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    Roma-Bayer Leverkusen, De Rossi: “Contro il Bayer sarà dura ma alla nostra portata”

    L’allenatore della Roma presenta la sfida contro il Bayer Leverkusen: “Sarà una sfida difficilissima ma non fuori la nostra portata”. Poi sulle condizioni di Smalling e Lukaku: “Si sono allenati e sembrava stessero bene. Vediamo quali risposte ci daranno”. Paredes: “Parlo tantissimo con De Rossi, ho davvero un buon rapporto e sono veramente felice”
    LUKAKU E SMALLING IN GRUPPO: LE ULTIME PER IL BAYER

    “Siamo emozionati e contenti di rivivere un’altra serata emozionante con i nostri tifosi. Sarà una sfida difficilissima ma non fuori la nostra portata”. Daniele De Rossi suona la carica in vista della semifinale di andata di Europa League tra la sua Roma e il Bayer Leverkusen. “Dobbiamo essere sempre pimpanti. Ci sta che i giocatori possano essere meno brillanti: stiamo sempre rincorrendo per il quarto posto in classifica e questo ti toglie sempre le energie. Le squadre stanno facendo molto bene e il campionato è molto aperto per merito loro. La coppa è però un altro discorso: vincerà chi sarà più forte in queste due partite”. L’obiettivo, ovviamente, sarà cercare di indirizzare la partita in vista del match di ritorno, nella speranza di avere a disposizione sia Smalling che Lukaku: “Si sono allenati e sembrava stessero bene – ha spiegato De Rossi. Vediamo quali risposte ci daranno e che sensazioni sentiranno in campo: se non ci saranno problemi potranno essere convocati”.

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    “Leverkusen? I meriti vanno a Xabi Alonso”

    Per i giallorossi non sarà una sfida facile, considerando soprattutto i numeri del Leverkusen: nuovi campioni in Bundesliga con 0 sconfitte. “Da temere c’è la loro condizione mentale: una squadra che non perde mai si sente imbattibile, ma non lo fa non in maniera presuntuosa. Una squadra che ha attributi, cuore e giocatori di grande qualità. I grandi meriti vanno tutti a Xabi Alonso che è riuscito a trionfare in Germania e ad arrivare anche in semifinale di Europa League”. E sul giocare in casa la sfida d’andata, De Rossi ha aggiunto: “Abbiamo eliminato il Brighton giocando la prima in casa e la seconda fuori. Penso che cambi poco, importanti saranno l’atteggiamento e il risultato della prima partita”. LEGGI TUTTO

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    Infortuni Lukaku e Smalling, allenamento in gruppo in vista di Roma-Leverkusen

    Buone notizie in casa Roma in vista della sfida al Bayer Leverkusen di giovedì 2 maggio, all’Olimpico, per la semifinale di andata di Europa League: Romelu Lukaku e Chris Smalling sono tornati a lavorare in gruppo e saranno entrambi a disposizione di Daniele De Rossi. Recuperi sicuramente importanti, in particolare quello del belga. Perché se per sostituire Smalling, comunque fondamentale per autorevolezza ed esperienza, ci sono in rosa diversi elementi che possono dare grandi garanzie, l’assenza di Lukaku è sempre pesata quando non era a disposizione. La sua centralità è apparsa evidente anche nell’ultima gara, al Maradona contro il Napoli, dove era stato chiamato a sostituirlo Azmoun: nessun altro attaccante nella rosa di De Rossi è in grado di assicurare quel lavoro completo in avanti che fornisce Lukaku, per caratteristiche fisiche, capacità di dare profondità e di collaborare con i compagni. Cose che né Azmoun né Abraham sono in grado di garantire. Per non parlare della confidenza con il gol che Lukaku ha in Europa League, dove è arrivato a quota 27 gol in carriera e viaggia alla media di una rete ogni 130′ in questa stagione.  

    Pellegrini a parte per precauzione
    Se De Rossi sorride per il recupero di Lukaku e Smalling, per Lorenzo Pellegrini si è preferito non rischiare: il capitano giallorosso non ha preso parte all’ultimo allenamento con la squadra a scopo precauzionale per via di un affaticamento muscolare che comunque non dovrebbe mettere in dubbio la sua presenza per giovedì. LEGGI TUTTO

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    Atalanta a Marsiglia, le news di formazione verso l’Europa League

    Dopo il turnover con l’Empoli in campionato, l’Atalanta tornerà alla sua formazione tipo per la semifinale d’andata di giovedì 2 maggio contro il Marsiglia (LIVE alle 21 su Sky Sport e in streaming su NOW): tornano titolari tra gli altri Ederson, Koopmeiners e Scamacca, che dovrebbe fare coppia con De Ketelaere davanti
    MARSIGLIA-ATALANTA LIVE

    Road to Dublin. Come recita il claim Uefa sull’Europa League, l’ultimo ostacolo sulla strada della finale (mercoledi 22 maggio) si chiama Marsiglia, 7° nella Ligue 1, tre allenatori (tra cui Gattuso) in stagione, e un rendimento altalenante più in Francia che in Europa, dove si è spinto molto oltre le aspettative grazie soprattutto ai gol (10 nelle coppe, 27 totali) della stella Aubameyang. I nerazzurri sono rimasti imbattuti nelle ultime 9 gare esterne in Europa (5 vittorie e 4 pareggi) e puntano a costruirsi la qualificazione nei primi 90 minuti, come successo in casa del Liverpool.

    Gasperini punta su Scamacca

    Il Velodrome non ha il fascino inarrivabile di Anfield, ma l’ambiente infuocato che troverà sarà un’insidia in più per l’Atalanta, attesa in Francia nelle migliori condizioni possibili (manca di fatto solo Hien squalificato) e con l’ambizione dichiarata (domenica da Gasperini) di puntare alla finale, che darebbe ancora più lustro a una stagione mai così intensa e ricca di suspence. Se il pericolo numero uno dei francesi è una vecchia volpe come Aubameyang, l’uomo del momento in casa bergamasca è Gianluca Scamacca: lo scorso anno conquistò la Conference da attore protagonista (e seguì la finale di Praga contro la Fiorentina dalla tribuna da infortunato), quest’anno può diventare l’uomo copertina. Dopo aver trascinato la Dea in finale di Coppa Italia, studia come replicare la leggendaria impresa di Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Europa League e Conference Legue, gli arbitri delle italiane in semifinale

    E’ Francois Letexier l’arbitro designato per dirigere Roma-Bayer Leverkusen, semifinale d’andata di Europa League, in programma giovedì 2 maggio alle 21 allo stadio Olimpico. Il francese quest’anno aveva già arbitrato due volte la Roma (all’Olimpico nel 4-0 degli ottavi contro il Brighton e prima nel girone nel ko in casa dello Slavia Praga). La possibilità che i giallorossi incrociassero di nuovo l’arbitro inglese Anthony Taylor (quello che diresse l’ultima finale di Europa League persa col Siviglia, scatenando a fine partita l’ira di José Mourinho) era sfumata 24 ore prima quando l’Uefa lo aveva scelto per dirigere la semifinale di andata di Champions fra Dortmund e Psg. 

    Le altre designazioni
    Ad arbitrare l’altra semifinale Marsiglia-Atalanta (giovedì ore 21) sarà invece il tedesco Daniel Siebert, mentre l’inglese Michael Oliver dirigerà la semifinale di andata di Conference League Fiorentina-Brugge (giovedì, ore 21 a Firenze. L’arbitro italiano Marco Guida è stato invece scelto dall’Uefa per dirigere l’altra semifinale di andata di Conference gli inglesi dell’Aston Villa e i greci dell’Olympiacos.  LEGGI TUTTO

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    Bayern, altro palo: dopo Xabi Alonso, Nagelsmann. Resta Rangnick, ma…

    Era l’immediato post Covid, la Serie A era ripartita da poche settimane e al timone del Milan c’era Stefano Pioli, subentrato in autunno dopo l’avvio particolarmente negativo della gestione di Marco Giampaolo. Fino a febbraio i rossoneri andavano a rilento, campavano di alti e bassi, poi però dopo il primo lockdown qualcosa è cambiato: la squadra ha svoltato, ha iniziato un ciclo che l’ha portata un paio d’anni dopo a vincere anche lo Scudetto. Sliding doors: le cose potevano esser molto diverse, perché quell’estate del 2020 la decisione era stata quella di ripartire con un nuovo progetto tecnico che si sarebbe fondato su Ralf Rangnick, il manager reduce dall’esperienza nella Red Bull e alla guida del Lipsia come allenatore e anche direttore tecnico. Il tedesco avrebbe assunto un ruolo unico nel panorama italiano, aprendo un progetto a lungo termine.
    Il rifiuto di Rangnick al Milan
    Almeno fino a quando, verso la fine di luglio, ha deciso di tirarsi indietro: «Non sarebbe stato saggio andarci» ha ammesso un paio di settimane dopo in un’intervista alla Süddeutsche Zeitung, «non importa da quale prospettiva si guarda, se dalla mia o da quella del club. Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi, difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo», ha ammesso. Poteva essere la sua grande occasione, che è poi comunque arrivata dopo un breve periodo alla Lokomotiv Mosca: la chiamata del Manchester United per provare ad aggiustare una situazione disastrosa dopo il licenziamento di Solskjaer. Sei mesi e via: realizzato il sogno di allenare in Premier League. Senza ottimi esiti, per la verità, quelli che invece sta ottenendo in quello che è il suo incarico attuale, da commissario tecnico dell’Austria, che guiderà anche a Euro 2024 dopo aver ottenuto una brillante qualificazione. Avrebbe un contratto fino al 2026, rinnovato peraltro non troppi mesi fa, ma il 65enne potrebbe ricevere, anzi, sembra proprio abbia già ricevuto la classica telefonata a cui dire di no è parecchio, parecchio difficile.
    La chiamata del Bayern
    Partita da Säbener Strasse, a Monaco, dagli uffici del Bayern: dopo i ‘no’ incassati da Xabi Alonso e da Julian Nagelsmann, che hanno scelto di restare rispettivamente a Bayer Leverkusen e nazionale tedesca, l’obiettivo numero uno per la panchina sembra essere diventato proprio Ralf Rangnick. Maestro del Gegenpressing, anzi, ‘Professore’, soprannome che si è guadagnato per come ha portato la tattica nella televisione tedesca negli anni novanta, ha una lunga storia di panchine in Bundesliga (oltre al sopracitato Lipsia, Stoccarda, Schalke, Hannover, Ulm, Hoffenheim) ma il campionato tedesco non l’ha mai vinto e nemmeno ci è andato troppo vicino. Insomma, il Bayern Monaco potrebbe essere la grande occasione della sua carriera. Certo, il suo desiderio sarebbe quello di un progetto a lungo termine, come del resto ha sempre chiesto nel corso della sua carriera, potendo davvero esercitare un’influenza importante: ecco perché il fatto di essere una “soluzione tampone” lo potrebbe rendere scettico.
    Rangnick soluzione temporanea per il Bayern?
    La possibilità che sia chiamato a fare solo da ponte verso un futuro con l’Alonso o il Klopp di turno esiste. Oltre al fatto che per strapparlo all’Austria il Bayern dovrebbe pagare una cifra non certo bassa: «Ha un contratto valido fino al 2026, è concentrato sull’Europeo e a noi nessuno ha chiesto nulla” ha affermato Peter Schöttel, direttore sportivo della nazionale. Con Unai Emery praticamente sfumato avendo un rapporto profondo con l’Aston Villa che molto probabilmente allenerà in Champions League e Zidane sempre più defilato, l’altra opzione valida potrebbe essere quella di Roberto De Zerbi, ma al momento la preferenza è orientata su Rangnick, con cui le trattative sembrano già avviate. Il Bayern sembra aver già fatto la sua scelta: ora la palla è in mano al Professore. LEGGI TUTTO