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    Barcellona-Inter, i giocatori e allenatori doppi ex: da Suarez fino a Ibra-Eto’o

    No, non è l’attaccante uruguaiano che vinse la Champions nel 2015 con Messi e Neymar. È il regista della Grande Inter, acquistato proprio dal Barcellona nel 1961. Prima di Rodri, è stato l’ultimo spagnolo ad aver conquistato il Pallone d’Oro (e l’unico oltre al naturalizzato Di Stefano, argentino di nascita). Ci riuscì nel 1960, in maglia blaugrana, e sarebbe finito sul podio altre tre volte in nerazzurro. Quell’anno aveva vinto il campionato e la Coppa delle Fiere, antenata della Coppa Uefa e dell’attuale Europa League.

    A Milano fu portato da Helenio Herrera, l’allenatore che lo aveva già guidato in Spagna. Diventò l’architetto di una squadra passata alla storia sia in Italia che nel mondo con tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Nel periodo italiano aggiunse anche l’Europeo con la Spagna nel 1964, unico titolo delle Furie Rosse prima dell’esplosione negli anni Duemila.

    Leggenda narra che, grazie alla sua cessione per circa 300 milioni di lire, il Barcellona completò la costruzione del Camp Nou con un anello in più. 46 anni dopo, in veste di dirigente, avrebbe contribuito all’arrivo a Milano di un altro grande colpo di mercato, sempre da Barcellona.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Lautaro Martinez riceve il Premio Stampa Estera 2025

    Il capitano dell’Inter, Lautaro Martínez, è stato insignito del Premio Stampa Estera 2025 come Miglior Atleta Straniero in Italia, riconoscimento conferito annualmente dall’Associazione della Stampa Estera in Italia. “Ricevere questo premio dalla Stampa Estera è per me un grande onore. Ringrazio di cuore il comitato sportivo e l’Associazione della Stampa Estera per questo riconoscimento. Lo sport è la mia vita, e poter condividere questa passione con i tifosi di tutto il mondo è un privilegio immenso. Continuerò a dare il massimo in campo, con impegno, rispetto e amore per questo gioco. Grazie di cuore per questo premio che porto con orgoglio”, ha detto Lautaro Martinez. Intanto, stasera l’Inter affronterà il Barcellona in una sfida importantissima, la semifinale di Champions League.

    Gli altri premiati
    Gli atri premiati sono stati: Premio atleta dell’anno all’Italvolley femminile oro olimpico a Parigi; poi a Simone Barlaam del gruppo Sportivo Fiamme Oro (miglior atleta paralimpico); a Jasmine Paolini, oro nel doppio a Parigi 2024 con Sara Errani (Premio atleta rivelazione); e a Manuel Bortuzzo del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e bronzo ai Giochi di Parigi (Premio Speciale). Premio alla carriera inoltre a Claudio Ranieri, allenatore della Roma e fresco di vittoria nel derby. LEGGI TUTTO

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    Cairo promuove il Toro, ma ora servono riscatti e tenere i pezzi pregiati

    La sconfitta di Napoli – brutta nella sostanza ma soprattutto nella forma – non macchia in alcun modo la stagione del Toro. O comunque non altera il giudizio complessivo sulla squadra, oggettivamente impossibilitata nel dare l’assalto ad una classifica migliore. D’altronde tutte le formazioni che precedono i granata hanno organici di livello superiore, anche al netto dell’infortunio di Duvan Zapata. Il Toro, col colombiano, avrebbe semmai potuto a LEGGI TUTTO

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    Il Match Analyst nel calcio: Scognamiglio esclusivo, “Perché Conte sceglie Lukaku”

    Match analyst e match analysis sono due vocaboli che sono entrati da tempo nel gergo calcistico, eppure non sono ancora chiari a tutti né il lavoro né l’utilizzo. Il napoletano Domenico Scognamiglio, classe ’93, è laureato in Scienze motorie, allenatore Uefa B e match analyst FIGC diplomatosi a Coverciano, l’ultimo uscito con il massimo dei voti negli ultimi quattro anni, tra le altre cose organizza e tiene corsi di matc LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Inter, Lamine Yamal: “Vogliamo provare a vincere tutto”

    Sfacciato, forse un po’ arrogante (ma lui stesso non lo nega): Lamine Yamal a 17 anni si presenta in conferenza stampa come in campo: senza paura, perché “quella ‘ho abbandonata da tempo”, risponde quando gli chiedono se non abbia un po’ di timore alla vigilia di una semifinale di Champions. D’altra parte, parliamo di un ragazzo che domani (fischio d’inizio alle 21), da minorenne, raggiungerà le 100 partite col Barça. Alla sua età, per dire (e glielo dicono), Messi ne aveva giocate 7: “Io non mi paragono con nessuno, e ancora meno con uno come lui. Io provo solo a migliorarmi, a godermi il mio cammino. Leo lo ammiro perché è stato il miglior giocatore della storia, il resto lascio a voi. Epoca di Lamine dopo l’era Messi? No, questa è l’epoca del Barça, non di Lamine”. E ancora, punzecchiato sempre sul paragone con Messi, che in quattro partite contro l’Inter non ha mai segnato: “Non importa, ne ha segnati tanti a tutti… Spero di segnare io”.

    “Mi piacciono Lautaro e Barella”
    “C’è tanta voglia di vincere la Champions, vogliamo dimostrare che squadra siamo e vogliamo provare a vincere tutto”, ha proseguito. “Arrogante? Finché vinco non possono dirmi niente. Come calciatore, voglio essere ricordato come giocatore e come persona, e voglio essere educato, che è ciò che i miei genitori mi hanno insegnato a casa”. Poi, la sua “analisi” dell’Inter: “Tutti sanno che sono forti in difesa e bravi in contropiede. Lo hanno dimostrato in Champions. Ma anche noi siamo bravi nel palleggio, dovremo giocare come sempre. Lautaro è uno dei giocatori che mi piacciono di più. E poi anche Barella”. LEGGI TUTTO

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    Arsenal-PSG, Nasser Al-Khelaifi prende la metro e chiacchiera con i tifosi

    Il fascino della “Tube” conquista tutti, anche il proprietario del club francese, Nasser Al-Khelaifi. Dopo aver assistito all’allenamento della sua squadra, il dirigente qatariota ha preso “umilmente” la metropolitana per tornare in albergo e ha colto l’occasione per chiacchierare con alcuni tifosi parigini, a Londra per seguire l’andata della semifinale di Champions contro l’Arsenal. Il match è in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su NOW
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