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    Union Saint-Gilloise-Roma, il risultato in diretta LIVE

    Dopo la sconfitta di Verona, la Roma torna in campo in Europa League. La squadra di Juric affronta in trasferta l’Union Saint-Gilloise. Nel primo tempo poche occasioni da entrambe le parti: Niang è il più pericoloso nei padroni di casa, con un sinistro sul primo palo che Svilar manda in angolo. Nei giallorossi, Pellegrini prova a costruire senza però impensierire Moris. Diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport (canale 252) e in streaming su NOW alle 18.45. Disponibile su SkyGo, anche in HD LEGGI TUTTO

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    Valdano: “Ancelotti è responsabile della crisi del Real Madrid”

    Chiudi menuTuttosport.comTuttosport.comNaviga le sezioniabbonatiLeggi il giornaleSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyNote legaliCondizioni generaliPubblicitàChiudi menuTuttosport.comTuttosport.comLoginregistratiabbonatiLeggi il giornaleTuttosport.comTuttosport.comTuttosport.comTuttosport.comABBONATICerca LEGGI TUTTO

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    Lazio-Porto, dove vedere la partita di Europa League in tv e streaming

    Dove vedere Lazio-Porto in tv
    La Roma è impegnata oggi all’Olimpico contro il Porto. L’incontro sarà visibile alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Telecronaca Maurizio Compagnoni, commento Fernando Orsi, a bordocampo Matteo Petrucci e Manuele Baiocchini, Diretta Gol con Davide Polizzi. Da non perdere su Sky Sport Uno, Sky Sport 24 e NOW – lo Studio Europa League -dalle 18, dalle 20 e dalle 23-con Mario Giunta in conduzione; con lui Beppe Bergomi, Marco Bucciantini e Andrea Marinozzi. Spazio news Vittoria Orlando. Su Sky e NOW tutte le partite live, grazie anche a Diretta Gol (Sky Sport 251 e NOW), per seguire gli incontri in contemporanea alle ore 21. 

    I numeri di Lazio e Porto
    La Lazio non ha vinto in nessuno dei quattro incontri contro il Porto (2N, 2P), ed entrambi i precedenti casalinghi contro la squadra portoghese sono finiti in pareggio (0-0 nell’aprile 2003 e 2-2 a febbraio 2022). La Lazio è rimasta imbattuta nelle sette sfide casalinghe disputate contro formazioni portoghesi nelle competizioni europee: cinque successi e due pareggi contro queste avversarie – con un punteggio aggregato di (15-4). Il Porto ha vinto solo una delle ultime 12 trasferte contro squadre italiane in tutte le competizioni (4N, 7P) e non ha vinto nessuna delle ultime sei partite giocate contro formazioni provenienti dall’Italia dal successo per 3-0 in casa della Roma nell’agosto 2016. La Lazio ha vinto tutte le ultime quattro gare casalinghe in competizioni europee (tre in UEFA Champions League e una in Europa League) e potrebbe infilare più successi di fila davanti al proprio pubblico in questi tornei per la prima volta dal periodo tra ottobre 1996 e marzo 1998 (cinque in quel caso – tutti in Coppa UEFA) – escludendo i preliminari. Il Porto ha perso tutte le ultime tre trasferte in competizioni europee (vs Barcellona, Arsenal e Bodø/Glimt) e non rimedia quattro sconfitte consecutive fuori casa in questi tornei dal periodo tra marzo 1997 e novembre 1998 (sette in quel caso). La Lazio è stata in testa nel punteggio per l’80% del tempo giocato nelle partite di questa Europa League (compreso il recupero) ed è la percentuale più alta rispetto a quella di qualsiasi altra squadra del torneo. LEGGI TUTTO

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    Union Saint Gilloise-Roma, dove vedere la partita di Europa League in tv e streaming

    Dove vedere Union Saint-Gilloise-Roma in tv
    La Roma è impegnata oggi in Belgio contro l’Union Saint Gilloise. L’incontro sarà visibile alle 18.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su NOW.
    Telecronaca Riccardo Gentile, commento Aldo Serena, a bordocampo Paolo Assogna. Diretta Gol con Daniele Barone. Da non perdere su Sky Sport Uno, Sky Sport 24 e NOW – lo Studio Europa League -dalle 18, dalle 20 e dalle 23-con Mario Giunta in conduzione; con lui Beppe Bergomi, Marco Bucciantini e Andrea Marinozzi. Spazio news Vittoria Orlando. Su Sky e NOW tutte le partite live, grazie anche a Diretta Gol (Sky Sport 251 e NOW), per seguire gli incontri in contemporanea alle ore 18.45. 

    I numeri di Union Saint-Gilloise e Roma
    Tutti e quattro i precedenti tra Union Saint-Gilloise e Roma si sono svolti nella Coppa delle Fiere tra il 1959 e il 1960: entrambe le squadre hanno vinto una volta ciascuna, con due pareggi a completare il quadro. La Roma è imbattuta nelle ultime 14 sfide contro avversarie provenienti dal Belgio in tutte le competizioni (9V, 5N); l’ultima sconfitta contro squadre di questo tipo è stata per 1-0 contro il Club Brugge nella Coppa UEFA 1975-76. L’Union Saint-Gilloise non ha ancora vinto in questa stagione nelle competizioni europee avendo perso quattro delle cinque gare giocate (1N), tante sconfitte quante nelle precedenti 16 gare in queste competizioni (7V, 5N).
    La Roma ha vinto solo una delle ultime sette trasferte in Europa League (3N, 3P), dopo la sconfitta nella più recente (0-1 contro l’ Elfsborg), i giallorossi potrebbero perdere senza segnare due gare esterne di fila per la prima volta nella competizione.
    Nonostante abbia effettuato 16 tiri in più rispetto agli avversari in questa Europa League (49 tiri effettuati, 33 concessi), l’Union Saint-Gilloise non vince da tre partite (1N, 2P). L’unica squadra senza vittorie con una differenza maggiore tra tiri effettuati e concessi è il Manchester United (60-31). Per la seconda volta tra Coppa UEFA ed Europa League, la Roma ha segnato solo due gol dopo le prime tre gare nella competizione (la prima nel 1975/76 alla prima partecipazione) e dopo le prime quattro gare in una singola edizione del torneo non ha mai realizzato meno di quattro reti (quattro nel 2014/15, 1998/99 e 1975/76). LEGGI TUTTO

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    Non è City senza Rodri, non è Real se è una groviera: le big smascherate

    Dopo l’umiliazione subita martedì sera al Jose Alvalade, che ha fatto salire a tre il numero delle sconfitte subite dal Man City in una sola settimana, l’unica notizia positiva per Guardiola è che avrà molto presto l’opportunità di una rivincita personale, visto che fra una settimana Ruben Amorim si siederà sulla panchina dello United proprio con l’obiettivo di provare a ristabilire gli equilibri cittadini di un tempo. Per il resto, invece, Pep si porta via da Lisbona una sgradevole certezza: la sua squadra sta vivendo se non il peggiore, sicuramente uno dei peggiori momenti sotto la sua gestione. La settimana scorsa contro il Tottenham, in quella Coppa di Lega che Pep ha sempre un po’ snobbato e con con una formazione infarcita di ragazzini, la sconfitta tutto sommato poteva anche starci. Quella subita sabato in casa del Bournemouth aveva invece fatto accendere qualche spia in più, soprattutto perché arrivata a margine di una gara in cui le Cherries avevano dominato, mostrando alla Premier il volto di un City vulnerabile.
    City privo di energie e idee
    Martedì sera la maschera è caduta completamente, mostrando gli inconfondibili lineamenti di una squadra in crisi di gioco e in difficoltà fisica e mentale: contro lo Sporting, per la prima volta da quando Pep ha messo piede a Manchester, il City è apparso nella stessa gara privo di energie, di entusiasmo e di idee. Tutto questo nel calcio si riassume con una sola parola: crisi. D’altra parte, chi è stato chiamato a esprimersi dopo la sconfitta di Lisbona non si è nascosto dietro frasi fatte e paccottiglia verbale tipica dei post gara. Bernardo Silva, per esempio, ha ammesso: «È difficile trovare le ragioni di quello che ci sta succedendo, non ricordo di aver perso tre partite di fila in 7 stagioni e mezzo. Al momento siamo in un posto buio, e tutto sembra andare per il verso sbagliato». Un posto buio l’ha definito Silva, un luogo pieno di interrogativi a cui bisognerà velocemente trovare una risposta per non rischiare di farsi travolgere dagli eventi.
    City, ciclo finito?
    Perché le domande da porsi sono tante. La prima, che sorge quasi spontanea, è se il City abbia ancora fame o dopo anni di dominio stia mostrando i primi segni della fine di un ciclo? L’altra, invece, riguarda il peso di un’assenza: non è affatto un caso, infatti, che questo calo di gioco prima (anche con Wolverhampton e Southampton i Citizens avevano fatto fatica, trovando però la vittoria), e di risultati poi coincida proprio con l’assenza forzata dell’unico giocatore che Pep considera insostituibile, il neo Pallone d’Oro Rodri. Queste sono le due principali questioni a cui bisognerà trovare una risposta. Ma non sono le uniche. Intanto, il catalano si mostra tranquillo, e attende con fiducia che qualche pedina – De Bruyne per esempio – torni pienamente arruolabile: «Ora più che mai voglio sollevare questa squadra e riportarla al suo livello più alto», ha detto dopo la batosta di Lisbona. E se lo dice lui bisogna crederci.
    Il Real Madrid
    Il Real Madrid non vince due campionati di Liga consecutivi dal biennio 2006-2008. Trionfi che non diedero di certo stabilità né al club né ai tecnici protagonisti del trionfo, considerato che Fabio Capello fu esonerato subito dopo e Bernd Schuster durò in panchina solo qualche mese in più del suo predecessore. Per quanto riguarda la Champions League, invece, il triplete messo a segno dalla Casa Blanca tra il 2015 e il 2018, con Zinedine Zidane in panchina, ruppe una maledizione quasi trentennale che impediva alla stessa squadra di imporsi nella massima competizione continentale due anni fila. L’ultimo club a riuscirci, prima dell’impresa di Cristiano Ronaldo e compagni, era stato, infatti, il Milan di Arrigo Sacchi, campione d’Europa nel 1989 e nel 1990. Insomma, statistiche alla mano, il Real campione di Spagna e d’Europa in carica non ha molte probabilità di ripetersi. Tuttavia, c’è modo e modo di perdere o, se vogliamo, di non vincere, sebbene al Santiago Bernabéu i due concetti coincidano. E se c’è una cosa che i tifosi merengues non sopportano è di essere sbeffeggiati all’interno del proprio tempio. Ed è per questa ragione che le recenti sconfitte contro il Barcellona e il Milan fanno ancora più male. Sette gol incassati e solo uno segnato, su rigore. I numeri non sempre raccontano tutta la verità, ma quasi mai mentono.
    Ancelotti in crisi
    E già, perché, risultati a parte, a preoccupare è la sensazione di impotenza trasmessa da una squadra irriconoscibile, incapace di difendersi e di concretizzare le occasioni da gol che uno squadrone come quello a disposizione di Carletto finisce, inevitabilmente (e, a volte, involontariamente), per creare. E così, c’è poco da sorprendersi del fatto che il Bernabéu abbia già cominciato a fischiare la propria squadra perché, per dirla con Lucas Vázquez, «il pubblico è sovrano». Sono diverse le cause che spiegano l’incipiente crisi di una squadra che all’inizio di novembre ha già collezionato una sconfitta in più (3) rispetto a tutte quelle rimediate la scorsa campagna. Ma ce n’è una in particolare che è esplosa in mano a Ancelotti in tutta la sua evidenza: «Dobbiamo essere preoccupati. Prendiamo troppi gol (18 in 16 gare, ndr) per essere una squadra che ha sempre fatto della solidità il suo punto forte». E se i punti di distacco dal Barça in Liga sono già 9 (con una partita in meno), in Champions la classifica è, per certi versi, più preoccupante, soprattutto perché all’orizzonte ci sono quattro incontri tutt’altro che semplici, tre dei quali in trasferta: Liverpool, Atalanta e Brest. Affermare, qui e ora, che Carletto sia a rischio esonero sarebbe un’iperbole tutt’altro che affine alla realtà. Mettere un freno alle figuracce, però, è un imperativo categorico al quale nemmeno un mito del madridismo come lui può sottrar i. LEGGI TUTTO

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    Cubarsí, infortunio shock in Stella Rossa-Barcellona: dieci punti di sutura

    Infortunio shock per il giovane Cubarsí, costretto ad abbandonare il terreno di gioco al minuto 67 di Stella Rossa-Barcellona. Grande spavento per il difensore blaugrana, colpito al volto da un calcio di Uros Spajic, che aveva allungato il piede nel tentativo di prendere la palla. Abbassando la testa, all’altezza della sfera e della gamba dell’avversario, il classe 2007 si è procurato una ferita non indifferente. LEGGI TUTTO

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    Union Saint Gilloise-Roma, le probabili formazioni della partita di Europa League

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    ©IPA/Fotogramma

    UNION SAINT GILLOISE (3-5-2, probabile formazione): Moris; Mac Allister, Burgess, Machida; Khalaili, Rasmussen, Vanhoutte, Sadiki, Niang; Rodriguez, Ivanovic. All. Pocognoli

    Indisponibile Alessio Castro-Montes
    Due i ballottaggi per Sebastien Pocognoli: uno in difesa (Mac Allister in pole su Sykes), uno in avanti: Rodriguez in vantaggio per ora su Fuseini LEGGI TUTTO