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    Allegri e i campioni Juve dai bimbi del Regina Margherita: emozioni forti

    La Juventus ha strappato un sorriso ai meno fortunati. Nel pomeriggio di martedì 19 dicembre 2023 una delegazione composta da Allegri, Alex Sandro, Chiesa, Fagioli, Gatti, McKennie e Perin – assieme al presidente bianconero Gianluca Ferrero – si è recata presso l’ospedale “Regina Margherita” di Torino per portare gli auguri di Natale da parte del Club e per consegnare i regali ai pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica e di Casa UGI.
    Juventus, un pomeriggio con i pazienti del Regina Margherita
    I tesserati bianconeri, accompagnati dalla professoressa Franca Fagioli, hanno dedicato qualche ora ai bambini ricoverati all’Ospedale di Torino. Una visita che ha portato entusiasmo, festa e tanti sorrisi verso chi non sta attraversando un bel periodo. La delegazione ha fatto visita ai reparti di Oncoematologia pediatrica, Centro Trapianti e Hospice Isola di Margherita. Un bel gesto da parte della Juventus, che ha voluto far sentire la propria vicinanza alle famiglie e ha voluto dedicare un pomeriggio di spensieratezza a tutti i pazienti. LEGGI TUTTO

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    Superlega, domani sentenza della Corte UE

    LE TAPPE
    Così è naufragato il progetto Superlega

    È da poco passata la mezzanotte tra domenica 18 aprile e lunedì 19, dodici club europei lanciano una nuova competizione: si chiamerà Superlega. Le reazioni del mondo del pallone (e non solo) sono tantissime. Fifa e Uefa minacciano squalifiche. È contro la maggioranza dei tifosi, ma anche allenatori e giocatori degli stessi club. In quarantotto ore le sei inglesi si sfilano dal progetto. Poco dopo le altre. Ecco tutte le tappe della tre giorni più intensa del calcio recente
    SUPERLEGA LIVE

    DOMENICA 18 APRILE, ORE 18.30 – UEFA E LEGHE NAZIONALI CONTRO LA SUPERLEGA (NON ANCORA UFFICIALE)Inizia tutto di domenica pomeriggio, prima che arrivi l’annuncio ufficiale. La nascita della nuova Superlega è nell’aria e, con un comunicato congiunto, Uefa e federazioni nazionali tuonano in anticipo: “Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto”. I club che intendono separarsi rischiano l’esclusione dai rispettivi campionati nazionali e i calciatori coinvolti potrebbero non essere più convocati in nazionale. Anche l’ECA si schiera contro.

    LUNEDÌ 19 APRILE, ORE 00.30 – NASCE LA SUPERLEGAÈ il momento, l’ora X. 12 club europei, chiamati fondatori, hanno annunciato la creazione di una nuova competizione continentale infrasettimanale che si sovrapporrà alla Champions League e che potrebbe partire già dal prossimo agosto. Sono Juventus, Inter, Milan, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Real e Atletico Madrid e Barcellona. Non ci sono altri top club come Bayern, Dortmund e Psg (che poi chiariranno la loro posizione).

    LUNEDÌ 19 APRILE, ORE 00.30 – LE PRIME PAROLE DI AGNELLIContemporaneamente viene lanciato il sito ufficiale col nuovo format. Ci sono anche le prime parole di Agnelli, il vicepresidente: “In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio”. Andrea Agnelli si dimette da presidente Eca e dall’esecutivo Uefa. JP Morgan – la più importante banca d’affari al mondo – conferma che finanzierà il progetto. LEGGI TUTTO

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    Phillips-Juve, vicini per un motivo: cosa ne pensano Giuntoli, Manna e Allegri

    La fredda serata di venerdì a Genova non è stata solo quella del rigore ceduto da Vlahovic a Chiesa, né solo quella del fallaccio da rosso di Malinovskyi a Yildiz e nemmeno solo quella del fallo di mano di Bani non rilevato dal Var. Per la Juventus è stata soprattutto la partita in cui è emersa in maniera chiara l’importanza capitale di Rabiot negli equilibri tecnico-tattici della squadra di Allegri. Non ce ne era bisogno, nel senso che già da prima si sapeva quanto fosse corta la coperta in caso di assenza del francese, perché un altro con quelle caratteristiche in rosa non c’è: la partita con il Genoa ha certificato la partita con il Genoa ha certificato ciò che era già ovvio in partenza. Il problema è che una alternativa a Rabiot è difficile da pescare sul mercato in estate, figuriamoci a gennaio. E chi ha quelle caratteristiche, costa tanto.
    Serve un colpo a centrocampo
    Un esempio? Khephren Thuram, il fratello di Marcus e figlio di Lilian: resta il preferito di Giuntoli e Manna, ma è un’operazione costosa e a gennaio non fattibile. Si può provare ad anticipare un affare estivo (come Colpani) ma serve almeno una cessione. Altrimenti bisogna valutare l’opportunità. E alla voce opportunità di mercato è ascrivibile la pista che porta a Phillips: se ne parla da un po’, ma finora la Juventus non ha affondato il colpo. LEGGI TUTTO

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    Tonfo Napoli, fuori dalla Coppa Italia: Barrenechea gol, Frosinone ai quarti

    NAPOLI – Colpaccio del Frosinone che passa al Maradona e conquista il pass per i quarti di Coppa Italia affondando il Napoli con un sonoro 4-0.. Impresa dei gialloblù di Di Francesco che grazie alle reti dell’ex Juventus Barrenechea, Caso, Cheddira e Harroui eliminano dalla competizione i campioni d’Italia. Inutile per Mazzarri il tentativo di inserire nella ripresa Kvaratskhelia e Osimhen, i ciociari vincono e ora affronteranno una tra Juventus e Salernitana per provare l’accesso in semifinale.
    Napoli-Frosinone, la partita
    Il Napoli spinge subito ed impegna Cerofolin in più occasioini, al 22′ è il palo a salvare il prtiere ciociaro sul tiro di Raspadori. Gli azzurri alla fine passano al 37′ con Simeone che approfitta di un errore della difesa avversaria, viene tutto annullato dal Var che segnala un tocco di mano ad inizio azione di Lindstrom. Nella ripresa Mazzarri prova a cambiare mandando in campo i big, colpisce un palo su punizione Mario Rui, ma al 65′ è il Frosinone a passare: angolo di Garritano per la testa di Barrenechea che gira sul secondo palo a sblocca il risultato. Accusa il colpo dell’ex Juve il Napoli che si sbilancia e al 70′ arriva il raddoppio ciociaro: Caso scappa dietro la difesa azzurra e davanti a Gollini infila sul primo palo. Nel finale il forcing del Napoli non produce risultati, anzi sono gli ospiti a trovare il tris su calcio di rigore al 90′ con Cheddira e il poker con Harroui al 95′. LEGGI TUTTO

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    Arthur: “Vivevo male, ho sbagliato tanto. Uno psicologo mi ha aiutato”

    Passato, presente e futuro: Arthur parla al portale brasiliano UOL e si racconta parlando delle sue scelte che lo hanno portato in Europa. Dal Gremio al Barcellona, poi Juventus, Liverpool per arrivare alla Fiorentina: questa la carriera del verdeoro che spiega i tanti problemi avuti prima di sbarcare a Firenze. Spiega come ha superato la fase difficile e cosa è stato necessario per tornare ad essere un giocatore. Ecco cosa ha detto.
    Le parole di Arthur
    Parla così Arthur: “Solo qualche mese fa facevo tante cose che non erano salutari e non me ne rendevo conto. Pensavo sempre in maniera negativa, poi sono andato in terapia da uno psicologo e questo mi ha aiutato. Sapevo che questa sarebbe stata una stagione importante per la mia carriera. Venivo da un anno complicato dove a causa di un infortunio non avevo praticamente mai giocato. Sapevo che avrei dovuto scegliere con attenzione ed è per questo che ho scelto la Fiorentina. Avevo bisogno di continuità anche per ritrovare la maglia della Nazionale. La Fiorentina si adatta molto al mio stile di gioco, riesco a mostrare il meglio del mio calcio”. E sul futuro aggiunge: “Non mi piace guardare troppo al futuro perché può succedere di tutto. Ne sono la prova vivente, le cose cambiano molto velocemente nel bene o nel male”. LEGGI TUTTO

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    Sabatini torna alla Salernitana, è ufficiale: il ruolo che gli ha affidato Iervolino

    Walter Sabatini è il nuovo direttore generale della Salernitana. Lo ha comunicato a sorpresa la società granata, che ha deciso di puntare sulla sua competenza per cercare di ripetere il miracolo della stagione 2021-2022. Il dirigente in quella circostanza era stato nominato direttore sportivo dei campani nella seconda parte del campionato, contribuendo alla salvezza della squadra, dopo un girone di andata molto complicato. Ora Iervolino, dopo lo sfogo dei giorni scorsi, spera nello stesso finale.
    Salernitana, torna Sabatini: il comunicato
    Questa la nota ufficiale del club: “L’U.S. Salernitana 1919 è lieta di comunicare di aver conferito l’incarico di Direttore Generale della Società al Sig. Walter Sabatini, icona del mondo del calcio, dirigente di comprovata esperienza e uomo chiave nella storica salvezza granata nella stagione 21/22. Il suo entusiasmo, la sua vitalità e voglia di vincere oltre che una competenza a tutto tondo contraddistinguerà il suo operato. Il Direttore Sabatini raggiungerà Salerno nelle prossime ore per iniziare subito il suo lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, allarme rosso: i motivi della crisi e la riunione con Allegri

    TORINO – L’ allarme rosso è suonato da tempo e solo una certa superficialità verso un progetto moderno e lungimirante (tecnicamente ed economicamente) fa sì che la vicenda venga poco considerata. È la vicenda che riguarda la Next Gen, fino a poco tempo fa più prosaicamente “seconda squadra”, della Juventus che è penultima nel Girone B di Lega Pro, a soli tre punti dall’ultimo posto occupato dalla Fermana e che dunque rischia seriamente di retrocedere.
    Juve Next Gen, tra progettualità e rischio fallimento
    Un’eventualità che potrebbe concretamente decretare il fallimento (parole del ds bianconero Giovanni Manna) di un progetto che ha segnato una strada edificante nella perdurante palude progettuale del calcio italiano. Progetto non a caso quest’anno ha seguito dall’Atalanta, un club sempre all’avanguardia nello sviluppo del calcio giovanile e, come vedremo, sempre attento ad anticiparne le dinamiche. Così, considerate le premesse, le potenzialità e i conti economici, i risvolti tecnici e le conseguenze di un fallimento, vale assolutamente la pena entrare nei meandri della crisi di un progetto che, per intuizione di Andrea Agnelli e progettualità di Federico Cherubini, va avanti dal 2018 con sviluppi decisamente positivi.ù LEGGI TUTTO

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    Yildiz col tic e Allegri con la mano in testa a Huijsen: “Più di mille parole”

    Kenan Yildiz e Dean Huijsen sono il fiore all’occhiello della Juventus. La rappresentazione della bontà del progetto Next Gen creato nel 2018. Sono arrivati in bianconero e in poco tempo si sono guadagnati la stima di Allegri e l’esordio con la prima squadra. Il difensore contro il Milan a San Siro e per il turco a Udine, nella prima giornata. Per entrambi un momento indescrivibile. “Si è avverato un sogno” hanno detto in coro nel documentario ideato su di loro: ‘The Best is Yet to Come’ di Juventus Creator Lab. Uno speciale che ha ripercorso le tappe dei due ragazzi dall’arrivo in bianconero, le partite con la Primavera, la Next Gen fino al loro arrivo in prima squadra. In estate è arrivato anche il rinnovo: Kenan fino al 2027 e lo stesso per Dean. Tappe importanti raccontate anche con le parole di chi li ha visti e li sta vedendo da vicino giorno dopo giorno come Manna, Brambilla e lo stesso Allegri che insieme hanno ribadito: “Sono due giocatori con qualità importanti”. 

    Yildiz: “La Juve mi ha dato le opzioni migliori”

    Il classe 2005 turco è arrivato in bianconero dal Bayern Monaco: “Ero in scadenza e la Juventus è stata la società a darmi le opzioni migliori a livello calcistico, per questo ho scelto di venire qui”. Il calcio come passione e sin da subito punto di riferimento: “Ho iniziato a giocare a 3 anni e a 6 ero già al Bayern”. Un percorso importante che lo ha portato a Torino fino alle porte della prima squadra: “La tournée è stata qualcosa di surreale perché mi sono allenato con i giocatori che prima vedevo in tv”. Dagli USA all’esordio in A: “Mi porto dentro ancora emozioni incredibili. Quando mi riscaldavo ero nervoso e poi quando il mister mi ha chiamato per entrare ho subito detto ‘Wow’. Si è avverato un sogno e voglio continuare così”. Da qui l’aneddoto sui capelli: “Quello di toccarli spesso penso sia un tic. Dopo che li ho tagliati e sono arrivato alla Continassa il mister mi ha detto ‘Sei intelligente'”. Aneddoti e curiosità raccontati anche dallo stesso Huijsen… LEGGI TUTTO