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    Young Boys-Inter 0-1, gol e highlights: la decide Thuram al 93′

    Gara tutt’altro che semplice per l’Inter a Berna contro lo Young Boys ma i nerazzurri la spuntano garzie a un gol di Thuram nel recupero. Partono meglio i padroni di casa con le chance per Hadjam e Virginius, l’Inter risponde con Bisseck. A inizio ripresa Dumfries si procura un rigore ma Arnautovic se lo fa parare. Young Boys vicinissimo al vantaggio con Monteiro che colpisce il palo. Nel finale la zampata di Thuram che regala il successo ai nerazzurri
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    Juve Next Gen, Scaglia ko: infortunio alla spalla e intervento chirurgico

    Momento decisamente poco fortunato in casa Juve Next Gen. I bianconeri, reduci dal ko contro l’Avellino, perdono per un lasso di tempo ancora da stabilire Simone Scaglia. Il portiere bianconero infatti, infortunatosi durante una sessione di allenamento, è stato costretto a ricorrere ad un intervento chirurgico. Un’assenza che si aggiunge a quella di Stivanello, con quest’ultimo sfortunato protagonista della rottura del crociato.
    Juve Next Gen, Scaglia operato
    Questo il comunicato del club bianconero in merito all’operazione a cui si è sottoposto l’estremo difensore Scaglia, con conseguente percorso riabilitativo: “A seguito del trauma distorsivo alla spalla sinistra riportato in allenamento, Simone Scaglia è stato sottoposto oggi ad intervento chirurgico di stabilizzazione gleno-omerale. L’operazione, eseguita dal Dott. Ravera, è perfettamente riuscita e il calciatore inizierà ora presso il J|medical l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. Per lui due sole apparizioni fino ad ora in stagione: ad agosto in Coppa Italia di Serie C nel ko con la Giana Erminio la prima, l’altra in campionato a fine settembre nell’1-1 con il Picerno. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Celtic 0-0, highlights: i nerazzurri si fermano sulla traversa

    La squadra di Gasperini non sfonda il muro alzato dal Celtic dal primo all’ultimo minuto. Il più pericoloso è Pasalic, schierato trequartista e vicino al gol in più occasioni nel primo tempo: la traversa ferma un suo colpo di testa e Schmeichel è bravo a bloccare con i piedi un suo destro ravvicinato. Il danese si esalta anche su un colpo di testa di Retegui. Nella ripresa il forcing prosegue, ma la stanchezza si fa sentire e la pioggia di cross non produce gol
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    Perin-Juve, rinnovo ufficiale: “Mi sento un co-titolare”

    Perin, ufficiale il rinnovo: il comunicato
    “Era nell’aria, come anticipato dallo stesso Mattia in conferenza stampa prima della sfida di UEFA Champions League contro lo Stoccarda: «Il mio rinnovo di contratto? Sto parlando con la Società e c’è voglia di continuare da entrambe le parti. Sono molto felice. Nei prossimi giorni ci saranno novità». E le novità, puntuali, sono arrivate. Ora, infatti, è scritto nero su bianco: Mattia Perin proseguirà la sua avventura con la Juventus fino al 30 giugno 2027. Un rinnovo di contratto che viene ufficializzato oggi – mercoledì 23 ottobre 2024 – dopo la sua grande prestazione di ieri sera contro lo Stoccarda, parando anche un calcio di rigore, ma che purtroppo non è bastata per evitare la prima sconfitta stagionale tra tutte le competizioni” – questa la nota ufficiale del club.
    Perin, parole da leader
    “Non mi sento un secondo portiere ma un co-titolare, ed è il Mister e la società che mi fanno sentire in questo modo; sta a noi dimostrare con il lavoro di essere tutti possibili titolari. D’altronde, se si gioca tantissimo, è giusto che tutti siano a disposizione sempre: fra noi portieri ci spingiamo ogni giorno a migliorarci. Io personalmente sto benissimo, cerco di portare un po’ di esperienza e, appunto, passione in tutto quello che faccio” – ha detto Perin nella conferenza pre Stoccarda. Parole da vero leader come quelle nel post partita: “Mi dispiace tantissimo perché credo che questa sera lo Stoccarda ci abbia messo in difficoltà. Io sono convinto che siamo una squadra di ragazzi molto intelligenti e questa sconfitta ci servirà da lezione per farci crescere. “Non ho mai visto nessuno avere successo senza avere dei fallimenti prima, se si può chiamare così una sconfitta”.
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    “Vanoli è la speranza del Torino per l’Europa”

    Col senno del poi il primo posto in solitaria della quinta giornata ha fatto più male che bene. «Un mese fa c’era tanta euforia intorno al Torino. Troppa? Non direi, essere primi per una giornata è il minimo sindacale per il popolo granata, al quale ormai basta davvero poco per gasarsi un po’. Anche chi, come me, non crede nell’attuale compagine societaria, era rimasto entusiasta nel vedere per qualche giorno il Toro in vetta. Dopo anni e anni di continue delusioni l’avvio era stato promettente».
    Da quel momento, però, sono arrivate solo amarezze: l’eliminazione in Coppa Italia e le tre sconfitte di fila in Serie A. Che succede al Toro? «Le prestazioni vanno analizzate. Ad esempio col Cagliari la sconfitta è bugiarda. In Sardegna la squadra ha fatto una buona gara e il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Detto ciò a inizio stagione alcuni episodi sono girati bene al Toro: penso al rigore sbagliato da Pasalic al novantaseiesimo o al gol quasi allo scadere di Coco a Venezia. Due vittorie che sarebbero potute essere quattro punti in meno. A San Siro, invece, il Toro era avanti 2-0 a un minuto dalla fine, ma il Milan ha tirato 24 volte in porta. Io, però, a volte sono troppo critico; perché ragiono da allenatore più che da tifoso».
    Cosa manca al Toro per puntare all’Europa? «Ci sono dei limiti strutturali in questa squadra. Quando perdi due titolari come Buongiorno e Rodriguez devi rifare daccapo la difesa, che l’anno scorso era il punto di forza del Torino. Adesso invece prendiamo troppi gol. Purtroppo senza investire adeguatamente per i sostituti dei giocatori migliori che vanno via anno dopo anno, faremo sempre fatica a essere competitivi».
    A chi bisogna aggrapparsi per sperare di vedere il Toro lottare per le Coppe? «A mister Vanoli, che merita piena e assoluta fiducia. Paolo è un uomo serio e con valori importanti, molto da Toro nell’animo. Resta il punto di riferimento per risollevarsi e riprendersi: c’è ancora tempo».
    Venerdì all’Olimpico arriva il Como di Fabregas: vietato sbagliare? «Serve una vittoria per ripartire e non perdere contatto con le squadre davanti, che hanno iniziato a macinare punti e vittorie. I lombardi stanno facendo bene e quindi per il Toro quello di venerdì sarà già un test importante da superare. Certamente servono i tre punti, se si vuole sperare in qualcosa di più del consueto decimo-undicesimo posto al quale ormai il Toro è, tristemente, abbonato».
    Davanti nonostante la pesantissima assenza di Zapata, stanno arrivando risposte incoraggianti da Sanabria e Adams. «Sono due buoni giocatori e stanno dando un apporto significativo, ma dietro di loro non c’è praticamente nessuno. Basta un raffreddore e il Torino in attacco si ritrova in emergenza. È vero che Vlasic volendo può fare la seconda punta, ma a livello numerico è evidente che serva un altro attaccante».
    Si è parlato di Balotelli: che ne pensa? «Lascerei perdere. Ormai è diventato quello che non matura mai e inizia ad avere anche una certa età. In più negli ultimi anni il Torino è stato caratterizzato dalla compattezza dello spogliatoio e da un gruppo solido. Non mi sembra che Balotelli sia la persona più adatta al mondo Toro». LEGGI TUTTO

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    Liverpool, Slot su Chiesa: “È arrivato in un campionato che va a un’altra intensità”

    78 minuti totali, distribuiti su tre partite nelle tre differenti competizioni. È il magro bottino ottenuto fin qui da Federico Chiesa con la maglia del Liverpool. Un ambientamento reso complicato dai continui problemi fisici che attanagliano l’esterno italiano, in ritardo di condizione rispetto ai compagni di squadra. Una situazione di cui ha parlato il suo allenatore, Arne Slot, nella conferenza stampa di vigilia al match di Champions contro il Lipsia: “È piuttosto semplice spiegarla, anche se certamente è un problema complesso – ha detto – . Federico ha saltato l’intera preparazione del pre campionato e poi è arrivato in un campionato dove l’intensità è più alta rispetto alla Serie A. Abbiamo appena incontrato due squadre italiane, quindi ora posso affermarlo con sicurezza. Questo rende difficile per lui fare il passo necessario per raggiungere i livelli di intensità del resto della squadra. Questo non ha molto a che fare con il campionato italiano o la Premier League, è più dovuto al fatto che ha perso un pre campionato completo ed è difficile per ogni giocatore, quando ci sono costantemente partite, portarli ai livelli a cui siamo arrivati”.

    “Difficile dire quando sarà in forma”

    Il mister dei Reds non si è voluto bilanciare sui tempi di recupero: “Difficile da dire – ha spiegato -, ma è una grande delusione per lui che entri ed esca continuamente dagli allenamenti. Mi dispiace per lui, ma ha firmato un contratto a lungo termine, quindi vedremo cosa ci darà una volta che sarà in forma. Al momento, sfortunatamente, è stato solo una o due volte tra i titolari e non di più”. LEGGI TUTTO