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    Koopmeiners-Juve, assist da… un compagno di squadra. Soulé, cosa pensa Motta

    Positivi i contatti con l’agente Bart Baving col quale si è già discusso di un possibile accordo quinquennale da 4,5 milioni netti a stagione. Un bel passo avanti, economicamente parlando, per Koop che a Bergamo ne guadagna 2,8. Lavori in corso ora per cercare una quadra pure con la dirigenza nerazzurra. La famiglia Percassi, infatti, chiede 60 milioni e non vorrebbe inserire contropartite nell’affare; mentre la Juve è ferma a 45. La distanza può essere colmata da Giuntoli solo in due modi: o attraverso l’inserimento di una contropartita (Dea al momento tiepida su Miretti; mentre su Hujsen e Soulé c’è ancora distanza sulla valutazione) o facendo cassa con la cessione di qualche giovane talento.Occhio quindi in tal senso all’interesse di Borussia Dortmund e Newcastle per il difensore classe 2005. Dovessero arrivare proposte nell’ordine dei 30 milioni, Huijsen verrebbe ceduto. Il fantasista argentino merita un capitolo a parte: Motta lo stima molto e Mati vorrebbe giocarsi le proprie chance alla Continassa. Qualora però dalla Premier si facessero avanti con 35-40 milioni, il classe 2003 finirebbe tra i cedibili. Denari preziosi da reinvestire proprio su Koopmeiners. Magari prima che un grande Europeo con la Nazionale olandese lo lanci in orbita, facendo lievitare ancor di più il prezzo del suo cartellino. LEGGI TUTTO

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    Diretta Verona-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    VERONA – Il Verona saluta il campionato ospitando i campioni d’Italia dell’Inter. Un Bentegodi festante per una salvezza raggiunta con la vittoria di Salerno. Ma l’aria di festa non piace a Marco Baroni: “Giochiamo di fronte al nostro pubblico, è un periodo di festa, ma è un termine che non mi piace. La vera festa è quando andiamo in campo e dobbiamo concentrarci su quello. Abbiamo di fronte l’inter che considero una squadra tra le prime cinque d’Europa e noi vogliamo fare bella figura davanti ad un avversario così, anche se le difficoltà non ci hanno mai spaventato, anzi, ci hanno dato grandi stimoli. Non è stato facile rimettere in carreggiata la squadra dopo festeggiamenti, ma sono convinto che la squadra farà una bella prestazione”. C’è poi il futuro che attende Baroni e il Verona. C’è un contratto ma lo stesso presidente Setti ha aperto la porta a possibili scenari diversi.
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    Dove vedere Verona-Inter streaming e diretta tv
    Verona-Inter, gara valida per la 38ª giornata di campionato e in programma alle ore 20:45 allo stadio Bentegodi sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le formazioni ufficiali di Verona-Inter
    VERONA (4-2-3-1): Perilli; Tchatchoua, Coppola, Vinagre, Cabal; Serdar, Belahyane; Mitrovic, Suslov, Lazovic; Noslin. Allenatore: Marco Baroni
    A disposizione: Chiesa, Belahyane, Centonze, Corradi, Vinagre, Dawidowicz, Tavsan, Charlys, Bonazzoli.
    Indisponibili: Cruz Squalificati: Duda, Henry Diffidati: Coppola
    INTER (3-5-2): Audero; Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries, Frattesi, Calhanoglu, Barella, Dimarco; Arnautovic, Thuram. Allenatore: Inzaghi.
    A disposizione: Sommer, Di Gennaro, Sensi, De Vrij, Cuadrado, Lautaro, Klaassen, Buchanan, Asllani, Mkhitaryan, Pavard, Darmian, Sanchez, Bastoni.
    Indisponibili: nessuno Squalificati: nessuno Diffidati: Mkhitaryan
    Arbitro: Zufferli (Udine).Assistenti: Bottegoni e Lombardo.IV uomo: Camplone.Var: Valeri.Avar: Miele.
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    Diretta Frosinone-Udinese ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui Frosinone-Udinese LIVE sul nostro sito
    Dove vedere Frosinone-Udinese: diretta tv e streaming
    La partita tra Frosinone e Udinese è in programma alle ore 20.45 e sarà visibile in diretta su Sky e Dazn. La diretta streaming sarà disponibile anche su Skygo e Now.
    Frosinone-Udinese, probabili formazioni
    FROSINONE (3-4-2-1): Cerofolini; Lirola, Okoli, Romagnoli; Valeri, Brescianini, Barrenechea, Zortea; Soulé, Harroui; Cheddira. Allenatore: Di Francesco. A disposizione: Frattali, Marchizza, Bonifazi, Lusuardi, Monterisi, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Mazzitelli, Reinier, Kvernadze, Baez, Cuni, Kaio Jorge, Ghedjemis. 
    UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Walace, Payero, Kamara; Brenner, Samardzic; Lucca. Allenatore: Cannavaro. A disposizione: Padelli, Mosca, Tikvic, Giannetti, Kabasele, Ebosele, Ferreira, Zemura, Zarraga, Lovric, Pereyra, Thauvin, Davis. 
    ARBITRO: Doveri. ASSISTENTI: Alassio-Colarossi. QUARTO UOMO: Maresca. VAR: Di Paolo. AVAR: Paterna. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, addio sogno playoff: Carrarese in semifinale

    Carrarese-Juve Next Gen, il racconto del match

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    96′ – L’arbitro fischia tre volte: il 2-2 favorisce la Carrarese per il miglior posizionamento in classifica e vola in semifinale. Bianconeri eliminati dopo un grande cammino.

    90′ – Concessi cinque minuti di recupero.

    90′ – Sostituzione nella Carrarese: esce Schiavi entra Cerretelli.

    90′ – Altri due cambi nella Juve: Turicchia e Da Graca per Rouhi e Hasa.

    86′ – Cartellino giallo per Palumbo.

    85′ – Palumbo con un sinistro potente chiama Bleve alla bella parata.

    84′ – La Juventus ha bisogno di un gol e sale con tutti gli uomini per provare l’impresa.

    79′ – Sostituzione nella Juve: esce Comenencia entra Palumbo.

    76′ – Doppio cambio nella Carrarese: Della Latta per Giannetti e Grassini per Zanon. 

    74′ – OCCASIONE JUVE!I bianconeri ripartono a campo aperto, Hasa con il radar pesca Sekulov, che perà allarga troppo e calcia fuori da buona posizione.

    71′ – Guerra salta un uomo e calcia dal limite, ma il suo destro è impreciso.

    69′ – Doppia sostituzione nella Carrarese: escono Capezzi e Palmieri entrano Zuelli e Belloni.

    66′ – GOL DELLA JUVENTUS!Cerri riapre di nuovo la sfida: l’attaccante bianconero è il più lesto in area a finalizzare un bel assist di Hasa.

    64′ – Cartellino giallo per Illanes.

    59′ – Doppio cambio nella Juve: Anghelè e Cerri per Pedro Felipe e Mbangula.

    56′ – GOL DELLA CARRARESE!Giannetti beffa la difesa bianconera, salta Daffara e fa gol, ma il guardalinee sventola e annulla tutto. Il Var però ribalta la decisione dell’assistente: Savona tiene in gioco la punta.

    50′ – Muharemovic strattona in modo plateale Palmieri e si prende il giallo.

    48′ – OCCASIONE JUVE!Hasa calcia un corner perfetto, Savona stacca e per pochi centimetri non trova il secondo palo.

    46′ – Si riparte con la Carrarese che dà il via alla ripresa.

    45’+1′ – Duplice fischio: il primo tempo termina 1 a 1 con gol di Palmieri e Sekulov.

    45′ – Concesso un minuto di recupero.

    43′ – Giannetti salta Pedro Felipe e i due si scontrano, ma per l’arbitro non c’è nulla.

    41′ – La Carrarese si rifà vedere dalle parti di Daffara dagli sviluppi di un corner: Schiavi prova l’eurogol con un destro al volo dopo una respinta, ma la sua conclusione non trova lo specchio.

    38′ – La Juventus aumenta il possesso e costringe la Carrarese a coprirsi e ripartire.

    29′ – OCCASIONE JUVENTUS!Guerra gestisce bene il pallone e imbecca per Hasa, che si inserisce con i tempi giusti ma davanti il portiere è poco freddo e si fa ipnotizzare da Bleve.

    21′ – GOL DELLA JUVENTUS!Sekulov prende alle spalle la difesa alta della Carrarese e con un destro potente e preciso dal limite fa centro.

    17′ – Ammonito Giannetti, primo giallo del match.

    16′ – In tribuna è presente Landucci: il vice dell’ex allenatore della Juve, Allegri.

    15′ – Crescono i bianconeri, grazie soprattutto alle avanzate di Rouhi: l’esterno trova Comenencia sul secondo palo, che appoggia per Mbangula, che a sua volta di testa chiama Bleve alla deviazione in angolo.

    9′ – La Juve muove rapidamente il pallone sulla trequarti, Guerra si libera per il tiro ma il suo sinistro non è preciso.

    2′ – GOL DELLA CARRARESE!Palmieri trasforma in oro un pallone vagante in area e di controbalzo trova l’angolo lontano con un mancino imprendibile per Daffara.

    1′ – La Juventus muove il primo pallone del match. LEGGI TUTTO

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    “Toro, ti manca un Sartori. Non sarà difficile sostituire Juric”

    Nessuno meglio di lui conosce il Toro dell’era Cairo dalle sue radici. Gianni De Biasi è stato il primo allenatore dopo il fallimento, l’uomo che ha riportato i granata in Serie A dopo un solo tentativo. Adesso, a distanza di 19 anni dall’inizio della sua avventura sotto la Mole, farà il tifo per il suo vecchio club. Contro l’Atalanta c’è l’ultima chance di Europa da difendere, al netto di quello che succederà alla Fiorentina in finale di Conference League contro l’Olympiacos. De Biasi, il Toro può tornare per la terza volta in Europa nell’era Cairo: che effetto le fa? «Provo un misto di sensazioni. Ripenso al mio periodo: avevo suggerito al presidente di costruire un progetto basato sui giovani, ma abbiamo perso un po’ di tempo e Cairo allora aveva altre idee. Diciamo che il tempo mi ha dato ragione, visto il patrimonio di giocatori di cui oggi il Toro dispone. E poi è un club solido, che ha la forza per poter essere una mina vagante della parte sinistra della classifica. Ovvio, però, che per diventare come Atalanta e Fiorentina serva di più. Investimenti, certo, ma soprattutto idee e programmazione».In questi giorni stanno facendo discutere le parole di Juric sui tifosi, sul poco amore e sulla scarsa unione che caratterizza il mondo Toro. Che idea si è fatto di queste dichiarazioni? «Io credo che sia stato interpretato male: voleva dire sicuramente qualcosa di diverso. I tifosi del Toro sono ancorati a due periodi storici di enorme prestigio: quello degli Invincibili e poi il ciclo di Radice. Hanno richieste troppo elevate rispetto al contesto attuale, perché sono stati abituati ad avere squadre molto lontane dai confini dell’ordinario. Per diventare una realtà all’altezza di quel Toro, nel calcio di oggi, basterebbe giocare qualche volta in più in Europa. In questo senso, negli anni, ai granata è mancato uno come Giovanni Sartori, che era vicinissimo a diventare un dirigente granata quando c’ero io. Bisognava prendere lui: Chievo, Atalanta e Bologna sono più di semplici indizi sulla bontà del suo operato».La possibile qualificazione in Conference League renderebbe positiva la stagione? Qual è il bilancio sul campionato? «Per me resta un ottimo campionato, a prescindere dall’ultima partita. Un campionato in linea col valore della squadra: solo il Bologna ha sparigliato un po’ le carte, ma chi precede i granata ha indubbiamente qualcosa in più. Oggi, però, il Toro ha un patrimonio basato su giocatori giovani e forti: la strada è questa, però i granata hanno iniziato tardi rispetto ad altre realtà. Ora ci vuole tempo: la crescita non sarà veloce. Persino un fenomeno come Gasperini ci ha messo 8 anni per vincere».Juric chiuderà con la partita di Bergamo. Chi perde di più, il Toro o l’allenatore? «Non sarà difficile trovare un altro come lui, ma il suo lavoro è stato ottimo. Tuttavia, meglio separarsi quando il matrimonio è logoro. Poi sono sicuro che Juric sia cresciuto tanto come allenatore in questi tre anni: avrà modo di guardarsi dentro, in futuro saprà gestire meglio tante situazioni di campo e non solo. I tecnici migliorano quando si rendono conto degli errori».È sempre più Ital-Toro: i granata hanno tre giocatori fra i pre-convocati di Spalletti. Che prospettive immagina per Buongiorno, Ricci e Bellanova? «Spalletti è sveglio, guarda alla sostanza e non all’etichetta. Ricci e Bellanova hanno prospettive importanti: Spalletti li vedrà in ritiro e capirà se siano già pronti o meno per andare in Germania, ma vedrete che l’anno prossimo faranno ancora meglio. Buongiorno invece sarà protagonista: ormai ha quasi la statura di un campione».A breve il Toro ripartirà da un nuovo allenatore, che quasi certamente sarà Paolo Vanoli. Scelta azzeccata o rappresenta un azzardo? «Va verificato fuori dal contesto del Venezia, anche perché non ha un’esperienza solidissima da primo allenatore. Ma sta facendo un lavoro eccellente, mi sembra una scelta coerente. Dovrà capire subito, però, che il Toro è un altro mondo rispetto a tutto ciò che ha fatto finora».Cosa servirà al Toro per migliorarsi? «Pochi innesti, non più di tre: mi riferisco a potenziali titolari. Ma non andranno sbagliati, Vagnati dovrà andare a colpo sicuro. La base è buona, chi rimpiazzerà Juric troverà una rosa di livello, solo da aggiustare con qualche pedina». LEGGI TUTTO

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    eChampions League, “Knockout Show” in onda su Sky

    I player italiani grandi protagonisti alla eChampions League di EA FC 24: Danipitbull e Montaxer alle Finals di Londra. Sabato alle 20.00 su Sky Sport Arena, in streaming su NOW e YouTube Live il “Knockout Show” con Obrun2002 e Crazyfatgamer
    DORTMUND-REAL LIVE

    Quest’anno più che mai, c’è un feeling evidente tra l’Italia e le coppe europee. Calcio o eSport fa poca differenza, perché degli 8 player qualificati alle Finals di Londra, gli italiani sono ben due: Danipitbull e Montaxer. Parliamo della eChampions League, l’evento UEFA giocato su EA FC 24 su Playstation 5. Praticamente, l’equivalente eSport della Champions League.

    La rivoluzione nella formula del torneo
    La formula del torneo è stata completamente rivoluzionata rispetto allo scorso anno, anche per renderla più simile al calcio reale. Per fare un esempio pratico che riguarda l’Italia, alla eChampions League si sono qualificati i primi 4 player della eSerie A, con un sistema che ricorda da vicino la Champions, appunto. Dei 41 giocatori che hanno partecipato alla Group Stage, 24 si sono qualificati alla Knockout Stage. E tra questi ci sono anche i “nostri” Lucio Vecchione (a.k.a. HHezerS, giocatore del Monza e vincitore della eSerie A), Luca Guarino (Luconegua del Torino) e Danilo Pinto (Danipitbull della Juve), ai quali si aggiunge Andrea Montanini (Montaxer, campione di Francia con il Lorient). Rivedremo le partite dei player italiani e le immagini più belle delle eChampions, e tramite YouTube Live sarà possibile interagire con tutti gli ospiti, commentando live insieme a noi e facendo domande alle quali risponderanno direttamente i protagonisti.

    Le Finals mercoledì a Londra
    E dopo un Knockout Stage ricchissimo di emozioni, rimonte, gol bellissimi e colpi di scena, Danipitbull e Montaxer si sono qualificati per le Finals di Londra di mercoledi 29 maggio, che decreteranno il player più forte d’Europa. Finals che potremo seguire live su Sky Sport Arena, sul canale YouTube di Sky Sport e in streaming su NOW. E allora pad in mano, vi aspettiamo al Knockout Show! Aspettando le Finals…

    eChampions League, la programmazione del “Knockout Show”
    Sabato 25 maggio

    Ore 20.00: su Sky Sport Arena e anche su YouTube Live, sul canale di Sky Sport. Con un plus non da poco, perché a commentare le immagini della eChampions League ci saranno due grandi protagonisti del settore come Obrun2002 e Crazyfatgamer.

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    De Roon a letto con la coppa: “Un nuovo amore”. La moglie replica così

    Marten De Roon è stato tra i protagonisti della grande festa in casa Atalanta. All’indomani della vittoria nella finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, il capitano della ‘Dea’ (ieri assente per infortunio), ha pubblicato sul suo account Instagram uno scatto in cui lo si vede a letto con la coppa: “Ho mandato un messaggio a mia moglie dicendole che ero a letto con un nuovo amore”. La prima risposta della moglie, nei commenti è stata un “Va tutto bene” accompagnato da una faccina maliziosa…Il simpatico siparietto tra De Roon e la moglie ha scatenato i tifosi, che hanno apprezzato con migliaia di like e commenti alla foto: “Non può essere gelosa della tua ‘nuova ragazza’. Grande Martino!”. Tanti i messaggi sotto al post anche compagni di squadra e amici. La moglie è poi tornata altrettanto ironicamente sull’argomento, ripostando tra le storie Instagram la foto del marito a letto con il trofeo, accompagnando lo scatto con la più classica delle domande: “Who is she?”. LEGGI TUTTO

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    “Thiago Motta predestinato: sì, è pronto per la Juve. E con Giuntoli…”

    “Thiago è un uomo con la U maiuscola. Uno sempre schietto e diretto: ti dice le cose in faccia. Come tecnico è attento a ogni dettaglio, quasi in maniera maniacale. Punta forte sul possesso palla, gli piace la costruzione dal basso e avere una squadra ben organizzata che gioca per imporre sempre il proprio gioco”.
    La qualità migliore nella gestione del gruppo?
    “Il riuscire a tirar fuori sempre il meglio dai suoi giocatori. È empatico e convincente. Sa entrare nel cuore e nella testa dei calciatori. Motta è un tipo molto esigente: pretende tanto da giocatori, collaboratori e dirigenti. Vuole il massimo e non si accontenta, il che porta tutti a migliorarsi”.
    Un difetto, invece?
    “Non è proprio un difetto: Motta scende poco a compromessi e tira sempre dritto per la sua strada, senza ascoltare chi a volte, invece, vorrebbe solo aiutarlo. Thiago non sopporta ingerenze e intromissioni nelle scelte di campo e sul suo lavoro con la squadra”.
    Come sarà la convivenza con Giuntoli?
    “Possono integrarsi bene. Cristiano è un abile mediatore, non cerca lo scontro e sa supportare i suoi allenatori. Giuntoli è un grosso conoscitore di calcio, molto competente. A Napoli ha fatto cose straordinarie. Insieme possono riportare in alto la Juve”.
    Con Motta la Juve potrà davvero lottare per lo scudetto o serve una rivoluzione?
    “La Juventus non è mica una squadra di cadaveri…”.
    In che senso?
    “Certamente servono dei rinforzi, ma c’è già una rosa con giocatori importanti su cui lavorare. L’arrivo di Thiago può permettere un altro ulteriore step di crescita”.
    In chiusura, una provocazione: come mai allora al Genoa l’avevate esonerato?
    “Quella fu una stagione molto complicata. Per reggere e assimilare il suo tipo gioco serviva tempo e in quella fase eravamo in zona retrocessione. In quei momenti a pagare è sempre l’allenatore. Mandai via Thiago a malincuore, perché ero pienamente convinto delle sue capacità. Ci parlammo con grande sincerità e anche lui capì la situazione. Tanto che rinunciò a due anni di contratto e ai soldi per non pesare sul Genoa”.
    Thiago Motta-Juve, chiusura vicina: i dettagli del contratto e la durata LEGGI TUTTO