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    Juve, nuovi servizi per i fan con disabilità: tutte le novità

    La stagione sportiva 2024/2025 è iniziata con alcune novità per la community di tifosi con disabilità. Juventus ha infatti implementato due nuovi servizi, confermando l’impegno del Club nel percorso verso una sempre maggiore inclusività e accessibilità.
    Traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS)
    Dalla prima partita di questa Stagione, il Club ha avviato la traduzione simultanea in LIS di tutte le conferenze stampa pre-gara della prima squadra maschile, degli inni Juventus e dei messaggi di servizio comunicati dallo speaker durante i match casalinghi all’Allianz Stadium (disponibili sui maxischermi dello stadio). La traduzione delle conferenze stampa è disponibile sul sito Juventus.com ed è accessibile agli utenti registrati. L’attivazione di questo servizio è il risultato del dialogo e dell’interazione con la community sorda bianconera.
    Servizio di Audiodescrizione

    La seconda novità di questa stagione partirà in occasione del match di domenica 6 ottobre! Per i fan con disabilità visiva, durante ogni partita casalinga della prima squadra maschile, Juventus fornirà il nuovo servizio di audiodescrizione dedicato. Un commentatore specializzato offrirà una narrazione dettagliata che, unita al suono digitale in alta definizione e all’atmosfera dello stadio, creerà un’esperienza unica e immersiva. Questo servizio è stato valutato e testato con successo in occasione delle ultime due partite di campionato della scorsa stagione, grazie alla collaborazione con una rappresentanza di tifosi non vedenti. Per usufruirne, sarà sufficiente disporre di uno smartphone o di un dispositivo con accesso a internet e connettersi alla piattaforma dedicata tramite il link o il QR code da richiedere al Fan Service Juventus al numero: 0114530486. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, Magnanelli non sa perdere: Pugno da ko alla Cremonese

    Juve-Cremonese Primavera, la cronaca del match

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    94′ – L’arbitro fischia tre volte, la Juventus Primavera vince 3-2 contro la Cremonese.

    90′ – Concessi quattro minuti di recupero.

    90′ – Doppio cambio per la Cremonese: Zilio e Carter per Bassi e Spiaggiari.

    89′ – OCCASIONE CREMONESE!Bielo protegge bene il pallone in area e dopo un batti e ribatti la Juve si salva per un soffio.

    82 – Cambio anche per Pavesi: fuori Gabbiani dentro Bielo.

    79 – Altra sostituzione per Magnanelli: Florea per Ngana.

    78′ – SUPER GOL DI PUGNO, JUVE AVANTI!L’attaccante bianconero fa partire un destro che toglie le ragnatele dall’incrocio.

    76′ – Lottici Tessadri trattiene Crapisto e si prende il giallo.

    75′ – Cambio nella Juve: Montero prende il posto di Verde.

    74′ – GOL DELLA CREMONESE!Gabbiani si presenta sul dischetto e non sbaglia.

    73′ – RIGORE PER LA CREMONESE!Tosi salta Turco che nel contrasto scivola e prende il pallone con le mani.

    69′ – Sostutuzioni anche nella Cremonese: escono Duca e Nahrudnyy, entrano Faye e Tosi.

    67′ – ANCORA UN SUPER ZELEZNY!La Cremonese conduce bene nello spazio, Triacca si presenta davanti al portiere bianconero che si supera con un altro miracolo.

    65′ – Triplo cambio nella Juve: escono Di Biase, Finocchiaro e Scienza ed entrano Pugno, Crapisto e Ripani.

    63′ – OCCASIONE JUVE!Verde stacca più in alto di tutti dagli sviluppi di un corner e la sua girata esce di poco.

    60′ – La Cremonese ora sta meglio in campo e va facilmente al tiro e per poco Gabbiani sfiora un eurogol con una conclusione potente dalla distanza.

    58′ – MIRACOLO DI ZELEZNY!Lordkipanidze partire un destro a giro destinato all’incrocio, ma il portiere bianconero si supera.

    56′ – GOL DELLA CREMONESE!Dagli sviluppi del calcio piazzato si genera un caos in area e Spiaggiari riapre la partita.

    55′ – L’arbitro fischia una punizione per fallo di mano Bassino e protestano tutti: la Juve perché reputa impunibile il tocco dopo una deviazione, la Cremonese perché vuole il rigore.

    52′ – Gabbiani calcia la punizione, ma colpisce la barriera.

    51′ – Verde arriva in ritardo su Gabbiani, che conquista una punizione velenosa poco fuori area.

    50′ – La Juventus gioca bene e si diverte: i giovani bianconeri muovono velocemente il pallone dalla destra alla sinistra e mandano Finocchiaro al tiro, ma calcio alto.

    46′ – La Juve dà il via alla ripresa.

    45’+1′ – Dopo un minuto di recupero, l’arbitro fischia due volte: il primo tempo termina 2-0.

    45′ – RADDOPPIA LA JUVENTUS!Di Biase si invola verso la porta, calcia in porta, Tommasi respinge il suo tiro, ma il pallone gli rimbalza addosso e va a finire oltre la linea.

    40′ – OCCASIONE JUVE!Finocchiaro è imprendibile sulla sinistra e dopo il solito dribbling, pennella per Di Biase, che di testa non riesce a segnare da due passi il gol del raddoppio.

    37′ – Zelezny rischia tanto nella costruzione dal basso e per poco non regala il pallone a Lordkipanidze.

    32′ – Spiaggiari recupera un pallone a metà campo e prova l’azione personale: dopo una cavalcata e una serie di finte, fa partire un mancino impreciso.

    24′ – GOL DELLA JUVENTUS!Cross di Savio dalla destra, spizza Di Biase, poi Pagnucco è bravo ad inserirsi e a fare centro.

    17′ – OCCASIONE CREMONESE!Gli ospiti ripartono in contropiede, Ragnoli Galli pesca Gabbiani che da buona posizione in area non calcia e dopo una finta perde l’equilibrio.

    17′ – Finocchiaro si accende, salta un avversario sulla sinistra e scalda i guanti di Tommasi.

    16′ – Turco accelera, resiste anche a una trattenuta avversaria, entra in area e calcia, ma salva tutto la difesa grigiorossa.

    11′ – La Juve fa la partita, la Cremonese si copre bene per cercare di ripartire in contropiede.

    6′ – Punizione da posizine pericolosa per la Juve: calcia Scienza, ma il suo tiro sorvola la traversa.

    4′ – Finocchiaro punta l’uomo e fa partire un cross velenoso che trova Turco, che di testa però non centra lo specchio.

    1′ – La Cremonese muove il primo pallone del match.

    Dove vedere Juve-Cremonese Primavera

    La sfida tra Juventus Under 20 e Cremonese, valida per la 6ª giornata del Campionato Primavera, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) alle ore 13 e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente. Qui su Tuttosport la diretta testuale della partita.

    Le formazioni ufficiali di Juve-Cremonese Primavera

    JUVENTUS PRIMAVERA (3-4-2-1): Zelezny, Savio, Bassino, Verde; Turco, Keutgen, Ngana, Pagnucco (C); Finocchiaro, Di Biase; Scienza. A disposizione: Radu, Martinez Crous, Boufandar, Ripani, Ventre, Crapisto, Pugno, Vacca, Montero Benia, Florea, Grelaud. Allentaore: Magnanelli.

    CREMONESE PRIMAVERA: Tommasi; Duca, Prendi, Nahrudnyy; Lottici Tessadri, Ragnoli Galli, Gabbiani, Lordkipanidze (C); Triacca, Spaggiari; Bassi. A disposizione: Malovec, Faye, Tosi, Achi, Carter, Pavesi, Zilio, Gashi, Rama, Sivieri, Bielo Beata Allenatore: Pavesi.

    ARBITRO: Giuseppe Mucera della sezione di Palermo LEGGI TUTTO

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    Toro, Vanoli: “Non guardo la classifica, abbiamo tanto da lavorare“. Su Baroni…

    Torino-Lazio, parla Paolo Vanoli
    Vanoli non ammette cali di concentrazione, e guai a sottovalutare la Lazio: “Il Toro deve essere sempre pronto. Loro sono stanno molto bene, lo hanno dimostrato in Europa League e hanno un potenziale offensivo importante”. Priorità alla prestazione: “Lo sarà sempre, per arrivare a qualcosa di importante dipende dalle prestazioni. Poi c’è la caratura dell’avversaria, devi sapere fare tutto”.
    Che sfida si aspatta con Baroni? “Speriamo non faccia lo scherzetto. Con lui ho vinto un campionato a Verona, dalla B alla A, ed era un giocatore esperto. Quell’anno segnò 5-6 gol, mi chiedevo come facesse visto che era lento…(ride, ndr). Sono felice che Baroni abbia avuto questa grande opportunità, viene da tanta gavetta e mi fa piacere. Poi quando l’arbitro fischia sarà una battaglia e io penserò al Toro, lui alla Lazio”.
    Un occhio alla classifica lo si dà…: “No, non la guardo. La faccio guardare ai miei tifosi. La parte più bella è ciò che stiamo dando: siamo umili, la strada è lunga e dopo la Lazio avremo l’Inter per vedere a che livello siamo. Sono felice quando i tifosi sono felici, io devo guardare avanti perché il campionato non finisce domani”.
    Cos’è andato storto con l’Empoli?”Domani è un motivo in più per dimostrare che non sbagliamo ancora. È stata una delusione, volevamo passare, ma serve che si trasformi in energia positiva. Queste gare danno l’opportunità di capire dove migliorare, sono convinto che faremo un passo avanti. Bisogna crescere”.
    Ha poi aggiunto: “Nel primo tempo con l’Empoli ci è mancata velocità con la palla, ci era capitato anche contro il Lecce: se vuoi fare la partita, devi migliorare l’interpretazione con il pallone. Sto battendo tanto su questa cosa, non è facile migliorare ma ci lavoriamo”, ma “Empoli e Lazio sono partite diverse. Il principio è che devi migliorare, al di là dell’avversario: non deve mai mancare qualità tecnica”.
    Ma i giocatori devono essere orgogliosi di avere questi tifosi al loro fianco durante le difficoltà: “L’ho detto ai giocatori, devono essere orgogliosi perché abbiamo dato qualcosa ai nostri tifosi, che sono la parte più importante. Ma il percorso è lungo, troveremo difficoltà e le dovremo superare insieme a questi magnifici tifosi”.
    Sul momento magico di Ricci
    Ricci si sta affermando come uno dei migliori registi al mondo: “È un messaggio per il settore giovanile, devono imparare questo che è il vero calcio: uno non apre il controllo perché vede l’avversario e va in agitazione. Tutti vorrebbero centrocampisti che sappiano gestire il pallone come Ricci, siamo fortunati ad averli”
    Su Schuurs e Sanabria
    Come procede l’inserimento di Sosa? “Questo è il calcio moderno, tutti devono fare determinati ruoli. Mi serviva un giocatore mancino perché fa giocate più veloci, il destro tende a rientrare e a chiudere il campo. E poi l’evoluzione del sistema a cinque passa attraverso i braccetti: se hanno qualità da terzini, sanno creare superiorità in fase offensiva. Il mio intento contro l’Empoli era guadagnare un braccetto che potesse inserirsi. È facile dirlo, ma bisogna lavorare. Sosa, nell’eventualità, può fare anche quello e chissà in prospettiva futura. In difesa abbiamo un reparto su cui dobbiamo lavorare”.
    Quando si riverdrà Schuurs sul rettangolo di gioco? “Ci vogliono tempo e pazienza. Non dobbiamo mettergli pressioni, capita che si voglia accelerare il recupero. Gli siamo vicini, questa gente gli dimostra affetto ed è importante per lui. Ci vuole ancora un po’. Quanto? Dare tempi vuol dire mettermi una croce addosso. Non sono io a dire quanto tempo, sta facendo un processo. Prima di Natale? Non lo so dire…Bisogna avere solo pazienza, sta andando bene e sta reagendo bene. Sarebbe un bel regalo il suo rientro. La società lo ha soffiato a squadre importanti, lo aspettiamo come Vlasic”. E proprio su quest’ultimo:
    “Sarà convocato. È un giocatore che aspettiamo, ha qualità importanti. Poteva essere pronto per la coppa, ma voglio guardare avanti e quindi gli ho fatto fare un ultimo lavoro anche se era arrabbiato. Preferisco avere giocatori arrabbiati. Quando porto qualcuno, vuol dire che è pronto a giocare. Mi piace come mezzala offensiva, può giocare tra le linee e ha tecnica e intensità, deve imparare il posizionamento. Mi permette di fare non solo 3+1 ma anche 3+2, è un giocatore moderno e duttile. Per la sua voglia di fare a volte perde il posizionamento, cerca sempre di andare nel vivo del gioco: a volte è la non pazienza che ha quelli che se non toccano palla diventa nervoso, un po’ come Ilic. Può anche fare altri ruoli, come lo ha fatto in passato”.
    Chi sfiderà Tavares e Zaccagni? “Anche a destra la Lazio ha giocatori veloci. Chiunque vada in campo lo deve sapere: ho la fortuna di avere un parco difensori che sa difendere su questi giocatori, lo abbiamo dimostrato con Leao soprattutto e Loftus-Cheek. E’ una questione di fase difensiva, non è mai un discorso individuale. Vojvoda sta bene, stanno tutti bene”.
    Sanabria è in discussione? “Siete voi ad aver messo in discussione Sanabria. Tutti stanno dimostrando di volere una maglia da titolare, tocca a me metterli in condizione di fare bene. Gli attaccanti stanno facendo bene, è una fortuna”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bologna-Atalanta ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Voler tornare a sorridere dopo la sconfitta interna contro il Como. L’Atalanta torna in campo dopo il 3-2 incassato al Gewiss Stadium, nella sesta giornata di Serie A i nerazzurri sfideranno Il Bologna: due sconfitte su due nel doppio confronto della scorsa stagione, tre quelle consecutive negli ultimi tre precedenti. Servirà dunque trovare i tre punti non soltanto per la classifica, ma anche per il morale dopo le prime tre battute d’arresto nelle prime cinque giornate di campionato, in modo tale da affrontare nel miglior modo possibile la seconda giornata di Champions League contro lo Shakthar.
    Segui Bologna-Atalanta LIVE sul nostro sito
    Dove vedere Bologna-Atalanta: diretta tv e streaming
    La partita tra Bologna e Atalanta è in programma alle ore 20.45 e sarà visibile in diretta tv su Dazn e Sky. La diretta streaming sarà disponibile anche su Skygo e Now.
    Bologna-Atalanta, scopri tutte le quote
    Bologna-Atalanta, probabili formazioni
    BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumi, Miranda; Fabbian, Freuler, Urbanski; Iling-Junior, Castro, Ndoye. Allenatore: Italiano. A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Casale, Corazza, De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, Posch, Aebischer, Moro, Dallinga, Dominguez, Karlsson, Odgaard, Orsolini.
    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; Pasalic; Retegui, Lookman. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Del Lungo, Sulemana, Palestra, Ruggeri, Cuadrado, Zaniolo, Brescianini, Samardzic, De Ketelaere. 
    ARBITRO: Rapuano. ASSISTENTI: Zingarelli-Politi. QUARTO UOMO: Perenzoni. VAR: Massa. AVAR: Di Paolo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Juventus ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Torna la stagione del gol: o almeno questo è l’augurio condiviso in casa Juve. Gli uomini di Thiago Motta scendono in campo al Ferraris per il sesto appuntamento di campionato. Contro il Genoa, i bianconeri sono chiamati a ritrovare punti utili e reti, un bottino che manca già da tre giornate, intervallate solo dal felice debutto in champions e in parte controbilanciato dal rallentamento dell’Inter di Inzaghi – sembra invece avere ritrovato se stesso il Milan di Fonseca – . L’ultima rete in campionato risale al 26 agosto, realizzata da Vlahovic al tempo dei giudizi entusiasti sui giovani lanciati dal tecnico come Mbangula e Savona, anche lui a segno al Bentegodi. Tre giornate dopo, i giudizi vertono in grossa parte sul rendimento del serbo (e sul suo futuro in bianconero). Resta comunque da guardare l’altra metà del bicchiere, con la Juve imbattuta e la porta di Di Gregorio ancora inviolata (a Genova ci sarà Perin). Motta è ora chiamato a ritrovare la vittoria su uno dei campi più difficili della Serie A, che per l’occasione sarà però a porte chiuse. Contro il Genoa hanno rallentato Inter e Roma. Solo il Verona è riuscito a battere al Ferraris la formazione di Gilardino, a sua volta reduce dal ko in trasferta contro il Venezia e quello più traumatico nel derby di Coppa Italia contro la Sampdoria. 
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    Dove vedere Genoa-Juventus: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Motta e Gilardino è in programma sabato 28 settembre alle ore 18  presso il Luigi Ferraris di Genova. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214).
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    Genoa-Juventus: le probabili formazioni
    GENOA (3-5-2): Gollini; Vasquez, Bani, De Winter; Martin, Miretti, Badelj, Frendrup, Zanoli; Pinamonti, Vitinha. Allenatore: Gilardino.
    A disposizione: Leali, Sommariva, Vogliacco, Marcandalli, Thorsby, Bohinen, Honest, Sabelli, Kassa, Ekhator, Matturro, Ankeye.
    Indisponibili: Ekuban, Malinovskyi, Messias, Norton-Cuffy.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    JUVENTUS (4-3-3): Perin; Rouhi, Bremer, Kalulu, Danilo; Koopmeiners, Fagioli, McKennie; Yildiz, Vlahovic, Gonzalez. Allenatore: Motta.
    A disposizione: Di Gregorio, Pinsoglio, Gatti, Cambiaso, Cabal, Savona, Thuram, Locatelli, Douglas Luiz, Conceicao, Mbangula.
    Indisponibili: Adzic, Milik, Weah.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Colombo (Como). Assistenti: Rossi-Mokhtar. Quarto Ufficiale: Tremolada. Var: Guida. Ass.Var: Di Bello.
    Genoa-Juventus: scopri tutte le quote.
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    Toro, i problemi da superare: gioco, coperta corta e gol finali

    Vanoli e le scelte di formazione
    «Ci è dispiaciuto molto, moltissimo», ha detto un Vanoli realmente sincero e abbacchiato. Nessun dubbio. Purtroppo il tecnico si deve essere illuso che la squadra avrebbe saputo reggere anche un turnover così ampio tra centrocampo, attacco e fasce laterali in diversi ruoli chiave, poi diventati subito troppi: un boomerang, appunto. Col senno di poi, sarebbe stato decisamente meglio partire con almeno uno a centrocampo tra Ricci e Ilic, così da mantenere un minimo sindacale di qualità nella costruzione, nell’inventiva. E, in attacco, con Zapata (o Sanabria) subito titolare, al fianco di Adams. Prefigurando, cioè, un turnover al contrario, a posteriori nella ripresa, riducendo al minimo gli azzardi iniziali, almeno sulla carta. In cuor suo, in ovvia buona fede, Vanoli era evidentemente convinto che contro un Empoli lui sì “super-turnoverizzato” potessero andar bene anche i Pedersen, i Linetty, i Tameze e i Karamoh schierati tutti insieme in un colpo solo. Invece si è ritrovato sotto di un gol fino al 75’ in coda a un grigiore nella manovra senza cambi di ritmo e squilli fino all’ingresso di Ricci e del sorprendente baby Njie, oltre a quello di Zapata. In generale, dopo la partita, Vanoli ha ammesso «i problemi da risolvere», «i tanti miglioramenti sotto vari aspetti da compiere».
    Vanoli: “Cosa ci è mancato nel primo tempo”
    Ha detto per esempio: «Nel primo tempo è mancato il ritmo di gioco, che è determinante se vuoi diventare padrone della partita (un problema strutturale già con Juric, ndr). Sono mancate le giocate semplici e veloci, ma anche la pazienza. È prima di tutto un fatto di mentalità, di crescita. Con i centrocampisti abbiamo avuto poca personalità nel guardare avanti». E poi, quando in conferenza gli hanno sottolineato la modesta cifra tecnica di troppe riserve in rosa, a cominciare da Karamoh e Pedersen: «Non sono d’accordo, ma voglio di più perché ci sono giocatori che possono dare di più. La stagione sarà lunghissima: servono 22 giocatori, non solo 11. Ho anche bisogno di vedere lo spirito giusto, quello che ha mostrato Njie quando è entrato»: l’ex Primavera 19enne, che ha davvero sorpreso tutti per doti tecniche offensive, atletismo, dribbling, fame e grinta nei recuperi. E l’ennesimo flop di Karamoh? «Deve migliorare nei dialoghi in attacco, è vero. Ma è anche giusto sfruttare tutti e motivarli, dando loro le stesse opportunità. È stato tutto il contesto del primo tempo che ci ha visto andare troppo lenti. Nel secondo anche Pedersen è migliorato. Però è vero che quando dobbiamo fare la partita, come si è visto anche con il Lecce (0 a 0 senza un tiro nello specchio, ndr), non siamo bravi a trovare il buco giusto».
    I problemi in difesa
    E nella fase difensiva? «Dobbiamo aiutarci di più se un compagno viene saltato, bisogna prevederlo nei movimenti sul campo, non siamo ancora bravi in questo». E sul gol di Haas al 90’ da angolo, con Linetty e Dembelé spettatori: «Sulle palle inattive è già il 2° gol che prendiamo, era successo anche a Verona. Bisogna essere più cattivi, sono tutti dettagli e meccanismi da migliorare. Come le reti incassate a fine partita», un altro buco nero che tante volte inghiottì Juric: già 4, considerando le 2 pere ingurgitate a San Siro, il 2° gol del Verona e appunto quello dell’Empoli. Pedersen non sarà mai Bellanova, e bisogna dire grazie a Cairo: mai dimenticarlo. A centrocampo, rinunciare a Ricci ci pare esiziale (meglio se con dentro anche Ilic).
    Sulle fasce, al momento non si può sperare di meglio se non dalla coppia Lazaro-Sosa, augurandoci però che il croato cresca negli affondi. E in attacco soltanto Sanabria (ma se è in vena e non capita sempre, anzi) ci pare all’altezza di sostituire temporaneamente Adams (Zapata, invece, è intoccabile per capacità e potere trascinante: però ha 33 anni e va gestito per i ben noti affaticamenti muscolari). Il Torino ha 2 o 3 giocatori di qualità superiore, 12 o 13 più o meno catalogabili in una medesima categoria, e poi fine: la cifra tecnica crolla e la personalità lascia a desiderare. Cairo è solito pretendere l’Europa, dai suoi allenatori. Pretendesse anche tutti i rinforzi necessari da se stesso, una buona volta! P.s.: se lo ricorda di aver venduto anche un leader per il Toro quasi universale come Buongiorno, vero? LEGGI TUTTO

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    Uefa, la finale di Champions League 2027 non sarà più a Milano

    Dispiace, ma non può sorprendere la decisione del Comitato Esecutivo dell’Uefa, riunito a Praga, di revocare l’assegnazione della finale di Champions 2027 allo stadio Meazza di Milano. Non sorprende certo la Figc, il cui presidente Gravina dell’Uefa è uno dei vicepresidenti, né il Governo. Il ministro per lo Sport e i giovani Abodi ha parlato di scelta annunciata, visto che dopo l’inaugurazione dei Giochi Olimpici del 2026 lo stadio di San Siro, o comunque l’area circostante se andasse in porto il progetto di costruire uno stadio nuovo, potrebbe essere un cantiere aperto.
    Ipotesi Olimpico di Roma, la Figc ci pensa
    D’altronde l’assegnazione stessa, nel maggio scorso, era stata fatta dall’Uefa con riserva da sciogliere entro settembre. Ma settembre è passato e nessuno può fornire al momento certezze sul destino del Meazza, ancora oggetto di discussioni e trattative tra il Comune e le due squadre milanesi. Non è comunque escluso che la finale possa disputarsi in Italia: con le candidature riaperte, infatti, la Federcalcio sta valutando seriamente la possibilità di mettere in campo l’Olimpico di Roma, unico stadio al momento in grado di soddisfare i requisiti richiesti dall’Uefa, che prenderà una decisione definitiva entro maggio 2025.
    Milano punto fermo per Euro 2032

    Milano, ha aggiunto Abodi, rimane un punto fermo per gli Europei del 2032, quelli che l’Italia organizzerà insieme alla Turchia. Non c’è dubbio, anche perché per quella data se non sarà San Siro significherebbe avere comunque almeno un impianto nuovo per Milan e Inter. Per le altre sedi, a parte Roma e Torino certe, c’è invece ancora da lavorare. Mancano due anni per la lista definitiva, ma l’esperienza insegna che passano in fretta. LEGGI TUTTO

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    Meret infortunato: l’esito degli esami, il comunicato ufficiale del Napoli

    E’ arrivato l’esito degli esami strumentali a cui è stato sottoposto Meret: il portiere del Napoli si era infortunato durante la sfida dello Stadium contro la Juventus, sostituito da Caprile al minuto 36 della prima frazione di gioco per un problema all’adduttore. Il portiere azzurro salterà sicuramente la gara di Coppa Italia contro il Palermo ed è a rischio anche per le successive partite di campionato contro Monza e Como.
    Le condizioni di Meret
    Sul suo sito ufficiale, il Napoli ha diramato il bollettino medico del portiere azzurro: “Alex Meret è stato sottoposto ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il portiere azzurro ha già cominciato l’iter riabilitativo”. LEGGI TUTTO