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    Marotta furioso sul Decreto Crescita: “Un autogol, danno irrimediabile”

    La mancata proroga del Decreto Crescita in Serie A continua a far discutere. Sull’argomento si è voluto esprimere Beppe Marotta. L’amministratore delegato dell’Inter ha dichiarato: “Nel momento in cui il calcio italiano sta risalendo il ranking europeo, nel momento in cui tre squadre italiane hanno partecipato da finaliste alle tre più importanti competizioni europee, nel momento in cui due club italiani parteciperanno al Mondiale per club l’abolizione di questa agevolazione fiscale del decreto crescita rappresenta un autogol per il mondo del calcio e per l’economia del paeseL’agevolazione fiscale rappresentava uno strumento per facilitare l’ingresso in Italia dei giocatori di chiaro interesse, questo assolutamente oggi rappresenta invece un handicap, di conseguenza ci sarà un impoverimento dal punto di vista della qualità del prodotto che il calcio genera, ma non solo direttamente ma anche per l’indotto che riesce a produrre”.
    Marotta: “Il made in Italy non avrà vantaggi”
    Marotta ai microfoni di Sky Sport ha poi aggiunto: “Come mantenere alto il livello della Serie A? Bisognerà trovare accorgimenti, anche se non sarà facile. Sicuramente il danno prodotto sarà veramente irrimediabile, la competitività nostra nell’ambito europeo diminuirà e quindi ne risentirà anche il fenomeno domestico, perché chiaramente quando i grandi club sono in difficoltà anche i medi piccoli club non hanno assolutamente vantaggi” per poi concludere: “Agevolazione per i calciatori italiani e la Nazionale? Assolutamente no, il prodotto italiano non era certamente condizionato da questa agevolazione fiscale che favoriva l’ingresso di giocatori stranieri. Anzi, il fatto di avere giocatori di qualità permetteva ai nostri giovani di crescere in un contesto sicuramente di grande spessore e quindi assolutamente credo che il Made in Italy rappresentato dalle nazionali non troverà nessun vantaggio”. LEGGI TUTTO

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    D’Aversa: “Gol dell’Inter? La punizione non c’era”. E sul rigore tolto…

    Il Lecce contro l’Inter ha interrotto la striscia di risultati utili consecutivi. I giallorossi sono usciti sconfitti da San Siro, ma hanno messo in difficoltà in più circostanze i ragazzi di Inzaghi. L’allenatore, Roberto D’Aversa, ne ha parlato in conferenza stampa, citando anche gli episodi che sono stati determinanti per l’esito del risultato. Il tecnico ha poi presentato anche la prossima sfida contro l’Atalanta al Gewiss Stadium.
    Atalanta-Lecce, le dichiarazioni di D’Aversa
    L’allenatore del Lecce dovrà fare a meno degli squalificati Banda e Pongracic, oltre agli infortunati Almqvist, Dermaku e Sansone. Il tecnico però ha le idee chiare: “Ci saranno assenze ma non voglio creare alibi. Sarà un’opportunità per altri ragazzi. C’è sempre qualcuno che si può adattare in un ruolo diverso. Dobbiamo giocare una partita importante. Touba ad esempio è un calciatore valido, può sostituire Pongracic. Giocatori che nascono come terzini si possono adattare per il bene della squadra. C’è anche Blin che può giocare in quella posizione, anche se ha caratteristiche più da costruzione”. Sull’avversario, Roberto D’Aversa spiega: “Ci auguriamo di trovare l’Atalanta non in giornata. Gasperini è uno degli allenatori più bravi in Serie A. Vogliamo chiudere l’anno con un risultato positivo”. Infine sull’ultima partita contro l’Inter: “In alcuni frangenti c’è stata un po’ di stanchezza, abbiamo avuto episodi per segnare e non lo abbiamo fatto. Non siamo stati fortunati: abbiamo preso gol su una punizione che non c’era. Mani di Carlos Augusto? Non so se è giusto togliere quel rigore. Anche contro Milan e Juventus c’è stato rammarico per alcune situazioni”. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “La Juventus è Allegri. Bonucci? Ecco cosa penso. Su Dybala…”

    ROMA – La Roma vuole cavalcare l’entusiasmo del successo contro il Napoli sabato a Torino in un altro big match, questa volta in trasferta a casa della Juventus. José Mourinho ha parlato nella conferenza stampa della vigilia partendo dalla situazione degli infortunati, soprattutto sul grande ex Paulo Dybala: “Non ti dico se Paulo gioca titolare o no. La conferenza stampa prima dell’allenamento è anche una protezione. Però la sensazione è che sarà disponibile. Per il resto non ho ancora deciso e devo parlare anche con lui. Mancini ha la stessa situazione della settimana scorsa, lui conosce già la sensazione di giocare senza allenarsi. Domani giocherà, lui sà che è molto importante per noi”.

    La Juve di Allegri

    “Allegri è Allegri, la Juve è la Juve. Quando si parla di allenatore risultatista, io la interpreto come la cosa più importante del calcio. La Juve è risultatista, difende tanto e bene e quando esce in contrattacco è fortissima. Fa tanti punti grazie alle palle inattive. Gioca una partita a settimana, e questo significa tanti giorni di lavoro tattico. E’ in lotta con l’Inter lo scudetto”. LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Juve-Roma: segui la diretta

    TORINO – La Juve vuole chiudere alla grande il suo 2023 e sabato alle ore 20.45 ospita all’Allianz Stadium la Roma nel big match della 18ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri sono reduci da dodici risultati utili consecutivi e rappresentano la grande rivale dell’Inter nella lotta scudetto. Dopo il pareggio di Marassi contro il Genoa (1-1), la Vecchia Signora ha subito ritrovato il successo battendo 2-1 il Frosinone allo Stirpe grazie alla prima rete nel massimo campionato di Kenan Yildiz, un autentico gioiellino, e al ritorno al gol di Dusan Vlahovic, a secco dalla sfida del 26 novembre contro l’Inter, entrato dalla panchina. Di fronte ci sarà una Roma che, nonostante un avvio con il freno a mano tirato, nell’ultimo turno ha battuto 2-0 i campioni d’Italia del Napoli. I giallorossi di José Mourinho arrivano a Torino con l’obiettivo di far punti per avvicinarsi al quarto posto che al termine della stagione significherebbe qualificazioni alla Champions League. Nella conferenza stampa della vigilia in programma alle ore 14, il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri presenta la sfida.  LEGGI TUTTO

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    Stop al Decreto Crescita: un colpo al cuore della Serie A

    TORINO – Riferiscono i cronisti parlamentari che i toni siano stati parecchio alti e la discussione accesa, in Consiglio dei Ministri, ma alla fine hanno avuto la meglio i “falchi” anti-calcio: un settore che anche e soprattutto per proprie responsabilità si presta assai ad alimentare soluzioni populiste. E che, così, dal primo gennaio dovrà fare a meno dei benefici del Decreto Crescita, quel provvedimento nato per far rientrare i “cervelli” defiscalizzandone i contributi e che è stato sfruttato a man bassa dai club per acquistare giocatori dall’estero quasi dimezzando il peso degli ingaggi a bilancio: tassazione ridotta fino al 50 %.
    I club, soprattutto quelli di Serie A, speravano in una proroga fino al 29 febbraio in modo, di fatto, da poter sfruttare la finestra di mercato di gennaio e quella per gli svincolati da febbraio. Invece il Governo ha stralciato la modifica dell’articolo 5, comma 9, del decreto legislativo XX che avrebbe ratificato la proroga per lo sport: stop dall’1 gennaio. E ora che succede? LEGGI TUTTO

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    Dybala verso Juve-Roma: messaggio social della Joya, Soulé risponde così

    Dybala, il post e le reazioni: dai tifosi a Soulé
    Dybala, tra le altre cose, ha pubblicato un post su Instagram con due foto mentre si allena individualmente in palestra aggiungendo una descrizione che fa ben sperare i suoi tifosi: “Stay motivated. Ricaricando la batteria!”. Le immagini della Joya sono state commentate dai sostenitori giallorossi e non solo. I romanisti ovviamente sperano che Paulo possa esserci: “Mi raccomando, gol dell’ex alla Juve!”, mentre i bianconeri non dimenticano il suo passato: “Ti voglio bene, però sabato fai il bravo…”. Inoltre il post è stato commentato anche da Matias Soulé, connazionale di proprietà della Juventus attualmente in prestito al Frosinone che ha prontamente commentato: “Facha”, un modo di dire per sottolineare il bell’aspetto di Paulo in foto. LEGGI TUTTO

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    Superlega alleata dell’Inter? Vi spieghiamo perché. E Zhang cerca soldi…

    Dalla mossa scudetto alla mossa salvezza, i due tavoli dell’Inter di Zhang. Sul campo in vetta al campionato e con in testa la seconda stella, fuori dal campo alla disperata ricerca di un modo per riuscire a non perdere il controllo del club nerazzurro e a restituire in qualche maniera le centinaia di milioni di euro che il fondo Oaktree ha prestato al figlio del magnate di Suning – duecentocinquanta in partenza, lievitati a quasi quattrocento – e dei quali pretende la restituzione entro pochi mesi. Non siamo ai libri in tribunale ma il quadro è molto complesso e sposta inevitabilmente sullo sfondo il percorso virtuoso sportivo che il club, Marotta in primis, ha costruito in questi anni con un eccellente lavoro dirigenziale. LEGGI TUTTO

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    Adzic, il nuovo colpo Juve tra…Savicevic, Vucinic e De Bruyne

    Nella settimana di gloria di Kenan Yildiz, la Juventus chiude per Vasilije Adzic. Assonanze e coincidenze, ma soprattutto una linea che continua: giovani, forti e di talento per costruire il futuro. La via aperta da Federico Cherubini e Giovanni Manna, continua a essere percorsa dallo stesso Manna e da Cristiano Giuntoli. Ma chi è il talento balcanico che i bianconeri stanno per ingaggiare e che arriverà in estate, partendo dalla Next Gen?
    Chi è Adzic?
    Adzic è un 2006, quindi ha 17 anni. È montenegrino (come Dejan Savicevic e Mirko Vucinic), gioca nel Buducnost Podgorica, dove nonostante l’età si è conquistato una maglia da titolare nella prima squadra (19 presenze e 5 gol), facendo anche l’esordio nei preliminari di Champions League. Insomma, non è un ragazzino delle giovanili, ma uno che sta già facendo esperienza fra i grandi e sul quale il ct montenegrino sta facendo più di un pensiero per una prossima convocazione (al momento). LEGGI TUTTO