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    Messi e il regalo all’Inter Miami: cuffie speciali per i compagni

    Un giocatore che è stato in grado di entrare subito in sintonia coi nuovi compagni e diventare trascinatore e leader con la dieci addosso e la fascia da capitano. Dopo l’esordio poi la Pulce ha voluto fare un regalo a tutti. 
    Messi, l’esordio e il regalo ai compagni
    Leo Messi e il suo cuore d’oro. L’argentino è diventato subito leader con la sua caratura e la sua capacità di inserirsi sin da subito nel gruppo dell’Inter Miami. Il suo arrivo ha portato tanto entusiasmo attorno al club: su Instagram i followers sono aumentati in poche ore superando i 10 milioni e allo stadio i supporters vanno per veder giocare il ‘Goat’. Entusiasmo che a catena si è riversato anche in tutto lo spogliatoio e l’argentino per ringraziare dell’accoglienza ha voluto fare un regalo ad ogni componente della rosa. A svelarlo è stato il difensore statunitense DeAndre Yedlin che si è presentato in zona mista con un paio di cuffie per ascoltare la musica di colore rosa (tra i colori sociali dell’Inter Miami) e ha specificato: “Le ha regalate a ciascuno di noi un paio di cuffie per la sua prima partita col club”. LEGGI TUTTO

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    Roma, a Mourinho restano le 4 giornate di squalifica: bocciato il ricorso all’Uefa

    José Mourinho non potrà sedere in panchina nelle prossime quattro partite della Roma in Europa League. E’ l’effetto della decisione Uefa che ha respinto il ricorso del club giallorosso, contro la decisione di primo grado della disciplinare europea per le dichiarazioni del tecnico portoghese contro l’arbitro Taylor, dopo la finale di Europa League persa col Siviglia. Mourinho, dopo le proteste in campo, aveva avvicinato l’arbitro anche nel sotteraneo dello stadio. Per il club invece trasferta vietata ai tifosi per un turno e una giornata in casa con l’Olimpico a capienza ridotta LEGGI TUTTO

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    “Mbappé, Al-Hilal a Parigi per convincerlo: incontro nei prossimi giorni”

    Una delegazione dell’Al-Hilal è stata a Parigi per finalizzare l’acquisto di Malcom, che ha effettuato le visite mediche nella capitale francese. I dirigenti del club arabo resteranno altri giorni in Francia per altri appuntamenti di calciomercato. E tra questi ci sarà anche il tempo da dedicare a Kylian Mbappé e al suo entourage. 
    Mbappé, Al-Hilal all’assalto
    Come riporta L’Equipe, infatti, la delegazione dell’Al-Hilal spera di poter presentare il suo progetto all’attaccante francese e convincerlo a trasferirsi in Arabia Saudita. L’Al-Hilal ha fatto un’offerta da 300 milioni di euro al Psg, che ha permesso al club arabo di parlare direttamente con il centravanti. LEGGI TUTTO

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    Joana Sanz denuncia le minacce ricevute sui social a causa di Dani Alves

    Joana Sanz dopo l’addio a Dani Alves
    Ogni azione delle modella di Tenerife è stata attenzionata (e criticata) non solo dai fan, ma anche da parte della famiglia del brasiliano, che hanno inviato all’indirizzo dell’influencer frecciate più o meno velate. A causa del pressing vissuto, Joana ha deciso negli scorsi mesi a più riprese di allontanarsi dai social, quindi si è trasferita a Madrid perstare lontana dalle polemiche che stanno travolgendo il calciatore.  LEGGI TUTTO

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    Milinkovic-Savic, primo gol in Arabia Saudita: gli bastano 70 secondi

    Infatti, nell’amichevole di oggi allo Stadio Internazionale Re Fahd contro l’Al Kuwait, l’ex ‘Sergente’ della Lazio ha aperto le mercature andando a segno al 2′ del primo tempo.
    Milinkovic, la Juve sfiorata e l’Al-Hilal: “Com’è nata la trattativa”
    L’Al Hilal vince 4-2: in campo anche Koulibaly
    La partita è poi finita 4-2 per Milinkovic e compagni, ed è andato a segno anche l’altro nuovo acquisto Ruben Neves, che ha realizzato su rigore la quarta rete dei suoi. In campo nell’Al Hilal anche l’ex del Napoli Kalidou Koulibaly, con la maglia numero 3.
    Lazio, Felipe Anderson: “Lotito mi ha chiamato, Milinkovic-Savic…” LEGGI TUTTO

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    “Mbappé come Rabiot? Cosa sta succedendo al Psg”

    Rabiot, l’ultimo anno con il Psg prima della Juve

    Insomma, se Mbappé non dovesse rinnovare o non riuscisse a trasferirsi al Real Madrid in questa sessione di mercato, secondo il quotidiano Sport rischierebbe di fare lo stesso percorso dell’ultimo anno di Rabiot al Psg. Il centrocampista (che ha da poco rinnovato con la Juventus) ha vissuto la sua ultima stagione da separato in casa: dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto i vertici del club parigino diedero l’ordine all’allora allenatore della squadra Tuchel di non contare più su Adrien, che fu costretto a rivolgersi addirittura alla Giustizia sportiva. Inoltre, Rabiot venne anche sanzionato per un ‘like’ ad un post di Evra su Instagram in cui festeggiava per un successo del Manchester United contro il Psg. Il centrocampista francese nell’estate del 2019 raggiunse poi la Vecchia Signora con la quale finalmente si sente a casa. LEGGI TUTTO

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    Gerrard, l’Arabia Saudita vale ben 18 milioni

    E così, a quanto pare, a convincere Steven Gerrard ad accettare il ruolo di allenatore dell’Al-Ettifaq sarebbe stata la sensazione di poter formar parte di una grande famiglia: «Quando sono andato in Arabia Saudita ho percepito una vera e propria sensazione di famiglia. Mi hanno fatto sentire davvero il benvenuto».
    Insomma, a differenza di quello che possono dire le malelingue, quello economico è stato soltanto uno degli aspetti presi in considerazione dall’ex allenatore di Rangers e Aston Villa che nelle sue prime dichiarazioni, raccolte dal club di Dammam e diffuse sul proprio profilo Twitter, ha indicato quali sono gli aspetti che lo portano ad accettare o declinare un’offerta di lavoro: «Ci sono tre cose che considero e in quest’ordine: deve essere giusto per la mia famiglia, prima di tutto. Dobbiamo essere entusiasti e motivati dalla sfida. In secondo luogo, credo che il progetto calcistico debba essere ambizioso. E poi, ovviamente, bisogna sentirsi sicuri con il contratto, ma questo arriva alla fine».
    Gerrard ‘distrugge’ il Milan
    Guardiola il più pagato, poi Gerrard e Simeone
    Nonostante arrivi alla fine, chi ha trattato le condizioni del suo contratto ha strappato un accordo da mille e una notte. E già, perché, accettando l’offerta del club arabo, l’ex capitano del Liverpool percepirà quasi 18 milioni di euro all’anno, diventando così il secondo allenatore più pagato al mondo. Davanti a lui c’è soltanto il tecnico del Manchester City campione d’Europa. Pep Guardiola, infatti, per le sue lezioni di filosofia calcistica, ne prende 23. L’ultimo gradino del podio è, invece, occupato da Diego Pablo Simeone con 16,5 milioni a stagione. In realtà, il Cholo è stato per lungo tempo in testa a questa particolare graduatoria prima di accettare, pochi mesi fa, di tagliarsi lo stipendio di quasi un terzo per andare incontro alle difficoltà economiche del proprio club: l’Atlético Madrid. Qualcosa di molto simile l’ha fatta anche Jurgen Klopp (11 milioni) che, quando si è trattato di rinnovare il proprio contratto con il Liverpool, non ha chiesto un aumento per lui, ma solo ed esclusivamente per i suoi collaboratori. Chapeau. Davanti al tecnico tedesco, si piazza così anche l’argentino Mauricio Pochettino che, nonostante a Parigi non sia andata granché bene, ha convinto il presidente del Chelsea, Todd Boehly, a versare sul suo conto corrente 11,5 milioni a stagione. Completano la top 10 Erik ten Hag (10,6 dal Manchester United), Massimiliano Allegri (9 milioni dalla Juve), Luis Enrique (8 milioni dal Psg) e lo “special one” giallorosso, José Mourinho (7 dalla Roma). Non c’è posto tra i primi 10, invece, per Carlo Ancelotti. Nonostante tutto quello che ha vinto, infatti, il tecnico emiliano si “accontenta” dei 6 milioni netti a stagione previsti dal suo contratto con il Real Madrid, la metà di quanto guadagnerà, invece, quando si trasferirà in Brasile.
    Gerrard: “Con Klopp birre e sigarette prima della finale di Champions” LEGGI TUTTO