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    Milan agli ottavi di Champions, si qualifica se: le combinazioni

    Una settimana fa allo stadio de Kuip di Rotterdam, la sconfitta contro il Feyenoord con il gol segnato nei minuti iniziali dal brasiliano Paixao. Stasera a San Siro alle 18.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport 253, Sky Sport 4K e in streaming su NOW, il Milan nella gara di ritorno dei playoff di Champions cerca il pass per gli ottavi di finale. Ma cosa serve alla squadra di Conceiçao per passare il turno? Nelle competizioni Uefa per club non esiste più, dalla stagione 2021/2022, la regola dei gol in trasferta che valgono doppio. Il Milan ha un solo risultato a disposizione: vincere. Con sconfitta rossonera o pareggio a passare sarebbero gli olandesi. Con un gol segnato stasera, il Milan pareggerebbe quello subito una settimana fa in Olanda e andrebbe ai supplementari ed eventualmente poi ai calci di rigore. Con una vittoria con due (o più) gol di scarto nei tempi regolamentari, invece, il Milan passerebbe il turno senza bisogno di giocarsela all’extra time.  LEGGI TUTTO

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    Atalanta agli ottavi di Champions, si qualifica se: le combinazioni

    La sconfitta subita una settimana fa in Belgio brucia ancora all’Atalanta, che stasera al Gewiss Stadium deve trovare la forza di ribaltare il ko per qualificarsi agli ottavi di Champions. Il match del ritorno dei playoff contro il Bruges si gioca stasera a Bergamo alle 21 e sarà in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Ma cosa serve ai nerazzurri per passare il turno? Dalla stagione 2021/2022, nelle competizioni della Uefa per i club non esiste più la regola dei gol in trasferta, che dunque non valgono più doppio. L’Atalanta per passare ha un solo risultato e cioè vincere: con sconfitta o pareggio passa il Bruges. La vittoria con un gol di scarto, porterebbe i nerazzurri a giocarsela ai tempi supplementari ed, eventualmente, poi ai rigori. Una vittoria con due (o più) gol di scarto manderebbe invece direttamente agli ottavi di Champions la squadra vincitrice dell’ultima Europa League. LEGGI TUTTO

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    Casadei? Promosso anche se sbaglia! L’obiettivo: una coppia di qualità con Ricci

    TORINO – L’esordio da titolare in Serie A avrebbe sperato di concluderlo in maniera diversa. Ma il battesimo, soprattutto per quanto riguarda i giovani, non è sempre una traccia reale con vista sul futuro. Basti pensare a Gigio Donnarumma: a 16 anni debutta in Serie A in un Milan-Sassuolo del 25 ottobre 2015, macchiato però da un errore di posizionamento sul gol neroverde di Berardi. Eppure, già in quella partita, fece capire di avere un talento smisu LEGGI TUTTO

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    Diretta Milan-Feyenoord ore 18.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Quella di stasera a San Siro contro il Feyenoord «sarà una finale», con i rossoneri che partiranno dalla sconfitta per 1-0 patita la scorsa settimana a Rotterdam (dunque servirà un successo con due gol di scarto). Mille pensieri in testa per Sergio Conceiçao che cercherà di lasciare il dolore a casa e tramutarlo in carica positiva da trasmettere alla sua squadra che stasera si gioca una fetta importante della stagione. La gara col Feyenoord  è un vero bivio. Il Milan in campionato sta rimontando e inizia a vedere la zona Champions, ma non battere stasera gli olandesi sarebbe un duro colpo, sia per il prestigio del club sia economico con 11 milioni in fumo. L’allenatore, al di là di metodi duri che hanno creato delle incomprensioni nelle scorse settimane portando all’addio di alcuni calciatori, non rischia il posto in caso di eliminazione, però è evidente che un ko – clamoroso, considerando le forze in campo – complicherebbe la sua strada verso la conferma a giugno. Ma questi sono pensieri lontani dalla testa di Conceiçao e dello stesso Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa: “Mi aspetto un Milan più concreto e aggressivo rispetto a quello di Rotterdam, con una mentalità e un approccio da finale e le finali si vincono”.

    Diretta Milan-Feyenoord: quote e consigli sulle puntate

    Segui la diretta di Milan-Feyenoord su Tuttosport.com

    Dove vedere Milan-Feyenoord streaming e diretta tv 

    Milan-Feyenoord, gara valida per la gara del ritorno dei playoff di Champions League e in programma alle ore 18:45 allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro a Milano sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno (201), Sky Sport (253), Now e sull’app Sky Go. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito

    Le probabili formazioni di Milan-Feyenoord

    MILAN (4-4-2): Maignan; Walker, Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders, Leao; Joao Felix, Gimenez. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Thiaw, Bartesaghi, Terracciano, Pulisic, Chukwueze, Abraham, Camarda. Indisponibili: Loftus-Cheek. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fofana, Chukwueze, Theo Hernandez.

    FEYENOORD (4-3-3): Wellwnreuther; Read, Beelen, Hancko, Smal; Moder, Milambo, Osman; Hadj Moussa, Carranza, Paixao. Allenatore: Bosschaart.

    A disposizione: Ramsay, Hudson, Pask, Marshall, Doforo, Karolak, Clark, Canavan, Brobbel, Jones, McManus. Indisponibili: Andreev, Ka, Bueno, Mitchell, Giertshove, Stengs, Zand, Van Den Elshout, Ivanusec, Redmond, Sliti. Squalificati: nessuno. Diffidati: Osman, Trauner.

    Arbitro: Marciniak (Polonia). Assistenti: Listkiewicz e Kupsik. IV uomo: Myc. Var: Kwiatkowski. Avar: Dingert  (Germania). LEGGI TUTTO

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    Champions ed Europa League, come stanno le avversarie delle italiane: risultati e news

    Tra la sfida di mercoledì scorso contro il Milan e quella di domenica contro il Breda, ci sono stati tre cambi di formazione: in difesa a sinistra Hartman (fuori dalla lista Uefa) ha fatto rifiatare Smal, mentre in avanti c’è stato un assetto più offensivo con Ivanusec al posto di Timber infortunato. In attacco la maglia da titolare è andata a Carranza che, all’andata contro i rossoneri, era subentrato a inizio secondo tempo per Ueda. Il giapponese, autore di cinque reti in stagione tra campionato e Champions, è out per un problema alla coscia e non è stato convocato per la gara di ritorno al “De Kuip”. L’allenatore, oltre che di Timber, Gonzalez, Trauner, Zerrouki e Hwang, deve fare a meno per il prosieguo della stagione degli infortunati di lungo corso come Lotomba, Bijlow, Nadje e Nieuwkoop, ma ritrova Stengs. LEGGI TUTTO

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    Tomori e il rifiuto alla Juve: “Non avevo voglia”. E Ibra carica il Milan

    Aspettative dai nuovi arrivati

    “Ci aspettiamo tanto dai nuovi acquisti. Sono già presenti, Walker ad esempio è un giocatore presente. Non è uno che deve crescere, lui deve portare risultati. Così come Joao, che può crescere. Gimenez può crescere e diventare ancora più forte, come Bondo e Sottil. Il club si aspetta tanto dai nuovi acquisti. Ho già detto a tutti di prendere il loro spazio, questo serve alla squadra: qualcosa di nuovo che sposta un po’ l’equilibrio ed è quello che stanno facendo. Come diceva Galliani, i giocatori devono solo pensare al calcio, al resto ci pensiamo noi. Gimenez è un killer, sta la davanti la porta. Ma deve anche correre, col mister se non corri non giochi. Nell’ultima partita è stato al posto giusto al momento giusto. Poi i palloni possono arrivare da tutte le parti, anche da Mike. Deve stare lì, concentrato e metterla dentro”.

    Galliani e il quarto posto

    “Se andiamo in estate le conferenze con i nuovi acquisti c’ero. Parlavamo con Fonseca tutti i giorni, non solo con me ma con tutto il management. Oggi è una situazione rara, così come dopo la partita col Verona. Non è che è cambiato qualcosa. Stiamo lavorando, tutti abbiamo le nostre responsabilità. Stiamo facendo di tutto per aiutare il Milan a fare il Milan”.

    “Ogni settimana i risultati cambiano. Noi siamo concentrati su di noi. Pensiamo una partita alla volte, come se tutte fossero una finale. Secondo me chi sta davanti a noi sta facendo di tutto per esserci, sarà una battaglia fra tutti, fino all’ultimo. Tutti sono pericolosi, dobbiamo battere tutti”.

    Su Alex Jimenez

    “In estate dicevo che era il vice Theo. Poi con pazienza è arrivato e ora è presente. C’è questa clausola per il Real, abbiamo un buon rapporto con loro. non ci sono discussioni oggi. È un giocatore importante per noi oggi. Lui in estate era al Milan Futuro, e se parliamo di Milan Futuro oggi abbiamo Camarda, Jimenez, Bartesaghi, Torriani, Zeroli che è andato a Monza, Cuenca che è andato al Genoa, Stalmach che è andato in Germania. Liberali ha fatto il debutto. Questa era la nostra strategia per il Milan Futuro. In Jimenez ci crediamo, vogliamo dare spazio ai nostri talenti. Mi dispiace che non sia in lista Champions, c’erano solo tre cambi, ma dall’anno prossimo sarà in Lista B”. Sulla proprietà: “Con Gerry si parla tutti i giorni, è molto coinvolto e carico. Vuole il successo col Milan. Dà forza a tutti quelli che lavorano qua, dà fiducia. Stiamo lavorando, stiamo facendo il più possibile per portare questi risultati. È molto coinvolto, molto sul pezzo. Ti dà spazio di essere te stesso e fare il tuo lavoro, ma in cambio vuole risultati”.

    Per sbloccare Theo Hernandez

    “Questi momenti sono speciali per i calciatori, è tutto su una partita, come una finale. Se hai l’opportunità di giocare queste partite te la godi in maniera diversa. Ognuno ha il suo approccio per tirare fuori il meglio. Poi dipende dal carattere. Io ero concentrato, non mi serviva la scaramanzia. Avevo fiducia. Quando decidevo di fare bene entravo e facevo bene. Theo non è più ragazzino, ora è cresciuto ed è diventato tra i migliori al mondo. Quando sono arrivato io era un ragazzino, ora no. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve trovare il “trigger point” per arrivare a livello alto. È difficile, devi trovare sempre questi “bottoni” per caricarti. È il giocatore che entra in campo e deve trovare il modo per fare meglio. Il mio era di essere arrabbiato. Per questo ero arrabbiato, non era personale. Era per fare bene”.

    Sul ruolo di Leao

    “È bello, tutti parlano di Leao, tutti chiedono di dirgli come giocare. Per noi è tra i più forti al mondo: come glielo spieghi come deve giocare? Lo sai lui, per questo è tra i più forti al mondo. Poi puoi indirizzarlo tatticamente, ma come deve giocare non glielo spieghi. È lui che ti spiega come deve giocare. È un motivo se lui è al Milan ed è uno dei più forti al mondo. Mi hanno chiesto una cosa su Leao nell’ultima partita, ma tranquilli, sa lui cosa fare con la palla o meno”.

    Sul mercato degli italiani

    “Noi abbiamo cercato italiani, solo che non siamo riusciti a chiudere. Sottil l’abbiamo preso. Vogliamo giocatori italiani, ma ogni situazione è diversa. Noi cerchiamo di portare i migliori giocatori al Milan. Quando sei al Milan nessuno ha il posto garantito, c’è sempre uno di fianco a te che può prendere il tuo posto. E se non c’è allora lo si porta da fuori, italiano o straniero. Noi cerchiamo profili che possono stare al Milan. Ci sono tanti grandi giocatori, ma quando giochi davanti ad 80mila persone è diverso. Ho visto tanti giocatori che non sono riusciti a giocare al Milan, poi sono andati in altre piazze e hanno fatto bene. Quando sei al Milan devi portare i risultati. Per questo i giocatori del Milan diventano leggende: perché portano risultati e trofei. Abbiamo occhi su tanti italiani, ma come dici te il mercato italiano è diverso. Ma non abbiamo paura, se è giusto lo facciamo”. LEGGI TUTTO

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    TORINO – C’è bisogno di Adams. Adesso più di prima. Perché è l’unico attaccante che può fare gol anche se nelle ultime sette partite è andato a bersaglio solo una volta (doppietta) contro il Cagliari il 24 gennaio. Un’astinenza che comincia a preoccupare visto che in avanti Karamoh non vede la porta, Sanabria non riesce a ritrovare la fiducia di LEGGI TUTTO