”

    Non era semplice, per la Nazionale Under 17, debuttare ontro il Qatar, il Paese che ospita queasta edizione del Mondiale. Gli azzurrini, lunedì, sono stati bravi non soltanto a vincere con un gol di Inacio, ma anche a contenere la veemente reazione dei qatarini. In campo, nell’undici iniziale, c’era ancher Andrea Luogo, centrocampista del Torino. Luongo, ci racconti come è andato l&rsquo LEGGI TUTTO

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    Moggi ribalta Calciopoli: “Modificata la legge, nessuna prova concreta. C’è chi ha paura”

    Vede una marcia diversa da parte dei bianconeri e, in secondo luogo, se così dovesse essere, il problema forse era che i calciatori non seguivano più Tudor? “Questo non lo posso dire, anche perché nello spogliatoio non ci sono mai stato. Posso solo giudicare da ciò che ho visto. Ieri sera la Juventus non mi è dispiaciuta, anche se non è stata eccezionale, attenzione. Se guardiamo bene la partita, lo Sporting ha cercato di pareggiare, ma quando il portiere prendeva il pallone lo teneva per mezz’ora: segno di chi non può permettersi di perdere. Nelle azioni portate avanti dalla Juventus, però, si è vista una squadra che ha attaccato di più, con un atteggiamento diverso. Non una qualità eccelsa di gioco, questo no, ma un impegno superiore da parte dei giocatori. Dopo aver subito il gol iniziale — e poteva subirne anche un altro, vista la traversa — la squadra ha reagito bene, cercando il pareggio con determinazione. Non ha fatto male, anzi, anche se non possiamo dire che abbia giocato eccezionalmente bene. Comunque, con questa rosa, la Juventus può ambire al massimo al quarto posto, magari al posto della Roma. Anche con l’arrivo di Luciano Spalletti non credo possa lottare per lo scudetto: non ha la squadra per farlo. È comunque una buona squadra, intendiamoci, ma inferiore a Inter, Napoli e Milan. Anzi, secondo me sarà proprio il Milan la squadra che, alla fine, lotterà davvero per il titolo. Detto questo, Spalletti potrà sicuramente migliorare qualcosa dal punto di vista tecnico, ma i limiti restano. Tudor, dal canto suo, ha fatto quello che ha potuto: è arrivato all’improvviso, ha trovato giocatori abituati allo smoking dopo Motta e li ha rimessi in tuta. Ha già fatto tanto, ha dato carattere a un gruppo che ne aveva bisogno”.

    Moggi sul Napoli di Conte

    Conte ha affermato di aver visto progressi nel gioco e che sia mancato solo il gol: è d’accordo? “L’allenatore non può dire diversamente, non può certo andare davanti alle telecamere a criticare la squadra. Ma il Napoli ieri non ha fatto ciò che doveva fare, su questo non c’è dubbio. Se pareggi 0-0 con il Como, puoi dire che ci può stare: è una squadra giovane, con elementi di qualità. Ma quello di ieri no, non può essere considerato un pareggio accettabile. Io credo che il Napoli abbia un piccolo problema in attacco: non so se Lucca possa davvero essere il titolare di una squadra competitiva, al momento mi sembra che non incida. Il più pericoloso resta Anguissa, che almeno si muove e ha il sangue caldo. La squadra nel complesso è buona, ma fatica tremendamente a segnare. L’abbiamo visto anche col Lecce, vinta all’ultimo minuto, e in altre partite analoghe: il problema davanti è evidente”.

    Quando dice che Conte “non poteva dire diversamente”, intende che un allenatore deve, in un certo senso, dire qualche “bugia a fin di bene” per proteggere il gruppo e il proprio lavoro? “Sì, certo. Quando si parla pubblicamente, un allenatore non può dire che la squadra ha giocato male. Lo può dire nello spogliatoio, ai giocatori, ma non davanti alle telecamere. C’è già troppa gente che commenta e giudica, se ci si mette anche l’allenatore a criticare apertamente diventa un problema. Conte ha fatto bene a dire così. La realtà, però, è che il Napoli non ha giocato da Napoli. L’attacco ha dei problemi: non gravi, perché con il tempo si può migliorare, ma ci sono. E questo incide nei momenti chiave delle partite, anche perché non c’è gioco”.

    Conte ieri ha anche detto che il club deve crescere sotto l’aspetto dello staff medico e fisioterapico, quasi a scaricare la responsabilità degli infortuni sullo staff sanitario… “Doveva evitarla quella affermazione. Quelle sono cose che si dicono nello spogliatoio, non davanti ai microfoni. È stato un po’ impulsivo, mettiamola così. Conte è sanguigno, vuole vincere sempre, e quando le cose non vanno come vorrebbe, gli parte lo “schiribizzo”, come diciamo dalle mie parti. È il suo modo di mettere pressione, bisogna interpretarlo così. È fatto così: è impulsivo, a volte dice frasi che potrebbe anche risparmiarsi. Ha una mentalità perfezionista: vuole che tutto funzioni, e se qualcosa non va, vuole che si intervenga subito. È il suo modo di essere, e proprio questo lo ha reso un vincente. Ti dico di più: nello spogliatoio e tra i collaboratori, Conte è uno amato. Io l’ho avuto da giocatore, e ti assicuro che per lui i suoi uomini darebbero tutto”. LEGGI TUTTO

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    Spalletti-Simeone, un rapporto splendido: da alleati al Napoli ad avversari nel derby Juve-Toro

    L’ha voluto lui, al Napoli. Attratto dalle sue caratteristiche tecniche e fisiche, ma al contempo stuzzicato anche dalle doti umane. Luciano Spalletti, nell’estate che poi ha portato lo scudetto al Diego Armando Maradona, chiese e ottenne Giovanni Simeone (nella stagione 2022-2023 per l’argentino 9 gol in 33 gare tra Serie A, Champions League e Coppa Italia). Victor Osimhen, nella logica delle tre competizioni, av LEGGI TUTTO

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    Genoa, con la Fiorentina avanti con Murgita e Criscito

    Avanti con Murgita e Criscito. I due tecnici ad interim del Genoa dopo il successo di lunedì sera contro il Sassuolo, prima vittoria stagionale in campionato, guideranno oggi la seduta che segnerà la ripresa degli allenamenti in vista della sfida di domenica al Ferraris contro la Fiorentina, di un altro traghettatore come Galloppa dopo l’esonero di Pioli. Con ogni probabilità saranno dunque loro a sed LEGGI TUTTO

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    Toro, Nkounkou c’è e vuole il derby. E Coco e Adams non preoccupano

    La buona notizia che arriva dal Filadelfia è il rientro di Nkounkou. L’esterno si era fermato per un problema muscolare subito dopo la sfida col Napoli, dovendo rinunciare alle tre partite (contro Genoa, Bologna e Pisa) giocate nel giro di una settimana dal Torino. L’ex Eintracht Francoforte si è allenato regolarmente con i compagni, ha preso parte alla partitella e per questo motivo si candida per un posto nel derby di sabato. In su LEGGI TUTTO