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    Rabiot smaschera Allegri: “Juve, cosa ci diciamo nello spogliatoio”

    “Un buon risultato, volevamo vincere ma l’Inter è una squadra difficile con cui giocare. Non è decisiva, abbiamo il tempo di fare punti. Gol subito? Siamo usciti tutti un po’ troppo, loro hanno recuperato e dietro dovevamo essere più cattivi su Lautaro. Ci sta, sappiamo che loro sono forti ed è un buon punto”. Sono le parole di Adrien Rabiot, a Dazn, dopo il pareggio di 1-1 tra Juventus e Inter. 
    Le parole di Rabiot dopo Juve-Inter
    Su Vlahovic e Chiesa: “Sono importanti, bello che Dusan abbia fiducia. Per noi è importante, questo feeling tra di loro è importante. Siamo contenti di loro”. Il centrocampista francese ha poi spiegato: “Cerco sempre di darmi motivazioni anche quando prendiamo gol, o se sbagliamo un passaggio. Siamo campioni, vogliamo vincere anche se prendiamo gol, che può succedere. Il secondo tempo è stato più equilibrato, non ci sono state tante occasioni ma è giusto così”. Infine, sulla corsa scudetto: “Bicchiere mezzo pieno, faremo meglio le prossime partite. L’obiettivo che ci diciamo è vincere lo scudetto, siamo campioni, siamo forti, dobbiamo esserne consapevoli e ce la possiamo fare”. LEGGI TUTTO

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    Guida e Darmian su Chiesa in Juve-Inter: non è in faccia ma i dubbi restano

    Il primo tempo del big match di campionato tra Juve e Inter è finito sul risultato di 1-1. Dopo il gol di Vlahovic che ha sbloccato l’incontro, i nerazzurri hanno trovato il pareggio grazie alla rete di Lautaro su assist di Thuram. L’azione, però, è viziata da un intervento di Darmian su Chiesa che lascia molti dubbi: l’esterno dell’Inter abbatte il giocatore bianconero dopo essere stato saltato di netto con una sbracciata evidente, sotto gli occhi di Guida che non segnala il fallo. Le telecamere poi mostreranno che non c’è colpo in faccia ma l’azione fallosa resta. Il gioco prosegue e l’Inter, con la Juve sbilanciata, trova il gol del pari.

    Juve-Inter, l’intervento di Darmian su Chiesa

    L’intervento – al di là della faccia che  (ricordate Kean-Faraoni) è considerata ‘sacra’ stando a quanto ribadito anche da Rocchi e dalla Uefa, avrebbe dovuto far scattare il VAR Irrati che avrebbe dovuto richiamare il direttore di gara per il “chiaro ed evidente errore” nel non fischiare il fallo: la sbracciata di Darmian in faccia a Chiesa sarebbe stata clamorosa, ma è proprio l’intervento del giocatore dell’Inter a sembrare chiaramente irregolare, al di là della faccia o meno: Chiesa lo salta di netto e il nerazzurro, disinteressandosi del pallone ormai lontano, va diretto sull’avversario per fermarlo, non certo un body-check come si ama definire il contatto fisico.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, Sarri e la cura Champions per ritrovare il sorriso

    In appena tre settimane si è passati dal “voglio chiudere la carriera a Roma” al “se il problema sono io parlerò con Lotito e andrò via”. Cosa è cambiato per sentire queste due dichiarazioni così contradditorie di Sarri? Curiosamente poco o nulla nonostante il ko di Salerno sia pesante e preoccupante soprattutto per i modi in cui è maturato. Perché entrambe le affermazioni vanno lette più come messaggi che non come volontà concrete. La prima, alla vigilia del Feyenoord, per rassicurare l’ambiente, la seconda, post Salernitana, per provare a scuoterlo

    Lotito-Sarri, rapporti raffreddati

    Ad oggi la società non ha intenzione di esonerare Sarri, l’allenatore, se non emergeranno fatti nuovi nelle prossime ore, non pensa alle dimissioni. L’accordo comune, nonostante un contratto fino al 2025, rimane quello di valutare a giugno quanto sia solido il matrimonio. Poi ovviamente i risultati come spesso accade potrebbero anticipare riflessioni e confronti sull’effettiva volontà di proseguire insieme. Con un’evidenza però: i rapporti tra Lotito e Sarri si sono raffreddati, e non da ieri. Diversità di vedute e tensioni sul mercato in estate, l’irritazione della società dopo che Sarri bollò i nuovi acquisti come non sue prime scelte, fino al nervosismo delle ultime ore. 6 ko nelle prime 13 di campionato: nessuno poteva aspettarsi una partenza così, la peggiore nella carriera di Sarri. Che non riesce a far uscire la sua squadra dal solito loop: vede poco la porta – appena 2 tiri nello specchio all’Arechi e soli 2 gol nelle ultime 4 -, ha subito l’ennesima rimonta e quando va sotto non si rialza più. Consuetudini pericolose che di certo non portano in Champions. LEGGI TUTTO

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    Milan, in Champions col Borussia Dortmund riecco Giroud e Loftus-Cheek

    È tempo di ritorni in casa Milan: dopo i 3 punti e sorrisi dopo la vittoria contro la Fiorentina, è l’ora della Champions a San Siro e di Olivier Giroud in campo. Che contro il Dortmund tornerà dopo aver scontato la squalifica in campionato. Il Milan visto sabato non basterà. Lo sanno tutti in casa rossonera. Ma la vittoria ha restituito quantomeno quella serenità che mancava da tempo. Giroud a parte sarà più o meno copia e incolla dell’ultimo Milan. Non ci sara Musah contro il Dortmund che verrà sostituito da Krunic mentre Loftus-Cheek prenderà il posto di Pobega. Il Milan deve vincere per avvicinarsi agli ottavi: altri risultati non sarebbe nè utili nè contemplati. 

    Camarda festeggia l’esordio, col Frosinone altra chance
    Non ci sarà Camarda contro i tedeschi. Perché in Champions League oltre ed essere in lista, serve aver compiuto 16 anni ed avere un contratto da professionista. Si allenerà nei prossimi due giorni nuovamente con la Primavera di Abate, anche se squalificato non potrà giocare neanche nella Youth League, dopo l’eurogol contro il PSG. Accompagnato a Milanello da mamma, papà e cagnolino, dopo aver festeggiato con i compagni portando pasticcini per tutti in spogliatoio dopo lo storico esordio, mercoledì tornerà con i grandi e contro il Frosinone sabato prossimo, vista la seconda e ultima assenza per squalifica di Giroud, ci sarà. E magari proverà a realizzare un altro sogno: il suo primo gol a San Siro.  LEGGI TUTTO

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    Bagnaia Campione del mondo: i complimenti della Juventus

    Il successo ottenuto nell’ultima prova del Mondiale di MotoGP, e soprattutto la caduta di Martin, ha permesso a Francesco Bagnaia di conquistare il secondo titolo iridato consecutivo nella classe regina. Con una vittoria dello spagnolo, sarebbe bastato il 5° posto, con il rivale fuori dai giochi ‘Pecco’ avrebbe festeggiato anche non terminando la gara. Il gradino più alto del podio, però, rende la giornata del pilota ancor più indimenticabile. Con lui, a fine gara, si è congratulato anche il suo club del cuore: la Juventus.

    Il messaggio della Juventus a Bagnaia

    “Pecco Campione del mondo”, con accanto una bandiera dell’Italia. E ancora: “Bagnaia vince il Mondiale MotoGP per la seconda volta. Congratulazioni Pecco”, con le emoticon di una coppa, una moto e due mani che applaudono. È il messaggio, pubblicato sul proprio account X, della Juventus per congratularsi con Francesco Bagnaia. LEGGI TUTTO

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    Soulé segna ancora, i tifosi del Frosinone fanno partire il coro!

    Matias Soulé, ancora una volta, fa scattare in piedi tutto lo Stirpe. L’argentino, in prestito dalla Juventus, trova il gol del momentaneo vantaggio contro il Genoa con un bolide dalla distanza. Il pallone è calciato con una grande potenza e piega le mani del portiere Martinez, facendo così festeggiare tutto il pubblico presente. E’ il sesto gol sin qui in Serie A con la maglia del Frosinone, sempre più decisivo e importante nel gioco di Di Francesco. 
    Frosinone-Genoa, il live match
    Soulé, il coro dei tifosi
    Mati è sempre più idolo dei tifosi gialloblù e la dimostrazione arriva proprio poco dopo il gol segnato dal classe 2003. Tutto lo stadio in piedi ad applaudire il gesto tecnico dell’argentino e a intonare il coro: “Ha segnato Soulé, ha segnato Soulé”. L’attaccante fa parte della generazione Z che sta sbocciando a Frosinone e sotto la guida di Di Francesco, bravo a metterlo nelle condizioni di poter esaltare le sue caratteristiche. La Juve, da lontano e in attesa della sfida contro l’Inter, osserva e si gode il suo gioiellino.  LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter, l’Allegrata di Max: Nicolussi Caviglia provato tra i titolari

    TORINO – Manca davvero poco alla super sfida dell’Allianz tra Juventus e Inter, un match speciale che mette davanti le prime due della classe in uno scontro diretto che può dare informazioni importanti sul futuro del campionato. Da una parte i bianconeri di Massimiliano Allegri dall’altra i nerazzurri di Simone Inzaghi per un derby d’Italia pronto a regalare emozioni e spettacolo. In mattinata alla Continassa, il tecnico livornese ha provato a limare gli ultimi dettagli di formazione in vista dell’incontro e c’è una novità importante.

    Allegri pensa a Nicolussi Caviglia

    Dopo la rifinitura, di questa mattina, infatti, sono in rialzo le quotazioni di Hans Nicolussi Caviglia per un posto da titolare nel centrocampo decimato da squalifiche e infortuni. Il numero 41 juventino è stato provato in cabina di regia al posto di Locatelli, ancora alle prese con il problema alle costole. Si tratterebbe di un ‘quasi’ esordio speciale per il giovane bianconero che dopo il calvario degli infortuni vuole farsi trovare pronto per approfittare della chance, dopo la manciata di minuti nel finale di gara contro il Cagliari. Fino all’ultimo sarà ballottaggio per capire chi agirà in mediana insieme a Rabiot e McKennie, mentre sulle fasce spazio molto probabilmente a Cambiaso-Kostic. LEGGI TUTTO

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    Baroni: “Grato al Lecce, ma il Verona cerca la svolta. Tifosi sono con noi”

    Due punti nelle ultime dieci partite giocate per il Verona: frutto di 8 sconfitte e due soli pareggi, nel mezzo anche la sconfitta in Coppa Italia contro il Bologna. Di certo non un buon momento per Baroni e i suoi ragazzi attesi dalla sfida salvezza con il Lecce. Il tecnico dei veneti sfida il suo passato, in estate ha percorso il tragitto inverso, verso Verona, dopo la salvezza ottenuta con una giornata d’anticipo nella scorsa stagione. Ora, però, non è tempo di pensare a quello che è stato perché il presente vuole risposte. A tal proposito proprio Baroni è intervenuto in conferenza. 
    Verona-Lecce, conferenza Baroni
    Marco Baroni ha analizzato la prossima sfida con il Lecce: “Sono stati quattro anni di vita professionale, non sono pochi. Posso essere solo grato a tutti che mi sono stati vicino. Hanno una forte identità e sono allenati bene. Conosciamo le difficoltà della gara ma siamo concentrati su di noi. Vogliamo invertire la rotta e siamo consapevoli del nostro percorso”. Sulla formazione: “Non so se cambieremo modulo. Valuterò dopo gli ultimi allenamenti per capire la condizione di alcuni giocatori”. E proprio sugli infortuni: “Henry sta migliorando e sta trovando la miglior condizione. Cabal e Lazovic sono tornati lunedì, mentre attendo valutazioni su Dawidowicz”. In chiusura sui tifosi: “Non devo dare nessun messaggio. So che ci sosterranno fino alla fine. La svolta non arriva per grazia divina ma siamo noi a dover cercare di far girare le cose”.  LEGGI TUTTO