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    Torino, Vanoli perde Ilic e Sosa: l’esito degli esami strumentali

    Non arrivano buone notizie dall’infermeria per il Torino di Paolo Vanoli. I granata perdono infatti due elementi importanti in vista della gara di domani contro il Cagliari, che si giocherà all’Unipol Domus a partire dalle ore 18. Il Toro dovrà infatti fare a meno sia di Ivan Ilic che di Borna Sosa: entrambi nelle scorse ore hanno sostenuto gli esami strumentali. Due stop che si protrarrano per un lasso di tempo ancora da definire.
    Torino, Ilic e Sosa infortunati: l’esito degli esami
    Lo aveva anticipato Vanoli nella conferenza stampa pre gara: Ilic e Sosa out, oltre al febbricitante Tameze. Ora sono arrivati anche i responsi dagli esami strumentali. Questa la nota diramata dal Torino attraverso i propri canali ufficiali: “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Ivan Ilic hanno evidenziato una lesione focale al tendine del bicipite femorale sinistro. Esami anche per Borna Sosa: per l’esterno croato lesione miotendinea di secondo grado al vasto mediale sinistro”. Si allunga la lista degli assenti dunque, in aggiunta al lungodegente Zapata. LEGGI TUTTO

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    Djalò dal Porto al Toro! E la Primavera batte subito la Juve nel derby…

    Torino-Juve Primavera, rivivi la diretta

    95′ – Termina qui il derby della Mole!Il Torino passa grazie al gol di Raballo nella prima frazione. 

    92′ – Occasione Torino!Pellini prova il tiro in diagonale, Radu si distende e manda in angolo.

    90′ – Cinque i minuti di recupero.

    89′ – Cambio per il Toro!Dentro Pellini e fuori Marchioro. 

    87′ – Occasione Torino!Sabone prova la conclusione con il mancino, Radu blocca senza problemi.

    85′ – Espulso Padoin dalla panchina della Juve per proteste.

    84′ – Occasione Juve!Bassino da ottima posizione sciupa una ghiotta palla gol. 

    83′ – Fuori Boufandar e dentro Lopez per la Juve.

    80′ – Ammonito Vacca!Il trequartista della Juve entra con il piede alto su Djalò. 

    76′ – Poche occasioni nella ripresa. 

    72′ – Altri cambi della gara!Per la Juve dentro Finocchiaro e fuori Florea. Doppio cambio per il Toro: dentro Dimitri e fuori Raballo, poi Sabone per Acar. 

    68′ – Olsson salva il Torino!Florea viene chiuso sul più bello, con la porta sguarnita, dal difensore granata. 

    66′ – Occasione Juve!Ventre crossa al centro, Pugno sfiora di testa senza riuscire a indirizzare verso la porta.

    61′ – Primi cambi per la Juve!Dentro Vacca e Pugno, fuori Verde e Di Biase. 

    57′ – Fermato Florea!Il centrocampista si inserisce bene e, a tu per tu con Plaia, viene bloccato dall’arbitro per una posizione di fuorigioco. 

    52′ – Partita meno vivace rispetto al primo tempo. 

    47′ – Ammonito Krzyzanowski!L’esterno granata commette fallo su Ventre e l’arbitro gli estrae il giallo.

    46′ – Iniziata la ripresa. 

    INTERVALLO

    45′ – Termina la prima frazione a Orbassano.

    43′ – Occasione Torino!Franzoni prova la conclusione, Bassino bravo a frapporsi e deviare in angolo. 

    38′ – Pericolosa la Juventus!Primo squillo di Di Biase, sinistro potente sul primo palo ma è bravo ancora Plaia a deviare.

    35′ –  Spinge la Juve che alza il baricentro e costringe il Toro tutto nella propria metà campo. 

    31′ – Aumenta i giri la Juve!Stavolta è Ventre a provare la conclusione, il suo destro è deviato in angolo da Plaia. 

    28′ – Tiro di Crapisto, pallone altissimo sopra la traversa. 

    23′ – Ancora la Juve!Cross di Ventre, Verdi di testa indirizza bene ma Plaia blocca facilmente. 

    21′ – Occasione Juventus!Ripani ci prova dalla distanza, Plaia compie un grande intervento e devia in angolo. 

    17′ – Occasione Juve!Puczka va al tiro direttamente su punizione, pallone di poco alto sopra la traversa. 

    14′ – Meglio il Torino sin qui, con più voglia e aggresività rispetto ai ragazzi della Juve.

    10′ – La Juve fatica a far girare il pallone.

    6′ – GOL TORINO!Marchioro mette al centro un bellissimo pallone, Raballo attacca Verde e con il ginocchio supera Radu. 

    4′ – Ci prova Raballo!L’attaccante va al tiro, ma viene deviato in angolo dalla difesa bianconera.

    2′ – Occasione Torino!Krzyzanowski crossa al centro, ma Radu è bravo a uscire sui piedi di Raballo e sventare la minaccia. 

    1′ – Iniziato il match. 

    Dove vedere Torino-Juve Primavera

    La sfida tra Torino e Juventus Under 20, valida per l’8ª giornata del Campionato Primavera, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente. Il fiscio d’inizio del match è previsto per le ore 13.00 al “Valentino Mazzola” di Orbassano. Qui su Tuttosport la diretta testuale del match.

    Torino-Juve Primavera, le formazioni ufficiali

    Torino (3-5-2): Plaia, Mendes, Muller, Olsson; Marchioro, Djalo, Acar, Liema, Krzyzanowski; Raballo, Franzoni. A disposizione: Siviero, Pellini, Desole, Rossi, Manneh, Sabone, Conte, Mahari, Tzouliou, Conzato, Dimitri. Allenatore: Felice Tufano

    Juventus Primavera (3-4-2-1): Radu, Montero Benia, Bassino, Verde; Puckza, Boufandar, Ripani, Ventre; Florea, Crapisto; Di Biase. A disposizione: Zelezny, Martinez Crous, Pugno, Vacca, Biliboc, Scienza, Finocchiaro, Grelaud, Keutgen, Ngana, Lopez Comellas. Allenatore: Francesco Magnanelli

    Arbitro: Niccolo’ Turrini di Firenze LEGGI TUTTO

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    Vanoli: “Sosa e Tameze non giocano. Linetty nuovo capitano. Vlasic…”

    Cagliari-Torino, le parole di Paolo Vanoli
    Il tecnico granata parte dalla condizione dei suoi ragazzi, con una nota di amarezza: “Siamo stati sfortunati: Sosa era tornato contento per il gol ma febbricitante, oggi nella rifinitura calciando ha sentito un problema e sta facendo esami. Si è fermato anche Ilic per un problema al tendine, non ci sarà. Tameze è febbricitante, gli abbiamo fatto fare un po’ corsetta. Anche Walukiewicz è tornato in anticipo dalla Polonia, ma è recuperato. Dobbiamo superare questo momento: quando si cerca un alto livello, dobbiamo prevenire queste cose per non entrare in emergenza. Vorrà dire che diventeremo più forti con i giovani”.
    Qual è l’infortunio di Sosa? “Una lesione miotendinea: nel calciare, ha sentito tirare. Ora dovremo capire meglio, ci sarà un bollettino. Dispiace perché eravamo felici per il suo gol, è tornato dalla nazionale con la febbre e oggi era il primo giorno con noi ed è successo questo”. Mentre su Schuurs: “Abbiamo deciso che farà la riabilitazione dal Professor Williams. Ci vorrà tempo”.
    Mentre gli altri: “Vlasic sta molto bene, sono contento perché è importante per noi e in questa squadra mancava uno come lui. Lo vedo carico e con fame di fare qualcosa di importante. Anche gli altri stanno veramente bene: a volte si passano momenti belli, a volte meno. Ed è qui che esce la forza di una squadra”.
    Si proverà qualcosa di diverso? “La perdita di Zapata è importante come capitano, come persona e come giocatore perché è difficile da sostituire. Dovremo attaccare diversamente l’ultimo terzo, con un po’ più di qualità e palloni rasoterra. Anche Maripan e Sanabria sono tornati all’ultimo. Abbiamo proseguito nei nostri concetti modificando qualcosa”.
    L’aspetto psicologico, in questo momento, è fondamentale: “L’ho detto da quando si è fatto male Zapata: dobbiamo diventare più squadra, più tignosi, e dare qualcosa in più. I momenti non positivi devono essere trasformarti in positivi, dobbiamo trovare energie in gruppo: il singolo fa vincere la partita, il gruppo fa vincere i campionati. E io do importanza a tutti, anche a chi è stato in panchina”. Il gruppo intanto ha deciso il nuovo capitano: “Sarà Linetty, ha deciso lo spogliatoio”.
    Vanoli ha avuto modo di parlare con Zapata dopo l’operazione: “Era tranquillo, ci teneva a salutare i compagni e sarà vicino a noi, poi farà il suo percorso di riabilitazione. Lo attende un lungo percorso. Per noi è una persona importante”.Contro il Cagliari “non sarà una partita facile, si gioca in uno stadio caldo e non è facile. L’ho visto già in passato in B, Nicola è bravo e ha fatto salvezze miracolose: dobbiamo guardare a noi stessi per la nostra strada”.
    Il Torino ha concesso troppi gol, c’è qualche problema a trovare un equilibrio difensivo: “Bisogna contestualizzare: abbiamo affrontato le quattro migliori squadre, che sono Milan, Inter, Atalanta e Lazio che sono prima, seconda e terza per gol fatti. Abbiamo segnato 8 gol e presi 9, siamo stati messi sotto pressione ma abbiamo anche fatto gol. Con Lecce, Verona e Venezia fatti quattro gol e subiti due: se ci metto l’errore di Masina sul 3-1 a Verona, ne avremmo preso uno solo. Le cose vanno contestualizzate, ma sono d’accordo che il reparto è cambiato e con tanti giocatori nuovi, devono essere meccanizzati nella linea a 5. Tutto passa dal lavoro, siamo stati sfortunati che nella prima sosta erano appena arrivati i nuovi e sono subiti partiti per le nazionali così come in questa sosta”.
    Vanoli sul reparto offensivo
    Il reparto offensivo è l’osservato speciale. Sanabria e Adams possono coesistere? “Perdendo un ariete come Zapata, un giocatore che fa reparto da solo, dovremo essere più bravi a giocare con le nostre punte a palla a terra e i traversoni dovranno essere più veloci. Dobbiamo attaccare l’area in maniera diversa: Zapata aveva tanta forza fisica, ora dovremo essere più corali per concludere. Ho fatto i complimenti a Sanabria, quest’estate aveva voglia di mettersi in mostra e ha fatto ottime prestazioni. Ha mandato un bel messaggio a Zapata, l’ho sempre visto coinvolgente ed è un ragazzo che ha qualità per dare tanto: lo ha già dimostrato in passato. È una bella responsabilità, Sanabria saprà prendersela”.
    L’infortunio di Zapata ha imposto lo studio di nuove strategie tattiche: “La perdita di Zapata è importante come capitano, come persona e come giocatore perché è difficile da sostituire. Dovremo attaccare diversamente l’ultimo terzo, con un po’ più di qualità e palloni rasoterra. Anche Maripan e Sanabria sono tornati all’ultimo…Abbiamo proseguito nei nostri concetti modificando qualcosa”.
    Quale sarà la collocazione tattica di Vlasic? “Ha intensità, può fare la mezzala che va tra le linee come piace a me e sa fare la fase difensiva. Può anche fare il trequartista. Nel centrodestra, è la zona dove si esprime molto bene. Ho visto alcune sue gare in Premier dove giocava a sinistra, ma in quella zona è molto più efficace”.
    Chi giocherà in attacco? “Vediamo domani. Si è unito un altro giovane come Gabellini, insieme a Karamoh e Njie abbiamo cinque attaccanti: domani vediamo le scelte”.
    A gennaio si interverrà sul mercato? “Non siamo indifferenti a ciò che è successo a Zapata. Come in tutte le grandi società, si porta avanti da qui. Quando analizzi i giocatori fermi, sono giocatori non funzionali al tuo gioco. Ed è normale che una grande società si guardi intorno per essere pronti nelle difficoltà del mercato”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Como-Parma ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Como e Parma tornano in campo nell’incontro valido per l’8ª giornata di campionato. Le due formazioni di affrontano al Sinigaglia per provare a fare un passo avanti in una classifica che vede Lariani e Ducali rispettivamente a quota 8 e 6 punti. Meglio gli uomini di Fabregas, che prima del ko di Napoli avevano centrato due vittorie consecutive contro Atalanta (a Bergamo) e Verona. La squadra Pecchia è invece reduce dal pareggio rimediato a Bologna, dove è rimasta in 10 al 52′ in seguito all’espulsione di Coulibaly. Como e Parma propongono inoltre il duello fra il giovane talento Nico Paz e il rumeno Man. Due profili che si sono guadagnati le attenzioni delle big italiane e non solo. L’ex Real non ha perso tempo neppure a ritagliarsi uno spazio in nazionale, dove si è fatto notare per avere mandato a segno Messi nella sfida contro la Bolivia. Mentre l’attaccante classe ’98 ha dimostrato di avere la stoffa per accasarsi un giorno presso un top club. Il suo ct Popescu non fa fatica a vederlo con la maglia della Juve. Insomma, al Sinigaglia ci sono tutti i presupposti per una gara da non dare per scontata.
    Dove vedere Como-Parma: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Fabregas e Pecchia è in programma sabato 19 ottobre alle ore 15 presso lo stadio Sinigaglia di Como. L’evento sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma Dazn e in pay tv sul canale Sky Zona Dazn 2 (215).
    Segui la diretta di Como-Parma su Tuttosport.com
    Como-Parma: le probabili formazioni
    COMO (4-2-3-1): Audero; Moreno, Kempf, Dossena, Van der Brempt; Perrone, Sergi Roberto; Fadera, Paz, Strefezza; Cutrone. Allenatore: Fabregas.
    A disposizione: Reina, Sala, Goldaniga, Iovine, Baselli, Gabrielloni, Belotti, Jasim, Cerri, Engelhardt, Braunoder, Da Cunha, Mazzitelli, Verdi, Barba. 
    PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Valeri, Balogh, Delprato, Hainaut; Bernabé, Sohm; Cancellieri, Hernani, Man; Bonny. Allenatore: Pecchia.
    A disposizione: Chichizola, Corvi, Leoni, Di Chiara, Valenti, Camara, Keita, Haj, Almqvist, Mihaila, Charpentier.
    Arbitro: Fabbri (Ravenna). Assistenti: Del Giovane-Capaldo. Quarto Ufficiale: Crezzini. Var: Serra. Ass. Var: Di Bello.
    Scopri tutte le quote di Como-Parma. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Empoli difficile. Napoli? Lavori in corso, c’è troppa esaltazione”

    Empoli-Napoli, parla Antonio Conte
    Sono passati solo due mesi dall’inizio del campionato, è già possibile stilare un primo bilancio? “Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo soli tre mesi altrimenti si andrebbe a sottovalutare un po’ tutti il percorso che c’è da fare in una fase di ricostruzione come la nostra. Però c’è sicuramente la soddisfazione del lavoro, stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare e questo è ciò che conta di più. Ho un gruppo disponibile, c’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti, ma so bene che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona”.
    Si torna dopo due settimane di stop, quali sono le sensazioni? “Ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c’è stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera”.
    Il ritorno dei calciatori dalle nazionali non è stato dei migliori: “La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie”.
    Sull’Empoli, avversario ostico con la miglior difesa del campionato: “Parliamo di una squadra che ha subito l’unica sconfitta prima della sosta, negli ultimi minuti e su un campo difficile, contro la Lazio all’Olimpico. E’ molto ben organizzata, ha calciatori interessanti, sappiamo benissimo che il presidente Corsi è lungimirante, da tanti anni nel calcio ed ha creato qualcosa di sostenibile e crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente ho letto che Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata, ma bisogna essere pronti a scriverne altre, sappiamo che sarà difficile per la loro forza.
    Su Roberto D’Aversa: “Hanno un allenatore bravo che è anche un mio amico, oltre ad essere un professionista è anche una persona perbene e sono contento che si sta togliendo soddisfazioni. Dovremo fare attenzione. Ho letto anche delle dichiarazioni di alcuni giocatori che parlano di organizzazione e spirito di sacrificio e noi dovremo avere ancora più spirito per ottenere un risultato su un campo difficile”.
    Conte: “Ragioniamo di partita in partita”
    Dopo la sosta si apre un tour de force che potrebbe incidere molto sul cammino degli azzurri: “Chi mi conosce sa benissimo che non guardo oltre la prima partita, cerco di trasferire questo a tutti quelli che lavorano con me. Abbiamo l’Empoli che sta mettendo in difficoltà tutte le squadre, dovremo fare grande attenzione. Chi guarda dall’esterno è molto più superficiale, leggero nel dire che le prossime due sono alla portata e poi ci saranno tre più impegnative. Ogni gara va giocata, la prossima è quella della vita, ragioniamo di gara in gara, non si vince sulla carta, ma c’è il campo verde, l’arbitro, i tifosi, e dobbiamo dimostrare quel giorno lì di meritare i 3 punti. Poi arriverà quella dopo. Sarebbe sciocco pensare a lungo termine, ogni gara è difficile! Tutte quelle che abbiamo giocato e con l’Empoli sarà difficile. Alla sosta tireremo le somme, ma quando arriverà la sosta, quando arriverà! Oggi indirizziamo il nostro destino”.
    Come sta vivendo la pressione da quando è arrivato sulla panchina del Napoli? “La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco: a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono ‘mister, lo Scudetto’ ed io rispondo ‘pazienza’, le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano”. LEGGI TUTTO

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    Fonseca alza la voce: “Non me ne frega un c… del giocatore, non sono un attore”

    Milan-Udinese, parla Paulo Fonseca
    L’allenatore rossonero mette in guardia i suoi ragazzi: giocare al massimo. “Domani non sarà una partita diversa. L’Udinese è una buona squadra, ha iniziato bene il campionato, gioca bene ed è motivata. Dovremo giocare al massimo livello per vincere, sarà una partita intensa e difficile”.
    Dopo le due settimane di sosta, precedute dalla sconfitta contro la Fiorentina, qual è il clima dello spogliatoio? “Ci siamo allenati durante la sosta con il Milan Futuro, ho tutta la squadra a disposizione da ieri. Questo è il tempo che abbiamo avuto a disposizione per preparare la partita con l’Udinese. È stato molto importante ieri parlare con la squadra della partita di Firenze. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi. I problemi ci sono e vanno affrontati”.
    La leadership di Fonseca, a tratti ritenuta silenziosa, potrebbe non essere colta nel modo giusto dai giocatori: “Non sono un attore. Quello che penso lo dico dentro lo spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori. Se abbiamo qualche problema non mi frega nulla del nome del giocatore. Per me è importante affrontare immediatamente il problema con chi ha sbagliato”. E aggiunge: “Non ho bisogno di dimostrare niente. Sono sempre stato così dal primo giorno. Fate questa domanda al giocatori, come sono stato dal primo giorno”.
    Sul rapporto con Ibrahimovic: “Parliamo quasi tutti i giorni di quello che succede. Siamo tornati insieme dopo la partita di Firenze e abbiamo parlato in treno. Tutto nella normalità”. Ci sarà una punizione per chi ha sbagliato a Firenze? “Vediamo domani. Per me nessun calciatore è più importante della squadra, del Milan. Ci dobbiamo assumere la responsabilità quando sbagliamo. Se qualcuno sbaglia nello spirito di squadra per me è difficile”.
    La squadra sembra non recepire ancora le indicazioni tattiche dell’allenatore portoghese: “Come sempre voglio dire la verità. È sempre difficile cambiare. Stiamo cambiando tanto, anche io ho fatto questa riflessione e devo essere più paziente. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare”. Il cambiamento è più complicato dal punto di vista tattico o tecnico? L’allenatore non ha dubbi: “Su tutti gli aspetti che sono legati tra di loro. Pensate che a Firenze abbiamo perso per un problema tattico o tecnico? Per me è di più. Penso che non abbiamo avuto la cattiveria e la voglia nel primo tempo di correre più della Fiorentina. Questo passa dalla testa”.
    Per il futuro il portoghese ha una “richiesta”: “Vorrei divertirmi di più. A questo livello, in qualsiasi squadra, è difficile essere sempre con il sorriso in faccia. Io porto sempre la mia passione, tutti i giorni. Non cambierei questo lavoro perché amo quello che faccio. È difficile, sia per me che per la mia famiglia. Quando arrivo a casa provo a lasciare da parte il lavoro, ma non è facile”.
    Fonseca e i dubbi di formazione
    Dal sostituto di Theo Hernandez a Musah e Pulisic, i dubbi sono tanti: “Ho la fortuna di avere un giocatore come Musah che può giocare in più posizioni. Fare l’esterno con questo tipo di gioco non mi sembra una possibilità. Non ho ancora deciso chi giocherà al posto di Theo”. Poi aggiunge: “Non abbiamo necessità di fare turnover”. Mente su Okafor: “Non credo giochi”.
    Morata nuovo capitano? “Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Sono i giocatori con più partite nel Milan. Posso essere o meno d’accordo con questo, ma ho rispettato questa decisione. Io penso che questa squadra abbia bisogno di maggiore leadership. Non dipende dal giocatore con la fascia al braccio, ma da quei 2-3 giocatori con più leadership nello spogliatoio. Per me il leader non è solo chi indossa la fascia, abbiamo altri giocatori che possono aiutare”.
    Durante la sosta nazionali Pochettino, l’allenatore degli Stati Uniti, ha parlato di un Pulisic stanco e da preservare: “Intanto devo ringraziare Pochettino che ha liberato Pulisic dalla seconda partita della nazionale. Ci aspettano sette partite, se pensiamo che Pulisic sia stanco adesso. Lui è stato il giocatore più costante in questo inizio campionato, per me non ha senso parlare di stanchezza in questo momento della stagione”.
    Si apre un ciclo di partite che potrebbe essere decisivo per la stagione del Milan. Ma per Fonseca…: “Tutti i momenti e tutte le partite sono importanti, per questo non penso a lungo termine. Il match più importante è quello di domani. Ci aspetta una partita difficile, non posso pensare alle altre”. E si continua a lavorare sodo: “Sto lavorando molto per raggiungere quello che voglio. Non abbiamo molto tempo, ma lo stiamo facendo. I giocatori stanno rispondendo bene, dobbiamo continuare così e credo che saremo un’altra squadra in futuro”.
    Un rinforzo potrebbe arrivare proprio dai giovani rossoneri, con Liberali che è stato inserito dal Guardian tra i migliori 2007: “Io credo nei giovani che abbiamo come Jimenez, Zeroli, Camarda, Cuenca e Liberali. La società ha fatto bene con il Milan Futuro, creando un’opportunità per questi giovani. Liberali ha giocato nella pre season contro Real Madrid e Barcellona. Sono amichevoli, ma per me è un giocatore con un grande futuro. Se continua a lavorare con umiltà può diventare in futuro un giocatore importante per il Milan. Ha grande qualità, ma deve continuare il suo percorso di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Pecchia: “Le voci sul mio futuro? Mi hanno dato fastidio. La realtà è che…”

    Como-Parma, parla Fabio Pecchia
    Si riparte dopo la sosta per le nazionali. Come l’ha vissuta Pecchia? “C’è stata una sosta, un’altra a novembre poi per un po’ non più. Dobbiamo sempre sperare che i ragazzi in nazionali rientrino in condizione. A Collecchio abbiamo lavorato bene, ma c’è sempre un occhio di attenzione ai 7-8 ragazzi fuori, sono un’alta percentuale della rosa. Ciò che è successo qui mi rende fiducioso, ho visto la giusta applicazione”.
    Il rendimento del Parma, fino a oggi, è stato molto altalenante, ma per il tecnico non è tutto da buttare: “Vedere la squadra giocare in questo modo è oltre alle aspettative. Non ci siamo snaturati, in ogni partita contro squadre con struttura e esperienza ce la siamo sempre giocata. È un dato molto positivo, abbiamo continuato a fare ciò che sappiamo. Chiaro che c’è il rammarico per non aver vinto partite in cui abbiamo meritato. I risultati ci sono scivolati di mano, il campo dice che potevamo raccogliere di più”.
    Presto per guardare la classifica: “Tutto torna alla fase di assestamento per i nostri ragazzi e nel loro approccio alla Serie A. Hanno dimostrato di saper gestire i momenti in Serie B, ora dobbiamo valutare se è un caso o meno in Serie A. Mi fa piacere vedere una squadra che scende in campo per giocare e vincere. Abbiamo raccolto però molto meno di quanto meritiamo”.
    Ci sono dubbi per la formazione da schierare? “C’è sempre il dubbio, è normale per chi fa questo mestiere. Le scelte sono dettate dal momento individuale di tanti ragazzi, che sono stati in giro per l’Europa. Devo tenerne conto, vengono da partite ravvicinate. A parte Osorio, anche gli altri sono stati in giro, considerazioni che vanno fatte”. E sul Como e sul paragone con gli emiliani: “Parliamo di due strutture che non possono esser comparate, abbiamo filosofie totalmente diverse. Noi siamo per buona parte gli stessi, loro hanno cambiato moltissimo, solo due degli undici hanno fatto la Serie B. Tutte le squadre hanno alti e bassi, anche loro che hanno esperienza. Sono partiti in un certo modo ma poi hanno trovato stabilità, molto chiara in ciò che fa, con qualità, gioventù e anche giocatori esperti in grado di gestire la partita”.
    L’allenatore dei lombardi Cesc Fabregas ha elogiato i gialloblù. Pecchia, ricambia: “Ha lavorato portando la squadra ad una condizione definita. Ha idee chiare, mi piace confrontarmi sul campo, vedo un allenatore con idee precise”.
    Le parole sul suo futuro
    Alcuni rumors usciti in queste settimane, circa il suo futuro, hanno infastidito Pecchia: “Ciò che mi ha dato fastidio son state le falsità. Le voci accompagnano ogni allenatore, ma se non c’è riscontro con la realtà mi dà molto fastidio. Non c’è riscontro con la realtà, è assolutamente da condannare. Il nostro obiettivo è Como, il resto è da condannare”.
    L’emergenza in difesa
    Il reparto difensivo tra squalifiche e infortuni è in piena emergenza: “Non siam scoperti, abbiamo i giocatori. Preferisco ovviamente avere tutta la rosa, aiuta ad esser più competitivi negli allenamenti. Valenti è pronto per giocare, Leoni anche, è rientrato dalla sosta. Non inventeremo nulla, ho giocatori in quella posizione”. In porta potrebbe essere il momento di Chichizola, ma tutto dipende dalle condizioni di Suzuki: “Bisogna fare le giuste valutazioni, al di là del ruolo ci sono anche età diversa. Ma è una valutazione su tutti i nazionali, dobbiamo valutare la condizione mentale e soprattutto psicologica. È un dispendio di energia giocare in nazionale per loro, può accumularsi un dispiego di energie mentali”.
    Ha poi aggiunto: “Non abbiamo Osorio, con Circati fuori è avere un altro difensore centrale fuori. È evidente che crea un disagio ma la squadra ancora una volta verrà chiamata nuovamente a fare qualcosa di più”. Si potrà attingere ai ragazzi della Primavera? “Mi piace seguire la Primavera, veder le partite dei ragazzi e avere un contatto diretto con mister Corrent. Spesso vengono con noi sul campo, ma abbiamo già una squadra di giovanissimi. abbiamo già inserito Anas. Se ci sarà qualche giocatore non me lo farò scappare, mi piace tenerli in considerazione”. LEGGI TUTTO

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    Baggio e Guardiola, l’incontro si è fatto: ecco dove e come, “grazie amici”

    Una coppia che fa sognatore tutti gli amanti del calcio, dai nostalgici che hanno vissuto quei tempi ai più giovani. L’avevano annunciato e lo hanno fatto: Pep Guardiola e Roberto Baggio si sono incontrati di persona. Dopo l’intervista doppia a “Che Tempo che Fa”, il programma di Fabio Fazio, che li aveva riuniti virtualmente, c’è stata la cena tra i due ex compagni di squadra. Lo hanno fatto presso il Laboratorio Lanzani, un ristorante di Brescia, città nella quale il Divin Codino e l’allenatore del Manchester City hanno giocato insieme sotto la guida di Carlo Mazzone. Non si vedevano da quasi dieci anni e tra i due è scattato un lungo abbraccio. L’ex tecnico del Barcellona era arrivato nella città lombarda domenica sera. Con loro c’erano anche Andrea Caracciolo e Luca Toni. Ed è arrivato anche il post di ringraziamento dell’ex pallone d’oro: “Grazie amici miei, è stato bello rivedervi”.
    Guardiola in Italia? “Solo con Baggio”
    Nella chiacchierata con Fazio andata in onda domenica scorsa c’è stato un lungo amarcord tra il tecnico e l’ex calciatore della Juve, nel quale hanno ripercorso gli anni insieme. Alla fine, però, la domanda che probabilmente tutti attendevano è arrivata: “Ti vedremo allenare in Italia?” e Guardiola ha risposto con una sola condizione “Solo se Baggio viene con me”. Chissà, ma sognare è lecito. LEGGI TUTTO