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    Torino, serve un altro Radonjic per meritare quel 10

    I numeri di maglia danno prestigio ma impongono responsabilità. E, in campo, il peso che si porta sulle spalle è direttamente proporzionale a quello delle aspettative. È sicuramente il caso di Nemanja Radonjic, funambolico trequartista del Torino che deve dimostrare di meritare il numero di maglia che ha scelto all’alba di questa stagione.
    Dal 49 indossato nella prima stagione in granata al 10 che, oltre ai rimandi al passato glorioso granata e dei giocatori che lo han- no indossato con fierezza (su tutti, va da sé, Valentino Mazzola, capitano del Grande Torino), sa di autoconvincimento nel considerarsi un punto di riferimento. Le idee, e le certezze interiori, adesso però hanno bisogno di diventare fatti concreti in campo, per dimostrare di meritare il numero di maglia e la titolarità nel 3-4-2- 1 granata.
    Il difficile inizio di stagione
    In questo inizio di stagione Radonjic è andato a sprazzi, un po’ come ha fatto nel corso della sua carriera, alternando colpi di genio a pause preoccupanti dal gioco. In Coppa Italia, contro la FeralpiSalò, il serbo ha cominciato molto bene, sfiorando il gol in apertura di partita e fornendo – con una giravolta e un colpo di tacco di alto livello – l’assist a Vojvoda per il gol dell’1-1.Timida la prova nei quarantacinque minuti giocati contro il Cagliari, quando è partito dalla pan- china perché nei giorni precedenti non aveva convinto Juric durante gli allenamenti al Filadelfia, mentre contro il Milan è tornato dall’inizio senza però riuscire a incidere. Invero, nessuno dei trequartisti schierati da Juric ha avuto vita facile tra le linee, però l’ottimo atteggiamento difensivo dei rossoneri non può essere considerato un alibi se fai dell’imprevedibilità la tua arma migliore in campo. Considerato che un anno fa, a questo punto della stagione (cioè a fine agosto), Radonjic aveva già segnato 2 gol – in Coppa Italia contro il Palermo, in cui aveva fornito anche un assist, e in campio- nato contro la Cremonese – è lecito attendersi molto di più dal serbo già dalla prossima sfida, domenica alle 18.30 all’Olimpico Grande Torino contro il Genoa.
    Il rapporto con Juric
    Il suo rapporto con Juric, nonostante non sia nato sotto una buona stella lo scorso anno, adesso è buono. Nella passata stagione Ivan ha lavorato molto su Radonjic, riabilitandolo dal punto di vista calcistico dopo la stagione 2021-22 molto negativa (solo 12 spezzoni di gara, per un totale di 342 minuti) tra Marsiglia e Benfica. Ma il tecnico, come i tifosi, non si accontenta delle prestazioni alterne del suo nuovo numero 10 e continua a pungolarlo negli allenamenti al Filadelfia e in partita, in attesa di vedere la giusta continuità. «È stato un mese e mezzo di livello assoluto, un giocatore fantastico che fa la differenza, ma è durato cinque o sei partite», ha detto l’allenatore dopo il pareggio contro il Cagliari, rincarando la dose poco dopo: «È un artista…».
    Nella testa del tecnico, viste le qualità nel palleggio di Radonjic e la capacità di duetta- re con i compagni, è lui il titolare sul versante sinistro della trequarti, con Karamoh riserva. Indipendentemente da quello che succederà in questi giorni, e dagli eventuali innesti sul mercato, Juric attende risposte concrete da Radonjic: l’appuntamento più importante sarà domenica contro il Genoa. Una partita da vivere e giocare da 10. LEGGI TUTTO

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    Lukaku alla Roma, è fatta: le cifre della trattativa e tutti i dettagli

    Gli ultimi rumors rivelano che i due club sono in dirittura d’arrivo per l’accordo totale, infatti si starebbero limando gli ultimi dettagli: l’ex attaccante dell’Inter approderebbe alla corte di Mourinho con la formula del prestito secco oneroso a 5,8 milioni di euro più bonus che porterebbero i Blues a incassarne circa 8.
    Inoltre sono stati fatti passi in avanti anche sul tema dell’ingaggio che il belga percepirà nella Capitale ovvero circa 7,5 milioni di euro… LEGGI TUTTO

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    Berardi-Juve, Carnevali: “Nessuna possibilità. Caso che dà molto fastidio”

    Carnevali: “Giocare senza Berardi vuol dire tanto”
    Carnevali ha proseguito: “Quanto da fastidio il caso Berardi da 1 a 10? Anche 11 (ride, ndr). Fa parte del nostro sistema. Penso ci sia da lavorare molto per migliorare anche questo tipo di sistema perché alla fine di queste situazioni chi ne viene penalizzato, al di là del giocatore perché certe cose non si concretizzano, è la società. Giocare senza Domenico Berardi, che è il nostro giocatore migliore, vuol dire tanto” per poi concludere: “Non possiamo neanche pensare di fare movimenti di mercato quando mancavano 2 giorni all’inizio del campionato. Fa parte anche di professionalità e di gestione di una società”. LEGGI TUTTO

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    Champions 2023, le partite dei Playoff: calendario e orari del ritorno

    Si giocano le gare di ritorno dei Playoff di Champions League 2023/24, in palio l’accesso alla fase a gironi della competizione. Tre le gare in programma martedì 29 agosto alle 21.00: Galatasaray-Molde, Young Boys-Maccabi Haifa e Panathinaikos-Braga, in diretta su Sky e in streaming su NOW. Mercoledì 30 agosto, sempre alle 21.00, altre tre partite in diretta su Sky: AEK Atene-Royal Antwerp, Copenhagen-Rakow e PSV-Rangers, la visione di quest’ultima sfida sarà disponibile su Sky Q per gli abbonati Prime. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: disastro Alex Sandro, guizzo Pogba, Vlahovic di rabbia

    Meno male che c’è Vlahovic. L’attaccante serbo, con un colpo di testa che rasenta la perfezione, toglie dai guai la Juve contro un ottimo Bologna: 1-1 il risultato finale allo Stadium. Ferguson punisce l’approccio sbagliato, poi nella ripresa la svolta con i lampi di Pogba e la splendida incornata di Dusan sul cross di Iling. Flop l’arbitro Di Bello. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic si prende la Juve: il gesto e la frase ai tifosi a fine partita

    Un’estate al centro del mercato. No, non è un titolo di un film, ma soltanto come ha trascorso Dusan Vlahovic gli ultimi mesi. L’attaccante della Juve sembrava ormai a un passo dall’addio, finito nella lista dei sacrificabili per “sistemare i conti”, con il club bianconero pronto a sostituirlo con Romeu Lukaku. Una mossa che però sin da subito ha trovato ostacoli: da quelli economici (il mancato accordo col Chelsea sul prezzo del serbo), l’opposizione dei tifosi juventini che hanno bocciato lo scambio e infine lo stesso Vlahovic che più volte, soprattutto tramite social, ha rivendicato la voglia di essere il numero 9 della Juve. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cagliari-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Cagliari-Inter: diretta tv e streaming
    Cagliari-Inter, posticipo della 2ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 all’Unipol Domus di Cagliari e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN e Sky Zona DAZN (canale 214).
    Le probabili formazioni di Cagliari-Inter
    CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana, Azzi; Luvumbo, Oristanio. Allenatore: Ranieri. 
    A disposizione: Aresti, Scuffet, Capradossi, Di Pardo, Goldaniga, Deiola, Jankto, Kourfalidis, Prati, Viola, Pavoletti, Shomurodov. 
    INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. Allenatore: S. Inzaghi. 
    A disposizione: Audero, Di Gennaro, Bisseck, Stabile, Stankovic, Asllani, Sensi, Cuadrado, Frattesi, Carlos Augusto, Arnautovic.
    ARBITRO: Fabbri di Ravenna. 
    ASSISTENTI: Mondin-Di Iorio. 
    IV UOMO: Ayroldi. 
    VAR: Marini.
    ASS. VAR: Longo.
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    Sarri post Lazio-Genoa: “Dal 20′ in poi non abbiamo concesso niente”

    Al termine della sfida Maurizio Sarri ha commentato la prestazione dei suoi: “Un brutto ingresso in partita, la squadra era nervosa e timorosa con tanti palloni persi in costruzione. Ci abbiamo provato abbastanza ma senza la qualità giusta che in questo periodo ci manca. I giocatori che di solito ci fanno vincere in questo momento non non sono in condizione per riuscire a saltare l’avversario. L’atteggiamento mentale è stato di buon livello, li abbiamo chiusi in area per periodi di tempo lunghissimi. Io ho visto passi in avanti”.
    Sarri: il Napoli, Kamada e Guendouzi
    Successivamente Sarri ha aggiunto: “La linea difensiva stasera l’ho vista bene, abbiamo qualche problema a trovare il giusto filtro con i centrocampisti ma mi sembra che abbiamo concesso poco agli avversari, che non sono di livello basso per quanto riguarda il reparto offensivo. Dal 20′ in poi non abbiamo concesso niente”. Infine, sul prossimo impegno contro il Napoli e la condizione di Kamada: “La partita a Napoli vale tre punti come tutte le altre. Kamada in questo momento è difficilmente valutabile, si è cominciato ad allenare pochi giorni fa. Si vede che ha delle qualità di alto livello in fase di palleggio e ha buoni tempi di inserimento. Il resto è tutto frutto del lavoro, appena salirà come livello di condizione fisica diventerà forte. Guendouzi? Non lo so se arriva, non mi sono preoccupato del mercato”. LEGGI TUTTO