Juventus, come cambia la lista Uefa per la Champions League
La lista Champions della Juventus
Champions League
Ufficiale la lista Champions della Juventus con i cambi dettati dal mercato. Fuori Danilo, Arthur…
05 feb – 17:55
26 foto LEGGI TUTTO
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Ufficiale la lista Champions della Juventus con i cambi dettati dal mercato. Fuori Danilo, Arthur…
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7/9
ROMA (Europa League), CHI ENTRA E CHI ESCEGli arrivi a gennaio:
Pierluigi Gollini
Devyne Rensch
Vitor Nelsson
Lucas Gourna-Douath
Anass Salah-Eddine
Cinque, invece, i colpi della Roma, che inevitabilmente dovrà fare delle scelte. Tra le uscite c’è quella del portiere Ryan, dunque Gollini dovrebbe sicuramente entrarne. Escono anche Hermoso, Le Fée, Zalewski, ma c’è da capire chi occuperà gli altri due slot LEGGI TUTTO
Ibrahimovic: “Squadra rafforzata. Gimenez lo abbiamo seguito tanto”
Le parole del senior advisor di Red Bird sull’arrivo di Gimenez: “Lo abbiamo seguito tanto, anche in estate abbiamo provato ma non c’era la possibilità. Oggi è qui, questa è la cosa più importante. Ha grande qualità, ora si presenta lui perchè poi dicono che io metto troppa pressione (sorride, ndr)”.
Sul mercato invernale
“Ieri è stata una giornata intensa ma sempre sotto controllo. Devo ringraziare tutti perchè abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Non siamo contenti della nostra classifica, abbiamo fatto cinque acquisti e cinque cessioni. Questa è la squadra che deve cambiare la situazione – aggiunge – Abbiamo rinforzato la squadra. Se abbiamo diminuito il gap lo vedremo. Abbiamo fatto tutto dialogando con il mister. Secondo me abbiamo migliorato molto la squadra. È stato intenso e interessante. Ci sono stati tanti movimenti, devi fare tutto prima della chiusura. Quello che abbiamo fatto è quello che più o meno ci eravamo prefissati. Stiamo facendo un grande lavoro come team. Poi alla fine saranno i risultati a parlare”.
Rivoluzione, quando è nata?
“Quando abbiamo iniziato il campionato credevamo in quello che avevamo fatto. Non siamo soddisfatti della situazione e quindi abbiamo deciso di cambiare con diversi innesti. Non siamo contenti, abbiamo un trofeo ma non siamo soddisfatti, vogliamo di più, abbiamo fame – aggiunge – Ogni caso è diverso. In un affare ci sono tre soggetti che devono trovare un accordo. Alcune trattative sono state più lunghe, altre più veloci. Tutti sono arrivati dopo aver parlato con l’allenatore. Sottil lo abbiamo chiuso un minuto e mezzo prima della fine, per questo ci tengo a ringraziare gli avvocati e la segreteria che stanno facendo un grande lavoro. Sono giovani, hanno tanta fame e lavorano”.
Sull’addio di Bennacer
“Lui ha chiesto la cessione. E’ stato importante per il Milan, ha avuto degli infortuni, è rientrato a fine dicembre. Lui voleva una nuova avventura. Se viene e vuole cercare altro non deve rimanere qui. Abbiamo cercato la migliore soluzione per lui e per noi”.
Messaggio ai tifosi
“L’ultimo scudetto che abbiamo vinto è merito anche dei tifosi. Noi siamo più forti con i tifosi al nostro fianco, sono molto importanti.Stiamo lavorando e facendo di tutto per portare risultati. Questa squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto anche se per molti non eravamo nemmeno da top 4, ma abbiamo vinto con la spinta dei tifosi. La squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto con loro. Io sono concentrato su quello che devo fare. Da calciatore amavo essere odiato”.
Aspettative su Gimenez
“Ha grande qualità, ha fame di fare gol. Mi ricorda Camarda, hanno la stessa fame di fare gol. Se non ce l’hai, non ce l’hai. Lui per me è bravo in area, può aiutare tanto la squadra. Che Milan trova Gimenez? Un Milan forte, giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Walker e tanti giocatori che gli possono fare assist. Non ti preoccupare… Anche Maignan sa fare gli assist. Lui è qui per portare risultati. Speriamo possa lasciare qui un bel ricordo. E’ in ottime mani per arrivare al successo. Facciamo un passo alla volta, noi lo aiuteremo. Poi dipende sempre dal giocatore, lui deve pensare solo a giocare, al resta ci pensiamo noi”. LEGGI TUTTO
Toro, caccia a due rinforzi
Morale: dopo 4 mesi di nulla dall’infortunio di Zapata in avanti, adesso in un pugno di ore Cairo e Vagnati ne cercano ben due di rinforzi per l’attacco, mica solo uno! Ovvero il sempre più leggendario bomber chiamato a sostituire Zapata (che Vanoli chiede ufficialmente da inizio dicembre) e pure un esterno offensivo, un’ala. Tutto così, insomma, col solito mood: evviva gli azzardi, evviva le puntate al buio a poker, evviva i giochi di parole, evviva i tanti «calma, c’è tempo», evviva gli sconti chiesti per definizione. Una barzelletta, se non fosse che di mezzo ci sono i destini del Torino, le esigenze di Vanoli, la lotta per la salvezza, il rispetto dei tifosi. Zapata si era rotto 121 giorni fa. Avvisateli, per favore, quelli del Torino Fc: il mercato chiuderà stasera alla mezzanotte. L’hanno capito, sì? Un fenomeno, Cairo. E Vagnati non può che essere il suo profeta.
Vojvoda e Beto
Trattative chiuse ieri, dato il disastro progettuale, strategico, sportivo, ambientale? Una, come no: peccato però che sia una cessione, un bel milione e mezzo in arrivo nelle casse e avanti pure con 5 mesi di stipendi risparmiati, Vojvoda al Como e tanti saluti a tutti. Spiegazione di parte cairota: era in scadenza a giugno, meglio un milione e mezzo oggi che nulla domani, inoltre Vanoli è anche passato alla difesa a 4 per cui gli spazi per il kosovaro si sono ridotti e anche di molto… Preghino Iddio, Cairo e Vagnati, che ora non si rompa qualcun altro, tra difesa e fasce. Zapata ha insegnato qualcosa o proprio niente? E Njie, adesso? E il dramma di Schuurs da un anno e mezzo? Comunque oggi una telefonata per Beto la farà ancora Vagnati, come no. Ma l’Everton non ha ancora trovato rinforzi in avanti, il desideratissimo centravanti Ferguson è sempre al Brighton, il tecnico Moyes ha solo il portoghese come attaccante dopo la sequela di gravi infortuni che hanno colpito gli altri 3 attaccanti in rosa e, come se non bastasse, l’altro ieri l’ex bomber dell’Udinese è diventato improvvisamente il salvatore della patria con la doppietta al Leicester. Domanda al vento: ma comprarlo a inizio gennaio alla cifra giusta, invece di tentare sempre il colpo alla roulette all’ultimo giorno di mercato? Vagnati si ributterà anche su Simeone, come già ieri sera dopo Roma-Napoli, ma probabilmente per avere anche solo uno straccetto di speranza dovrebbe chiederlo in cambio di 12 milioni almeno (De Laurentiis ne pretende 15) e non solo in prestito oneroso (e comunque Conte vorrebbe poi un sostituto per lasciarlo partire, se no nisba).
Assalto ad Arnautovic
Non a caso da un paio di giorni il dt granata ha provato a riaprire una trattativa anche per il 35enne Arnautovic, che l’Inter è disposta a cedere praticamente gratis. Finora l’austriaco ha sempre risposto no grazie, ma Vagnati spera che all’ultimo giorno di mercato cambi idea. Il problema in più? È in scadenza e finora ha sempre puntato a un supercontratto arabo a luglio, da svincolato. Si vedrà, in ogni caso: scenderà in campo anche Cairo per cercare di convincerlo. Il Milan, intanto, deve ancora piazzare in prestito Jovic (ieri in tribuna durante il derby): non gioca mai (101 minuti in 6 mesi) e non segna quasi mai. Il serbo ha rimpallato per giorni e giorni il Monza, i rapporti Toro-Milan sono più che buoni, per cui la pista è da seguire eccome. Tra l’altro: difficoltà in più, ricordiamoci che dopo il… grande ingaggio del macedone Elmas (89 minuti giocati da agosto con il Lipsia: sarà tirato a lucido a maggio?), il Torino non può più prendere extracomunitari all’estero.
Le altre opzioni
Sempre il Lipsia ha messo sul mercato anche la riserva André Silva: Cairo tornerà a chiedere aiuto al club di proprietà della Red Bull? E Petagna? È strappabile al Monza, Vagnati lo aveva già avuto alla Spal: 344 minuti in campo e zero gol, quindi il profilo ci starebbe eccome per i canoni mercatari da ultimo minuto del Torino Fc. Varie ed eventuali: un nome a sorpresa raccattabile nel globo terracqueo, come direbbe la Meloni. E al posto di Njie? Bella domanda. Non sappiamo cosa proponga l’Almanacco del giorno dopo. Correa, ai margini nell’Inter? Strada non praticabile, a meno di colpi di scena. Il 37enne Candreva svincolato da luglio? No, non risulta. Tchaouna della Lazio? Dopo il Bologna, ora è a un passo dal Psv: e poi vai a chiedere un giocatore a Lotito, dopo che gli hai fregato sotto il naso Casadei… Stiamo attenti anche a Masina: il Torino due giorni fa stava portando avanti una trattativa col Gremio. Da capire se ora il difensore sarà richiesto da qualche squadra italiana. Non si sa mai, con Cairo e Vagnati. E allora vediamo se e come ci stupiranno, oggi. LEGGI TUTTO
Milan, le pagelle dei rossoneri
Maignan 6.5
Nel primo tempo fa lo spettatore, nel secondo deve metterci tutta la sua classe per murare le conclusioni di Lautaro e Dumfries. Il tutto con un bacino al palo alla sua sinistra…
Walker 6.5
Per uno che con il Manchester City ha sollevato al cielo diciassette trofei, fare l’esordio nel derby con la maglia del Milan fa parte della normale amministrazione. Difatti, dopo un primo tempo utile per prendere le misure, lievita proprio quando l’Inter inizia a caricare a testa bassa.
Tomori 7Fosse per i dirigenti sarebbe già stato spedito al miglior offerente: lui – con invidiabile spirito resiliente – ha detto no a tutti e ha quindi giocato un derby da professore. Alla faccia di chi lo vede come una plusvalenza.
Pavlovic 6.5È l’abbaglio più grande preso da Fonseca che, dopo qualche prestazione negativa, l’aveva rottamato, relegandolo in panchina. Gioca un derby monumentale, perdendo solo Bisseck quando l’avversario centra il palo.
Theo Hernandez 6.5Al solito è come dottor Jekyll e Mr. Hyde: dà il testimone a Leao sull’azione del vantaggio ma poi, con un passaggio svagato a Reijnders, innesca Thuram e Lautaro nell’occasione-gol prodotta dall’Inter a inizio ripresa. Nel finale, sul palo di Dumfries, c’è sempre lui. Però, va detto che da tempo non curava con tanta abnegazione la fase difensiva.
Musah 6
Parte esterno a centrocampo e nella ripresa, con l’ingresso di Jimenez, scala al centro svolgendo sempre con attenzione il compitino. Terracciano (33′ st) ng.
Bennacer 5.5
Deve svolgere le mansioni di Fofana ma, evidentemente, non riesce a fare “filtro” come vorrebbe Conceiçao che difatti lo toglie a fine primo tempo. Mezzo punto in più perché mette il piede sull’1-0. Jimenez (1′ st) 5 Regala il pari all’Inter sparacchiando un pallone che doveva controllare: errore da matita blu.
Reijnders 7
Il gol, paradossalmente, è la cosa più banale della sua partita. Tutto intorno c’è infatti molto altro, compresa la stella filante che scaglia sotto l’incrocio (38′ pt) costringendo Sommer a un miracolo. In questo momento è tra i migliori centrocampisti in Europa: in estate risentiremo parlare di lui.
Leao 6
Solo la sua presenza regala brividi alla difesa nerazzurra. Attore protagonista sul gol ma poi non riesce più ad accendersi. Gabbia (41′ st) 5.5 De Vrij lo brucia sull’1-1.
Pulisic 5.5
Parte benino, poi si spegne. Chukwueze (41′ st) 5 Dimentica di seguire Zalewski sull’azione del pareggio.
Abraham 6
Il bello del derby è che, finché non ha rubato palla a Calhanoglu dando il via all’azione del gol, era stato per distacco il peggiore in campo. Camarda (33′ st) 6 Mette i brividi a San Siro sfiorando il 2-0 con un bellissimo one man show.
All. Conceiçao 6.5
Parte con il 4-4-2 e chiude col 5-4-1 mettendo il pullman davanti alla porta: non serve a vincere il derby, però rispetto a Zagabria è un altro Milan. LEGGI TUTTO
La sconfitta di Torino va chiusa immediatamente in un cassetto per riprendere la corsa bruscamente interrotta in casa granata. Il mercato termina e Nicola può finalmente lavorare su un gruppo che rimarrà sino a fine stagione. Contro la Lazio non ci sarà tanto da tergiversare. L’obiettivo è quello di fare risultato pieno per risalire in classifica. La formazione biancoceleste intanto reagisce sul mercato, in attesa di capire se replicherà anche in campo stasera a Cagliari. Adesso è il turno di Baroni, chiamato a riprendere il cammino dopo due ko consecutivi in una settimana, dal più doloroso con la Fiorentina all’Olimpico a quello ininfluente in Europa League col Braga. I precedenti fra le due squadre in casa-Cagliari sono 40. Ben 37 volte nella massima serie e 3 in B. Parlano nettamente a favore della Lazio, che ha vinto 17 volte, sono 12 le affermazioni cagliaritane ed 11 i pareggi.
Cagliari-Lazio, segui il match in diretta
Dove vedere Cagliari-Lazio streaming e diretta tv
Cagliari-Lazio, gara valida pe la 23ª giornata di campionato e in programma alle ore 20.45 all’Unipol Domus di Cagliari, sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio (202), Sky Sport (251), Now e sull’app SkyGo. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
Le probabili formazioni di Cagliari-Lazio
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile, Zappa, Mina, Luperto, Obert; Makoumbou, Adopo; Zortea, Viola, Felici; Piccoli. All. Nicola. A disposizione: Iliev, Sherri, Augello, Cogoni, Palomino, Deiola, Gaetano, Jankto, Marin, Prati, Kingstone, Pavoletti. Indisponibili: Ciocci, Luvumbo. Squalificati: -. Diffidati: Marin, Mina.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Hysaj, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Del Rosso (Baroni squalificato). A disposizione: Mandas, Furlanetto, Pellegrini, Gigot, Dele-Bashiru, Basic, Noslin, Pedro, Tchaouna, Ibrahimovic. Indisponibili: Lazzari, Patric, Tavares. Squalificati: -. Diffidati: Isaksen, Rovella.
Arbitro: Manganiello. Assistenti: Berti-Cipressa. IV Uomo: Monaldi. Var: Paterna. Avar: Abisso. LEGGI TUTTO
Atalanta-Torino: le pagelle del Toro
Milinkovic Savic 7.5 Anche stavolta super. Non solo perché ha parato il rigore di Retegui (il terzo che Vanja neutralizza in questa stagione: già all’andata lo neutralizzò proprio alla Dea), ma anche per la grinta che trasmette ai compagni con il suo temperamento. Come quando ha risposto per le rime alla curva atalantina che gli aveva lanciato cori razzisti e accendini.
Pedersen 5.5: Non brillantissimo, tant’è che nell’intervallo Vanoli lo ha lasciato negli spogliatoi. Non ci mette grinta, è molle in tutti i suoi interventi.
– Walukiewicz (1’ st) 6.5: Entra bene, copre e attacca. Va a fare addirittura un pressing alto nel finale di partita, cercando di rubare palla ai difensori atalantini.
Maripan 8 Strepitoso. Ha praticamente annullato Retegui (capocannoniere del campionato) e ha realizzato di testa il gol del pari. Che per il Toro vale oro. Piacciono il suo modo di interpretare le partite e la grinta che ci mette: non ha paura e quando c’è da rispondere a qualche provocazione è il primo a farsi sentire per difendere i compagni.
Coco 6: Qualche errore, come quando perde Djimisti che segna, ma alla fine si guadagna comunque la pagnotta perché, conti alla mano, sono tante le palle che ha respinto con le buone o con le cattive maniere.
Sosa 6.5: Benino su Bellanova. L’ex granata sulla sua corsia preferenziale è andato via due o tre volte, non di più. Il croato dà l’impressione di crescere. Non in maniera strabiliante, ma i progressi cominciano a vedersi.
Ricci 6.5: Adesso deve dire ai compagni anche dove mettersi per ricevere la palla: vero, Lazaro? Questo all’inizio di partita. Il capitano granata non disputa uno dei suoi match più belli (e quest’anno ne ha giocati tanti), ma riesce a rendersi utile anche se non è al cento per cento della forma.
Tameze 6.5: Ha provocato il rigore che Vanja ha parato. Ma questa leggerezza non toglie i meriti per una partita importante. Alcune sue azioni sono state travolgenti.
– Gineitis (31’ st) 7: Un paio di salvataggi in recupero che hanno impedito alla Dea di andare in gol. Bravo. È entrato bene.
Lazaro 6.5: Ha corso tanto, soprattutto nel primo tempo. Nel nuovo ruolo si trova a suo agio e in campo si vede. E ha buttato anche qualche pallone interessante al centro.
-Masina (39’ st): ng
Vlasic 7: Dinamico, sempre dentro l’azione. Sia quella difensiva che quella offensiva. La condizione fisica gli permette di tenere per tutti i novanta minuti senza problemi. Quando gioca così, per il Toro è più facile.
Karamoh 6: Si impegna, qualche giocata gli riesce anche, ma non è brillantissimo come in altre occasione. Su di lui, poi, gli atalantini raddoppiano sempre.
-Njie (18’ st) 6: Ha mangiato l’erba come gli aveva chiesto Vanoli.
Adams 5.5: Non è stata la sua giornata. Può succedere.
– Sanabria (18’ st) 5.5: Entra e non incide. Dov’è la novità? Per Tonny è proprio una stagione no.
All. Vanoli 7: Sì, questo Toro è a sua immagine e somiglianza. Non molla mai. Bravo. LEGGI TUTTO
Fiorentina-Genoa: quote e consigli sulle puntate
Segui la diretta di Fiorentina-Genoa su Tuttosport.com
Dove vedere Fiorentina-Genoa streaming e diretta tv
Fiorentina-Genoa, gara valida per la 23ª giornata di campionato e in programma alle ore 15:00 allo stadio Franchi di Firenze e sarà visibile in diretta su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
Le probabili formazioni di Fiorentina-Genoa
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodo; Pongracic, Ranieri, Gosens; Folorunsho, Mandragora; Beltran, Gudmundsson, Sottil; Kean. Allenatore: Citterio.
A disposizione: Terracciano, Martinelli, Comuzzo, Parisi, Moreno, Richardson, Colpani, Kouamé, Harder, Caprini, Rubino. Indisponibili: Bove, Cataldi, Pablo Marì. Squalificati: Adli. Diffidati: Comuzzo, Gosesn, Mandragora.
GENOA (4-3-3): Leali; Sabelli, De Winter, Vasquez, Martin; Fredrup, Badelj, Masini; Thorsby, Pinamonti; Miretti. Allenatore: Vieira.
A disposizione: Sommariva, Siegrest, Norton-Cuffy, Zanoli, Matturro, Ekhator, Ekuban, Kassa, Messias, Vitinha, Venturino, Cornet. Indisponibili: Malinovskyi, Ahanor, Bani, Otoa, Onana. Squalificati: nessuno. Diffidati: De Winter, Martin.
Arbitro: Collu (Cagliari). Assistenti: Solfo e Dei Giudici. IV uomo: Santoro. Var: Gariglio. Avar: Paterna. LEGGI TUTTO
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