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    “Gesti fisici esasperati e troppe gare”: parla l’ortopedico

    Dottor Misischi, quando si potrà rivedere in campo Zapata? «Generalmente una lesione di questo tipo richiede dai 6 agli 8 mesi per il recupero, ma i tempi effettivi dipendono anche da diversi fattori. Ci sono tante variabili, nei percorsi di recupero possono sorgere degli imprevisti e i tempi possono allungarsi, lo abbiamo visto anche di recente con Schuurs. Poi dipende pure dal chirurgo stesso». 
    Ieri Zapata si è sottoposto agli esami, quali saranno i prossimi passi? «Per prima cosa deve essere operato. Prima avviene l’intervento e meglio è. Poi inizierà la riabilitazione. Come detto, i tempi di recupero sono soggettivi, non universali. In linea di massima dopo circa un mese il ginocchio inizierà ad avere una mobilità soddisfacente e anche il tono muscolare comincerà a crescere. A circa due mesi e mezzo o tre dall’intervento potrà iniziare a correre, ma in questo caso i tempi potrebbero essere anche ridursi, tutto dipenderà da come procederà la prima parte del percorso riabilitativo. Ci vorranno poi altri tre mesi o tre mesi e mezzo per la rieducazione sul campo. In totale, dopo circa sei mesi un atleta che subisce un intervento come quello a cui si sottoporrà Zapata riesce a muoversi con disinvoltura. Poi però deve anche tornare a giocare a calcio ad alti livelli e per questo sarà necessaria l’ultima parte del percorso».  
    Quale sarebbe? «La rieducazione al gesto tecnico. Anche in questo caso i tempi sono soggettivi, ma vanno comunque a sommersi a quelli del percorso riabilitativo descritto in precedenza».
    Zapata ha 33 anni, ad aprile ne compierà 34. L’età, non più verde per un calciatore, può essere un fattore che rischia di allontanare ulteriormente il suo rientro in campo? «Si tratta comunque di un uomo giovane, per questo non mi soffermerei sulla questione dell’età. Semmai va considerato che Zapata è un calciatore con una fisicità di un certo tipo, ha una muscolatura importante che dovrà poi recuperare e per questo ci vorrà del tempo».  
    Quali altri variabili ci sono da tenere in considerazione per il suo recupero? «Conterà anche l’aspetto mentale, perché durante il percorso riabilitativo ci saranno momenti dolorosi nei quali potrà sorgere un po’ di paura». 
    Zapata ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore ma anche del menisco mediale e laterale: possono complicare il recupero? «I tempi di recupero da un infortunio al legamento crociato sono così lunghi che i problemi al menisco non incidono particolarmente, come detto stiamo parlando comunque di diversi mesi. Bisogna poi capire se le lesioni sono saturabili: in questo caso il menisco non viene asportato ma ci sarebbe una maggiore attenzione sul recupero». 
    Ora Zapata, prima Bremer, Pedri, Carvajal ma anche altri: come mai così tanti calciatori stanno subendo gravi infortuni alle ginocchia? «Ci sono due considerazioni da fare: la prima è legata all’esasperazione del gesto fisico, si gioca un calcio molto dinamico dove si spinge sempre di più, la seconda è legata al numero di partite giocate». 
    Si gioca troppo come, tra l’altro, anche diversi protagonisti del mondo del calcio sostengono? «La questione è che per essere competitivi bisogna arrivare al limite delle proprie possibilità, il numero di partite non incide tanto sul fisico ma più si gioca, cercando sempre di mantenere alto il livello delle prestazioni dal punto di vista atletico, più c’è il rischio di infortunarsi». 
    Dopo un infortunio di questo tipo, come quello occorso a Zapata, si può tornare a giocare agli stessi livelli di prima? «Sì, si può tornare agli stessi livelli che si avevano prima dell’infortunio, ma può anche capitare che ci si fermi un gradino sotto. Anche il livello delle prestazioni quando si torna in campo dipende da tante variabili». LEGGI TUTTO

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    Torino, piove sul bagnato: dopo Zapata infortunio per un altro big

    Di seguito il comunicato con il quale la Serbia ha reso noto i dettagli dell’infortunio di Ivan Ilic:
    “Un gran numero di partite sta lentamente prendendo il sopravvento e, come ha detto l’allenatore Dragan Stojkovi? nella conferenza stampa di oggi, non esiste squadra nazionale che non subisca infortuni ai suoi giocatori. L’allenatore delle Aquile non potrà contare su Ivan Ilic per le sfide contro Svizzera e Spagna per infortunio. Il giocatore salterà gli impegni di ottobre a causa di un’infiammazione al tendine d’Achille.
    Ivan Ili? è arrivato al Centro Sportivo della FSS a Stara Pazova in compagnia di uno dei medici della nostra migliore nazionale, Dejan Aleksandri?, per riferire il tutto all’allenatore Dragan Stojkovi?, salutare i suoi compagni di squadra e augurare a tutti il ??successo nelle prossime partite nella divisione “A” della Nations League”. LEGGI TUTTO

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    Allarme Toro: Zapata, limiti e ko. Serve solidità, ma la società?

    TORINO – Il buco nero per il Toro ha un nome e non c’è bisogno di aver letto i libri di Stephen Hawking per comprendere che si chiama Zapata. In un secondo, quel maledetto secondo che alla fine della partita ha inghiottito in un colpo solo il suo ginocchio sinistro e il 30% della forza e delle potenzialità del Torino, un terremoto si è abbattuto sulle speranze, sulle ambizioni, sulle prospettive, sulla solidità e sui destini della squadra di Vanoli. Ceduto Buongiorno, che per i granata rappresentava un leader universale, e venduto anche Bellanova, il miglior produttore di pericoli e assist della scorsa stagione, era rimasto il colombiano a trascinare i compagni con i suoi movimenti a tutto campo, con il suo alto indice di aggressività e con i suoi gol (3 in campionato più uno in Coppa Italia, dopo la dozzina di reti della scorsa stagione), e a rappresentare un punto di riferimento fondamentale nello spogliatoio, con la sua personalità. Fine: in un istante tutto è andato in fumo, è evaporato.
    L’infortunio di Zapata
    E, in attesa delle sentenze mediche ufficiali, fin d’ora la prospettiva di dover rinunciare a Zapata per tutta la stagione assume davvero i contorni di un buco nero, all’interno del quale si è dissolto improvvisamente tutto un mondo. «Puntiamo all’Europa», avevano già detto più giocatori. Puntare all’Europa, provarci, era anche il vademecum emerso dalle discussioni di inizio stagione tra Cairo, Vagnati e Vanoli. E il brillante inizio di campionato aveva persino sfornato, una tantum, quel 1° posto in solitudine alla 5ª giornata: un viatico, ma pure un piedistallo concreto per la lievitazione delle ambizioni. Invece, adesso… Mettiamo i fattori in fila: 1) data la voragine che si è aperta in attacco (e vediamo anche se Adams continuerà così spesso a segnare, senza i movimenti scardina-difese di Duvan); 2) dato il processo di sgonfiamento del soufflé uscito dal forno a settembre (3 ko di fila, considerando anche l’eliminazione dalla Coppa Italia); 3) dati i preesistenti limiti strutturali della rosa in specie in difesa e sulle fasce; 4) e dato pure il contesto (l’esordiente Vanoli con al fianco una società scheletrica e globalmente non all’altezza), non si può escludere a priori, purtroppo, il rischio, l’incubo che questa squadra tra qualche mese si ritrovi risucchiata nelle parti mediobasse della classifica.
    Alludiamo al pericolo del dissolvimento della fiducia, della scomposizione dell’unità di gruppo e di uno scollamento rispetto alla rivoluzione tattica e di mentalità propugnata da Vanoli: non sia mai! Ma i pericoli vanno compresi e affrontati, per prevenirli: e un allenatore va coadiuvato e difeso anche aiutandolo a sbagliare il meno possibile. Mentre i giocatori non vanno soltanto motivati, ma anche rimessi dentro a un recinto quando deragliano nei comportamenti, nello spirito di sacrificio, nell’attaccamento. Tra l’altro: quel richiamo lanciato da Vanoli alla vigilia di San Siro proprio quanto ai comportamenti, agli stili di vita e all’impegno in allenamento ci aveva già fatto pensare, e parecchio.
    I prossimi impegni in campionato
    Per la tranquillità di tutti, meglio bloccare subito l’emorragia e fare punti alla ripresa del campionato sia a Cagliari, sia dopo col Como. I 3 ko di fila sono arrivati sotto una mole di reti incassate (8; e già 11 sono i gol presi in 7 giornate). Questa squadra, così indebolita in difesa (non dimentichiamo anche l’uscita di scena dell’ex capitano Rodriguez, non sostituito da un braccetto di ruolo per il centrosinistra), ha già ampiamente dimostrato di ballare troppo (nessun’altra formazione ha subito più tiri nello specchio) e di andare troppo spesso per merenda sia nelle cosiddette transizioni difensive, sia nelle marcature (a Milano il non plus ultra in negativo, sui 3 gol dell’Inter). Non abbiamo compreso appieno i ripetuti cambiamenti dell’assetto difensivo nelle scelte dei titolari e lo spostamento forzato negli ultimi tempi di Coco da centrale a braccetto: la fase difensiva appariva più solida a inizio stagione. E la mediocrità delle fasce, tra fragilità difensive e scarso apporto alla manovra offensiva, rappresentano un altro limite strutturale imputabile a Cairo e al suo organico dt.
    Vagnati, intanto, scalda, cura, protegge, accresce l’attaccamento dei giocatori (e il fegato dei tifosi) andando in tv a dire che li prende con l’idea di venderli a una squadra più importante magari anche già l’anno dopo: «Così ho convinto Adams», mentre Ricci ormai è diventato così bravo da poter giocare «con qualsiasi allenatore in qualsiasi squadra». Un vilipendio sportivo, storico, strategico, sentimentale e morale. Cairo, contestatissimo, non si vede allo stadio da maggio e non sappiamo che presa reale abbia sulla squadra. Vagnati, con le sue qualità ma anche con i suoi limiti oggettivi, è l’unico vero assistente dirigenziale di Vanoli (il vicedt Moretti sta un passo indietro), nonché l’unico preside per la scolaresca dello spogliatoio. Con Cairo, da sempre, le debolezze della squadra sono amplificate dalle debolezze societarie. Quando le cose vanno benino, gli allenatori si illudono a turno di coprire loro stessi le latitanze e le omissioni della società. Quando invece le cose vanno male per lungo tempo, o ci lasciano le penne oppure devono compiere imprese per portare la barca in salvo. E questo lo dicono i fatti, la storia, i campionati, i 19 anni di Cairo. Se anche il destino fosse arrabbiato con lui, non avrebbe potuto colpirlo meglio a ‘sto giro: ficcando Zapata in un buco nero, ha levato al presidente e al suo dt un mare di alibi, di pretese e di scudi protettivi. I nodi, e il solito pettine. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, ko interno per Magnanelli: 2-0 per la Fiorentina

    Juventus-Fiorentina Primavera,  rivivi la diretta

    95′ – Termina qui la sfida!La Juve cade in casa contro la Fiorentina: 2-0 per la viola a Vinovo. 

    90′ – Ultimo cambio per la Juve!Dentro Biliboc per Crapisto. 

    89′ – Occasione Fiorentina!Crapisto tutto solo davanti a Zelezny non riesce a trovare la porta. Prima è bravo il portiere polacco, poi è la traversa a salvare i bianconeri.

    86′ – Cambio per la Fiorentina!Fuori Rubino e dentro Deli. 

    81′ – Occasione Juve!Bassino di testa manda fuori di poco. 

    77′ – Cambio per la Juventus!Dentro Scienza per Pugno. 

    76′ – GOL FIORENTINA!Caprini si inventa una rete bellissima: l’esterno viola salta Bassino e col mancino fulmina Zelezny. 

    72′ – Juventus a trazione anteriore dopo i cambi.Magnanelli tenta il tutto per tutto per recuperare la partita.

    68′ – Altro doppio cambio per la Fiorentina!Dentro Ievoli e Scuderi, fuori Presta e Balbo.

    66′ – Ancora Juve in avanti!Sempre Di Biase di testa, stavolta trova la deviazione di un difensore viola. 

    65′ – Doppio cambio Fiorentina!Fuori Braschi e dentro Elia. Entra Caprini ed esce Romani. 

    64′ – Subito pericolosi i nuovi entrati!Finocchiaro mette in mezzo per Di Biase che di testa manda di poco fuori. 

    62′ – Triplo cambio per la Juve!Dentro Boufandar, Di Biase e Finocchiaro, escono Vacca, Florea e Ventre. 

    60′ – Ammonito Presta!Il capitano viola entra scomposto su Montero.

    57′ – Pericolosa la Juventus!Florea da ottima posizione calcia con il destro e il pallone finisce sopra la traversa. 

    52′ – Occasione Fiorentina!Romani calcia benissimo la punizione, ma Zelezny vola e salva i suoi. 

    50′ – Partita più accesa e viva in questo secondo tempo!

    49′ – Sul ribaltamento di fronte la Fiorentina si guadagna un corner: presta in rovesciata prova l’eurogol. 

    47′ – Ventre si guadagna un angolo. Sulla battuta arriva il colpo di testa di Bassino verso il centro dell’area che viene liberato dalla difesa viola. 

    46′ – Iniziata la ripresa.Nessuno cambio per le due formazioni.

    INTERVALLO

    45+2′ – Termina la prima frazione di gioco con la Fiorentina avanti sulla Juventus. 

    45′ – Due i minuti di recupero.

    41′ – Occasione Fiorentina!Presta prova la conclusione, Zelezny si supera e devia in angolo. 

    34′ – Occasione Juve!Vacca mette in mezzo un bel pallone sul quale si avventa Savio, il tiro del centrale bianconero viene deviato da Leonardelli. L’arbitro, però, ferma tutto per fuorigioco. 

    31′ – Ammonito Romani!Il giocatore della Fiorentina trattiene in modo reiterato Crapisto e si prende il giallo.

    27′ – Rubino ci prova col destro su punizione, pallone fuori. 

    26′ – Ammonito Ripani!Il centrocampista entra in modo scomposto, sul pallone, e stende due gicoatori della Fiorentina. 

    23′ – GOL FIORENTINA!Rubino con grande freddezza supera Zelezny e porta avanti la Viola. 

    22′ – RIGORE PER LA FIORENTINA!Grealud stende Trapani e l’arbitro fischia senza nessun dubbio.

    20′ – Occasione Juve!Ripani prova il mancino dalla distanza, il pallone rimbalza davanti a Leonardelli che devia ma con qualche difficoltà. 

    15′ – Partita in grande equilbrio, poche le occasioni sin qui. 

    10′ – Braschi cade in area e reclama il rigore, l’arbitro gli indica di alzarsi.

    9′ – La Fiorentina pressa molto alto e crea problemi nella fase d’impostazione dei bianconeri. 

    7′ – Presta prova il tiro da fuori, pallone alto. 

    5′ – Prima occasione per la Juve!Crapisto ruba palla, si accentra e prova il tiro con il mancino, pallone fuori. 

    1′ – Iniziato il match a Vinovo. 

    Juve-Fiorentina Primavera, dove vederla in diretta tv e streaming

    Il match tra Juventus e Fiorentina sarà visibile su Sportitalia, canale 60 del digitale terrestre oppure in streaming sul sito dell’emittente. In alternativa, sarà possibile seguire qui la diretta testuale dell’evento.

    Juve-Fiorentina Primavera, le formazioni ufficiali

    Juventus: Zelezny, Ventre, Bassino, Savio, Grelaud, Crapisto, Ripani, Pugno, Vacca, Montero Benia, Florea.A disposizione: Radu, Boufandar, Verde, Di Biase, Biliboc, Scienza, Finocchiaro, Sosna, Keutgen, Rizzo, Ngana.Allenatore: Magnanelli.

    Fiorentina: Leonardelli, Sadotti, Harder, Rubino, Keita, Romani, Trapani, Braschi, Kouadio, Luis Balbo, Presta.A disposizione: Vannucchi, Lamouliatte, Ievoli, Deli, Pisani, Elia, Fei, Scuderi, Caprini, Angiolini.Allenatore: Galloppa. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Montero non ingrana: altro ko e tris Potenza. La classifica…

    Juve Next Gen-Potenza, la diretta testuale

    90′ + 5′- FINISCE LA PARTITA!

    90′ + 4′ – Miracoloso Alastra che dice no al possibile pareggio della Next Gen con Anghelé.

    90′ – Assegnati cinque minuti di recupero.

    83′ – Mancini appena entrato non riesce a ribadire in rete a un metro dalla porta.

    82′ – Esce Afena-Gyan per Mancini. 

    79 ‘ Anghelé si divora il 3-3! Il numero 10 bianconero non trova la porta su un bel cross rasoterra di Da Graca.

    73′ – Dentro Owusu per Faticanti nella Next Gen.

    63′ – LA RIAPRE LA JUVE NEXT GEN! Il neo entrato Da Graca torna a segnare con una girata sugli sviluppi di un calcio di punizione.

    60′ – Colpo di testa di Guerra, ma palla troppo alta.

    57′ – Dentro Erradi per Ghisolfi nel Potenza.

    56′ – Doppio cambio per Montero: dentro Macca e Anghelé per Paulumbo e Papadopoulos.

    53′ – Palumbo si conferma come il più pericoloso nella Juve Next Gen con una punizione che non termina lontana dai pali difesi da Alastra.

    49′ – IL POTENZA CALA IL TRIS. Eurogol di Castorani che trova l’angolino da oltre trenta metri.

    46′ – Inizia il secondo tempo, entra Da Graca per Semedo.

    45′ + 2′ – Finisce il primo tempo.

    45′ – Segnalati due minuti di recupero.

    43′ – GOL DEL POTENZA! La squadra rossoblù completa la rimonta con un altro contropiede finalizzato da una bella conclusione a giro di D’Auria. Troppo distratta la difesa bianconera.

    42′ – DAFFARA MIRACOLOSO! Doppio miracolo del portiere bianconero che respinge prima la conclusione di Caturano e poi il tap-in a botta sicura di Schimmenti.

    41′ – Tentativo in rovesciata di Caturano che non impensierisce Daffara.

    30′ – Primo giallo anche per il Potenza per un fallo di Rillo su Comenencia.

    27′ – Ancoa Caturano pericoloso, ma Daffara si fa trovare pronto e respinge la conclusione in angolo.

    23′ – Spinge il Potenza che prova a passare in vantaggio con una conclusione forte di Caturano che viene respinta da Daffara.

    21′ – PAREGGIO DEL POTENZA! I rossoblù trovano subito l’1-1 sfruttando un contropiede concluso da Schimmenti.

    12′ – Il primo giallo della partita è per Palumbo della Next Gen per un fallo su Castorani.

    11′ – Scatenato Comenencia che va ad un passo dal gol del raddoppio con una bella conclusione da fuori.

    6′ – Ci prova Guerra con un bel diagonale su assist di Semedo, palla che sfiora il palo.

    2′ – GOL DELLA JUVENTUS NEXT GEN! La sblocca subito Palumbo con il suo secondo gol consecutivo dopo quello contro il Benevento. Il centrocampista è bravo a capitalizzare con un destro preciso un’azione confezionata da Comenencia e Afena Gyan. 

    1’ – INIZIA LA PARTITA! LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Lecce ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Diretta Udinese-Lecce: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Udinese-Lecce su Tuttosport.com
    Dove vedere Udinese-Lecce streaming e diretta tv
    Udinese-Lecce, gara valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15:00 al Bluenergy Stadium di Udine sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Udinese-Lecce
    UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Zemura; Brenner, Lucca. Allenatore: Runjaic.A disposizione: Padelli, Sava, Abankwah, Guessand, Giannetti, Ebosse, Palma, Kamara, Aitta, Ekkelenkamp, Modesto, Thauvin, Davis, Bravo. Indisponibili: Kristensen, Payero, Pizarro, Sanchez. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret; Morente, Rebic, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.A disposizione: Früchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Jean, Bonifazi, Rafia, Coulibaly, Oudin, Marchwinski, Helgason, McJannet, Sansone, Pierotti, Hasa. Indisponibili: Bonifazi, Berisha, Kaba, Banda, Burnete. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Mariani (Aprilia).Assistenti: Bindoni e Tegoni.IV uomo: Crezzini.Var: Di Paolo.Avar: Paterna. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Genoa ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Per l’Atalanta quella contro il Genoa è un’occasione davvero molto importante per arrivare a quota 10 in classifica e andare alla seconda sosta stagionale per le nazionali con un buon bottino di punti. Considerando anche il cammino in Champions League e nonostante un paio di passi falsi evitabili, l’avvio di stagione dell’Atalanta è positivo e ci sono già giocatori che sono arrivati in estate dal mercato che si stanno prendendo la scena come Kossounou, Bellanova e lo stesso Samardzic. Osservato speciale con il Genoa sarà il centravanti dell’Italia Retegui, ex della partita e già a quota 4 gol in campionato. In casa Genoa Gilardino dovrà fare a meno di Malinovskyi, Messias, Badelj, Frendrup ed Ekuban. Così ecco il reintegro in rosa di Melegoni mentre sarà la prima volta di Norton-Cuffy, ripresosi dall’operazione subita ai piedi al suo arrivo in Italia
    Diretta Atalanta-Genoa: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Atalanta-Genoa su Tuttosport.com
    Dove vedere Atalanta-Genoa streaming e diretta tv
    Atalanta-Genoa, gara valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Genoa
    ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Godfrey, Comi, Sulemana, Palestra, Cuadrado, Zaniolo, Pasalic, Samardzic, Vlahovic. Indisponibili: Djimsiti, Toloi, Scalvini, Scamacca, Ruggeri, Brescianini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    GENOA (3-5-2): Gollini; Vogliacco, Bani, Vasquez; Zanoli, Thorsby, Miretti, Bohinen, Martin; Vitinha, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.A disposizione: Leali, Sommariva, De Winter, Marcandalli, Accornero, Masini, Honest, Sabelli, Kassa, Melegoni, Ekhator, Matturro, Ankeye. Indisponibili: Messias, Malinovskyi, Ekuban, Badelj, Frendrup. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Chiffi (Padova).Assistenti: Mastrodonato e Palermo.IV uomo: Cosso.Var: Marini.Avar: Pezzuto. LEGGI TUTTO

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    Inter e Milan, non solo biglietti: i ricatti a San Siro da bar a parcheggi

    Fra i capitoli più interessanti, si può leggere come “nelle prime settimane del 2023, si apprendeva che alcuni soggetti riconducibili a Luca Lucci (leader della Curva Sud, ndr), esercitassero, già dal gennaio 2022, attività di natura estorsiva in pregiudizio di una cooperativa avente ad oggetto il servizio di catering e di vendita di bevande all’interno dello stadio Meazza. Tra i soggetti coinvolti vi sarebbe stata la presenza di Marianna Tedesco, indicata quale emissaria di Lucci e incaricata nel sostenere i contatti con i responsabili di tale cooperativa fornendo, e/o comunque emettendo fatture, per prestazioni inesistenti, per conto della società ‘MIA Milano s.r.l.’. Dopo alcuni giorni veniva rivelata una seconda notizia nel corso della quale si apprendeva che, verso la fine del 2021, alcuni tifosi ultras della Curva Sud del Milan, sempre legati a Luca Lucci avevano bloccato gli ‘spaltisti’ addetti alla vendita delle birre all’interno dello stadio Meazza per protestare ad un immotivato rincaro, ritenuto eccessivo ed indebito, applicato sul prezzo della bevanda dalla cooperativa titolare. A causa ed a seguito di ciò, Luca Lucci, insieme ad altri ultras della curva Nord dell’Inter, ed in una occasione anche col defunto Vittorio Boiocchi, avvicinavano i responsabili delle cooperative che gestiscono le vendite delle bevande all’interno dello stadio di San Siro, nonché all’interno dei bar ivi collocati, imponendo loro una compartecipazione, e quindi cointeressenze, attraverso società di comodo, nella vendita delle bevande in occasione degli eventi calcistici. Dopo un iniziale rifiuto, veniva raggiunto un accordo, consistente in un ‘compenso’, per l’anno 2021, di 10.000 euro versato, per il tramite di Marianna Tedesco, dalla cooperativa gestionale alla ‘MIA Milano S.r.l.’ la quale, a sua volta, avrebbe ‘coperto’ la dazione indebita con una fattura per prestazione di fatto inesistente emessa dalla medesima Tedesco. Inoltre, Lucci ed alcuni esponenti degli ultras dell’Inter, per il tramite di Andrea Beretta, non riuscendo ad assumere direttamente l’appalto, avevano preteso che, ad ogni evento calcistico svolto, le cooperative avrebbero dovuto cedere loro 500 birre ad un ‘prezzo imposto’ inferiore a quello ordinario di vendita, corrispondente a € 3 cadauno, per poi procedere alla distribuzione nelle due curve delle predette birre ad un prezzo maggiorato, corrispondente a € 5/6 cadauno, lucrando quindi la differenza. L’operazione del ritiro ticket e delle bevande durante gli eventi era stata affidata a Francesco Lucci, fratello di Luca”.
    Il prezzo delle birre e i bigliettini
    Più avanti, viene pubblicato il verbale dell’interrogatorio a Paolo Furnari ed Elena Cavalcanti, collaboratori di Renzo Rosso, rappresentante della Fit società cooperativa subappaltatrice della Air Food Stadio srl, la società di catering che si occupa dello stadio San Siro, nei quali i due raccontano che le consegne per il personale sono state, di “…evitare sempre lo scontro… poiché allo stadio succede di tutto, può capitare che ci sia qualcuno che prenda delle bevande e non le paghi utilizzando la prepotenza… Ricordo che durante la precedente stagione ’21-22, si è verificato che durante la seconda partita che il Milan ha giocato in casa, i nostri punti vendita all’interno della Curva Sud non hanno potuto lavorare perché alcuni ultras impedivano ai clienti di avvicinarsi ai bar, facendo delle barricate fisiche. Noi abbiamo protestato con le Forze di Polizia e con il Centro Operativo dello stadio, ma ci avevano risposto che non potevano fare nulla…”. E in un faccia a faccia con Francesco Lucci, fratello di Luca, Furnari racconta che “mi ha chiesto di trovare un accordo perché a suo dire i suoi ragazzi della Curva consumavano una grande quantità di birra, quindi sarebbe stato per loro conveniente avere uno sconto. Ho preso del tempo per valutare la situazione, abbiamo parlato con i dirigenti della società Milan, i quali ci hanno consigliato di applicare il vecchio prezzo di 5 euro solo nel settore della Curva del Milan e di applicare l’aumento negli altri settori dello stadio. Per correttezza abbiamo deciso di non aumentare il prezzo della birra in tutti i settori, riportando il prezzo a 5 euro. Ad ogni partita del Milan noi consegniamo 500 bigliettini (ticket) a Francesco Lucci, contrassegnati con timbro della società e data, lui in cambio ci paga 1.500 euro. Ogni biglietto corrisponde alla consumazione di una birra, in quanto presentando quel bigliettino al banco del bar i miei collaboratori forniscono una birra al cliente senza emettere lo scontrino”. LEGGI TUTTO