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    Paro post Torino-Sassuolo: “Zapata è stato sfortunato, segnerà presto”

    TORINO – “Un successo che nasce dal lavoro, ma dal punto di vista del gioco possiamo migliorare”. Così Matteo Paro, vice allenatore del Torino stasera in panchina vista la squalifica di Juric, ha analizzato ai microfoni di Dazn il successo casalingo per 2-1 contro il Sassuolo: “I ragazzi hanno fatto una partita di altissimo livello, tirando tanto in porta e limitando un Sassuolo che specialmente in attacco ha qualità. A livello di gioco possiamo sicuramente migliorare, ma la vittoria è meritata per ciò che abbiamo prodotto nei novanta minuti ed è figlia del lavoro che svolgiamo durante la settimana”. 
    Su Zapata, Ricci e Rodriguez
    “Zapata? Fin dall’inizio siamo riusciti a trovare le giocate giuste, portando più palloni possibili agli attaccanti tra cui Duvan e Sanabria. In particolare lui è stato sfortunato questa sera, ma si tratta di un giocatore venuto con una mentalità incredibile e che ha dimostrato di essere un professionista esemplare, sono sicuro che troverà presto il gol. Infortuni? Sia quello di Ricci che quello di Rodriguez sembrano essere dei problemi muscolari, vedremo cosa ci diranno le analisi ma dispiace perché questo non aiuta in una gestione di cambi già difficoltosa”, conclude il vice di Juric. LEGGI TUTTO

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    Dionisi: “Sassuolo, sono arrabbiato. Mandavamo noi in porta il Torino!”

    TORINO – “Non siamo in crisi, però in alcune partite siamo superficiali e questo mi fa arrabbiare non poco. Il Torino è andato più volte in porta con passaggi nostri che per merito loro…”. Così Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo che ha analizzato ai microfoni di Dazn la sconfitta esterna per 2-1 contro il Torino: “Una sconfitta che fa male, sono molto arrabbiato. Ci è mancato un po’ di spirito e lucidità nel non commettere certi errori. In tante situazioni potevamo fare meglio, poi fare gol diventa più difficile. Il Torino nel secondo tempo stava calando fisicamente, ma se concedi così tanto poi paghi a caro prezzo. Le vittorie contro Juventus e Inter sono state meritate – ricorda Dionisi -, ma se poi raccogli questi risultati contro avversari dello stesso livello devi fare mea culpa”.
    Il mea culpa di Dionisi
    “Sembra che non si difenda con la stessa attenzione di sempre, non possiamo permetterci di essere una squadra in certe occasioni e cambiare pelle in altre. È colpa della superficialità, prepariamo tutte le partite allo stesso modo e per questo non posso che dare colpa all’aspetto psicologico. Evidentemente – sottolinea marcatamente – c’è chi si impegna sempre e in tutte le partite e chi solo in alcune. Crisi? Non credo, c’è da dire che potevamo fare meglio nelle ultime settimane e le responsabilità non possono che essere prima di tutto mie. Sono convinto però che questa squadra ha dei grandi valori e che da adesso avrà tutto da dimostrare”. LEGGI TUTTO

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    Di Francesco su Frosinone-Empoli: “Ibrahimovic? I giovani sono come figli”

    FROSINONE – “Oggi abbiamo espresso un ottimo calcio, nonostante una partenza non buona. Dovevamo ripulirci anche delle scorie dei 120 minuti di Coppa Italia: mi aspettavo che gli avversari sarebbero partiti più forte. Finale? Ci piace complicarci le cose, questa volta siamo riusciti a portare a casa il risultato. Sarebbe stata una grande beffa: ci sarei rimasto più male rispetto a Cagliari”. Lo ha dichiarato Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone, ai microfoni di Dazn, dopo la vittoria per 2-1 contro l’Empoli.
    Su Ibrahimovic, Cuni e Mazzitelli
    “Questi ragazzi devono avere consapevolezza e lavorare con grande umiltà. Non ci dobbiamo piacere troppo in certi momenti ed essere concreti. Età media bassa? Non ho pensato a questo, ma a mettere in campo la formazione migliore che potesse darmi garanzie per questa gara. Ibrahimovic? L’errore non è mai un problema, chi non fa non sbaglia. I ragazzi non devono fermarsi all’errore e reagire. Ibra ha personalità e rischia le giocate. Volevo farlo esordire già un mese fa, ma ho ritenuto fosse un rischio. I giovani sono come dei figli per me. Non si deve fermare e deve continuare a lavorare”. Primo gol anche per Cuni: “Tutti gli attaccanti hanno sempre dato tutto in campo e alla lunga vengono ripagati. Cuni ne è l’esempio lampante. Lui è stato bravissimo a farsi trovare sempre pronto. Mazzitelli? La sua maturità è importante, è il capitano e il punto di riferimento per i ragazzi”, chiosa Di Francesco. LEGGI TUTTO

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    Andreazzoli dopo Frosinone-Empoli: “Mi è piaciuta la voglia di rimontare”

    FROSINONE – Seconda sconfitta consecutiva per l’Empoli di Aurelio Andreazzoli che cade 2-1 sul campo del Frosinone. I toscani rimangono al penultimo posto in campionato (19° a 7 punti), queste le parole dell’allenatore nel post-partita: “Il primo tempo è stato bello e combattuto da parte di entrambe le squadre. Il ritmo era molto alto, ma per quanto ci riguarda ha stonato l’inizio di ripresa. Il Frosinone per dieci minuti ha tenuto palla senza che noi facessimo nulla: loro sono stati bravi a farci abbassare. Nel finale mi è piaciuta la voglia di rimontare – aggiunge – Oltre al gol annullato di Caputo abbiamo avuto diverse occasioni per pareggiare. La reazione della squadra c’è stata: ha vinto, però, la squadra che ha fatto di più.Ora ci lecchiamo le ferite e valuteremo cosa fare di meglio. Un’idea generale ce l’abbiamo, ora vediamo di rimettere a posto le cose. Purtroppo, abbiamo una condizione fisica non ottimale di alcuni giocatori”. LEGGI TUTTO

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    Cuni-Ibrahimovic show allo Stirpe: il Frosinone di Soulé torna a vincere

    FROSINONE – Il Frosinone di Di Francesco cancella il doppio ko subito con il Bologna e – in maniera rocambolesca – contro il Cagliari, si impone 2-1 contro l’Empoli con i primi centri in Serie A di Cuni e Ibrahimovic (e due legni colpiti da Mazzitelli) e sale a quota 15 punti in classifica, a -1 da Lazio e Monza e -2 da Roma e Fiorentina. I toscani dell’altro ex giallorosso Andreazzoli, invece, in difficoltà per quasi tutta la partita, trovano una doppietta lampo con Caputo tra l’86’ e l’88’: nel secondo caso, però, una posizione di fuorigioco del bomber pugliese condanna gli azzurri all’ottava sconfitta stagionale.
    Annullato il vantaggio di Cuni
    Il primo squillo è dell’Empoli con Cancellieri che, dopo appena un minuto e una manciata di secondi, si gira sulla trequarti, parte a tutta velocità e lascia partire un potente tiro dalla distanza che scheggia la traversa. Un giro di lancetta più tardi, poi, ci prova Fazzini dal limite ma la sua conclusione, deviata, termina in angolo. La reazione del Frosinone è affidata ai due talenti argentini di proprietà della Juventus, con Soulé che detta i ritmi e disegna traiettorie invisibili agli altri e Barrenechea che ci prova dal limite, portando a casa soltanto un corner. La formazione toscana, però, all’8′ si divora il vantaggio, con Gyasi che cicca la sfera a tu per tu con Turati. Al 14′, invece, è provvidenziale Monterisi sul piattone mancino dello stesso attaccante italo-ghanese scuola Torino. Il Var salva l’Empoli al 20′, dopo un vero e proprio suicidio difensivo: Ismajli riceve palla da Berisha nei pressi dell’area piccola, subisce il pressing di Ibrahimovic, il rimpallo favorisce Cuni che, tutto solo – ma in leggera posizione di offside – mette in rete. I ciociari, nonostante la delusione, aumentano i giri del proprio motore, trascinati da un Soulé che regala al pubblico dello Stirpe una serie di giocate d’alta fattura, stanziando stabilmente nella metà campo avversaria, senza tuttavia riuscire davvero a pungere. 
    Cuni-Ibrahimovic gol, accorcia Caputo
    La ripresa si apre sulla stessa falsariga della seconda metà del primo tempo, con il Frosinone che, totale padrone del campo schiaccia l’Empoli nella propria metà campo. Soulé scarica su Reinier al 53′, ma Berisha blocca sicuro a terra, Mazzitelli s’inventa un bellissimo destro a giro al 57′, che si stampa contro il palo e Cuni che, al 58′ su cross di Ibrahimovic, trova il suo primo gol in Serie A – stavolta convalidato – con un incredibile colpo di tacco “volante”. Andreazzoli richiama Marin e Gyasi e si gioca le carte Ranocchia e Cambiaghi, ma al 66′, con un tiro fotocopia al precedente sfortunato, Mazzitelli colpisce un altro legno, stavolta la traversa. Il capitano gialloblù, alla ricerca del terzo gol in campionato, ci riprova – invano – al 68′. Baldanzi rileva Cancellieri, ma per rivedere gli uomini di Andreazzoli dalle parti di Turati bisogna attendere il 72′ quando, subito dopo un tentativo laziale di Ibrahimovic, Caputo non inquadra lo specchio. Per il 17enne tedesco di origine kosovara c’è gloria personale al 74′, sfruttando al massimo il quarto assist stagionale di Marchizza e trovando – dopo quello in Coppa Italia al Torino – anche il primo centro nel massimo campionato italiano. Tra le fila toscane entrano Kovalenko e Cacace per Grassi e Bastoni, dall’altra parte, all’80’, arriva il momento di Kaio Jorge, che fa il suo ingresso insieme a Caso al posto dei due mattatori di giornata, seguito 3′ più tardi da Brescianini, che rileva Reinier. Il Frosinone rivive i fantasmi di Cagliari tra l’86’ e l’88’: nel primo caso Caputo accorcia di testa, nel secondo il Var annulla il clamoroso pareggio lampo per fuorigioco. Di Francesco annusa il pericolo e inserisce Oyono per Soulé, ma il match è cambiato e i sei minuti di recupero (poi allungati) sembrano un’eternità per il pubblico presente sugli spalti: l’ultimo brivido al 97′, con Turati che blocca il tentativo ravvicinato di Kovalenko. LEGGI TUTTO

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    Le probabili formazioni di Milan-Psg

    12/13

    MILAN (4-3-3) la probabile formazione: Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Loftus-Cheek, Reijnders, Musah; Pulisic, Giroud, Leao. All. Pioli

    Buone notizie per Pioli, che per la partita decisiva nel girone di Champions ritrova dal primo minuto sia Pulisic che Theo Hernandez
    A centrocampo la certezza è il ritorno di Loftus-Cheek da titolare, mentre per le altre due maglie ci sono tre giocatori in corsa: Krunic, Reijnders e Musah
    Ancora indisponibile Kjaer in difesa: Thiaw farà coppia con Tomori LEGGI TUTTO

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    Lazio-Feyenoord, Slot: “La squadra di Sarri mi ha impressionato”

    “La Lazio ko a Bologna? Non prendiamo in considerazione quella sconfitta. Andiamo a Roma senza arroganza, con buone sensazioni. In passato abbiamo vinto in Olanda e perso in trasferta, sappiamo quanto sia difficile giocare fuori casa in Champions”. Lo ha detto Arne Slot, allenatore del Feyenoord, ai microfoni di ESPN alla vigilia della sfida europea contro la Lazio, battuta 3-1 al De Kuip. “Sarà una partita completamente diversa rispetto all’andata. La Lazio ci conosce molto bene, e viceversa. Hanno passato momenti difficili contro di noi e penso che siano ansiosi di prenderci. Dobbiamo essere pronti”, conclude Slot. “Non vediamo davvero l’ora di affrontarli nuovamente e di esibirci ai massimi livelli”.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, Sarri: “A Roma girano voci non vere, la verità è un’altra”

    La Lazio deve rialzare la testa il prima possibile se vuole continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi di Champions League. I biancocelesti domani affronteranno il Feyenoord all’Olimpico (ore 21) dopo la disastrosa trasferta in cui gli olandesi si sono imposti per 3-1. Maurizio Sarri ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Rispetto all’anno scorso sono più forti, dobbiamo giocare con grande velocità e speriamo che il terreno ce lo possa permettere. Critiche? Non mi importa, ci sono voci a Roma che dicono che io vorrei andare via. Ma se le voci contano più delle mie parole poi mi girano un pochino, io ho sempre detto che vorrei chiudere qui la mia carriera. Si rimane qui e si combatte. Contro il Bologna per 75 minuti abbiamo fatto una grande partita, ma non abbiamo concretizzato”.

    Sarri e le parole su Kamada, Luis Alberto e Immobile

    Successivamente, Sarri ha analizzato il rendimento della squadra: “L’anno scorso gli attaccanti a questo punto erano a quota 16 gol, ora 5/6. Non capisco perchè. Kamada? È un giocatore eccezionale ma con lui e Luis Alberto insieme si fatica. Bisognerebbe supportarli. Se sta bene, domani gioca Luis” per poi proseguire: “Testa al derby? Per tornare in Europa la strada è comunque il campionato e chi non va in Champions è nei guai. La Champions è la festa, il campionato è il lavoro. Spero che domani i tifosi all’Olimpico facciano l’inferno”. Infine, sul rendimento di Immobile: “Dobbiamo fare una scelta. O si scarica o si recupera. Io sono per recuperarlo a tutti i costi, perché per noi è troppo importante. Nervosismo? Ho visto gente che lo è più di lui. Deve trovare più continuità in allenamento e mettere minuti in partita. Un giocatore come lui, da 25 gol in stagione, per noi è una risorsa infinita”. LEGGI TUTTO