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    Muratore torna a casa Juve: la vita è davvero una cosa meravigliosa

    In fondo, tutto si tiene. Nomen omen, il destino nel nome. Come si fa a non richiamare un ragazzo che si chiama Muratore perché aiuti a costruire la Casa Juve cominciando dalle fondamenta, cioè dalla Primavera? Muratore, di nome Simone, classe 1998, cuneese di Saluzzo, che nel vivaio bianconero era entrato a 16 anni, facendo la trafila sino alla prima squadra, allenatore Sarri, nella stagione dell’ultimo scudetto, debuttando anche in Champions League.
    Soprattutto, come si fa a non riabbracciarlo, dicendogli vieni a lavorare con noi, se questo ragazzo ha sconfitto il cancro dopo tre anni durissimi, carichi di dolore, di angoscia, ma anche, colmi di resilienza, di coraggio, della voglia di non arrendersi mai a un nemico tanto infido e maledettamente presente nella tua vita. Così, la storia di Simone è una provvidenziale storia di Natale. Lui stesso l’ha raccontata nel modo migliore, ricordando quando è stato costretto a ritirarsi. «Sono passati tre anni da quel giorno. Una notizia arrivata a ciel sereno che ha cambiato la mia vita e quella di chi mi sta attorno. Neurocitoma al ventricolo sinistro. Attimi di pensieri, di domande, di rabbia. Non ho mai versato una lacrima, ho sempre cercato di farmi vedere forte agli occhi degli altri, dal giorno della notizia fino alla notte prima dell’intervento, in camera con mia mamma, la donna più forte che abbia mai conosciuto, quando sono scoppiato a piangere come un bambino, con la paura di non risvegliarmi più o comunque di svegliarmi e non essere più lo stesso di prima. Sono stati giorni, settimane, mesi, anni di sofferenza. Ho dovuto rimparare a parlare bene, camminare, a correre, scrivere, leggere, contare, era come se fossi tornato un bambino e ho dovuto ricominciare tutto da capo, dal giorno zero. Ci sono stati giorni in cui facevo fatica anche ad alzarmi dal letto, nonostante mi sentissi già meglio. Oggi metto un punto alla mia carriera da giocatore, ci ho provato fino alla fine a tornare, ci ho messo lacrime e sudore, ma non ero più come prima, mi sono reso conto che, comunque, avevo la fortuna di essere guarito e di stare bene. Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori straordinari, fuoriclasse, dentro al campo, ma, soprattutto, fuori dal campo e questo non me lo toglierà mai nessuno. Sono grato a tutto ciò che ho fatto e ho conquistato dentro quel rettangolo verde, insieme con i miei compagni, diventati poi miei amici. Sono stati anni magnifici: il campo, lo spogliatoio, la passione, sono cose difficili anche da spiegare, se non le provi in prima persona. Ringrazio in primis la mia famiglia per essermi stata accanto sempre. Tommaso, il mio bimbo unico e speciale che mi ha dato la forza per andare avanti, e infine i miei amici. Ringrazio le società Juventus, Atalanta e Tondela per essermi state accanto. Impari a dare importanza alle cose quando sei a un passo da poterle perdere. La vita è un dono meraviglioso».
    Impari a dare importanza alle cose quando sei a un passo da poterle perdere: la frase che dice tutto di Simone. Ha scritto Baricco: «Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde». Alla fame di vita del suo ex ha risposto la Juve: l’ha voluto tecnico del settore giovanile, annunciandolo in questi giorni con una rilevanza sintomatica della volontà societaria di firmare un gesto nobile, nient’affatto scontato nel calcio fine 2024, che si vuole sempre e solo avviluppato alle logiche del business, dell’algida irriconoscenza, fino all’indifferenza verso chi è uscito di scena o è stato costretto a farlo. Vincere è l’unica cosa che conta? Non è vero e s’impone dirlo in presenza della ragione sociale di bonipertiana memoria. Si vince anche fuori campo, quando apprezzi a tal punto la forza di un Muratore così vigoroso che non puoi farne a meno. Simone ha demolito il cancro, ora ricomincia a ricostruire la propria vita in Casa Juve. Casa sua. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, rimonta clamorosa a Cerignola: Semedo evita il ko a Brambilla

    Nella ripresa i bianconeri subiscono l’assalto dei padroni di casa. Brambilla, con i cambi, non riesce a dare la scossa. Anzi, è proprio il neo entrato Owusu a perdere un pallono sanguinoso in mezzo al campo e afar ripartire i gialloblù in contropiede. Salvemini da pochi passi non sbaglia dopo il salvataggio di Gil Puche. Da qui, però, arriva la reazione della Juve: Guerra imbuca per Afena-Gyan che accorcia. Poi Daffara alza il muro e salva i suoi in un paio di occasioni e sul ribaltamento di fronte trovano il pari. Puczka crossa al centro per Semedo che di destro infila Greco. È l’ultimo sussulto del match che termina con il risultato di 3-3

    Cerignola-Juventus Next Gen, rivivi la diretta

    95′ – Termina qui la sfida!La Juve Next Gen strappa un punto importante sul campo dell’Audace Cerignola. 

    92′ – Fuori Afena-Gyan e dentro Poli per la Juve!Al momento dell’uscita battibecco tra Parigini e l’ex Cremonese in una mischia dove poi vengono ammoniti entrambi. 

    90′ – Quattro minuti di recupero!

    89′ – Brivido per la Juve!Ruggero calcia col mancino, pallone fuori di un soffio. 

    87′ – GOL JUVE NEXT GEN!Puczka mette in mezzo un cross interessante, Semedo è bravo a inserirsi e col destro a ribadire in rete. 

    86′ – Salvemini calcia forte col destro, pallone fuori di poco. 

    84′ – Ancora Daffara!Il portiere bianconero dice di no al tiro di Martinelli. 

    83′ – Occasione Audace!Puczka serve il pallone all’indietro ma serve Parigini che prova il pallonetto con il destro ma Daffara dice di no.

    78′ – Doppio cambio Audace!Dentro Parigini e Romano, fuori Bianchini e Russo. 

    73′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Puczka e Papadopoulos, fuori Macca e Mulazzi. 

    69′ – GOL JUVENTUS!Guerra imbuca bene per Afena-Gyan che in due tempi trova la rete che accorcia le distanze. 

    61′ – GOL AUDACE CERIGNOLA!Brutto pallone perso da Owusu in mezzo al campo, contropiede dei padroni di casa con l’imbucata per Ruggero. Daffara esce male e l’esterno dei pugliesi prova il tiro da posizione impossibile, Gil Puche salva ma Salvemini a porta vuota ribadisce in rete. 

    60′ – Doppio cambio per la Juventus!Dentro Owusu e Semedo, fuori Citi e Faticanti. 

    58′ – Primo cambio per il Cerignola!Fuori Jallow e dentro Ruggero.

    56′ – Occasione Juve!Afena-Gyan prova il destro, Greco devia in angolo. 

    52′ – Poche occasioni sin qui!

    48′ – Subito pericolo per la Juve!Jallow prova il tiro col destro, pallone deviata da Scaglia in angolo. 

    46′ – Iniziata la ripresa. 

    INTERVALLO

    45′ – Termina la prima frazione!Audace avanti con il risultato di 2-1. 

    44′ – Occasione Juve Next Gen!Scaglia di testa per poco non trova il pari, pallone di poco alto sopra la traversa. 

    42′ – Paolucci col destro spara alto. 

    39′ – Palumbo ci prova col Mancino, tiro deviato in angolo. 

    35′ – GOL AUDACE CERIGNOLA!Cross di Tentardini, Tascone di testa svetta più alto di Citi e supera Daffara. 

    30′ – GOL AUDACE CERIGNOLA!Visentin in girata col destro trova il pari. Difesa bianconera che non riesce a chiudere e il difensore dei pugliesi è il più lesto a ribadire in rete. 

    25′ – Buona prova sin qui dei bianconeri, anche in fase difensiva. 

    19′ – Sfiora il pari il Cerignola!Ancora Jallow, ma stavolta da pochi passi manda fuori. 

    18′ – Occasione Audace!Gil Puche chiude Jallow sul più bello e manda in angolo. 

    15′ – Alza il pressing l’Audace Cerignola. 

    11′ – GOL JUVE NEXT GEN!Palumbo disegna una parabola imprendibile con il mancino, il pallone coglie il palo e poi termina in porta.

    8′ – Punizione da posizione interessante per la Juve!Macca fermato in modo falloso al momento della conclusione. 

    5′ – Fase di studio in questi primi minuti di gara. 

    1′ – Iniziato il match. 

    Audace Cerignola-Juve Next Gen: diretta tv e streaming

    La sfida tra Audace Cerignola e Juventus Next Gen, valida per la 20ª giornata del Girone C del Campionato Serie C-Lega Pro, sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport, in diretta streaming su NOW e Sky Go. Il fischio d’inizio del match è atteso per le ore 17.30 allo stadio Domenico Monterisi. Qui su Tuttosport il live testuale dell’incontro. 

    Partita: Audace Cerignola-Juve Next Gen
    Data e orario: 21 dicembre, 17.30
    Diretta Tv: Sky Sport
    Streaming: Sky Go e Now Tv

    Le formazioni ufficiali di Audace Cerignola-Juve Next Gen

    Audace Cerignola: Greco, Martinelli, Capomaggio, Visentin, Bianchini, Russo, Tascone, Paolucci, Tentardini, Salvemini, Jallow. A disposizione: Saracco, Fares, Ruggiero, Parigini, Faggioli, Velasquez, Sainz-Maza, Carnevale, Romano, Lorusso, Iurilli, Gagliano, Carrozza, Di Dio. Allenatore: Giuseppe Raffaele

    Juventus Next Gen: Daffara, Mulazzi, Scaglia, Gil Puche, Citi, Macca, Palumbo, Faticanti, Comenencia, Guerra, Afena-Gyan. A disposizione: Radu, Cat Berro, Poli, Savio, Amaradio, Ledonne, Owusu, Puczka, Turco, Peeters, Papadopoulos, Semedo. Allenatore: Massimo Brambilla

    Arbitro: Giuseppe Maria Manzo della sezione di Torre Annunziata.

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    Pecchia: “Roma rinata. Ma il Parma ha bisogno di punti”

    “Della sconfitta contro il Verona ne abbiamo parlato, non dobbiamo portarcela troppo dietro. È stato pesante, ci ha dato fastidio, ma quest’anno bisogna avere la forza di affrontare la settimana con il massimo dell’entusiasmo e delle energie. Questo è il campionato di Serie A, bisogna gestire i momenti e pensare alla gara di domani”. Sono le parole di Fabio Pecchia, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla trasferta contro la Roma di Caludio Ranieri, valida per la 17ª giornata di campionato e in programma alle ore 12.30 di domenica 22 dicembre. I gialloblù di presentano all’appuntamento con 15 punti in classifica e un bilancio di 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5 gare: l’ultima al Tardini contro la formazione gli Scaligeri. calendario ha poi in programma le sfide contro Monza e Torino.
    Pecchia: “Servono punti”
    “Dobbiamo fare grandi partite e soprattutto punti. Questo è l’aspetto più importante, domani affrontiamo una grande squadra in un ambiente bellissimo e stimolante, ha ritrovato serenità con Ranieri. Un bell’ambiente, voglio vedere un Parma battagliero, che ha voglia di fare e confrontarsi con una squadra che ha un po’ di tutto, qualità, struttura e forza fisica. Parlo sempre con la società, a prescindere dal momento. La visione è chiara di ciò che deve essere il Parma del presente e del futuro. Non mi aspettavo di perdere giocatori per così tanto tempo, per come è costruita questa squadra con tanti giovani, non mi è stato possibile gestire la rosa e i ragazzi hanno dovuto giocare tanto e gestire la pressione. Gli infortuni escono un po’ dal nostro controllo, ma in Serie A tante squadre sono in emergenza in un momento delicato del campionato. In campo scende il Parma, al di là dei giovani, è importante un’assunzione di responsabilità”.
    Pecchia: “La Roma ha ripreso forma”
    “Pensare di cambiare tanto non so quanto possa aiutare i ragazzi. Se continuare a mantenere quelle che sono le nostre conoscenze, il nostro modo di stare in campo o cambiare totalmente. Mi piace fare le cose con giudizio, non estemporanee. I numeri sono quelli che sono per alcuni giocatori, è abbastanza facile indovinare la formazione oggi, ma l’importante è avere animo, vivacità e voglia di andare a cercare il gol. Come dire che noi siamo lo squadrone e loro no. Però sono sempre d’accordo con ciò che dice Ranieri. Da ciò che dice sembra ripartiranno in contropiede e che noi siamo la grande. Ranieri? Quello che c’è stato è ovviamente diverso. Domani sarà tutta un’altra storia, c’è da giocare una partita importante. Vedendo le ultime gare, la Roma ha ripreso forma e sostanza. Sono forti, c’è poco da dire. Mihaila? Valentin ho dovuto gestirlo ma oggi mi ha dato segnali molto positivi, sono contento”.
    Pecchia: “I numeri non contano”
    “4-4-2? In questo sono d’accordo con Ranieri, i numeri non contano, conta l’interpretazione. Abbiamo caratteristiche particolari, ma abbastanza chiare. Dobbiamo essere sempre al massimo sia a livello di attenzione che fisico. Può essere una soluzione, lo abbiamo fatto. Poi ci sarà il momento in cui sarà la Roma a metterci in difficoltà, dovremo saperci compattare. Estevez e Bernabé? Al di là dei cambi e delle situazioni, anche a livello numerico. Estevez si tratta di qualcosa di non grave, già settimana prossima potrebbe essere con noi. Nell’ultimo periodo, i cambi vengono fatti con l’idea di cambiare o mantenere una certa situazione. Con Bernabé però ho più scelta, ma questo non porta nulla al risultato di domani. Leoni? Questo non lo so, ora è maggiorenne e possiamo parlare di lui. Questo è un discorso che vale per tutti, anche per Giovanni. Gli inserimenti devono essere graduali e ponderati e aiuta avere la fortuna in alcuni momenti di trovare il momento giusto. In questo momento stiamo accelerando il loro inserimento e il loro fare esperienza, costretti dagli eventi ma anche per merito”.
    Pecchia: “Serve continuità”
    “Sohm? Quello che ho detto anche nel post gara. Nel momento migliore abbiamo preso gol e lo abbiamo pagato a livello psicologico. Anche sul 3-1 abbiamo cercato il 3-2 e anche nel finale abbiamo provato ad agguantare il risultato. Torniamo al discorso dell’equilibrio, maggiore è l’equilibrio e più abbiamo occasione di far gol e subire meno. Ogni partita è un’esperienza forte per noi e farne tesoro serve per la gara successiva. Non si può pensare a chi non c’è, il focus deve essere su cosa c’è da fare. Bisogna mettere attenzione. Nell’ultima partita abbiamo creato tantissimo ed è un peccato perché poi paghi gli errori e perdi le partite. Ma lo spirito c’è stato, questa squadra deve correggere alcune cose e continuare con lo stesso spirito e voglia.  È capitato che la difesa venisse lasciata sola, quando viene messo sotto pressione o sotto accusa un singolo giocatore sono poco d’accordo. Tutto va fatto da squadra per mantenere una certa solidità ed equilibrio, quando si perdono le distanze tutto ricade su una linea sottile. Non possiamo permetterci di farlo in Serie A. Quando abbiamo lavorato bene, anche contro avversari forti, la squadra ha assunto una fisionomia diversa, è stata solida, compatta e più efficace sotto porta. Il lavoro lo facciamo ma bisogna farlo con continuità, è la squadra che fa la fase difensiva”. LEGGI TUTTO

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    Juve, Lopez fa impazzire i bianconeri: battuto il Cagliari e playoff vicini

    Juve-Cagliari Primavera, rivivi la diretta

    95′- Termina qui la sfida!La Juve supera di misura il Cagliari con una rete nel finale.

    93′ – Cambio per la Juve!Dentro Keutgen e fuori Mazur. 

    91′ – Ammonito Mazur!Entrata scomposta con il piede alto ai danni di Mutandwa. 

    90′ – Quattro minuti di recupero. 

    89′ – GOL JUVENTUS!Bianconeri avanti, premiata la scelta di Magnanelli perché Ventre mette al centro e di testa Lopez supera Iliev. 

    83′ – Altra traversa per la Juventus!Boufandar dopo un batti e ribatti in area calcia verso la porta e coglie il montante. 

    80′- Ancora Simonetta!Il numero 10 del Cagliari ci prova su punizione, tiro di poco fuori. 

    77′ – Doppio cambio Cagliari!Dentro Franke e Malfitano, fuori Marini e Marcolini. 

    76′ – Occasione Cagliari!Simonetta da pochi passi calcia altissimo sopra la traversa. 

    73′ – Latitano le occasioni in questa ripresa.

    68′ – Dentro Bolzan per Vinciguerra nel Cagliari. 

    65′- Triplo cambio per la Juve!Dentro Finocchiaro, Vacca e Lopez. Escono Di Biase, Florea e Biliboc. 

    60′ – Cambio per il Cagliari!Dentro Grandu per Trepy.

    55′ – Spinge la Juventus!

    53′ – Occasione Juve!Biliboc calcia da buona poisizione ma il suo tiro termina alto. 

    50′ – Ancora grande equilibrio nella partita.

    46′ – Iniziata la ripresa a Vinovo.Primo cambio per il Cagliari: dentro Nunn e fuori l’ammonito Balde.

    INTERVALLO

    45+3′ – Termina la prima frazione!Ancora con il risultato di 0-0. 

    45+1′ – Brutto errore di Pagnucco!L’esterno si addormenta e lascia il pallone a Vinciguerra che si immola verso la porta, ma al momento del tiro è chiuso dal recupero dello stesso esterno bianconero. 

    45′ – Tre i minuti di recupero. 

    42′ – Non ce la fa Bassino, dentro Verde per la Juventus. 

    40′ – Gioco fermo in questo momento per un problema al ginocchio occorso a Bassino. 

    36′ – Ammonito Balde!Brutto intervento su Mazur. 

    34′ – Sul fronte opposto ci prova Biliboc!Il suo destro è potente ma centrale, Iliev blocca tutto. 

    32′ – Ancora il Cagliari pericoloso!Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Soldati colpisce di testa, Vinciguerra tocca ma non riece a superare Radu. 

    26′ – Occasione Cagliari!Ancora Trepy a scaldare i guantoni di Radu, sulla ribattuta Mutandwa prova il pallonetto ma il portiere bianconero è reattivo a parare. 

    22′ – Traversa per la Juve!Biliboc con il destro impegna Iliev che devia il pallone sulla traversa e poi in angolo. 

    18′ – Ritmi piuttosto blandi in questo momento.

    14′ – È la Juventus a gestire il possesso in questo avvio di gara. 

    9′ – Florea sfiora il vantaggio!Il trequartista della Juve ci prova col mancino, tiro di poco fuori. 

    6′ – Occasione Juve!Marini sbaglia in impostazione ma Di Biase non riesce a trovare lo specchio della porta. 

    5′ – Primo squillo del Cagliari!Trepy va al tiro da fuori area, Radu è attento a deviare la sfera.

    1′ –  Iniziata la sfida a Vinovo. Nella Juve gioca Di Biase e non Pugno, quest’ultimo durante la fase di riscaldamento ha sentito un piccolo fastidio muscolare. 

    Juventus-Cagliari Primavera, dove vedere la partita

    La sfida tra Juventus Under 20 e Cagliari, valida per la 16ª giornata del Campionato Primavera, è in programma per giovedì 19 dicembre alle ore 11:00 presso il campo Ale&Ricky dell’Allianz Training Center di Vinovo e sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in streaming sul sito dell’emittente.

    Juventus-Cagliari Primavera, le formazioni ufficiali

    Juventus Primavera (3-4-2-1): Radu; Savio, Martinez Crous, Bassino; Ventre, Boufandar, Mazur, Pagnucco; Biliboc, Florea; Di Biase. A disp.: Zelezny, Nisci, Vacca, Verde, Pugno, Montero, FInocchiaro, Sosna, Keutgen, Bellino, Merola. All.: Magnanelli.

    Cagliari Primavera (4-4-2): Iliev; Arba, Balde, Soldati, Marcolini; Trepy, Simonetta, Cogoni, Marini; Vinciguerra, Mutandwa. A disp.: Auseklis, Collu, Malfitano, Achour, Grandu, Sulev, Bolzan, Tronci, Franke, David Nunn. All.: Pisacane.

    Arbitro: Giuseppe Rispoli

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    L’Hellas Verona scende in campo al fianco di ENPA

    I capitani di Verona e Milan, insieme ad altri cinque giocatori delle due formazioni, porteranno con loro i cuccioli durante l’ingresso in campo delle squadre al ‘Bentegodi’ nel consueto cerimoniale prepartita. L’iniziativa, fortemente voluta dal Presidente gialloblù Maurizio Setti, dalla sua compagna Patrizia e da tutto il Club, e organizzata insieme al Comune di Verona e ENPA Verona, si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico verso l’adozione di animali, facendosi portavoce di un gesto di grande civiltà e umanità come quello dell’adozione.
    I sette cuccioli saranno adottati a distanza dal Club, che diventerà ufficialmente il padrino dei piccoli meticci e contribuirà in maniera concreta alla loro permanenza al Rifugio finché non troveranno una famiglia e una casa pronti ad accoglierli. Nel momento in cui i cuccioli saranno affidati, la società donerà alle famiglie adottive dei gadget targati Hellas Verona: un portasacchetti, un guinzaglio e una ciotola a tinte gialloblù. I sette cuccioli, due maschi e cinque femmine, saranno ribattezzati così: Zeno, Mastino, Olimpia, Arena, Bra, Hellas e Verona.
    La sezione Enpa di Verona garantisce il benessere animale dei cuccioli portati allo stadio, selezionati con attenzione in base alla loro ottima socializzazione riscontrata sia con i loro conspecifici che con gli esseri umani. Per questo motivo è garantita anche la presenza per tutto il tempo che saranno presenti allo stadio di una veterinaria e di due educatrici cinofile.
    Le maglie indossate dai gialloblù che scenderanno in campo contro il Milan saranno successivamente messe all’asta su MatchWornShirt e il ricavato sarà devoluto tramite Hellas Verona Foundation al Rifugio del Cane. In seguito il Club resterà a fianco dei sette cuccioli protagonisti della serata, aggiornando i tifosi sulle future adozioni, augurandosi che possano trovare al più presto una casa pronta ad accoglierli con amore ed entusiasmo.
    Il ‘Rifugio del Cane e del gatto’ è un centro gestito dal luglio 2015 dall’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, associazione di volontariato costituita nel 1871, che opera da sempre per la tutela dei diritti degli animali.
    Il capitano Darko Lazovic, Domagoj Bradaric, insieme a quattro ragazzi della Primavera maschile e due ragazze della Primavera femminile, sono andati a visitare il Rifugio, a conoscere i sette cuccioli e tutti i cani e i gatti del centro.
    Il Rifugio è in grado di garantire il ricovero di circa 300 animali tra cani e gatti, ospitati su un’area di 16 mila metri quadri. Gruppi di volontari si occupano quotidianamente di fornire cibo e cure a tutti gli animali e provvedono alla pulizia delle strutture. I cani vengono lasciati il più possibile liberi di sgambare negli spazi verdi, giocare e interagire tra di loro e con le persone. Inoltre, i cani con problemi comportamentali, fobie o di difficile gestione vengono opportunamente seguiti in un percorso riabilitativo, finalizzato a favorirne la reintegrazione e l’adozione in famiglia.
    I cani ospiti del Rifugio sono regolarmente vaccinati, sottoposti ai trattamenti periodici necessari e sterilizzati. All’interno della struttura è allestita, inoltre, anche un’area dedicata ai gatti, in supporto al gattile presente in città in zona Spianà, gestito sempre dall’ENPA.
    Inoltre, il Club sostiene il Comune di Verona nella sua campagna ‘Rinuncia ai botti’, che prevede l’affissione di manifesti in tutta la città e una diffusione su tutti i principali social e sui totem digitali del Comune di immagini e messaggi con lo scopo di sensibilizzare tutta la cittadinanza.
    Nello specifico, per quanto riguarda gli animali, questi vengono terrorizzati dalle esplosioni, che possono comportare rischi quali infarti, o determinare stati di ansia e confusionali, con conseguenti comportamenti non prevedibili, che potrebbero spingere gli animali verso la fuga, mettendo a rischio la propria vita ma anche quella di altre persone, potendo diventare causa di incidenti stradali.
    Le parole del presidente Setti
    Queste le dichiarazioni del Presidente del Club gialloblù, Maurizio Setti. “Siamo estremamente felici e soddisfatti della realizzazione di questo progetto al quale tenevamo molto e avevamo in cantiere da tempo. Ringrazio la Lega Serie A per averci concesso l’autorizzazione a realizzare questa iniziativa unica; l’ENPA, il Rifugio del Cane e il Comune di Verona per la collaborazione, e la società AC Milan per averla voluta condividere con noi. Mi auguro che la serata di venerdì possa aiutare questi sette cuccioli a trovare presto una casa e che in futuro anche tanti altri ospiti del canile possano avere una nuova dimora. L’intento del Club è quello di sensibilizzare più persone possibili sul tema dell’adozione. Sono ancora moltissimi gli animali che vivono in un contesto come quello del canile e meritano amore e accoglienza in famiglia. Infine, vogliamo sottolineare e promuovere il messaggio che il Comune di Verona sta portando avanti in città in questo periodo dell’anno. Come società anche noi chiediamo di rinunciare ai botti che solitamente durante le feste vengono utilizzati a scopi di divertimento, ma che per gli animali risultano solamente dannosi, causando grande paura e sofferenza”.
    La soddisfazione del Presidente ENPA della Sezione di Verona
    “Partecipiamo a questa iniziativa con grande entusiasmo. Uno dei valori più importanti dello sport è il rispetto. Rispetto per l’avversario, per le regole, per la vita e per i diritti. Siamo sinceramente grati al Comune di Verona, alla Lega Serie A, all’AC Milan e soprattutto all’Hellas Verona perché hanno scelto di dare voce e visibilità ai diritti degli animali. Lo sport ripudia ogni forma di violenza, inclusa quella contro gli animali. Venerdì sera i giocatori dell’Hellas Verona e dell’AC Milan diffonderanno questo messaggio alla vasta platea del calcio. Sarà magnifico e indimenticabile” così ha dichiarato il Presidente ENPA della Sezione di Verona, Romano Giovannoni.
    Le dichiarazioni di Giuseppe Rea
    “Quella di venerdì sarà una bellissima serata per i nostri amici a quattro zampe, ma soprattutto per la città di Verona, che ho l’onore di rappresentare in questa iniziativa organizzata insieme alla squadra della nostra città, l’Hellas Verona, e all’ENPA. Ringrazio di cuore entrambe le squadre, i giocatori di Hellas e Milan, che rappresentano degli esempi per tutti noi, ma soprattutto per i più giovani. Con il loro gesto sensibilizzeranno il pubblico su un tema importante come quello delle adozioni di cani e gatti, nel caso specifico di quelli che vivono nel nostro Rifugio. Al Rifugio ospitiamo molti animali che il più delle volte sono stati vittima della cattiveria e della crudeltà umana, spesso abbandonati o maltrattati, e che sono in attesa di trovare una famiglia da cui ricevere e dare tanto amore. Ringrazio il Presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, per la grande sensibilità mostrata su un tema a noi caro come quello delle adozioni, ma anche sulla tematica dei ‘Botti di capodanno’, che tanta sofferenza creano negli animali, sia domestici che selvatici, ma anche in persone fragili e malate. Per questo motivo la nostra amministrazione si è sempre impegnata a contrastare questa attività con la campagna di formazione e informazione ‘Rinuncia ai botti’. L’obiettivo è quello di parlare al cuore delle persone. Esistono molti modi per divertirsi nel rispetto di tutti, senza dover creare sofferenza negli altri, animali o persone che siano”. Queste le dichiarazioni del Consigliere Comunale con Delega alla Tutela e Benessere degli animali, Giuseppe Rea LEGGI TUTTO

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    Toro, il mercato resta un rebus: promessa a Vanoli ma punte in stallo

    Le promesse a Vanoli
    Passi avanti (in accelerazione…) che non vediamo, che non risultano, che non si scorgono. Certo, i sondaggi ripetuti a destra e a manca: quelli, per carità, non mancano mai. E Vagnati è un maestro del settore, come tutti i dt obbligati ad arare cento piste per comprendere dove potrebbe andare a parare al dunque tra proposte a prezzi di saldo, attaccanti ai margini in altre squadre e scarti veri e propri in attesa di rilancio. D’altra parte, la differenza la fa il budget, prima di tutto. La situazione non è affatto confortante, va detto. E lo storico, il pregresso, la memoria degli innumerevoli mercati di gennaio condotti da Cairo (ogni volta con il proprio ds di riferimento, a turno) sono tutti lì a dimostrare la scarsa progettualità e un decisionismo quantomeno rallentato, tranne eccezioni che hanno semplicemente confermato la regola. Siamo curiosi di vedere se quel «prima possibile» detto a Vanoli si trasformerà anche stavolta in un lunghissimo giro in tondo, capace soltanto di portare qualche rinforzo minimalista sul finire del mercato: meglio se in prestito con diritto, ovviamente. Il tutto, poi, si mescola quest’anno con la nebulosa della possibile cessione della società («Non voglio vendere, ma se si presentasse qualcuno più ricco e bravo di me», eccetera eccetera: Cairo).
    Cessione club, una vicenda lunga
    Come volevasi dimostrare, quella di un’eventuale vendita del club sarà una vicenda lunga, se effettivamente si snoderà nei prossimi mesi. Di certo il fatto che l’attuale proprietario del Torino abbia a lungo congelato la posizione di Vagnati (sempre in scadenza a giugno, in assenza di annunci ufficiali) e non abbia manifestato alcun impulso nella questione dei rinnovi di contratto dei giocatori (a parte Ricci, pietra preziosa di cui si occupa in prima fila Cairo stesso), testimonia il modus operandi. Che ha registrato uno scarto in corso d’opera soltanto adesso, in questi ultimi 10 giorni: ma perché gennaio si avvicina a passi da gigante e un benedetto attaccante a Vanoli dovranno darlo, prima o poi. Più poi che prima, comunque: vogliamo scommetterci?
    Beto e Simeone, la situazione
    Ci piacerebbe sbagliare, data la stima che riserviamo nei confronti del lavoro di Vanoli e conoscendo l’amore dei tifosi per il Toro, inteso prima di tutto come essenza. Ma poi si torna sempre lì. Passi in avanti concreti per un bomber in azione in A, o comunque che abbia già giocato in Italia, nonché dalle caratteristiche simili a quelle di Zapata, ovvero quanto è stato deciso nel summit milanese? Tendenti allo zero, al momento. Beto (ex Udinese) per adesso è un obiettivo lontano e sempre oltremodo complicato, oltreché costoso. L’Everton lo valuta una ventina di milioni e per ora non vuole darlo in prestito, anche se l’attaccante sta giocando pochissimo (180 minuti in Premier, con 9 comparsate e un gol); un anno e mezzo fa, l’Everton spese oltre 25 milioni per acquistarlo. Molto interessata al giocatore è poi anche la Roma: stessa proprietà del club inglese, i Friedkin. In più il centravanti 26enne guadagna oltre 3,5 milioni di euro netti (più di 4, con i bonus). E Simeone, perennemente in panchina a Napoli? Tanti saluti, finora: De Laurentiis chiede 15 milioni senza se e senza ma, e per questo Torino anche convincere il giocatore appare un Everest.
    Arnautovic, nessuna offerta concreta
    E poi c’è Arnautovic, profilo che garberebbe eccome a Vanoli, in questo magma di parole e ritardi. Ma Vagnati non è stato ancora in grado di presentare un’offerta concreta. L’Inter lo cederebbe anche gratis (l’austriaco è in scadenza a giugno): nelle gerarchie di Inzaghi è scivolato al quinto e ultimo posto, nel reparto (poco più di un’ora giocata in tutto il campionato, 144 minuti con una rete in Champions). Arnautovic, nazionale austriaco, vicecapitano, ad aprile compirà 35 anni, è ancora animato dalla voglia di vivere un bel canto del cigno a fine carriera, però a Milano si trova in ogni caso in una situazione più che “morbida” (fa comunque parte di una rosa in corsa sia per lo scudetto sia per la Champions, i rapporti interni sono buoni e Inzaghi, al di là dell’impiego ridotto, lo considera un punto di riferimento importante per gli equilibri dello spogliatoio, visto il carisma e l’esperienza).
    L’idea Vagnati per Arnautovic
    L’austriaco ha un ingaggio annuale da 3,5 milioni netti più premi (la stessa cifra lorda, nei prossimi 6 mesi). In più, facendo comunque parte della rosa, potrà rimpinguare il conto in banca con i bonus legati ai piazzamenti della squadra in Italia e in Europa. E per andarsene a gennaio dovrebbe trovare un club disposto a comprarlo (come da normativa per i giocatori in scadenza: prestiti vietati), offrendogli 18 mesi di contratto. Il Torino, tutto compreso, potrebbe arrivare al massimo a offrire 2,7 milioni netti per un anno e mezzo: non certo una cifra sufficientemente interessante per l’austriaco, data anche la possibilità per lui di trovare da svincolato un contratto plurimilionario negli Usa o in Arabia, tra 6 mesi. E così, dopo una serie di sondaggi indiretti, Vagnati ha già tirato il freno: inutile presentare una proposta concreta, oggi come oggi, se si sa già che verrà ritenuta non all’altezza. Oggi è un altro giorno, e ogni giorno può anche portare a una svolta: chissà. Ma dovremo scriverlo pure il 10, il 15, il 20, il 25 gennaio e via proseguendo? LEGGI TUTTO

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    Primavera, l’altra Juve che vince: Pugno e Di Biase stendono il Milan

    Milan-Juve Primavera, rivivi la diretta

    94′ – Termina qui la sfida!È festa sulla panchina della Juve al fischio finale. 

    90′ – Quattro minuti di recupero.

    82′ – Cambio nella Juve!Dentro Verde e fuori Finocchiaro. Si difende Magnanelli. 

    81′ – Occasione Juve!Biliboc ci prova col destro, Colzani si supera e devia. 

    80′ – Doppio cambio per il Milan!Dentro Mancioppi e Lamorte, fuori Sala e Ibrahimovic. 

    79′ – GOL JUVENTUS!Subito Di Biase, primo pallone toccato e uperato Colzani sulla ribattuta dopo il tiro di Martinez. 

    78′ –  Doppio cambio per la Juve!Dentro Di Biase per Pugno e Florea per Vacca. 

    75′ – Occasione Milan!Scotti mette in mezzo e la Juve chiude. 

    68′ – Alza il pressing la Juve!In questi minuti la formazione di Magnanelli prova a creare pericoli aggredendo alto il Milan e prova a giocare con gli esterni. Biliboc sin qui il migliore dei bianconeri. 

    64′ – Ci prova ancora Ibrahimovic!Ancora una volta termina alto il tiro dello svedese. 

    60′ – Cambio per il Milan!Fuori Perrucci (si è fatto male in occasione del gol) e dentro Di Siena. 

    59′ – GOL MILAN!Perrucci salta Pagnucco e mette in mezzo, Zelezny non perfetto, Sala è il più lesto a ribadire in rete. 

    57′ – Prova a farsi vedere Ibrahimovic!Il tiro del figlio d’arte termina fuori. 

    55′ – Altro errore in impostazione della Juve!Stavolta è Montero e regalare la sfera al Milan che non riesce a sfruttare. 

    52′ – Ammonito Nissen!Il difensore del Milan ferma con le cattive Vacca. 

    51′ – Occasione Milan!Martinez sbaglia il disimpegni, il pallone arriva a Scotti che prova il destro a giro ma il tiro termina fuori di pochissimo.

    49′ – Il copione della ripresa non cambia!Il Milan gestisce il possesso e la Juve si chiude bene. 

    46′ – Iniziata la ripresa. 

    INTERVALLO

    45′ – Termina la prima frazione!Juve avanti con le rete di Pugno. 

    44′ – Occasione Juve!Ottima l’azione di Finocchiaro sulla sinistra che crossa al centro e Biliboc per poco non arriva all’appuntamento con il pallone. 

    40′ – Errore in impostazione della Juve!Scotti lancia Ibrahimovic, ma al momento del tiro l’attaccante viene chiuso bene da Ventre. 

    34′ – La Juve alza il baricentro e inizia la pressione un po’ più avanti. 

    29′ – La Juve riparte e sfiora il raddoppio!Finocchiaro va al tiro col mancino, Colzani si tuffa e para. 

    27′ – Un altro angolo per il Milan!Paloschi di testa impegna Zelezny, come al solito reattivo. 

    24′ – Fase di stallo della gara con poche occasioni.

    18′ – Il Milan prova a cercare spunti in avanti ma la Juve si chiude bene. 

    14′ – Occasione Milan!Eletu batte la punizione, Nissen di testa manda alto sopra la traversa. 

    11′ – GOL JUVENTUS!Il Milan sbaglia l’impostazione, Biliboc recupera e imbuca per Pugno che davanti a Colzani non sbaglia. 

    9′ – Primo angolo per la Juventus. Nulla di fatto sulla battuta, la difesa rossonera libera l’area. 

    5′ – Meglio i rossoneri in avvio. 

    1′ – Iniziata la sfida.

    Milan-Juve Primavera: diretta tv e streaming

    La sfida tra Milan e Juventus Under 20, valida per la 15ª giornata del Campionato Primavera, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in streaming sul sito dell’emittente. Il fischio d’inizio è previsto per le ore 11 al centro sportivo Vismara. Qui su Tuttusport il live testuale del match.

    Partita: Milan-Juventus Primavera
    Data e orario: 15 dicembre ore 11
    Diretta tv: Sportitalia
    Diretta streaming: sportitalia.it

    Milan-Juve Primavera, le formazioni ufficiali

    Milan Primavera (4-3-3): Colzani; Bakoune, Paloschi, Nissen, Perera; Sala, Victor Eletu, Comotto; Perrucci, Scotti, Ibrahimovic. Allenatore: Guidi.

    Juventus Primavera (4-2-3-1): Zelezny; Ventre, Montero, Bruno Martinez, Pagnucco; Boufandar, Mazur; Biliboc, Vacca, Finocchiaro; Pugno. Allenatore: Magnanelli.

    Arbitro: Gianluca Grasso di Ariano Irpino

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    Diretta Bologna-Fiorentina ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Bologna-Fiorentina su Tuttosport.com
    Dove vedere Bologna-Fiorentina: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Italiano e Palladino è in programma domenica 15 dicembre alle ore 15 al Dall’Ara. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma DAZN e in diretta tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214).
    Bologna-Fiorentina, le probabili formazioni
    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Lucumi, Lykogiannis; Freuler, Pobega; Ndoye, Odgaard, Dominguez; Castro. Allenatore: Italiano. A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Casale, Corazza, Erlic, Holm, Posch, Fabbian, Ferguson, Moro, Urbanski, Dallinga, Iling-Junior, Karlsson. Indisponibili: Aebischer, Cambiaghi, El Azzouzi, Miranda, Orsolini. Squalificati: /.
    FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Colpani, Gudmundsson, Beltran; Kean. Allenatore: Palladino. A disposizione: Terracciano, Martinelli, Kayode, Quarta, Parisi, Moreno, Mandragora, Richardson, Ikonè, Kouamè, Sottil, Rubino. Indisponibili: Bove, Pongracic. Squalificati: /.
    ARBITRO: Fabbri della sezione di Ravenna. ASSISTENTI: Imperiale-Cavallina. QUARTO UFFICIALE: Piccinini. VAR: Abisso. ASS. VAR: Marini.
    Gioca a FANTACUP! Parte il nuovo Fantacalcio® di Tuttosport, scopri come funziona e iscriviti subito LEGGI TUTTO