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    Al-Khelaifi: “Superlega? Sono tutti contrari”

    DOHA (Qatar) – Il proprietario del Paris Saint-Germain e presidente dell’Eca Nasser Al-Khelaifi, dal Qatar dove sta seguendo la fase ad eliminazione diretta dei Mondiali, si scaglia ancora contro i fautori della Superlega: “Quando l’hanno ufficializzata erano tutti contrari: i club, i tifosi e tutti gli altri attori del mondo del calcio”, ha detto ai microfoni di Sky Sports.
    Al-Khelaifi: “Alcuni club vogliono ottenere qualcosa da Uefa e Eca”
    “Non è davvero una cosa perseguibile. Credo che i club interessati lo sappiano ma che stiano lavorando per ottenere il massimo possibile dall’Eca e dalla Uefa in una sorta di negoziazione. Ma il fatto è molto chiaro: non hanno cosa da negoziare. Come club e come Uefa siamo molto uniti e stiamo facendo molto meglio di prima”, ha concluso Al-Khelaifi.
    Psg, Al Khelaifi chiude il mercato: “A gennaio non ci serve nessuno” LEGGI TUTTO

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    Del Piero e Marchisio turisti a Doha: il siparietto social con Roberta Sinopoli

    Nostalgia, nostalgia canaglia. Marchisio ha postato sui social una foto che lo ritrae a Doha in compagnia di Alessandro Del Piero e questo è bastato ai tifosi della Juventus per un bagno di ricordi e commenti adoranti. Tra loro (in versione turisti in questi giorni senza partite in Qatar) compare in bella posa anche la compagna di Claudio, Roberta Sinopoli. Marchisio ne approfitta per presentare la foto così’: “Io e Del Piero con una fan”. La moglie accetta la frecciatina del Principino e con ironia ed eleganza risponde: “In effetti dovevo spostarmi”. Sul suo profilo invece la Sinopoli cambia la didascalia: “Passeggiando con due bei bodyguard”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, questione di Iling parte seconda: firma e salto in alto

    TORINO – (e.e.) Juventus, questione di… Iling seconda parte. Il giovane Sam, che prima della sosta aveva dato il là alla riscossa dei bianconeri, devastante nei suoi strappi quando Max Allegri lo ha chiamato in campo, torna protagonista. Intanto, perché l’infortunio è ormai alle spalle e fra qualche giorno potrà riaggregarsi al gruppo. dei grandi, sia ben inteso, visto che adesso orbita attorno alla prima squadra. Poi, per la situazione contrattuale: il club deve blindarlo per non perderlo e per garantirsi un talento unico che ha scelto la Juve, sposandola in toto.

    Iling Junior e quel ciao ciao al Chelsea

    Scrive Samuel Iling-Junior sul suo profilo di Instagram: «Un ragazzo londinese che vive a Torino» e posta la foto di quando era una baby promessa del Chelsea.  Anche questa una conferma della scelta che fece a suo tempo. Aveva visto nella Juve un’opportunità: per giocare e per lanciarsi nel calcio che conta. Detto e fatto, nell’esordio in Champions al Da Luz un gol strepitoso, a Lecce un assist per Fagioli. Insomma, roba da far spellare le mani negli applausi, per quel suo modo unico di aggredire la fascia sinistra, lasciando avversari sul posto. Fisico e tecnica ad alta velocità. Il tutto a 19 anni compiuti a ottobre. L’accordo per il prolungamento fino al 2027 c’è, adesso si attende soltanto il comunicato ufficiale. Iling è a tutti gli effetti il vice Filip Kostic.

    Guarda la galleryJuventus, Iling e gli altri: i 25 esordi bianconeri in Prima SquadraIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Atalanta, occhio ai conti: prima le cessioni e poi Doig

    L’Atalanta si guarda attorno in vista del mercato di gennaio, ma senza fretta e soprattutto senza l’intenzione di compiere passi azzardati dal punto di vista economico La società nerazzurra nel corso del 2022 ha investito per gli qualcosa come 104 milioni di euro. Tra la sessione invernale di gennaio e quella estiva sono arrivati a Bergamo Boga, Demiral (riscatto), Ederson, Lookman, Hojlund e Soppy, ci sono state anche delle cessioni ma la volontà di investire per migliorare la squadra, alla proprietà Percassi-Pagliuca, non è di certo mancata. Ora c’è la volontà di crescere ancora ma lo scoglio sono le cessioni. A Bergamo i conti vengono tenuti costantemente in ordine (quattro bilanci di fila in positivo), la società non fa mai il passo più lungo della gamba e le eccezioni sono rare. Quindi, per pensare ad esempio ad un nuovo innesto sulle fasce (manca un esterno mancino di piede sinistro) è logico ragionare sulla partenza di uno tra Hateboer e Maehle. Il problema? Le richieste. Con un mercato così bloccato, dove poche squadre hanno soldi da investire, è difficile trovare acquirenti. Non siamo nemmeno ad un problema di prezzo, è proprio “la domanda” che manca nonostante ci sia “l’offerta”.

    L’attacco

    Lo scenario è simile in attacco. Si parla da un po’ del fatto che Boga, Malinovskyi e forse anche Zapata siano sul mercato ma per pensare di lasciar partire tutti c’è bisogno che qualcuno li venga a richiedere con argomenti seri e interessanti. Anche perché per migliorare la rosa serve andare a prendere qualcuno che alzi il livello, per trovarlo e poi trattarlo prima di provare ad acquistarne il cartellino serve fare posto in attesa che ci sia l’ok per un nuovo innesto. Insomma, la Dea non ha grandi problemi sul piano dello scouting e dei profili da puntare ma c’è un oggettivo affollamento numerico che, per i più giovani, si risolve coi prestiti ma che, in linea generale e sui giocatori già affermati, ha bisogno che le tre componenti (squadra che cede, squadra che compra e giocatore) vedano soddisfatti i propri interessi. Economici e tecnici. Il mercato di gennaio viene considerato quello di “riparazione”, trovare soluzioni che facciano svoltare è ancora più complesso e in questo momento la parola d’ordine è solo una: pazienza. E una volta sistemate le uscite, uno degli obiettivi più caldi resta Josh Doig del Verona, uno degli esterni mancini che più si è messo in mostra in questa prima fase del campionato. Sullo scozzese c’è anche l’interesse di Lazio, Roma e, soprattutto, Bologna. A proposito di giallorossi, tiene banco il futuro di Smalling che, di fatto, è nelle mani dello stesso Chris. Il contratto del giocatore scade nel 2023, ma nell’accordo c’è già una clausola unilaterale che permette all’inglese di rinnovare in automatico per un altro anno alle stesse condizioni di oggi al raggiungimento del 50% delle presenze stagionali. Il ds Tiago Pinto, inoltre, ha offerto al difensore anche un piano B perché in un incontro di un paio di mesi fa con l’entourage ha messo sul piatto anche un rinnovo biennale a un ingaggio leggermente più basso di quello attuale. Insomma, adesso sta a Smalling dimostrare di voler restare perché la dirigenza non parteciperà a nessuna asta con altri club, primo fra tutti l’Inter che da tempo ha messo gli occhi sul difensore inglese.

    Lammers, Caputo, Shomurodov e Lasagna

    A proposito di Atalanta, sta per rientrare Lammers dal prestito all’Empoli e il club bergamasco è intenzionato a girarlo a un altro club con la stessa formula: si è fatta sotto la Sampdoria che, tra l’altro, con gli azzurri toscani sta discutendo della cessione di Caputo: un ritorno per lui in riva all’Arno. L’alternativa per i blucerchiati è il prestito di Shomurodov, in uscita dalla Roma. Da Empoli piace anche il centrocampista scozzese Liam Henderson. Un attaccante lo cerca anche la Cremonese: l’obiettivo è Lasagna del Verona su cui c’è ora l’interesse della Lazio alla ricerca di un vice Immobile.
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    Lutto Juve: è morta Rosi Vergnano, la moglie di Boniperti

    TORINO – Si è spenta la signora Rosi Vergano, vedova di Giampiero Boniperti, ex giocatore, presidente e leggenda della Juventus. Figura schiva, lontana dall’attenzione mediatica ma sempre al fianco del marito per tutto il corso della sua vita professionale e privata come la stessa leggenda della Juventus sottolineò con la celebre frase: “Due cose sono state fondamentali nella mia carriera di calciatore, il talento e mia moglie, Rosi”. Rosi e Giampiero si erano sposati nel 1954 dando alla luce tre figli (Giampaolo, Alessandro, Federica). I funerali di Rosi Vergano si terranno venerdì 9 dicembre, alle ore 10:00 nella parrocchia di San Vito a Torino.
    Vittorio: “Sarete la parte del mio passato che saprà addolcire il presente”
    Giampaolo, Alessandro e Federica hanno regalato ai genitori la gioia di diventare nonni sette volte, uno dei nipoti, Vittorio, ha dedicato un post ai nonni: “‘Due cose sono state fondamentali nella mia carriera: il talento e mia moglie Rosi’ Così semplice da non sembrare vero. Sarete la parte del mio passato che saprà addolcire il presente. Rosi e Piero, grazie per essere stati così semplicemente i miei amati nonni. Vi voglio bene”.
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    Torino, la Sampdoria fissa il prezzo di Bereszynski

    TORINO – Dopo i primi contatti preliminari, inquadrabili come la manifestazione di interesse del Toro cui ha risposto con una potenziale apertura la Samp, i discorsi per Bartosz Bereszynski saranno approfonditi nel corso della prossima settimana. Con i granata che potranno sedere al tavolo delle trattative consapevoli di quanto dovranno andare a spendere, per acquistare il terzino polacco: servono attorno ai 4 milioni, trapela da fonti interne la società ligure. Una cifra che al momento delle firme potrebbe anche calare. I blucerchiati non vogliono svendere il cartellino del giocatore, ma sono anche nella stretta necessità di rimpolpare la casse della società, dopo le macerie lasciate dalla gestione Ferrero. Inoltre l’esigenza del club di cui ora è presidente l’ex difensore Marco Lanna è duplice: da una parte vanno messi in ordine i conti, dall’altra c’è da tentare di rinforzare una rosa fin qui parsa inadeguata per puntare alla salvezza. La Samp, nell’operazione che sta prendendo corpo e che entrerà nel vivo a breve, potrà ricevere una contropartita tecnica, dal Torino. Magari quel Demba Seck che in granata è chiuso da Miranchuk, Vlasic e Radonjic, ma che avendo continuità di impiego potrebbe diventare un valore aggiunto, per una squadra che ha bisogno di aumentare il tasso di pericolosità del proprio attacco. In estate i blucerchiati, prima del blitz di Vagnati, avevano anche seguito con interesse il turco Ilkhan: il centrocampista piace ancora, ma in questa fase non è ritenuto l’ingresso ideale. Per una squadra che punta a rosicchiare punti salvezza, e che quindi deve lottare con le unghie e con i denti ogni singolo minuto di ogni singola gara, non è un mediano di 18 anni al quale può essere data la responsabilità di raddrizzare la barca. Anche Seck è giovane, e in granata si è capito come abbia ancora parecchia strada da fare, prima di potersi imporre nel massimo campionato. Rispetto all’ex talento del Besiktas ha comunque maturato più esperienza, in Italia: 25 le gare disputate in B con la Spal, 12 i gettoni di presenza totali con il Toro (in A).

    Le formule

    Tornando a Bereszynski – sul quale c’è anche la Roma che nell’affare con la Samp può far entrare Shomurodov – la dirigenza granata non solo ha ben chiaro quanto andrà speso per il cartellino, ma anche che quest’ultimo non potrà essere ottenuto attraverso la formula del prestito con diritto. Vagnati potrà battere due strade: acquisizione immediata del polacco, o prestito ma con allegato un obbligo da esercitare in estate. Il terzino destro domiciliato a Genova dal gennaio del 2016, e fresco protagonista del Mondiale in Qatar dove ha giocato tutte e 4 le partite disputate dalla selezione del ct Czeslaw Michniewicz, piace al Toro anche per la profonda conoscenza del calcio italiano. Che non hanno altri due elementi monitorati con attenzione dal dt granata. Vagnati ha messo sotto la lente di ingrandimento Arnau Martinez del Girona, seguito da almeno un paio di mesi, e Jesus Vazquez, esterno del Valencia. Movimenti in entrata che si accompagnano a quelli in uscita: uno pressoché certo, un secondo possibile. Chi deve lasciare il Toro per non buttare via una stagione è Brian Bayeye: dopo essersi messo in luce con il Catanzaro, in C, cerca una soluzione in B (possibile sia il Modena). Incerta è invece la posizione di Ola Aina e Wilfried Singo. Il nazionale nigeriano ha il contratto in scadenza nel 2023, l’ivoriano nel 2024. Senza un prolungamento del rapporto Vagnati cercherà di piazzare l’ex del Chelsea. In caso contrario, da gennaio, libero di accordarsi con un altro club dove si trasferirebbe a parametro zero. L’uscita di Singo dipende invece dalla portata delle offerte, ma anche in questo caso, senza rinnovo, il Toro prorogando i tempi della cessione andrebbe a perdere forza nella trattativa. Tradotto: senza suddetto rinnovo, col trascorrere dei mesi il costo del cartellino di Singo andrà a perdere di valore.
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    Antalyaspor-Napoli 2-3: Spalletti riparte, doppio Raspadori e Politano

    ADALIA (Turchia) – Il Napoli si prepara per la seconda parte di stagione e riparte con l’amichevole in casa dell’Antalyaspor. La capolista della Serie A vince 2-3, doppietta di Raspadori e firma di Politano, e rimette in moto la macchina perfetta che in questa prima parte di campionato, prima della sosta per il Mondiale di Qatar, ha dominato la classifica. Ora, con il nuovo anno, subito il big match contro l’Inter di Inzaghi che ha ripreso il suo cammino vincendo per 4-0 il test contro il Salisburgo. Per Spalletti a disposizone tutti i calciatori che hanno giocato l’ultima a novembre, tranne i cinque reduci dalla Coppa del Mondo.
    Antalyaspor-Napoli 2-3: la partita
    Primo tempo tutto a tinte azzurre con il Napoli che va avanti per 2-0 grazie alle reti segnate in avvio da Raspadori (8′) e Politano (14′). La squadra di Spalletti, schierata con il 4-2-3-1, sfiora anche il tris, sempre con l’attaccante della Nazionale, che colpisce un palo alla mezz’ora, poi si svegliano i turchi. Ad inizio ripresa i padroni di casa accorciano (55′) con la rete di Mehmedi; il tecnico del Napoli cambia quasi tutti gli interpreti in campo lasciando però Raspadori che al 61′ trova il tris. Nel finale l’Antalyaspor riesce ad accorciare nuovamente grazie ad una magia su punizione di Ozmert (86′), ma al fischio finale è 2-3 per il Napoli.

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    Fiorentina, 9-0 nell'amichevole con l'Always Ready: tripletta Ikoné

    FIRENZE – Buon test per la Fiorentina, che al Franchi ha affrontato i boliviani dell’Always Ready, attualemte in tournée in Europa: l’amichevole si è conclusa con il punteggio di 9-0.  Cinque le reti viola nella prima frazione, con una tripletta di Ikoné, reti di Bianco e Saponara. Nella ripresa, le altre quattro marcature con Biraghi, Mandragora, Benassi e Kouamé. 
    Brilla Ikoné nel primo tempo, la Fiorentina vince 9-0
    Nella prima frazione, la Fiorentina accende i motori all’8′ con Bonaventura che servito da Ikoné chiama il portiere avversario a un gran salvataggio. Ma l’appuntamento col gol arriva 3′, firmato da Ikoné su assist di Dodo. Raddoppio al 20′ con un tiro di Bianco che, non irresistibile, sfugge al portiere avversario e termina in gol. Tris al 23′ con Saponara che capitalizza al meglio l’assist di Dodo. Dopo un altro paio di tentativi, firmati Bonaventura e Saponara, al 33′ arriva la quarta rete viola con Ikoné su assist di Bonaventura. La Fiorentina cerca anche il quinto con Bonavantura, l’Always Ready si affaccia in avanti con Jean, ma Ikoné al 40′ fa 5-0 con annessa tripletta personale. Italiano cambia quasi tutti gli 11 dopo l’intervallo (restano solo Cabral e Bonaventura) ma è subito gol ad inizio ripresa: il 6-0 è opera di Biraghi al 3′ su calcio di punizione. Settimo sigillo al 27′: arriva col diagonale di Mandragora. La Fiorentina dilaga: al 32′ ottavo gol di Benassi (servito da Barak) e nono al 35′ con Kouamè. 
    Così in campo
    Nel primo tempo Italiano si è schieranto con: Terracciano; Dodo, Quarta, Ranieri, Terzic; Maleh, Bianco, Bonaventura; Ikonè, Cabral, Saponara. Squadra rivoluzionata nella ripresa: Gollini; Favasuli, Quarta (15′ st Biagetti), Igor, Biraghi; Amatucci, Mandragora; Benassi, Bonaventura (15′ st Barak), Distefano; Cabral (15′ st Kouamé)
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