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    Real Madrid-Milan, sfida da ex per Ancelotti: la top 11 dei ‘fedelissimi’ in rossonero

    Dal novembre 2001 (chiamato al posto dell’esonerato Terim) al maggio 2009. 420 panchine totali e una squadra che ha segnato un decennio: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ma soprattutto la conquista di due Champions League (e una terza ‘accarezzata’ con il clamoroso epilogo del 2005 contro il Liverpool) e altrettante Supercoppe Europee più un Mondiale per Club. È il palmares che racchiude la straordinaria esperienza di Carlo Ancelotti da allenatore del Milan. Carletto ora si troverà ad affrontare i rossoneri in occasione della quarta giornata di Champions e sarà il quinto scontro da ex (1 vittoria, 1 ko e 2 pareggi col Napoli), ma chi sono stati i suoi fedelissimi? 
    Di seguito la ‘sua’ top 11 per presenze… LEGGI TUTTO

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    “La Juve è un mostro. Motta architetto, in 5 anni ci siamo detti di tutto”

    «David attraversa un periodo favorevole, ma anche in questo caso “Jona” sfoggia buone prestazioni perché c’è una squadra dietro di lui, un gruppo, giocatori che lavorano sodo e gli permettono di realizzare gol. La chiave della partita sarà il collettivo. Come contro il Real, tutto il club e tutta la squadra dovranno giocare una partita perfetta se vogliamo ottenere un risultato positivo. La Juve è favorita, ma noi abbiamo le nostre qualità e i nostri argomenti da far valere». A proposito di David, come procedono le trattative per il rinnovo del suo contratto che scade il 30 giugno?
    «Stiamo parlando con “Jona” e lui ha una proposta in mano. Ha detto che il LOSC è il suo club. Le nostre discussioni devono però rimanere tra noi».
    Si potrebbe dire che lei è un po’ come l’ex presidente del Porto, Pinto da Costa: una capacità unica di acquistare giocatori a prezzi più che ragionevoli e poi rivenderli a cifre da capogiro. Da dove viene questo dono? Forse dal fatto che lei è stato direttore sportivo al PSG e prima ancora, quando era centrocampista professionista allo Stade de Reims, ha svolto contestualmente la funzione di direttore amministrativo e finanziario del club per poi essere promosso amministratore delegato?
    «Lavoriamo molto. Abbiamo meno risorse finanziarie dei nostri concorrenti, quindi dobbiamo essere diversi, dirompenti e creare un vantaggio competitivo rispetto ai nostri rivali. Nel calcio, se incontri qualcuno che ti dice che devi fare così o così e vincerai, allora scappa a gambe levate. In questo campo ci vuole molta umiltà, perché se fai tutto alla perfezione forse, solo forse, puoi vincere. Per tornare al sottoscritto, ho un profilo totalmente atipico: sono stato un giocatore professionista, mi sono formato come revisore dei conti, ho trascorso due anni a conseguire un MBA (ndr: Master in Business Administration), mi sono qualificato come allenatore in età molto giovane, sono stato direttore finanziario, amministratore delegato (allo Stade de Reims) poi direttore sportivo di uno dei più grandi club d’Europa e infine presidente (ndr: al Rennes prima del Lille). È probabilmente questa cultura a 360° della gestione di un club che mi aiuta nei periodi di mercato. È essenziale fornire un supporto umano ai giocatori, ma anche alle persone. Bisogna metterli nelle migliori condizioni possibili, farli crescere, prendersi cura di loro e delle loro famiglie. Ingaggiare un calciatore non è sufficiente, è solo l’inizio di un processo. Prima di essere giocatori, sono persone, quindi a prescindere dall’aspetto sportivo, è basilare l’aspetto umano. Il mio mercato? D’accordo, ok, ma per me è fondamentale vincere titoli e portare emozioni, orgoglio e passione alla nostra comunità». LEGGI TUTTO

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    Fonseca punta il Real Madrid: “Il Milan non si accontenta del pari”. L’annuncio su Leao

    Real Madrid-Milan, parla Fonseca
    La conferenza stampa si apre con un messaggio di Fonseca per la comunità di Valencia, duramente colpita dal maltempo negli scorsi giorni: “Rivolgo un pensiero alle vittime della catastrofe qui a Valencia. Il nostro pensiero è con le persone che hanno sofferto a causa di questa tragedia, in Italia abbiamo vissuto momenti simili”.
    Il Milan si troverà di fronte una delle migliori squadre d’Europa. Come si affronta il Real Madrid? “Si affronta con grande motivazione, questo match è una grande opportunità per noi di dimostrare il nostro valore, il Real è la principale candidata a vincere la Champions. Possiamo crescere come squadra in un contesto diverso, affrontando una delle migliori squadre al mondo, senza paura e con coraggio, crediamo di poter fare una buona partita”.
    I rossoneri hanno bisogno di vincere, vista la difficoltà della partita, andrebbe bene anche un pareggio? “Onestamente io cerco sempre di trasmettere ai miei giocatori la voglia di vincere, domani non sarà diverso. Il Real è una grandissima squadra, ma io penso solo a vincere”.
    Dall’altro lato sono arrivati gli elogi di Ancelotti: “Carlo è un riferimento per me, uno dei migliori allenatori del mondo, qualsiasi cosa dica è importante. È un pensiero positivo, lo ringrazio. Sono un suo grande fan, non solo come allenatore, ma anche come persona, per me è un esempio, sarà un grande orgoglio domani affrontarlo in Champions League”.
    Questa vigilia ricorda molto quella del derby contro l’Inter, dove i nerazzurri erano favoriti, ma poi…:  “Il Milan non era favorito contro l’Inter e non sarà favorito contro il Real, ma sono due partite diverse perché sono due avversari completamente differenti. Abbiamo preparato questo match in un modo diverso, abbiamo preparato una strategia diversa contro una squadra fortissima”.
    Fonseca su Leao e Theo Hernandez
    Ci sarà spazio per Leao dal primo minuto, vista la panchina contro il Monza? “Sì, Leao giocherà dall’inizio, mi aspetto quello che mi aspetto normalmente da lui, che possa essere decisivo in una partita”. Sono state tante le voci che si sono susseguite sulla gestione del calciatore portoghese. Hanno influito in qualche misura? “Onestamente no, io so quello che è importante per me e per la squadra, è normale che se ne parli, io devo capire questo, ma devo anche seguire la mia strada, fare quello che è importante per la squadra”.
    Ad affiancarlo ci sarà Morata? Cosa rappresenta il calciatore spagnolo per il Milan? “Alvaro per me è un giocatore importantissimo nella nostra squadra, non solo come giocatore, ma anche come professionista. Per me è un esempio, è un giocatore intelligente che sta facendo molto bene, è decisivo per noi. Giocare qui è speciale per lui, lavora tanto per la squadra, dà tanto”.
    C’è possibilità di vedere il modulo con le due punte? “No, perché non abbiamo Morata e Abraham nelle condizioni migliori”. Un giocatore che sta ritrovando la forma migliore è Theo Hernandez: “Theo ha iniziato la stagione con difficoltà fisiche, adesso sta ritornando, sta meglio, è in crescita”. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Milan, Ancelotti: “Gara speciale: non sono partiti bene, ma hanno potenziale”

    L’uomo più atteso. A 15 anni dal suo addio alla panchina rossonera, Carlo Ancelotti ritrova il Milan da avversario (l’aveva già affrontato da ex, ma mai in Europa). Una sfida certamente non banale per l’allenatore del Real Madrid che, alla vigilia del match del Bernabeu, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: 
    Che effetto sarà domani giocare per la prima volta da avversario in Champions?”Una partita speciale, soprattutto per i miei trascorsi. Questa è la teoria che gira intorno alla mia carriera, poi ci sarà la pratica con una partita molto bella penso”
    Che Milan hai visto nelle ultime partite? Cosa ti aspetti?“Non è partito bene, ma resta una squadra molto pericolosa perché ha grande qualità davanti, dei giocatori di livello. Diciamo che è una squadra che ha molto potenziale, probabilmente non è riuscita a tirarlo fuori tutto ma ce l’ha e noi dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”
    Una vigilia particolare per voi. Dieci giorni di stop dal Clasico e dopo la decisione di non presentarvi a Parigi: con che sentimento tornate in campo? Rabbia, fiducia, dispiacere?“No, la verità è che siamo tristi per quello che è successo in Spagna adesso, sta succedendo qualcosa di incredibile. Ci sono molte persone che soffrono, questo è il nostro pensiero. Tutto quello che è stato settimana scorsa è passato e non ha lasciato nessuna traccia negativa”
    Che Real Madrid vedremo dal punto di vista dell’identità? Si discute molto della convivenza tra tutti questi campioni, hai pensato a qualcosa di diverso o sarà il solito Real?“Non abbiamo mai avuto un’identità chiara e mai la vogliamo avere, dobbiamo cercare di adattare il nostro gioco alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo e piano piano trovare la versione migliore di ognuno di noi. Non abbiamo fatto il massimo finora, però non siamo lontani. Ci sono partite dove abbiamo fatto molto bene e altre un po’ meno. Andrebbe trovata un po’ più di continuità e piano piano la troveremo”.

    “Vinicius è triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro”

    L’allenatore dei Blancos ha poi parlato in conferenza stampa: “Parlare di calcio in questo momento è molto complicato, anche per non mancare di rispetto alle persone – ha spiegato, a proposito dell’alluvione che ha colpito la Spagna -, è successo qualcosa di terribile. Noi l’abbiamo preparata perché siamo professionisti e ovviamente proveremo a vincere. Nell’ultima giornata di campionato nessuna voleva giocare, mi sembrava la decisione giusta, ma non siamo noi a comandare. Sono felice per il premio di miglior allenatore, il Pallone d’Oro è già passato e bisogna fare i complimenti a tutti i vincitori. Come sta Vinicius? È triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro, ma per quello che sta vedendo a Valencia”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Empoli-Como ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    EMPOLI – Alle ore 18.30, Empoli e Como si affrontano allo stadio Carlo Castellani nel posticipo dell’undicesima giornata del campionato di Serie A. Entrambe le formazioni, dopo una buona partenza, hanno tirato un po’ il freno a mano e hanno incassato tre sconfitte nelle ultime quattro. Sia gli azzurri di Roberto D’Aversa che i lariani di Cesc Fabregas, dunque, hanno bisogno di punti per interrompere questo trend negativo ma soprattutto per allontanarsi da una zona di classifica pericolosa. 
    Le probabili formazioni di Empoli-Como
    EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; De Sciglio, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Grassi, Pezzella; Fazzini, Solbakken; Colombo. Allenatore: D’Aversa. 
    A disposizione: Seghetti, Brancolini, Marianucci, Sambia, Cacace, Henderson, Maleh, Haas, Zurkowski, Ekong, Konate, Pellegri. 
    COMO (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, A. Moreno; Mazzitelli, Engelhardt; Strefezza, Paz, Da Cunha; Belotti. Allenatore: Fabregas. 
    A disposizione: Reina, Sala, Iovine, Gabrielloni, Cutrone, Jasim, Fellipe Jack, Fadera, Cerri, Mazzaglia, Verdi, Barba. 
    ARBITRO: Di Bello di Brindisi. ASSISTENTI: Bresmes-Palermo. IV UFFICIALE: Dionisi. VAR: Gariglio. ASS. VAR: Paterna. 
    Empoli-Como: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Diretta Lazio-Cagliari ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Reduce dal netto 5-1 di Como, la Lazio alle 20.45 ospita allo stadio Olimpico il Cagliari nel posticipo dell’undicesimo turno del campionato di Serie A. I biancocelesti di Marco Baroni stanno vivendo un ottimo periodo di forma e hanno conquistato quattro vittorie nelle ultime cinque: unica eccezione il ko all’Allianz Stadium contro la Juventus arrivato a causa di un autogol di Gila all’85’ e dopo aver giocato in inferiorità numerica per oltre un’ora per via del rosso diretto rimediato da Romagnoli per aver fermato Kalulu involato verso la porta di Provedel. I capitolini sono chiamati a rispondere ai successi di Juve (2-0 sull’Udinese) Fiorentina (1-0 contro il Torino) e Atalanta (3-0 al Maradona contro la capolista Napoli) e in caso di vittoria anche stasera supererebbero nuovamente i bianconeri e riaggancerebbero al terzo posto la Viola e la Dea. Partenza sulle montagne russe, invece, per i sardi di Davide Nicola che dopo aver battuto 3-2 Parma e Torino e pareggiato 1-1 all’Allianz Stadium contro la formazione di Thiago Motta nelle ultime due sfide hanno perso, in entrambe le occasioni per 2-0, al Bluenergy Stadium contro Udinese e all’Unipol Domus nel turno infrasettimanale contro Bologna.
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    Lazio-Cagliari: diretta tv e streaming
    Lazio-Cagliari, posticipo dell’undicesima giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Olimpico di Roma e sarà visibile in diretta su Dazn e Sky Calcio (202). Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Lazio-Cagliari
    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Noslin; Castellanos. Allenatore: Baroni. 
    A disposizione: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Marusic, Castrovilli, Vecino, Dele-Bashiru, Tchaouna, Zaccagni, Pedro.  
    CAGLIARI (4-4-2): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Zortea, Adopo, Viola, Azzi; Gaetano, Piccoli. Allenatore: Nicola.
    A disposizione: Ciocci, Sherri, Obert, Palomino, Wieteska, Deiola, Jankto, Marin, Makoumbou, Prati, Felici, Lapadula, Luvumbo, Kingstone, Pavoletti. 
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. ASSISTENTI: Preti-Garzelli. IV UFFICIALE: Zufferli. VAR: Meraviglia. ASS. VAR: Fabbri.
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    Juve Next Gen, solo 0-0 con il Latina: Montero espulso, i bianconeri restano ultimi

    Juve Next Gen-Latina, il racconto del match

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    90’+4′ – L’arbitro fischia tre volte, Juve-Latina termina 0-0.

    90’+3′ – La Juve trova il gol con Papadopoulos, ma era in netta posizione di fuorigioco.

    90′ – Concessi 4 minuti di recupero.

    89′ – Ammonito anche Semedo.

    89′ – Dentro Chico al posto di Bocic nel Latina.

    88′ – OCCASIONE LATINA!Peterman con un mancino velenoso trova Crecco, che fa una sponda perfetta in area per Di Renzo, che viene intercettato sul più bello da Palumbo.

    85′ – Espulso anche Montero per proteste.

    84′ – Testa a testa tra Comenencia e Marenco: giallo per entrambi.

    82′ – Montero le prova tutte, dentro anche Guerra per Anghelè.

    79′ – Sostituzione nel Latina: dentro Saccani per Ercolano.

    78′ – Intervento in ritardo di Papadopoulos, giallo anche per lui.

    76′ – Doppio cambio di Montero: fuori Mancini e Peeters, dentro Semedo e Macca.

    75′ – Grande azione personale di Anghelè, che salta due uomini ma non riesce a dare forza e precisione alla conclusione.

    70′ – Sostituzione nel Latina: Mastroianni entra al posto di Ndoj.

    66′ – Doppio cambio nella Juve: fuori Faticanti e Afena-Gyan, dentro Palumbo e Papadopoulos.

    63′ – La Juve spreca un promettente contropiede con Afena-Gyan e Mancini che non riescono a sintonizzarsi e risparmiano il Latina.

    59′ – GRANDE INTERVENTO DI PEDRO FELIPE!Il difensore bianconero con una scivolata pulita ferma Petermann lanciato a rete.

    55′ – Riccardi da solo in area, dopo un rimpallo, non riesce ad angolare e calcia un destro debole addosso a Daffara.

    50′ – OCCASIONE LATINA!Improta viene lanciato a tu per tu con Daffara, che è bravo a deviare in uscita il pallonetto dell’attaccante.

    47′ – OCCASIONE JUVE!Anghelè si libera bene in area, ma da due passi non riesce a fare centro e si fa respingere il tiro da Zacchi

    46′ – La Juventus dà il via al secondo tempo.

    FINE PRIMO TEMPO

    45′ – L’arbitro fischia due volte, il primo tempo termina 0-0.

    43′ – Mancini recupera un bel pallone sulla trequarti, ma Afena-Gyan spreca tutto con un brutto cross.

    38′ – La Juve prova a smontare il muro difensivo del Latina con Afena-Gyan e Anghelè, ma sul più bello l’attaccante viene fermato.

    28′ – Bocic salta Puczka e si invola in contropiede, il difensore lo ferma e viene ammonito.

    24′ – Il Latina chiede un calcio di rigore, ma Marenco in area cade troppo facilmente e per l’arbitro è tutto regolare.

    23′ – Mancini si prende il primo giallo del match: l’attaccante bianconero entra in scivolata e in ritardo su Ndoj.

    20′ – Le squadre non alzano il ritmo, ma è la Juve ad avere maggiore possesso.

    13′ – Punizione velenosa di Faticanti, ma Zacchi respinge bene in angolo.

    9′ – La Juventus costruisce bene in velocità e libera Anghelè per il tiro, ma era tutto fermo per fuorigioco.

    2′ – Anghelè sfuffe sulla destra e conquista un ottimo calcio di punizione. Sul pallone si presenta Puczka, ma non trova lo specchio.

    1′ – Il Latina muove il primo pallone del match.

    Dove vedere Juve Next Gen-Latina: diretta tv e streaming

    La sfida tra Juventus Next Gen e Latina, valida per la 13ª giornata del Girone C di Serie C, sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport e in diretta streaming su NOW e Sky Go. Il fischio d’inizio è previsto per le ore 15:00 al “Pozzo-La Marmora” di Biella. Qui su Tuttosport la diretta testuale della sfida.

    Juve Next Gen-Latina, le formazioni ufficiali

    Juventus Next Gen (4-2-3-1): Daffara; Turco, Pedro Felipe, Scaglia, Puczka; Peeters, Faticanti; Comenencia, Anghelè, Afena-Gyan; Mancini. A disposizione: Radu, Macca, Savio, Amaradio, Guerra, Ledonne, Da Graca, Palumbo, Citi, Pagnucco, Papadopoulos, Semedo. All.: Montero

    Latina: Zacchi, Ercolano, Di Renzo, Ndoj, Riccardi, Crecco, Marenco, Berman, Petermann, Bocic, Improta. A disposizione: Cardinali, Basti, Ciao, Mastroianni, Martignano, Addessi, Cittadino, Vona, Saccani, Iachini. All.: Boscaglia.

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    Gasperini: “Conte pompiere. Atalanta per lo scudetto? Non dimentichiamo che…”

    Si parte dalla fine, dall’undicesimo gol in campionato di Mateo Retegui. La sua esclusione dalla formazione iniziale aveva fatto discutere: “Abbiamo tre giocatori in attacco ai quali si è aggiunto anche Zaniolo che oggi non ho potuto impiegare. Questi, al momento, sono uno scalino più alto anche se mi auguro che vengano raggiunti. Non possono sempre giocare con tutti e tre insieme, ma si può essere decisivi anche dalla panchina, soprattutto in questi periodi in cui si gioca molto”.Quella della Dea è stata una prova di grande maturità: “Abbiamo fatto una partita quasi perfetta. Venire a giocare contro questo Napoli in questo stadio per noi è una grande prova. La vittoria in Europa League lo scorso anno ci hanno dato molte consapevolezze, in grado di permetterci di fare prestazioni del genere”.
    Atalanta nuova candidata per lo scudetto? Non per Gaseperini, almeno per il momento: “Oggi abbiamo fatto una grande partita contro la prima in classifica, dobbiamo crescere. Non ci dimentichiamo che abbiamo cambiato undici giocatori in rosa, Retegui è quello che ha dato risposte immediate ma anche gli altri stanno crescendo. Molto dipenderà da loro, chi è sceso in campo oggi ha uno spessore e una sicurezza che hanno messo in campo anche oggi”. E aggiunge: “Mancano 27 partite, non posso ragionare in termini di scudetto ora. Ma sappiamo benissimo che le insidie sono tante, non so se riusciremo sempre ad avere questo tessuto così forte. Oggi si, se riusciremo ad allargare il cerchio, andremo avanti. Ma lo vedremo”.

    Gasperini su Conte e Napoli

    “L’Atalanta ha un nucleo molto forte – continua Gasperini – . Siamo tornati in Champions con un ruolino di marcia notevole. Abbiamo perso Koopmeiner, ma sono arrivati tanti giocatori. Su tutti Retegui. Davanti tra Zaniolo, Samardzic e Bellanova, se riusciremo ad alzare il livello, determinerà quanto sarà determinante”.

    Sul Napoli: “Il Napoli è una squadra forte. Conte fa bene a fare il pompiere ma hanno fatto una grande squadra, aggiungendo giocatori importanti. Antonio ha già fatto cose straordinarie e le farà ancora, non è la partita di oggi che può far cambiare idea. Questa è una squadra che se la giocherà fino alla fine”. LEGGI TUTTO