Di nuovo contro. Ci sarà un’altra volta il Feyenoord sulla strada europea della Roma, come già accaduto nella dolcissima (per i giallorossi) e recentissima finale di Conference League di Tirana e nel 2015 per i sedicesimi di Europa League. Ed proprio in ricordo di quanto accaduto nella capitale in quest’ultima occasione, ma anche con gli occhi ancora pieni delle immagini che sono arrivate da Napoli pochi giorni fa in occasione del caos generato dai tifosi dell’Eintracht Francoforte, che a Roma è già scattata l’allerta massima per evitare il ripetersi delle becere scene di vandalismo gratuito messe in atto dai tifosi olandesi nella trasferta romana di 8 anni fa: caos generale in varie zone del centro, disordini con la polizia e soprattutto “danni gravi e permanenti” alla Fontana della Barcaccia, capolavoro barocco del Bernini e uno dei simboli di Piazza di Spagna, e dunque di Roma. La strada auspicata dal sindaco Gualtieri, allora, è quella del divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord, che anche a Tirana avevano creato diversi disordini, scontrandosi con la polizia e alcuni ultras della Roma (15 feriti e 60 fermati) e ferendo gravemente alla testa un cittadino albanese.
Roma-Feyenoord, Gualtieri: “Chiesto divieto trasferta dei tifosi olandesi”
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“Ho chiamato il ministro Piantedosi poco prima di venire qui”, nel corso del punto stampa dopo l’incontro con il governatore Rocca sulle eventuali misure di sicurezza previste per l’incontro, “esprimendogli la mia preoccupazione per questo incontro che, tra l’altro, cade proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bie per l’Expo di Roma, quindi c’è un ulteriore motivo di attenzione. Ho chiesto al ministro di valutare l’ipotesi del divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord e di avere un atteggiamento molto duro, a tutela della città di Roma e del Paese tutto – aggiunge -. Abbiamo già visto episodi di violenza molto gravi a maggior ragione in un momento così delicato per la città”. A proposito della risposta del ministro, il sindaco conferma: “Ho trovato piena disponibilità da parte del ministro a fare gli interventi più appropriati”. LEGGI TUTTO