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    Lione, Aouar rifiuta il Manchester United: all'Eintracht a giugno?

    Houssen Aouar è un calciatore francese, giovane talento dell’Olympique Lione, che con le sue prestazioni, in Francia e in Europa, ha attirato su di sé le attenzioni delle migliori squadre del mondo. Il 24enne di origini algerine è tra i migliori centrocampisti in ascesa, tanto che le varie società si stanno muovendo anticipatamente per battere la concorrenza, essendo in procinto di lasciare il club a parametro zero a giugno. In passato è stato nel mirino di Juventus, Arsenal e Barcellona, ed ora è sul punto di firmare per l’Eintracht Francoforte. Come riportato dal canale televisivo tedesco “Sport1”, il centrocampista francese in scadenza di contratto con il Lione avrebbe già l’intesa con i tedeschi: 5 milioni di euro alla firma più circa 3 di ingaggio a stagione. Aouar – che all’Eintracht sostituirebbe Kamada, destinato al Borussia Dortmund – avrebbe rifiutato altre proposte fra cui quella del Manchester United.  LEGGI TUTTO

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    Incredibile in Spagna: errore Var, il Cadice chiede di sospendere il campionato!

    TORINO – L’errore arbitrale che ha danneggiato gravemente il Cadice nella partita contro l’Elche del 17 gennaio (un gol viziato da un fuorigioco avversario piuttosto netto), per il quale il direttore di gara Del Cerro Grande si è scusato, rischia di creare un nuovo uragano sul campionato spagnolo. Inizialmente il tentativo della squadra che ha pagato lo sbaglio è stato orientato a ripetere parzialmente la partita, ma visto il rifiuto della RFEF di assumersi la responsabilità di quello che è considerato l’errore più grave dall’inclusione del VAR nel calcio spagnolo, si sono rivolti al Tas di Losanna per richiedere addirittura la “sospensione temporanea” della Liga, in attesa di una delibera favorevole riguardo il loro ricorso. LEGGI TUTTO

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    Premier League: poker Arsenal all'Everton, Van Dijk e Salah lanciano il Liverpool

    Terza vittoria di fila per l’Arsenal che cala il poker all’Everton all’Emirates Stadium: show di Martinelli autore di una doppietta e gara chiusa già nel primo tempo. Le altre due reti sono state firmate dal solito Saka e da Odegaard, sempre più protagonista nella squadra di Arteta. I Gunners tornano così a +5 sul Manchester City: nella prossima giornata l’Arsenal affronterà il Bournemouth sempre in casa. Vince anche il Liverpool di Jurgen Klopp in casa contro il Wolverhampton: a regalare i tre punti ai Reds ci hanno pensato Van Dijk e Salah. Gara bloccata fino al 73° ma sono bastati pochi minuti al Liverpool per mettere a segno un uno-due terrificante. Klopp si porta così in sesta posizione a -2 dal Newcastle quinto e in zona Europa League. LEGGI TUTTO

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    FA Cup, Foden e De Bruyne regalano i quarti a Guardiola, bene anche De Zerbi

    Il Manchester City non ha problemi in casa del Bristol e vola ai quarti di finale di FA Cup: una doppietta di Foden e la rete di De Bruyne regalano il passaggio del turno a Pep Guardiola. Bene anche il Brighton di De Zerbi, corsaro in trasferta sul campo dello Stoke City: decide una fiammata di Ferguson. La terza vittoria esterna della serata è una delle sorprese di questo turno: il Blackburn elimina il Leicester grazie alle reti di Dolan e Szmodics, inutile il gol di Iheanacho. Sorride anche il Fulham che grazie a Palinha e Solomon elimina il Leeds United. LEGGI TUTTO

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    Mbappé, “scandalo” in Francia per il like di un 15enne del Marsiglia

    Il 15enne Enzo Sternal, calciatore dell’Olympique Marsiglia, considerato uno dei potenziali talenti più grandi del club francese, ha attirato l’ira dei tifosi per aver apprezzato un post di Kylian Mbappé sulla doppietta nel “Classique” proprio contro il suo Marsiglia. Dopo l’ennesima prestazione da fuoriclasse del fenomeno del Psg, che ha trascinato i suoi alla vittoria, Sternal non è riuscito a trattenere l’ammirazione e lo stupore, mettendo “like” alla sua foto. Mbappé continua a collezionare prestazioni da top player, e questo non fa che aumentare la sua fama e i suoi fan: uno di questi è, evidentemente,  proprio il 15enne del Marsiglia.Dopo la reazione furiosa dei suoi tifosi che lo hanno pesantemente criticato, il giovane si è poi scusato con una storia sul suo profilo Instagram, ribadendo che è un fan del Marsiglia e che darebbe tutto per questi colori. Sullo stesso argomentoLigue 1, Mbappé e Messi da record: il Psg batte il Marsiglia di Tudor 3-0Ligue 1 LEGGI TUTTO

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    Carlo Nicolini: “Shakhtar miracolo di popolo”

    Nel calcio si tende ad abusare della parola miracolo. La si usa per una vittoria, uno scudetto, una salvezza, a volte semplicemente per un gol, un assist, una parata. La squadra miracolo in questo momento in Europa è una e una soltanto: lo Shakhtar Donetsk. Provate a immaginare di dover vivere una stagione senza un campo di allenamento vostro, uno stadio dove poter giocare le partite di campionato e quelle europee, di dover praticamente cominciare da zero nonostante in bacheca abbiate tredici titoli nazionali, altrettante Coppe d’Ucraina, 9 Supercoppa del Paese e una Coppa Uefa (l’ultima della storia, quella del 2009), un quarto di finale di Champions League e due semifinali in Europa League. Eppure allo Shakhtar la scorsa primavera questo hanno dovuto fare. Un anno fa, in testa alla classifica, si vedevano interrompere il campionato per lo scoppio della guerra e dopo aver fatto soffrire il Real Madrid (poi campione) nel girone di Champions League, tutto era finito all’improvviso. L’allenatore De Zerbi e il suo staff tornavano in Italia, dopo aver vissuto da vicino i primi drammatici giorni del conflitto bellico, i giocatori più rappresentativi chiedevano immediatamente di essere messi sul mercato. A giugno, quando Zelensky aveva deciso che si sarebbe ripreso a giocare nonostante tutto, lo Shakhtar Donetsk è ripartito con una montagna di problemi. Tecnici e logistici. Ceduti Dodò alla Fiorentina, David Neres al Benfica, Marcos Antonio alla Lazio e Fernando al Salisburgo, rescisso il contratto con De Zerbi, con il nuovo allenatore Igor Jovicevic (ex Dnipro-1) si è dovuto resettare e ricominciare con una squadra di quasi solo ucraini. Molti giovani. Forti, ma giovani. Lo Shakhtar Donetsk, giudicato campione d’Ucraina per effetto della classifica cristallizzata, si è dovuto rituffare nella Champions League chiedendo ospitalità (a pagamento s’intende) al Legia Varsavia per poter utilizzare un paio di campi di allenamento e lo stadio. Altrimenti l’Uefa non avrebbe ovviamente consentito che si giocassero partite europee in Ucraina. Varsavia dista 14 ore di pullman (considerate anche le tempistiche alle dogane), l’unico mezzo utilizzabile dato che sui cieli ucraini non si può volare, da Leopoli, la città dove lo Shakhtar ha dovuto fare base affittando anche lì campi di allenamento e stadio per disputare la Premier Liha Ucraina. Dal 2014, con lo scoppio della guerra nel Donbass, questo club aveva già dovuto emigrare da Donetsk per andare a Kiev. Ora, ovviamente, nemmeno Kiev rispecchia più i parametri Uefa, anche se qualche partita del campionato ucraino si è giocata nella Capitale in condizioni assurde: al suono delle sirene, che annunciavano un imminente bombardamento, le squadre hanno dovuto più di una volta rifugiarsi negli spogliatoi tenendo ferma la partita anche per un’ora poi rientrando per giocare i minuti restanti oppure dandosi appuntamento al giorno dopo. Nel girone di Champions League, gli uomini del presidente Akhmetov hanno chiuso al terzo posto dietro Real Madrid e Lipsia, tenendosi alle spalle il Celtic e ottenendo il pass per l’Europa League dove sono riusciti a qualifi carsi la scorsa settimana eliminando, nel playoff, il Rennes dopo i calci di rigore. LEGGI TUTTO

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    Le Graet si dimette da presidente della federcalcio francese

    PARIGI (FRANCIA) – Dopo esser finito nella bufera per le accuse di molestie sessuali e di mala gestione della Federcalcio francese, si è dimesso oggi – dopo 11 anni di presidenza – Noel Le Graet. 81 anni, da diversi mesi era finito sotto i riflettori dei media per alcune uscite non proprio felicissime su temi molto importanti come omofobia e razzismo attirando su di sè pesanti critiche. Una perizia voluta dal ministero dello Sport sulla Federcalcio da lui gestita aveva dato risultati preoccupanti. LEGGI TUTTO

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    Alaba vota Messi al Fifa The Best 2022 ma poi chiede scusa

    Finita la cerimonia dei Best Awards, la Fifa ha diffuso i voti espressi dai vari ct e capitani delle nazionali. Tra tutti i voti, molto particolare è stata la scelta di David Alaba, che ha votato Lionel Messi per il premio The Best 2022 assegnato dalla Fifa. L’austriaco ha preferito votare per l’argentino del Psg ed ex Barcellona rispetto a Karim Benzema, suo compagno di squadra al Real Madrid. Questa scelta non è piaciuta ai tifosi dei blancos che si sono scatenati sui social network contro l’ex Bayern Monaco, tanto da far diventare virale l’hashtag #AlabaOut, e chiedendo addirittura la sua cessione. LEGGI TUTTO