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    Bologna-Monaco, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dove vedere Bologna-Monaco in tv
    Oggi alle 21 il Bologna ospita il Monaco, partita da seguire in diretta su Sky Sport 254, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Telecronaca Paolo Ciarravano, commento Giancarlo Marocchi, a bordocampo Marco Nosotti e Marina Presello. Diretta Gol con Daniele Barone. Alle ore 21 spazio anche a Diretta Gol su Sky Sport 251 e in streaming su NOW per seguire le partite in contemporanea. Inoltre- dalle 18, dalle 20,
    dalle 23 e da mezzanotte- appuntamento con Champions League Show. In studio:
    Federica Masolin, Paolo Condò, Alessandro Costacurta, Zvonimir Boban, Fabio Capello (in collegamento da Madrid). Mario Giunta per le news.

    I numeri di Bologna e Monaco
    Gli unici incontri tra il Bologna e squadre francesi in competizioni europee risalgono alla Coppa UEFA 1998/99 in cui affrontò il Lione (1V, 1N) e il Marsiglia (2N), con quest’ultima che eliminò gli emiliani in semifinale grazie alla regola dei gol in trasferta. Il Monaco ha vinto solo tre dei suoi 15 incontri contro squadre italiane in competizioni europee (3N, 9P). Questo sarà il primo incontro per i monegaschi contro formazioni del Bel Paese dalla semifinale di Champions League 2016/17 contro la Juventus, in cui perse entrambe le gare. Solo tre squadre hanno segnato più gol del Monaco nella Champions League in corso (nove). Inoltre, la squadra monegasca non ha mai fatto meglio dopo i primi tre incontri stagionali nella competizione (nove reti anche nel 1997/98). Il Bologna è rimasto imbattuto nelle precedenti 28 gare casalinghe nelle principali competizioni europee (16V,12N) e solo l’IpswichTown ha giocato più incontri interni senza perdere in Europa nella storia (30). Il Bologna è la squadra che ha tentato più conclusioni senza segnare in questa edizione di Champions League (41) e, inoltre, ha registrato tre incontri di fila senza gol all’attivo per la prima volta nelle principali competizioni europee. Il Monaco ha effettuato 27 tiri contro la Stella Rossa nella terza giornata di questa edizione di Champions League eguagliando il proprio record di conclusioni in un singolo match della competizione stabilito contro il Lokomotiv Mosca nel marzo 2004 (27, appunto), stagione in cui raggiunse la finale. Il Bologna non è riuscito segnare in nessuna delle prime tre gare di Champions League in questa stagione. Solo due squadre italiane non hanno trovato la via della rete in quattro incontri di fila nella competizione – la Roma tra il 2015 e il 2017 (quattro) e il Milan (quattro) nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Lille-Juventus, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dove vedere Lille-Juventus in tv
    Oggi alle 21 la Juve gioca in trasferta contro il Lille, partita da seguire in diretta su Sky Sport Arena, Sky Sport 253 e in streaming su NOW. Telecronaca Andrea Marinozzi, commento Luca Marchegiani, a bordocampo Giovanni Guardalà e Francesco Cosatti. Diretta Gol con Maurizio Compagnoni. Alle ore 21 spazio anche a Diretta Gol su Sky Sport 251 e in streaming su NOW per seguire le partite in contemporanea. Inoltre- dalle 18, dalle 20, dalle 23 e da mezzanotte- appuntamento con Champions League Show. In studio: Federica Masolin, Paolo Condò, Alessandro Costacurta, Zvonimir Boban, Fabio Capello (in collegamento da Madrid). Mario Giunta per le news.

    I numeri di Lille e Juve
    Questo sarà il primo confronto in assoluto tra Lille e Juventus in tutte le competizioni. Il Lille ha vinto soltanto una delle quattro partite (1N, 2P) disputate contro squadre italiane in Champions League, ovvero quella per 2-0 contro il Milan nel dicembre 2006. La Juventus ha perso tre delle ultime quattro sfide (1V) di Champions League giocate contro avversarie francesi, incluse entrambe quelle contro il Paris SG nella stagione 2022/23. Con soltanto tre partite (2V, 1P) giocate in Champions League in questa stagione, il Lille è già a una sola vittoria dall’eguagliare la sua migliore prestazione in una singola edizione della competizione: tre successi nel 2021/22. Dopo avere vinto le prime due gare di Champions League con Thiago Motta come allenatore (contro PSV e Lipsia), la Juventus è stata battuta in casa dallo Stoccarda nell’ultimo turno. Il Lille ha vinto per 1-0 contro i campioni in carica del Real Madrid nella precedente partita casalinga di Champions League e potrebbe infilare due successi interni consecutivi per la prima volta nella competizione. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Milan, sfida da ex per Ancelotti: la top 11 dei ‘fedelissimi’ in rossonero

    Dal novembre 2001 (chiamato al posto dell’esonerato Terim) al maggio 2009. 420 panchine totali e una squadra che ha segnato un decennio: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ma soprattutto la conquista di due Champions League (e una terza ‘accarezzata’ con il clamoroso epilogo del 2005 contro il Liverpool) e altrettante Supercoppe Europee più un Mondiale per Club. È il palmares che racchiude la straordinaria esperienza di Carlo Ancelotti da allenatore del Milan. Carletto ora si troverà ad affrontare i rossoneri in occasione della quarta giornata di Champions e sarà il quinto scontro da ex (1 vittoria, 1 ko e 2 pareggi col Napoli), ma chi sono stati i suoi fedelissimi? 
    Di seguito la ‘sua’ top 11 per presenze… LEGGI TUTTO

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    “La Juve è un mostro. Motta architetto, in 5 anni ci siamo detti di tutto”

    «David attraversa un periodo favorevole, ma anche in questo caso “Jona” sfoggia buone prestazioni perché c’è una squadra dietro di lui, un gruppo, giocatori che lavorano sodo e gli permettono di realizzare gol. La chiave della partita sarà il collettivo. Come contro il Real, tutto il club e tutta la squadra dovranno giocare una partita perfetta se vogliamo ottenere un risultato positivo. La Juve è favorita, ma noi abbiamo le nostre qualità e i nostri argomenti da far valere». A proposito di David, come procedono le trattative per il rinnovo del suo contratto che scade il 30 giugno?
    «Stiamo parlando con “Jona” e lui ha una proposta in mano. Ha detto che il LOSC è il suo club. Le nostre discussioni devono però rimanere tra noi».
    Si potrebbe dire che lei è un po’ come l’ex presidente del Porto, Pinto da Costa: una capacità unica di acquistare giocatori a prezzi più che ragionevoli e poi rivenderli a cifre da capogiro. Da dove viene questo dono? Forse dal fatto che lei è stato direttore sportivo al PSG e prima ancora, quando era centrocampista professionista allo Stade de Reims, ha svolto contestualmente la funzione di direttore amministrativo e finanziario del club per poi essere promosso amministratore delegato?
    «Lavoriamo molto. Abbiamo meno risorse finanziarie dei nostri concorrenti, quindi dobbiamo essere diversi, dirompenti e creare un vantaggio competitivo rispetto ai nostri rivali. Nel calcio, se incontri qualcuno che ti dice che devi fare così o così e vincerai, allora scappa a gambe levate. In questo campo ci vuole molta umiltà, perché se fai tutto alla perfezione forse, solo forse, puoi vincere. Per tornare al sottoscritto, ho un profilo totalmente atipico: sono stato un giocatore professionista, mi sono formato come revisore dei conti, ho trascorso due anni a conseguire un MBA (ndr: Master in Business Administration), mi sono qualificato come allenatore in età molto giovane, sono stato direttore finanziario, amministratore delegato (allo Stade de Reims) poi direttore sportivo di uno dei più grandi club d’Europa e infine presidente (ndr: al Rennes prima del Lille). È probabilmente questa cultura a 360° della gestione di un club che mi aiuta nei periodi di mercato. È essenziale fornire un supporto umano ai giocatori, ma anche alle persone. Bisogna metterli nelle migliori condizioni possibili, farli crescere, prendersi cura di loro e delle loro famiglie. Ingaggiare un calciatore non è sufficiente, è solo l’inizio di un processo. Prima di essere giocatori, sono persone, quindi a prescindere dall’aspetto sportivo, è basilare l’aspetto umano. Il mio mercato? D’accordo, ok, ma per me è fondamentale vincere titoli e portare emozioni, orgoglio e passione alla nostra comunità». LEGGI TUTTO

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    Fonseca punta il Real Madrid: “Il Milan non si accontenta del pari”. L’annuncio su Leao

    Real Madrid-Milan, parla Fonseca
    La conferenza stampa si apre con un messaggio di Fonseca per la comunità di Valencia, duramente colpita dal maltempo negli scorsi giorni: “Rivolgo un pensiero alle vittime della catastrofe qui a Valencia. Il nostro pensiero è con le persone che hanno sofferto a causa di questa tragedia, in Italia abbiamo vissuto momenti simili”.
    Il Milan si troverà di fronte una delle migliori squadre d’Europa. Come si affronta il Real Madrid? “Si affronta con grande motivazione, questo match è una grande opportunità per noi di dimostrare il nostro valore, il Real è la principale candidata a vincere la Champions. Possiamo crescere come squadra in un contesto diverso, affrontando una delle migliori squadre al mondo, senza paura e con coraggio, crediamo di poter fare una buona partita”.
    I rossoneri hanno bisogno di vincere, vista la difficoltà della partita, andrebbe bene anche un pareggio? “Onestamente io cerco sempre di trasmettere ai miei giocatori la voglia di vincere, domani non sarà diverso. Il Real è una grandissima squadra, ma io penso solo a vincere”.
    Dall’altro lato sono arrivati gli elogi di Ancelotti: “Carlo è un riferimento per me, uno dei migliori allenatori del mondo, qualsiasi cosa dica è importante. È un pensiero positivo, lo ringrazio. Sono un suo grande fan, non solo come allenatore, ma anche come persona, per me è un esempio, sarà un grande orgoglio domani affrontarlo in Champions League”.
    Questa vigilia ricorda molto quella del derby contro l’Inter, dove i nerazzurri erano favoriti, ma poi…:  “Il Milan non era favorito contro l’Inter e non sarà favorito contro il Real, ma sono due partite diverse perché sono due avversari completamente differenti. Abbiamo preparato questo match in un modo diverso, abbiamo preparato una strategia diversa contro una squadra fortissima”.
    Fonseca su Leao e Theo Hernandez
    Ci sarà spazio per Leao dal primo minuto, vista la panchina contro il Monza? “Sì, Leao giocherà dall’inizio, mi aspetto quello che mi aspetto normalmente da lui, che possa essere decisivo in una partita”. Sono state tante le voci che si sono susseguite sulla gestione del calciatore portoghese. Hanno influito in qualche misura? “Onestamente no, io so quello che è importante per me e per la squadra, è normale che se ne parli, io devo capire questo, ma devo anche seguire la mia strada, fare quello che è importante per la squadra”.
    Ad affiancarlo ci sarà Morata? Cosa rappresenta il calciatore spagnolo per il Milan? “Alvaro per me è un giocatore importantissimo nella nostra squadra, non solo come giocatore, ma anche come professionista. Per me è un esempio, è un giocatore intelligente che sta facendo molto bene, è decisivo per noi. Giocare qui è speciale per lui, lavora tanto per la squadra, dà tanto”.
    C’è possibilità di vedere il modulo con le due punte? “No, perché non abbiamo Morata e Abraham nelle condizioni migliori”. Un giocatore che sta ritrovando la forma migliore è Theo Hernandez: “Theo ha iniziato la stagione con difficoltà fisiche, adesso sta ritornando, sta meglio, è in crescita”. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Milan, Ancelotti: “Gara speciale: non sono partiti bene, ma hanno potenziale”

    L’uomo più atteso. A 15 anni dal suo addio alla panchina rossonera, Carlo Ancelotti ritrova il Milan da avversario (l’aveva già affrontato da ex, ma mai in Europa). Una sfida certamente non banale per l’allenatore del Real Madrid che, alla vigilia del match del Bernabeu, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: 
    Che effetto sarà domani giocare per la prima volta da avversario in Champions?”Una partita speciale, soprattutto per i miei trascorsi. Questa è la teoria che gira intorno alla mia carriera, poi ci sarà la pratica con una partita molto bella penso”
    Che Milan hai visto nelle ultime partite? Cosa ti aspetti?“Non è partito bene, ma resta una squadra molto pericolosa perché ha grande qualità davanti, dei giocatori di livello. Diciamo che è una squadra che ha molto potenziale, probabilmente non è riuscita a tirarlo fuori tutto ma ce l’ha e noi dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”
    Una vigilia particolare per voi. Dieci giorni di stop dal Clasico e dopo la decisione di non presentarvi a Parigi: con che sentimento tornate in campo? Rabbia, fiducia, dispiacere?“No, la verità è che siamo tristi per quello che è successo in Spagna adesso, sta succedendo qualcosa di incredibile. Ci sono molte persone che soffrono, questo è il nostro pensiero. Tutto quello che è stato settimana scorsa è passato e non ha lasciato nessuna traccia negativa”
    Che Real Madrid vedremo dal punto di vista dell’identità? Si discute molto della convivenza tra tutti questi campioni, hai pensato a qualcosa di diverso o sarà il solito Real?“Non abbiamo mai avuto un’identità chiara e mai la vogliamo avere, dobbiamo cercare di adattare il nostro gioco alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo e piano piano trovare la versione migliore di ognuno di noi. Non abbiamo fatto il massimo finora, però non siamo lontani. Ci sono partite dove abbiamo fatto molto bene e altre un po’ meno. Andrebbe trovata un po’ più di continuità e piano piano la troveremo”.

    “Vinicius è triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro”

    L’allenatore dei Blancos ha poi parlato in conferenza stampa: “Parlare di calcio in questo momento è molto complicato, anche per non mancare di rispetto alle persone – ha spiegato, a proposito dell’alluvione che ha colpito la Spagna -, è successo qualcosa di terribile. Noi l’abbiamo preparata perché siamo professionisti e ovviamente proveremo a vincere. Nell’ultima giornata di campionato nessuna voleva giocare, mi sembrava la decisione giusta, ma non siamo noi a comandare. Sono felice per il premio di miglior allenatore, il Pallone d’Oro è già passato e bisogna fare i complimenti a tutti i vincitori. Come sta Vinicius? È triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro, ma per quello che sta vedendo a Valencia”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Empoli-Como ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    EMPOLI – Alle ore 18.30, Empoli e Como si affrontano allo stadio Carlo Castellani nel posticipo dell’undicesima giornata del campionato di Serie A. Entrambe le formazioni, dopo una buona partenza, hanno tirato un po’ il freno a mano e hanno incassato tre sconfitte nelle ultime quattro. Sia gli azzurri di Roberto D’Aversa che i lariani di Cesc Fabregas, dunque, hanno bisogno di punti per interrompere questo trend negativo ma soprattutto per allontanarsi da una zona di classifica pericolosa. 
    Le probabili formazioni di Empoli-Como
    EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; De Sciglio, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Grassi, Pezzella; Fazzini, Solbakken; Colombo. Allenatore: D’Aversa. 
    A disposizione: Seghetti, Brancolini, Marianucci, Sambia, Cacace, Henderson, Maleh, Haas, Zurkowski, Ekong, Konate, Pellegri. 
    COMO (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, A. Moreno; Mazzitelli, Engelhardt; Strefezza, Paz, Da Cunha; Belotti. Allenatore: Fabregas. 
    A disposizione: Reina, Sala, Iovine, Gabrielloni, Cutrone, Jasim, Fellipe Jack, Fadera, Cerri, Mazzaglia, Verdi, Barba. 
    ARBITRO: Di Bello di Brindisi. ASSISTENTI: Bresmes-Palermo. IV UFFICIALE: Dionisi. VAR: Gariglio. ASS. VAR: Paterna. 
    Empoli-Como: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Diretta Lazio-Cagliari ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Reduce dal netto 5-1 di Como, la Lazio alle 20.45 ospita allo stadio Olimpico il Cagliari nel posticipo dell’undicesimo turno del campionato di Serie A. I biancocelesti di Marco Baroni stanno vivendo un ottimo periodo di forma e hanno conquistato quattro vittorie nelle ultime cinque: unica eccezione il ko all’Allianz Stadium contro la Juventus arrivato a causa di un autogol di Gila all’85’ e dopo aver giocato in inferiorità numerica per oltre un’ora per via del rosso diretto rimediato da Romagnoli per aver fermato Kalulu involato verso la porta di Provedel. I capitolini sono chiamati a rispondere ai successi di Juve (2-0 sull’Udinese) Fiorentina (1-0 contro il Torino) e Atalanta (3-0 al Maradona contro la capolista Napoli) e in caso di vittoria anche stasera supererebbero nuovamente i bianconeri e riaggancerebbero al terzo posto la Viola e la Dea. Partenza sulle montagne russe, invece, per i sardi di Davide Nicola che dopo aver battuto 3-2 Parma e Torino e pareggiato 1-1 all’Allianz Stadium contro la formazione di Thiago Motta nelle ultime due sfide hanno perso, in entrambe le occasioni per 2-0, al Bluenergy Stadium contro Udinese e all’Unipol Domus nel turno infrasettimanale contro Bologna.
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    Lazio-Cagliari: diretta tv e streaming
    Lazio-Cagliari, posticipo dell’undicesima giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Olimpico di Roma e sarà visibile in diretta su Dazn e Sky Calcio (202). Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Lazio-Cagliari
    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Noslin; Castellanos. Allenatore: Baroni. 
    A disposizione: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Marusic, Castrovilli, Vecino, Dele-Bashiru, Tchaouna, Zaccagni, Pedro.  
    CAGLIARI (4-4-2): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Zortea, Adopo, Viola, Azzi; Gaetano, Piccoli. Allenatore: Nicola.
    A disposizione: Ciocci, Sherri, Obert, Palomino, Wieteska, Deiola, Jankto, Marin, Makoumbou, Prati, Felici, Lapadula, Luvumbo, Kingstone, Pavoletti. 
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. ASSISTENTI: Preti-Garzelli. IV UFFICIALE: Zufferli. VAR: Meraviglia. ASS. VAR: Fabbri.
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