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    Champions, Caressa sul nuovo format: “Importante fare tanti gol, c’è chi l’ha capito”

    Tante goleade, in queste prime partite di Champions League: ma perché? Fabio Caressa ad “After Party – Best of Europe” analizza la situazione: “Alcune squadre hanno capito l’importanza di segnare tanti gol e avere una buona differenza reti, con la nuova formula della Champions. Altre non hanno ancora questa mentalità. Così come è fondamentale giocare tutte le partite fino alla fine: anche un gol in apparenza inutile può essere determinante” LEGGI TUTTO

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    “After Party – Best of Europe”, il nuovo appuntamento su Sky condotto da Federica Masolin

    C’è una nuova grande novità del giovedì sera: alle 23.30 “After Party – Best of Europe”, il nuovo appuntamento condotto da Federica Masolin che, in un’ora, ricostruirà tutto quello che è successo nella tre giorni di sfide continentali, con i commenti di chi ha vissuto in prima persona le emozioni delle partite, per rivivere tutto il meglio delle Coppe. Ospiti in studio Fabio Caressa, Beppe Bergomi, Stefano Borghi e Lisa Offside. LEGGI TUTTO

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    Galli: “Maignan vale 8 punti! Milan, devi blindarlo. Leao è troppo discontinuo”

    «Mike Maignan vale come un centravanti. È uno dei tre migliori portieri al mondo e tra i pochi che sposta gli equilibri. Avere il francese tra i pali ti dà 7-8 punti in più a campionato». Parola di Giovanni Galli che in porta ha scritto la storia del Milan, vincendo uno scudetto, 2 Coppe dei Campioni, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. Magic Mike è tornato a brillare. «Maignan è un portiere che vive la partita. In campo si fa sentire non solo per la sua grande affidabilità, ma soprattutto per la personalità. È un giocatore moderno che ha nell’esplosività il suo punto di forza. In più riesce a infondere sicurezza nei compagni: con uno così alla spalle i difensori giocano più sereni…». Il Milan sembra pronto a blindarlo con il rinnovo fino al 2028 da circa 6 milioni a stagione. Mossa giusta? «Certamente, anche se siamo nell’epoca dei fondi che puntano più a generare utili. Un campione come Maignan, però, va obbligatoriamente blindato. Dal punto di vista sportivo non ci sono alternative. Se poi invece si ragiona con i bilanci allora le valutazioni diventano più complesse, ma in campo Mike fa la differenza e dev’essere un punto fermo del Milan del futuro». I rossoneri sono da scudetto? «Sicuramente sì. Hanno fatto un grande mercato e allestito una rosa di primissimo piano. L’Inter resta favorita; perché è la stessa squadra dell’anno scorso e ha allungato la panchina». Anche se sembrano aver un po’ la pancia piena? «Sono i migliori in Italia come organico. C’è da capire se l’Inter avrà la stessa concertazione e cattiveria di Champions anche in campionato. Dopo che hai vinto, infatti, tende a subentrare inconsciamente un po’ di rilassatezza dovuta al fatto di sapere di essere più forti». Il Milan intanto ha acquisito mentalità vincente con Morata. «Alvaro è un leader silenzioso. Un ragazzo perbene, quasi di altri tempi per la sua educazione. In campo poi si fa rispettare e risulta sempre determinante». Chi invece resta un po’ incostante è Leao… «Un grande talento, ma discontinuo. Fonseca sta lavorando affinché possa essere un valore aggiunto e non l’uomo attorno a cui gira tutta la squadra. Il Milan deve avere un’idea di calcio e una propria identità all’interno della quale possiedi un giocatore come Leao che ti spacca la partita, se è in giornata. Però non dev’esserci più la questione: o gira lui o il Milan non funziona. La squadra deve andare al massimo indipendentemente da Rafa, rendendolo un fattore in più». Ora il Milan sembra aver svoltato col doppio centravanti Morata-Abraham. È la formula giusta? «Mi piacciono molto insieme. Tra l’altro le dico di più: a fine agosto ero davvero davvero contento per l’acquisto di Abraham. Col suo arrivo il Milan ha fatto il colpo migliore della Serie A. Avevo un debole per l’inglese ai tempi del Chelsea e alla Roma, prima dell’infortunio, aveva fatto benissimo. Se sta bene fisicamente, può essere devastante e trascinare i rossoneri a lottare per lo scudetto». Il Diavolo domenica sarà a Firenze. La Viola targata Palladino finora non ha convinto. Si aspettava di più? «Serve pazienza. Non va dimenticato che hanno preso ben 5 giocatori l’ultimo giorno di mercato e in estate hanno cambiato 11 elementi. Una rivoluzione del genere necessita di tempo per trovare i calciatori più adatti al nuovo tipo di gioco. Ovviamente mi aspetto una formazione tipo sulla quale puntare, non cambiando di continuo». LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic nel club con Del Piero e Inzaghi: le doppiette da Champions

    Quando gioca segna sempre Trezeguet, cantavano per lui i suoi tifosi e, in sostanza, avevano ragione. Il dualismo con Del Piero era un totale, stavano bene insieme come il pane e il burro. Nel 2001-02 ne registra tre, due al Celtic e una al Leverkusen. Poi Real Sociedad e Olympiacos, quindi al Djurgarden (va detto, nei preliminari del 2004) e l’ultima al Bayern Monaco nel 2005-06. LEGGI TUTTO

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    Un’Atalanta da applausi domina a Gelsenkirchen, battendo nettamente lo Shakhtar. Apre Djimsiti su palla scodellata da Lookman, che poco dopo colpisce la traversa e prima dell’intervallo raddoppia. La ripresa si apre con il 3-0 di Bellanova, subito dopo Zappacosta prende il palo. Shakhtar annichilito e incapace di tirare in porta, per la Dea prima vittoria dopo l’ottimo pari all’esordio con l’Arsenal
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    Lipsia-Juventus 2-3, gol e highlights: impresa in 10 dei bianconeri

    Impresa della Juve a Lipsia: sotto di un uomo dal 60′ (rosso a Di Gregorio), di un gol dal 65′ e senza più cambi per gli infortuni di Bremer e Nico nel primo tempo, ribalta la partita con due prodezze mancine di Vlahovic e Conceicao e si aggrappa nel finale ai salvataggi miracolosi di Kalulu su Nusa e Openda. Ai padroni di casa non basta la doppietta di Sesko (gran sinistro e rigore). Due pali di Openda e uno di Koopmeiners
    GLI INFORTUNI DI NICO E BREMER – PAGELLE LEGGI TUTTO