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    Atalanta a Marsiglia, le news di formazione verso l’Europa League

    Dopo il turnover con l’Empoli in campionato, l’Atalanta tornerà alla sua formazione tipo per la semifinale d’andata di giovedì 2 maggio contro il Marsiglia (LIVE alle 21 su Sky Sport e in streaming su NOW): tornano titolari tra gli altri Ederson, Koopmeiners e Scamacca, che dovrebbe fare coppia con De Ketelaere davanti
    MARSIGLIA-ATALANTA LIVE

    Road to Dublin. Come recita il claim Uefa sull’Europa League, l’ultimo ostacolo sulla strada della finale (mercoledi 22 maggio) si chiama Marsiglia, 7° nella Ligue 1, tre allenatori (tra cui Gattuso) in stagione, e un rendimento altalenante più in Francia che in Europa, dove si è spinto molto oltre le aspettative grazie soprattutto ai gol (10 nelle coppe, 27 totali) della stella Aubameyang. I nerazzurri sono rimasti imbattuti nelle ultime 9 gare esterne in Europa (5 vittorie e 4 pareggi) e puntano a costruirsi la qualificazione nei primi 90 minuti, come successo in casa del Liverpool.

    Gasperini punta su Scamacca

    Il Velodrome non ha il fascino inarrivabile di Anfield, ma l’ambiente infuocato che troverà sarà un’insidia in più per l’Atalanta, attesa in Francia nelle migliori condizioni possibili (manca di fatto solo Hien squalificato) e con l’ambizione dichiarata (domenica da Gasperini) di puntare alla finale, che darebbe ancora più lustro a una stagione mai così intensa e ricca di suspence. Se il pericolo numero uno dei francesi è una vecchia volpe come Aubameyang, l’uomo del momento in casa bergamasca è Gianluca Scamacca: lo scorso anno conquistò la Conference da attore protagonista (e seguì la finale di Praga contro la Fiorentina dalla tribuna da infortunato), quest’anno può diventare l’uomo copertina. Dopo aver trascinato la Dea in finale di Coppa Italia, studia come replicare la leggendaria impresa di Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Europa League e Conference Legue, gli arbitri delle italiane in semifinale

    E’ Francois Letexier l’arbitro designato per dirigere Roma-Bayer Leverkusen, semifinale d’andata di Europa League, in programma giovedì 2 maggio alle 21 allo stadio Olimpico. Il francese quest’anno aveva già arbitrato due volte la Roma (all’Olimpico nel 4-0 degli ottavi contro il Brighton e prima nel girone nel ko in casa dello Slavia Praga). La possibilità che i giallorossi incrociassero di nuovo l’arbitro inglese Anthony Taylor (quello che diresse l’ultima finale di Europa League persa col Siviglia, scatenando a fine partita l’ira di José Mourinho) era sfumata 24 ore prima quando l’Uefa lo aveva scelto per dirigere la semifinale di andata di Champions fra Dortmund e Psg. 

    Le altre designazioni
    Ad arbitrare l’altra semifinale Marsiglia-Atalanta (giovedì ore 21) sarà invece il tedesco Daniel Siebert, mentre l’inglese Michael Oliver dirigerà la semifinale di andata di Conference League Fiorentina-Brugge (giovedì, ore 21 a Firenze. L’arbitro italiano Marco Guida è stato invece scelto dall’Uefa per dirigere l’altra semifinale di andata di Conference gli inglesi dell’Aston Villa e i greci dell’Olympiacos.  LEGGI TUTTO

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    Bayern, altro palo: dopo Xabi Alonso, Nagelsmann. Resta Rangnick, ma…

    Era l’immediato post Covid, la Serie A era ripartita da poche settimane e al timone del Milan c’era Stefano Pioli, subentrato in autunno dopo l’avvio particolarmente negativo della gestione di Marco Giampaolo. Fino a febbraio i rossoneri andavano a rilento, campavano di alti e bassi, poi però dopo il primo lockdown qualcosa è cambiato: la squadra ha svoltato, ha iniziato un ciclo che l’ha portata un paio d’anni dopo a vincere anche lo Scudetto. Sliding doors: le cose potevano esser molto diverse, perché quell’estate del 2020 la decisione era stata quella di ripartire con un nuovo progetto tecnico che si sarebbe fondato su Ralf Rangnick, il manager reduce dall’esperienza nella Red Bull e alla guida del Lipsia come allenatore e anche direttore tecnico. Il tedesco avrebbe assunto un ruolo unico nel panorama italiano, aprendo un progetto a lungo termine.
    Il rifiuto di Rangnick al Milan
    Almeno fino a quando, verso la fine di luglio, ha deciso di tirarsi indietro: «Non sarebbe stato saggio andarci» ha ammesso un paio di settimane dopo in un’intervista alla Süddeutsche Zeitung, «non importa da quale prospettiva si guarda, se dalla mia o da quella del club. Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi, difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo», ha ammesso. Poteva essere la sua grande occasione, che è poi comunque arrivata dopo un breve periodo alla Lokomotiv Mosca: la chiamata del Manchester United per provare ad aggiustare una situazione disastrosa dopo il licenziamento di Solskjaer. Sei mesi e via: realizzato il sogno di allenare in Premier League. Senza ottimi esiti, per la verità, quelli che invece sta ottenendo in quello che è il suo incarico attuale, da commissario tecnico dell’Austria, che guiderà anche a Euro 2024 dopo aver ottenuto una brillante qualificazione. Avrebbe un contratto fino al 2026, rinnovato peraltro non troppi mesi fa, ma il 65enne potrebbe ricevere, anzi, sembra proprio abbia già ricevuto la classica telefonata a cui dire di no è parecchio, parecchio difficile.
    La chiamata del Bayern
    Partita da Säbener Strasse, a Monaco, dagli uffici del Bayern: dopo i ‘no’ incassati da Xabi Alonso e da Julian Nagelsmann, che hanno scelto di restare rispettivamente a Bayer Leverkusen e nazionale tedesca, l’obiettivo numero uno per la panchina sembra essere diventato proprio Ralf Rangnick. Maestro del Gegenpressing, anzi, ‘Professore’, soprannome che si è guadagnato per come ha portato la tattica nella televisione tedesca negli anni novanta, ha una lunga storia di panchine in Bundesliga (oltre al sopracitato Lipsia, Stoccarda, Schalke, Hannover, Ulm, Hoffenheim) ma il campionato tedesco non l’ha mai vinto e nemmeno ci è andato troppo vicino. Insomma, il Bayern Monaco potrebbe essere la grande occasione della sua carriera. Certo, il suo desiderio sarebbe quello di un progetto a lungo termine, come del resto ha sempre chiesto nel corso della sua carriera, potendo davvero esercitare un’influenza importante: ecco perché il fatto di essere una “soluzione tampone” lo potrebbe rendere scettico.
    Rangnick soluzione temporanea per il Bayern?
    La possibilità che sia chiamato a fare solo da ponte verso un futuro con l’Alonso o il Klopp di turno esiste. Oltre al fatto che per strapparlo all’Austria il Bayern dovrebbe pagare una cifra non certo bassa: «Ha un contratto valido fino al 2026, è concentrato sull’Europeo e a noi nessuno ha chiesto nulla” ha affermato Peter Schöttel, direttore sportivo della nazionale. Con Unai Emery praticamente sfumato avendo un rapporto profondo con l’Aston Villa che molto probabilmente allenerà in Champions League e Zidane sempre più defilato, l’altra opzione valida potrebbe essere quella di Roberto De Zerbi, ma al momento la preferenza è orientata su Rangnick, con cui le trattative sembrano già avviate. Il Bayern sembra aver già fatto la sua scelta: ora la palla è in mano al Professore. LEGGI TUTTO

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    Roma-Bayer Leverkusen, news sui biglietti: oggi parte la vendita libera

    Si avvicina il grande appuntamento della semifinale d’andata d’Europa League per la Roma di Daniele De Rossi che il prossimo 2 maggio affronterà all’Olimpico l’imbattuto Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Dopo la fase di prelazione dedicata agli abbonati del campionato, fino alle 15 di oggi toccherà agli abbonati delle Coppe mentre dalle 16, sempre di oggi, scatterà la vendita libera per tutti con un massimo di 4 biglietti acquistabili per singola transazione LEGGI TUTTO

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    Ancelotti, Guardiola, il gioco e il risultato: non è Subbuteo, non è la Play

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