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    Milan-Psg, Maignan: “Abbiamo perso un leader come Ibra, ma ora ce ne sono altri”

    Mike Maignan è il giocatore che affianca Pioli nella conferenza pre-partita di Milan-Paris Saint Germain. Di seguito, le sue parole alla vigilia della delicata sfida di Champions.

    Terza Champions che fai con il Milan, pensi che sia possibile la qualificazione visto che nelle ultime due edizioni avete sempre fatto più punti nel girone di ritorno?”Lavoriamo per reagire e ritrovare il nostro livello. Abbiamo iniziato piano, ma noi vogliamo fare bene nelle prossime tre partite”.

    Come si batte il PSG?”Sono una squadra forte, ma anche noi lo siamo. Dobbiamo mettere sul campo quello che sappiamo fare. Giochiamo in casa nostra e dobbiamo dare tutto”.

    Cosa sta mancando al Milan e che consiglio da ai compagni?”Di quello che vedo sul campo parlo con il mister e con i miei compagni. Dobbiamo ritrovare la nostra fiducia, la nostra grinta e quello che sappiamo fare”.

    Come vivrete la partita di domani dopo i fischi di sabato?”Non c’è posto per le emozioni adesso. Dobbiamo dare il massimo, giocare da Milan. Le emozioni non ci sono, dobbiamo giocare il nostro calcio”.

    Come pensi che verrà accolto Donnarumma?
    “Qua ci sono fan molto caldi, non sarà semplice per lui. Lui è un ottimo portiere, sta facendo un grande di stagione e continua a dimostrare in tutte le partite di essere uno dei portieri top”.

    Cosa pensi dell’inizio di stagione e cosa puoi dare alla squadra per farla uscire da questo momento?”Non è l’inizio che volevamo, ma non è nemmeno così brutto, il meglio deve ancora venire. Il mio ruolo è quello di fermare più palloni possibili e il coach è con me”.

    Ti senti il nuovo Ibra nello spogliatoio come leader?”Io sono Mike, Ibra è Ibra. Io sono un leader naturale, do il meglio di me per aiutare la squadra. Vero che abbiamo perso un leader come Ibra, ma ce ne sono altri. Ho tanto rispetto per Ibra, ma ora lui non c’è più e non dobbiamo pensare al passato”.

    Stai parlando di rinno con il club ?”Mi piace stare qui. Non abbiamo iniziato a parlare perché non è il momento ideale”.

    Hai come obiettivi il Premio Yashin e il Pallone d’Oro?”Quando ci sono obiettivi, bisogna essere forti di testa per vincere tutto. Io voglio vincere sempre e se potrò vincere quei premi non mi tirerò indietro”.

    All’andata hai “pareggiato” contro Mbappé. Domani vuoi essere ancora protagonista?”In realtà quello che conta è che abbiamo perso 3-0. Io lavoro per fare parate, devo fare sempre il meglio”.  LEGGI TUTTO

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    Milan-Psg, Pioli: “E’ il primo bivio della stagione”

    Un bivio per l’Europa. È il messaggio lanciato da Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Paris Saint Germain, match già decisivo per i rossoneri in Champions League. Ultimo nel gruppo F con soli due punti e 0 gol fatti, il Milan dovrà reagire per uscire dal momento negativo con tre sconfitte e un pareggio negli ultimi 20 giorni. “Sicuramente è un bivio per la Champions, ma il campionato è ancora lungo” ha detto Pioli a Sky Sport.

    Che giorni sono stati?
    “Sono stati giorni di valutazioni e colloqui con la squadra. La prestazione di sabato è stata deludente, vogliamo mettere in campo una prestazione diversa”.

    Vi siete dati una spiegazione della prestazione con l’Udinese?
    “L’abbiamo rivista e valutata. Siamo stati poco lucidi, qualitativi e intensi, qualità che abbiamo e che dovremo mettere in campo domani. Dovremo giocare con le nostre caratteristiche e voglia, con senso di responsabilità”.

    Psg primo bivio della stagione?
    “Sicuramente sì per la Champions League. Il campionato, invece, è molto lungo. Per la Champions è il primo bivio e vogliamo mettere una prestazione all’altezza”.

    Dalla dirigenza filtra che Pioli non si tocca. Fa piacere?
    “Penso al presente e a lavorare giorno per giorno. Il club mi sta mettendo nelle migliori condizioni possibili per lavorare bene, poi io devo dare risposte con i risultati che devono migliorare”.

    Che Milan vorrebbe vedere in campo?
    “Voglio vedere in campo il Milan che conosco che sa mettere in campo le proprie idee, con coraggio e fiducia. Dovremo essere quello che siamo per mettere in campo la mentalità che abbiamo costruito. L’ostacolo è grandissimo, il Psg può vincere la Champions League. Adesso è una squadra in tutto e per tutto con grandi giocatori, noi proveremo a giocarci le nostre carte”.

    Tornare al 4-3-3 può aiutare?
    “Sicuramente sì. Quello che ho proposto sabato alla squadra non ha funzionato. Nel nostro sistema di gioco dovremo capire cosa farà il Psg senza palla. Loro all’andata hanno messo Hakimi a tutto campo su Musah. In base alle loro scelte dovremo essere bravi a muoverci”. 

    Come sta Loftus-Cheek?
    “Loftus Cheek sta meglio, ma non so se ha i 90 minuti nelle gambe. Credo possa giocare un minutaggio sufficiente per essere disponibile, ma non completo”.

    Ha sentito Donnarumma?
    “No. L’ho visto all’andata e lo rivedrò domani in una serata particolare”.

    Pioli in conferenza: “Pulisic dal 1′, Chukwueze sta bene”

    Pulisic dal 1′, Chukwueze pronto a entrare a partita in corso. È la mossa annunciata da Pioli che in conferenza stampa si è soffermato sulle condizioni dei due esterni d’attacco e di Theo Hernandez: “Pulisic, Chukwueze e Theo stanno bene – spiega – Quello con un po’ meno minutaggio è Chuku, ma da due giorni si allena con la squadra. Giocherà Pulisic e Chukwueze sarà pronto nel caso in cui ci sia bisogno”. L’allenatore rossonero, infine, è tornato a parlare del ko con l’Udinese e dei fischi di San Siro: “Il sentimento prevalente dentro noi è quello di rivalsa e dimostrare che non siamo quelli di sabato. Abbiamo deluso i tifosi che ci hanno sempre sostenuto e se ci hanno fischiato vuol dire che abbiamo fatto veramente male: di questo siamo consapevoli. Soprattutto per questo abbiamo l’occasione per tornare a giocare da Milan” LEGGI TUTTO

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    Pavard, l’infortunio e la nota Inter: per quante partite lo perde Inzaghi

    Brutte notizie in casa Inter per quanto riguarda Benjamin Pavard. Il difensore nerazzurro è uscito in barella dopo uno scontro con Lookman che gli ha fatto fare un’inversione innaturale del ginocchio sinistro. Il francese si è sottoposto a esami strumentali all’Humanitas di Rozzano e l’esito ha confermato le sensazioni dell’immediato post partita contro l’Atalanta.  “Gli accertamenti hanno confermato i postumi della lussazione della rotula del ginocchio sinistro. Il difensore francese dovrà portare un tutore funzionale per 3/4 settimane, prima di cominciare il lavoro rieducativo” questa è stata la nota del club in merito alle condizioni del giocatore. Una sorta di conferma rispetto quanto ha detto Inzaghi dopo la gara del Gewiss Stadium: “Lui è tranquillo, a parere mio lo perderemo per un po’ di tempo” e soprattutto dovrà fare a meno di lui per partite importanti.  
    Infortunio Pavard, fuori per Juve-Inter: le tempstiche
    Simone Inzaghi perderà il suo difensore almeno per un mese. Pavard sarà costretto a saltare partite fondamentali per la stagione come quella dell’Allianz contro la Juventus del 26 novembre: match clou per la corsa alla vetta della classifica visto il momento che stanno vivendo le due squadre, nonostante Allegri abbia puntato lo sguardo prima al Cagliari. Ma oltre a quella coi bianconeri il francese sicuramente non sarà presente nelle rimanenti gare di Champions contro Salisburgo, Benfica e Real Sociedad. In campionato out anche con il Frosinone, contro cui si giocherà subito dopo la sosta per le Nazionali, e per la sfida al Napoli del 3 dicembre. Il francese sarà assente inoltre per le successive partite di Serie A contro Udinese (il 9 dicembre) e Lazio (match fissato il 17). Le sue condizioni verranno costantemente monitorate dallo staff medico nerazzurro per capire come procederà l’iter riabilitativo, ma il rientro sembrerebbe previsto tra fine dicembre e inizio gennaio. Un’ipotesi per il possibile ritorno in campo sarebbe la gara di campionato contro il Lecce del prossimo 23 dicembre: il tutto dovrà essere però valutato giorno per giorno. LEGGI TUTTO

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    Milan, con il Psg ok Pulisic e Theo Hernandez. Out Kjaer

    Serata da dimenticare al Parco dei Principi per i rossoneri, battuti 3-0 e ancora a secco di gol in questa Champions. Considerando i due derby della scorsa edizione, il Milan non segna da 5 gare: quali squadre non hanno trovato la rete per più partite consecutive nella storia della competizione (escluse le qualificazioni)? Ecco i precedenti (dati Transfermarkt)
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    13) MILAN

    Partite consecutive senza gol: 5 (serie ancora aperta)*
    Edizioni: 2022/23-2023/24

    Il bilancio:

    Milan-Inter 0-2
    Inter-Milan 1-0
    Milan-Newcastle 0-0
    Dortmund-Milan 0-0
    Psg-Milan 3-0

    * A quota 5 anche Copenaghen, Valencia, Shakhtar, Steaua Bucarest, Sturm Graz, Besiktas, Bordeaux e Porto LEGGI TUTTO

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    Giuntoli e Chiellini, la Juve e la Next Gen in cattedra a Coverciano

    Da Firenze a Coverciano, un tragitto breve quello che ha dovuto percorrere Cristiano Giuntoli. Il dirigente della Juventus ieri sera è stato al Franchi per seguire da vicino la vittoria dei bianconeri sulla Fiorentina e questa mattina è stato docente nel corso per Ds nel Centro Tecnico Federale. Ultimi tre giorni di lezioni dal vivo per i corsisti e ad aprire  le danze è stato proprio l’ex Napoli che ha raccontato le sue esperienze professionali confrontandosi proprio con i presenti. Non solo Giuntoli perché nel corso della giornata intereverrà anche Claudio Chiellini, Ds della Next Gen, con Fabio Gatti dell’Atalanta U23 per parlare delle rispettive seconde squadre. Un corso a 360 gradi che abbraccia sia la parte di campo e sia quella più organizzativa e incentrata più al conoscere le norme. 
    Giuntoli-Chiellini a Coverciano
    Cristiano Giuntoli ha aperto queste ultime ore di corso parlando agli allievi illustri che si sono presentati a Coverciano, tra cui l’ex Juve, e ora capo delegazione dell’Italia, Gianluigi Buffon. Oltre al portiere hanno presenziato anche Massaro, Legrottaglie, attualmente dirigente nella Sampdoria di Pirlo, Missiroli, l’ad Grella e il dg Carra del Catania, il team manager e collaboratore di Farioli Simone Ricchio, Marta Carissimi e Isabella Cardone per il calcio femminile. Ultimi tre giorni di corso, dunque, che ha previsto in totale 144 ore di lezione (di cui 24 online). LEGGI TUTTO

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    Cavallo, capitano, ora anche Boniperti: Rabiot sempre più simbolo Juve

    “Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”. Una frase che per i tifosi della Juve ha fatto e fa tutt’ora un certo effetto. A pronunciare queste parole in passato è stato Giampiero Boniperti, storico giocatore e dirigente bianconero. Un dna, questo, che è rimasto intatto negli anni e ancora oggi è ben visibile nella mentalità e nelle vittorie della Vecchia Signora. Dopo il successo contro la Fiorentina, con la rete di Miretti, ha pubblicato un post su Instagram anche Adrien Rabiot citando proprio la storica frasee l’ex bianconero.
    Rabiot, il post sui social
    “Vincere è l’unica cosa che conta” e le emoji dei cuori bianco e nero. È proprio questa la frase utilizzata dal centrocampista francese dopo il successo del Franchi. Dietro al gol di Miretti c’è stata anche la sua cavalcata utile per spaccare in due il centrocampo e servire Kostic sulla sinistra. Il post sui social di Rabiot è stato poi invaso di commenti: dai compagni di squadra fino a i tifosi con Vlahovic  primo a commentare: “Allez Cheval”, giusto per rimarcare anche il soprannome di ‘Cavallo pazzo’ affibiatogli dall’ambiente bianconero. Al serbo hanno fatto seguito anche Kostic, Danilo e l’account ufficiale della Juve tra emoji e cuori. Contro il Cagliari Allegri dovrà farne a meno di lui: l’ammonizione rimediata contro la Viola costa la squalifica al francese, ma questo Rabiot è sempre più simbolo di questa Juventus. Nella gara con la Fiorentina è sceso in campo con la fascia da capitano e circolano sempre più insistenti le voci sul rinnovo: la mamma Veronique è stata nei giorni scorsi alla Continassa. Segnali d’importanza di Adrien all’interno dello spogliatoio.  LEGGI TUTTO

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    Italiano, insultato il figlio al Franchi: ‘scambiato’ per tifoso Juve…

    La rivalità sportiva che la Fiorentina nutre nei confronti della Juventus fa sì che questa sfida non sia mai una partita come le altre. E spesso il confronto sportivo degenera in dinamiche che di sportivo e di sano non hanno granché. Stavolta però, oltre ai soliti insulti nei confronti degli ex come Vlahovic, quest’ultimo tra i più fischiati e contestati durante la partita, vinta dai bianconeri con la rete di Miretti, c’è stato anche un brutto episodio sugli spalti al termine della gara, con protagonista il figlio di Vincenzo Italiano.
    Italiano Jr insultato nel Franchi
    Secondo la ricostruzione di molti mezzi di comunicazione testimoni dell’accaduto il figlio del tecnico della Fiorentina, Christian sarebbe stato insultato all’interno della tribuna d’onore del Franchi, non è chiaro se direttamente o per aver preso la difesa di alcuni tifosi juventini, presi di mira dai presenti. Christian, con la madre e la sorella, sarebbe stato ‘individuato’ come juventino e si parla anche di un contatto fisico sfiorato con chi lo insultava. Il figlio dell’allenatore sarebbe stato preso di mira ‘per errore’, se questa perifrasi ha senso nel parlare di un tifo calcistico per il quale si deve temere un’aggressione. Il tutto si è chiuso nel giro di un paio di minuti, ma quanto successo all’interno del Franchi non è stato affatto piacevole. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: McKennie computer, Miretti mai banale, Rugani gigante

    Il gol di Miretti al 10′ del primo tempo decide il match contro la Fiorentina. La squadra di Allegri soffre, ma la lavora bene in fase difensiva e alla fine consolida il secondo posto, complice lo scivolone del Milan a San Siro. Szczesny super, Locatelli ovunque, Rugani straordinario: ecco le pagelle della sfida.

    Szczesny 7.5

    Eccezionale allo scadere del primo tempo quando nega a Biraghi un gol su punizione che sembra fatto, già in precedenza aveva risposto bene a Gonzalez. Attento sui tanti palloni che gli piovono in area. LEGGI TUTTO