Carlo Piacenti
consigliato per te
- in Serie A
Pioli-Milan, Ranieri insegna: i punti allungano la vita non la riconoscenza
Il fuoco si sta spegnendo. Perché sono i risultati l’unico salvavita per gli allenatori, non la riconoscenza. E Stefano Pioli lo sa bene. Una legge crudele e forse anche ingiusta che non ha mai ammesso eccezioni. Da giurisprudenza l’esonero di Claudio Ranieri al Leicester dopo che qualche mese prima aveva guidato le “volpi” a un’incredibile vittoria in Premier, scrivendo una pagina unica nel grande libro del calcio. Pagine fatte di lacrime e tanto zucchero, appallottolate e gettate nel fuoco a fine febbraio, quando divenne ufficiale l’esonero di Sir Claudio con la squadra diciassettesima in classifica, a un solo punto dalla zona retrocessione. Peccato che la salvezza sarebbe stato obiettivo primario pure nella stagione precedente, quanto il Leice- ster invece vinse la Premier contro ogni pronostico e, forse, ogni logica. Con le dovute proporzioni, pure Stefano Pioli ha compiuto un’impresa: vero è che il Milan era reduce dal secondo posto conquistato nel campionato precedente, mal’ obiettivo a inizio stagione di Elliott era confermare la posizione Champions, non certo vincere lo scudetto. Detto questo, anche prima della gara con il Sassuolo – ultima giocata formalmente in casa -, è rimbombato dagli altoparlanti del Meazza “Pioli’s On Fire”, l’inno che ha segnato la cavalcata tricolore e la prima parte di stagione. Nessuno avrebbe immaginato che il pomeriggio si sarebbe tradotto in una disfatta (5 gol in casa il Milan non li subiva dall’1- 6 con la Juve, 6 aprile 1997) e, soprattutto, che sarebbe arrivato pure il quarto ko consecutivo nel derby, con quel primo tempo che è stato uno schiaffo per la cultura “giochista” del club rossonero. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Salernitana-Juve, Nicola: “Nicolussi Caviglia? I giovani vanno fatti giocare”
SALERNO – Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha commentato a Dazn la sconfitta interna contro la Juventus: “Nel primo tempo abbiamo fatto discretamente bene, producendo anche gioco. Abbiamo preso gol nei momenti chiave, ma non dobbiamo sottolineare gli errori perché i giovani vanno fatti giocare e Nicolussi Caviglia stava facendo bene. Nella ripresa abbiamo dovuto cambiare qualcosa per alzare il baricentro, ma dopo il terzo gol è diventato tutto più difficile”. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Juve, Vlahovic: “Il gol mi mancava, ringrazio Di Maria”
SALERNO – Due gol, un assist (fortunoso) per Kostic e una prestazione complessiva più che convincente nei 79 minuti in cui è rimasto in campo. Non poteva chiedere di meglio, Dusan Vlahovic, nella partita che ha sancito il suo grande ritorno. L’attaccante serbo ha spezzato un digiuno che andava avanti da 115 giorni e lo ha fatto con gli interessi, da trascinatore della Juventus: “L’importante è che abbiamo vinto la partita, perché era da tre gare che non lo facevamo. Era importantissimo. Poi uno esce sempre fuori, ma grazie alla squadra. Per i gol devo ringraziare i compagni e il mister”. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Juve, Allegri: “Altri 14 punti per la salvezza. Di Maria? Giocasse sempre così…”
SALERNO – Può essere più che soddisfatto Massimiliano Allegri, dopo la vittoria per 3-0 sulla Salernitana. Il tecnico ha avuto le risposte che si aspettava: “I ragazzi hanno risposto bene, abbiamo giocato dei buoni 60 minuti, poi dopo il 3-0 siamo stati un po’ superficiali, abbiamo subito più tiri in porta di quanto avremmo dovuto. Non riuscivamo più a gestire la palla, anche se abbiamo avuto buone occasioni a campo aperto. I ragazzi lo sanno che bisogna assolutamente fare meglio”. C’è dunque qualcosa da migliorare, come dimostrato peraltro dai suoi richiami furiosi alla squadra nella parte finale della gara: “È come un contagio. Come nel primo tempo la squadra si è contagiata nel giocare bene, nel secondo tempo abbiamo sbagliato passaggi con superficialità, stoppando i palloni con la suola e così via. Questo non deve succedere mai, perché se subisci gol gli altri prendono coraggio e metti in discussione la partita. Sono passaggi che dicono che bisogna migliorare sotto l’aspetto della testa. Oggi era una partita non da giocare, ma da vincere. I ragazzi sono stati bravi, poi l’ultima mezz’ora abbiamo un po’ gigioneggiato”. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Miretti ko, il gesto di Allegri: succede in Salernitana-Juve
SALERNO – Serata dolce amara per la Juventus che torna al successo in campionato vincendo per 3-0 sul campo della Salernitana ma è in ansia per le condizioni di Fabio Miretti. Il giovane bianconero ha lasciato la partita al 43′ del primo tempo (dopo essersi procurato il rigore trasformato da Vlahovic per l’1-0), sostituito da Fagioli, causa un brutto infortunio alla caviglia dopo un scontro aereo con Coulibaly. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Dusan show: come cambia la Juve con Super Vlahovic
TORINO – La beffa dell’andata, con il disastro del Var, è dimenticata: la Juventus si prende tre punti dominando a Salerno. E mostrando a tratti anche qualcosa di interessante a livello di gioco, pur insistendo sul 3-5-1-1. LEGGI TUTTO
- in Serie A
Allegri, nuova cabala? La mossa sul rigore di Vlahovic
SALERNO – Era un rigore pesante, che Vlahovic ha realizzato con freddezza disarmante ed estrema precisione. Nonostante il volo nella giusta direzione di un pararigori specialista come Ochoa, il serbo ha calciato alla perfezione, incrociando il tiro e facendo in modo che il pallone toccasse il palo prima di entrare in porta. Una conclusione imprendibile anche per l’estremo difensore messicano, che Massimiliano Allegri non si è gustato live. LEGGI TUTTO

