consigliato per te

  • in

    Inghilterra: le scarpe “speciali” di Mullin, bomber del Wrexham

    TORINO – Quanta rabbia, che polemiche per un semplice paio di scarpe. Che uno dei vezzi più in voga tra i calciatori sia farsi personalizzare gli scarpini dal proprio sponsor tecnico non è certo una novità. È invece totalmente nuovo quanto successo in Galles, a Wrexham per la precisione. Paul Mullin, attaccante dei Red Dragons, squadra che milita nella National League, la quinta serie del calcio inglese, è incorso in una minacciosissima reprimenda da parte della dirigenza e dei padroni del club, gli attori Ryan Reynolds y Rob McElhenney. A far perdere le staffe sono state proprio le scarpette del bomber, o meglio le tre parole che ci ha fatto cucire sopra.
    Parlare chiaro
    Mullin, nato 27 anni fa a Litherland, cittadina di 23 mila abitanti nella proletaria contea del Merseyside, quella che ha Liverpool come capoluogo, ha voluto che sul suo strumento di lavoro quotidiano venisse apposto un messaggio semplice, diretto, efficace: «F*** the Tories», ossia al diavolo i conservatori, ma detto in modo meno sofisticato. La reazione non s’è fatta attendere, con un comunicato del club che ha derubricato la frase sulle scarpe a «dichiarazione sgradita», imponendo però al giocatore di non indossarle.
    Il sostegno dei tifosi
    L’ex attaccante di Morecambe, Tranmere Rovers e Cambridge United, che con le sue reti sta trascinando il Wrexham al sogno promozione (i Red Dragons sono secondi in classifica) aveva postato la foto con le scarpe incriminate sul proprio profilo Instagram suscitando l’immediata furia dei suoi dirigenti. Alla rabbia, al comunicato lapidario dei vertici societari («Il club garantisce che le scarpe non verranno mai utilizzate in nessuna gara, casalinga o in trasferta, del Wrexham e che la foto apparsa su Instagram è stata scattata sul terreno del Racecourse Ground ma senza che fosse stata concessa alcuna autorizzazione») ha fatto da contraltare la solidarietà espressagli dai tifosi, non solo dei Red Dragons, e pure da eminenti giornalisti come Max Rushden, conduttore del Guardian Football Weekly e tifoso del Cambridge United, che ha twittato in risposta: «Sono più orgoglioso di @PMullin7 per questo che per tutti quei gol al “The Abbey”».
    L’importante è parlarne
    Insomma, se non di “censura e duro colpo alla libertà d’opinione”, si può certamente parlare della solita sindrome del “non dare mai fastidio al potente di turno”. Il club ha timidamente provato a ribadire che «riconosce il diritto di ognuno alla propria opinione, che si tratti di dipendenti o sostenitori, sottolineando però che una visione individuale non può essere equamente attribuita a quella di tutti o della stessa società». Giusto una manciata di minuti dopo il comunicato del club gallese è arrivato, rapidissimo, il plauso di Sarah Atherton, parlamentare di Wrexham, eletta proprio nei conservatori, una Torie, dunque: «Ringrazio i dirigenti per la loro presa di posizione e la rapida e toccante risposta. Credo che finalmente sia stata tracciata una linea di demarcazione riguardo a questa spiacevole vicenda». Insomma: bene o male, basta che se ne parli. Nessun dubbio: mister Paul Mullin ha fatto un altro gol…
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Cristiano Ronaldo allo Sporting Lisbona? Ecco la risposta di Amorim

    Ruben Amorim sul ritorno di Cristiano Ronaldo allo Sporting Lisbona
    Dai tifosi a mamma Dolores, però, in tantissimi sognano un ritorno allo Sporting Lisbona, lì dove tutto ebbe inizio. Si tratterebbe della chiusura di un cerchio. A raffreddare gli animi ci ha però pensato il tecnico dei portoghesi Ruben Amorim che, interrogato sulle possibilità di un ritorno del 37enne, ha commentato: “Risponderò come sempre, non è la prima volta che mi fate questa domanda: Ronaldo è un giocatore del Manchester United. Tutti allo Sporting sognano il ritorno di Cristiano ma noi non abbiamo i soldi per pagargli lo stipendio. Penso che sia felice a Manchester ma non sta giocando, questo è il problema”. LEGGI TUTTO

  • in

    Endrick, la nuova stella brasiliana a un passo dal titolo: sogno Mondiale

    TORINO – Sì, forse si può parlare davvero di una nuova stella. Da tempo ormai in Brasile sono tutti pronti a scommettere sul futuro di Endrick, attaccante sedicenne del Palmeiras. E adesso che è vicino a vincere il campionato, sono molti quelli che lo vorrebbero convocato dal ct della Seleçao, Tite, per i Mondiali in Qatar. Lui intanto va avanti nel suo percorso e ieri ha segnato contro l’Athletico Paranaense di Luiz Felipe Scolari nella vittoria per 3-1. Mandato in campo nel secondo tempo dal tecnico Abel Ferreira, Endrick ha lasciato il segno realizzando, alla sua quarta apparizione in prima squadra, il secondo gol dei suoi e partecipando al terzo, con tocco finale di Gustavo Scarpa.Guarda la galleryJuve, missione in Sud America: a caccia di nuovi Kaio Jorge
    Endrick, tra mercato e Mondiale
    Su di lui ovviamente ci sono già gli occhi di alcuni grandi europei, tra cui pure quelli della Juventus, anche perché con i suoi 16 anni, 3 mesi e 4 giorni di età, è diventato il più giovane marcatore nella storia del Palmeiras, battendo un primato che resisteva dal 1916 con Heitor, miglior cannoniere nella storia del club paulista. Se l’Inter di Porto Alegre non dovesse vincere contro il Cearà, diventerà anche campione del ‘Brasilerao’. Un predestinato.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Real: la prima notte di Champions per il gioiellino Paz

    TORINO – Non sarà una giornata come le altre per Nicolas Paz Martinez. Difficilmente il centrocampista diciottenne ispano-argentino dimenticherà questo martedì, l’emozione della prima panchina in Champions League con il Real Madrid dei grandi e pure la musichetta diffusa dagli altoparlanti della Red Bull Arena di Lipsia. Il tecnico dei Blancos Carlo Ancelotti ha infatti deciso di convocare il talento del Castilla, la seconda squadra dei Merengues, al posto dell’infortunato Luka Modric: il croato, infatti, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare. Paz non sarà l’unico baby in blanco questa sera in Germania: assieme a lui, Ancelotti ha convocato anche Sergio Arribas, Carlos Dotor e Alvaro Rodriguez. Tutti e 4 si sono già allenati con il gruppo della prima squadra al centro sportivo di Valdebebas per sopperire alle assenze di Modric, Karim Benzema, Fede Valverde e Dani Ceballos.
    Figlio d’arte
    Nico Paz, classe 2004 nato a Santa Cruz de Tenerife, è il figlio di Pablo, ex difensore centrale cresciuto nelle giovanili del Newell’s Old Boys, che ha militato in carriera anche con Banfield, Independiente, Tenerife, Valladolid e con moltissime squadre di B e C spagnole, chiudendo la carriera con il Vera 14 anni fa. Con la Seleccion disputò il Mondiale del 1998 in Francia e, due anni prima, centrò la medaglia d’argento all’Olimpiade di Atlanta, quella del centenario. Suo figlio Nico, tinerfeño di nascita, ha iniziato a giocare a pallone proprio nel club dell’isola e 6 anni fa si è trasferito al Real Madrid in cui agisce in posizione di 5, di playmaker davanti alla difesa, e pure in quella di enganche, di trequartista. E’ uno dei punti fermi della Sub 20 albiceleste allenata dal Jefecito Mascherano e pure il ct della nazionale maggiore, Lionel Scaloni, lo tiene in considerazione, al punto da averlo convocato, nonostante la giovanissima età, per la doppia sfida di qualificazione a Qatar 2022 contro Venezuela ed Ecuador a marzo di quest’anno, insieme ad Alejandro Garnacho, stellina del Manchester United, Tiago Geralnik del Villarreal e ai fratelli Franco e Valentin Carboni di Cagliari e Inter. Stasera, alla Red Bull Arena di Lipsia, per Nico Paz ci sarà un’altra notte indimenticabile: la prima notte di Champions.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Liga, Aidoo risponde a Unal: Celta Vigo-Getafe finisce 1-1

    VIGO (SPAGNA) – Al Balaídos finisce 1-1 tra Celta Vigo e Getafe. Succede tutto nel finale dei due tempi, con Unal che stappa la lattina con uno splendido calcio di punizione e Aidoo che trova il pari con un gran colpo di testa. Un punto ciascuno che permette alla squadra di Coudet di salire a quota 11, a una lunghezza dagli avversari odierni che agganciano a 10 Siviglia, Almeria ed Espanyol.
    Classifica Liga
    Celta Vigo-Getafe: al Balaídos è 1-1
    Sono passati appena 12′ quando il Balaídos esplode per la rete del vantaggio. Nemmeno il tempo di esultare, però, che il guardalinee alza la bandierina per posizione di offside di Jørgen Strand Larsen. La partita è vibrante e al 43′ gli ospiti passano avanti: punizione magistrale di Enes Unal, Marchesin è battuto. Quando la partita sembra volgere al termine ecco che arriva il pari: è infatti il minuto 89 quando Aidoo batte di testa Soria e ristabilisce l’equilibrio festeggiando nel migliore dei modi la sua 100ª presenza in Liga.
    Celta Vigo-Getafe: tabellino e statistiche
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    West Ham-Bournemouth 2-0: Scamacca a secco, la decidono Zouma e Benrahma

    LONDRA (INGHILTERRA) – Finisce 2-0 il match del London Stadium tra West Ham e Bournemouth, ultima gara della 13ª giornata di Premier League. A decidere la contesa il colpo di testa dell’ex Chelsea Zouma nel finale di primo tempo e il rigore di Benrahma al 92′. Serata agrodolce per l’attaccante italiano Gianluca Scamacca, rimasto a secco e uscito dal campo al 74′. L’ex Sassuolo rimane fermo a due gol in campionato – ha segnato contro Wolverhampton e Fulham -. Gli Hammers si allontanano così dalla zona retrocessione salendo a 14 punti in classifica, uno in più del Bournemouth che incassa la quinta sconfitta stagionale in Premier League, la seconda di seguito dopo il ko di misura contro il Southampton.  
    Classifica Premier League
    Zouma e Benrahma decidono West Ham-Bournemouth
    Dopo una lunga fase di studio, la gara del London Stadium si sblocca proprio sul finire della prima frazione di gioco: l’ex Chelsea Zouma è bravo a svettare più in alto di tutti e mettere dentro il cross di Soucek. I tifosi degli Hammers devono però attendere prima di liberare l’urlo di gioia: l’arbitro David Coote va a rivedere l’azione al Var ma poi conferma la propria decisione e indica il centro del campo. O’Neil tenta di sparigliare le carte e cambia alcuni interpreti. Al 74′ finisce anche la partita dell’attaccante italiano Gianluca Scamacca, richiamato in panchina da Moyes che al suo posto inserisce Michail Antonio. I tentativi finali dei Cherries non si concretizzano, anzi arriva il raddoppio di Benrahma su rigore concesso dopo revisione al Var: al London Stadium può partire la festa. 
    West Ham-Bournemouth 2-0: tabellino e statistiche
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Iran e Mondiale in Qatar: chi specula sulla esclusione non fa bella figura

    TORINO – Continua il pressing sulla Fifa per l’esclusione dell’Iran dai Mondiali del Qatar. Dopo le lettere delle organizzazioni umanitarie e di coreografici personaggi (come Paolo Zampolli, sedicente “manager di modelle” che ha presentato Melania Krauss a Trump ricevendone in cambio l’incarico di ambasciatore della Repubblica Domenicana presso l’Onu, con annessi scandali legati alla sparizione di fondi) ora è il turno “più cogente” dei club del campionato ucraino. I qualic chiedono che l’Iran sia escluso dai prossimi Mondiali a causa del sostegno militare di quel Paese all’invasione da parte della Russia. L’amministratore delegato dello Shakhtar Donetsk, Sergei Palkin, ha infatti accusato l’Iran di “partecipazione diretta agli attacchi terroristici contro gli ucraini”, suggerendo che la Nazionale del suo Paese, l’Ucraina, dovrebbe essere ammessa in Qatar come sostituta.

    Le speculazioni

    Andiamo con ordine e cominciamo dal fatto che la questione potrebbe ottenere qualche attenzione in più dalla Fifa rispetto alle vicende legate ai diritti umani in Iran, questioni in cui tanto il Cio quanto la Fifa (a cascata) tengono a non intervenire se non con raccomandazioni o generici avvisi. Altrimenti è ovvio che un Mondiale in Qatar non lo organizzeresti mai… Qui, invece, si entra nel tema dell’aggressione ali altri stati membri e la questione potrebbe avere un peso diverso, non fosse che tira in ballo il ginepraio delle alleanze e non di una aggressione diretta. E, in tutto questo, non va trascurata l’inelegante (per non dire di peggio) conclusione di Palkin che chiede l’ammissione dell’Ucraina in spregio alla libertà di decisione sancita dallo statuto della Fifa.

    Le conseguenze

    Che non sarebbe a vantaggio, lo ribadiamo per l’ennesima volta, dell’Italia o di qualche altra Nazionale a caso, bensì della prima esclusa della Confederazione del Medio Oriente: gli Emirati Arabi. Insomma, sarebbe appena il caso che si smettesse di speculare sulla tragedia interna dell’Iran, sia che lo perseguano ambigui personaggi a metà tra il mondo gossip e della “politica”, sia che venga in mente a dirigenti calcistici. Che non offrono, neanche loro, una edificante immagine di se stessi.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO