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    Corinthians donne campione: record di pubblico e i complimenti di Pelé

    TORINO – Successo incredibile e record di pubblico per la finale del Brasileirao femminile tra Corinthians e Internacional: 41.070 spettatori e trionfo delle pauliste di Arthur Elias per 4-1. Per le Brabas è il quarto titolo nazionale, il terzo consecutivo (2018, 2020, 2021 e 2022).
    O REY Anche il grande Pelé si è evoluto complimentare con un post: «In una bella giornata di sole, abbiamo visto il calcio femminile brillare ancora di più. Famiglie intere allo stadio, tanti ragazzi e un gioco di qualità. Presenze da record, ma soprattutto un momento indimenticabile. Ci sono imprese che solo lo sport può compiere».
    Corinthians-Internacional 4-1Neo Química Arena, San Paolo RETI: Inter, Sorriso (14min/1ºT) Corinthians, Jaque Ribeiro (22min/1ºT), Diany (45min/1ºT), Victória (1min/2ºT) e Jheniffer (47min/2ºT)Corinthians: Lele; Diany, Andressa (Tarciane), Yasmin e Tamires; Gabi Zanotti (Gabi Morais), Victória, Jaque Ribeiro e Gabi Portilho (Juliete); Adriana, Jheniffer (Grazi). Tecnico: Arthur Elias. Internacional: Mayara; Isabela Capelinha (Tamara), Bruna Benites, Sorriso (Isa Haas) e Eskerdinha (Priscila); Ju Ferreira, Duda Sampaio, Maiara (Biazinha); Fabi Simoes, Millene e Lele. Tecnico: Mauricio Salgado
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    Bremer conquista il Brasile: dalla Tour Eiffel alla Juventus promosso

    TORINO – (e.e.) «Ho realizzato un sogno». Così il ragazzone di Bahia dopo aver debuttato con la maglia del Brasile nel 3-0 al Ghana a Le Havre (i gol: Marquinhos al 9′, Richarlison al 28′ e al 40′ su assist di Neymar). Un esordio nella ripresa che ha convinto anche i critici dall’altra parte dell’oceano. Bremer lì lo hanno visto giocare davvero poco, praticamente è cresciuto e diventato difensore con i fiocchi, il migliore della scorsa Serie A, grazie al Torino che lo ha preso da sconosciuto fino a farlo diventare una stella di prima grandezza. La Juventus ha tirato fuori ben 41 milioni più bonus per sostituire Matthijs De Ligt e Bremer cerca di trovare equilibrio tra crisi di risultati in bianconero e gioia per far parte della Seleça. Il ct Tite può portarlo in Qatar per davvero.Guarda la galleryDa Paredes a Danilo, da Milik a Di Maria fino a Vlahovic: la Juventus-Nazionale
    CHE DIFESA? L’ex granata ha preso il posto di Thiago Silva nella difesa a 4 in stile Juve: col Brasile si spinge di più, il baricentro si alza e lui può andare in pressione, come preferisce giocare, in una linea formata da Militao, Bremer appunto, Marquinhos e Telles. Militao terzino destro è una novità. Ma quando Telles si alza, diventa una barriera a tre. Dove Bremer si trova a meraviglia. Intanto, per festeggiare e in attesa della prossima amichevole con la Tunisia, eccolo a Parigi – il Brasile giocherà martedì al Parco dei Principi, stadio del Psg di Neymar e Marquinhos – con la moglie Deborah Claudino (che gli consentirà di prendere il passaporto italiano) e la piccola di casa. Foto ricordo, anche questa da sogno. Come il debutto nella Seleçao.
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    Barcellona, emergenza in difesa: Koundè e Araujo saltano l'Inter

    BARCELLONA (Spagna) – Doppio infortunio per la difesa del Barcellona di Xavi. In un colpo solo i blaugrana perdono Jules Koundè e Ronald Araujo, entrambi usciti infortunati dai rispettivi impegni in nazionale. Il centrale francese ha riportato una lesione del bicipite femorale sinistro, per il 23enne uruguaiano avulsione del tendine del grande adduttore destro. Il Barcellona non ha comunicato i tempi di recupero limitandosi a dire che la loro disponibilità dipenderà dall’evoluzione degli infortuni. Secondo i media catalani, però, Koundè potrebbe stare fermo almeno un mese, tempi lunghi anche per Araujo con entrambi costretti a saltare sia la doppia sfida di Champions con l’Inter che il Clasico col Real Madrid del 16 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Schiaffo al tifoso: Cristiano Ronaldo accusato di condotta violenta

    I comunicati
    La Football Association ha ufficialemte comunicato che: “Cristiano Ronaldo è stato accusato di violazione della FA Rule E3 per un incidente avvenuto dopo la partita di Premier League del Manchester United FC contro l’Everton FC sabato 9 aprile 2022. Si presume che la condotta dell’attaccante dopo il fischio finale sia stata impropria e/o violenta”. La risposta dei Red Devils: “Rileviamo l’annuncio della FA in relazione a Cristiano Ronaldo. Sosterremo il giocatore in risposta all’accusa. Cristiano è attualmente in trasferta con il Portogallo per la preparazione delle partite della UEFA Nations League contro la Repubblica Ceca domani (sabato) e la Spagna martedì. La prossima uscita dello United in Premier League è il derby di Manchester, che si svolgerà all’Etihad Stadium domenica 2 ottobre”. LEGGI TUTTO

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    Argentina: follia per le figurine Mundial. Code di ore e Messi vale 300 euro!

    TORINO – «Mbappé?». «Celo». «Vinícius Júnior?». «Celo». «Lewandowski?». «Celo». «Messi?». «Manca». Ecco, sì: Lio Messi, La Pulga, il GOAT manca sempre nei pacchetti di figurine Panini per il Mundial di Qatar 2022. E la cosa, in Argentina, si sta facendo drammaticamente seria. La carenza di pacchetti di figu nel Paese è talmente brutale che il Gobierno de la Nación ha dovuto intervenire intavolando una mediazione tra i chioschi autorizzati alla vendita e la ditta italiana.
    FILE ASSURDE Camminando per le calles di Buenos Aires, Rosario, Mendoza, Salta o di qualsiasi città o paesino argentino si notano file mostruose, di ore: sono quelle degli appassionati alla disperata ricerca di un pacchetto. E intanto i prezzi sul mercato nero esplodono. L’introvabile figurina di Messi su internet vale 45 mila pesos, 300 euro, malcontando. Con 45 mila pesos, grossomodo, compri 300 pacchetti di figu. Con 8 mila pesos puoi comprarti una squadra completa, con 14 mila 100 figurine senza doppioni. Se prendi il subte, la metropolitana, o il bondi, l’autobus, prima del tuo arrivo a destinazione ti si avvicinerà un transa, un pusher, uno spacciatore di figurine. Ovviamente false. Una locura, una pazzia totale. Gli edicolanti sono sul piede di guerra: accusano che la Panini li abbia tagliati fuori dal mercato per favorire punti vendita non convenzionali come supermercati o distributori di benzina. Dall’azienda replicano che la richiesta di figurine ha superato ogni più ottimistica previsione e chiedono tempo.
    UNA COSA MAI VISTA Juan ha 75 anni, è tifoso del Boca e Socio Activo del club dal 1955, da quando aveva 8 anni. Lavora da sempre nella tienda di fumetti e figurine che si trova all’incrocio tra Calle Lavalle e Calle Florida, pieno centro di Buenos Aires. Dopo aver parlato un po’ del Negro Ibarra, del rinnovo di Agustín Rossi e di quanto è bello essere Xeneize ci spiega che dal 24 agosto, giorno del lancio delle figurine del Mundial, è stato un continuo di richieste. «Non ho mai visto una cosa del genere», ridacchia. «Un giorno quando ho detto alla gente in coda che non avevo più pacchetti, han tentato di distruggermi il negozio. I distributori hanno distribuito le scatole dei pacchetti e gli album una settimana prima del lancio. Mi hanno portato  2.000 confezioni: le ho vendute tutte. In 4 ore. E quelli che son rimasti senza si sono incazzati e sono diventati violenti». In Argentina le figurine di Qatar 2022 sono state venduti  il ??42% in più di album e il 18% in più di figurine rispetto allo stesso numero di settimane che precedevano il Mundial di Russia 2018.
    THE LAST DANCE Ok, ma perché questa folle richiesta? Gli argentini sanno che questa sarà l’ultima Coppa del Mondo di Lionel Messi e sognano che la squadra che ha trionfato l’anno scorso in Copa América contro il Brasile possa ripetere la storia quest’anno in Qatar. Le ragioni della carenza di figurine non sono, però, del tutto chiare. C’è sicuramente la febbre degli acquisti, che ha distrutto tutte le previsioni. Ma crescono, giorno dopo giorno le teorie complottiste: «Manca la carta», «Le figurine vengono vendute al Brasile per boicottarci» e pure «C’è una strategia Panini per accelerare le vendite compulsive con l’avvicinarsi dei Mondiali in Qatar e decuplicare gli introiti». Il Governo prova a mediare, ma la situazione è a rischio esplosione. I padroni e i lavoratori dei chioschi accusano la Panini di averli traditi: «Noi vendiamo figurine tutto l’anno e ora loro preferiscono mandarle ai supermercati o ai distributori di benzina. Sembra che non capiscono che noi con questo ci dobbiamo campare, dobbiamo mettere il pane in tavola per i nostri figli». In attesa di provvedimenti urgenti, la figu di Messi resta introvabile. Per quasi tutti: non per Mateo. E come tutti gli appassionati, quando trovi un pezzo rarissimo sorridi. Sorridi felice. Soprattutto se è la figu di quel GOAT di tuo papà.
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    Brasile: festa Cruzeiro con Ronaldo, ritorna in Serie A

    TORINO – La metà del cielo biancoblù di Belo Horizonte può tornare a godere. L’attesa è stata lunga, ma finalmente dopo 3 anni, il Cruzeiro e il suo proprietario Luís Nazário de Lima, per tutti Ronaldo il Fenomeno, hanno potuto festeggiare il tanto atteso ritorno nella Serie A do Brasil. E’ uno dei grandi club del Paese, il Leão da Montanha: in bacheca ha 11 titoli nazionali e 7 internazionali, tra cui 2 Copa LIbertadores. Dopo il successo colto poche ore fa contro il Vasco da Gama, un’altra nobile decaduta, è tornata nella massima serie e nel Minas Gerais è esplosa la festa. E’ stata una grandissima stagione, quella del Cruzeiro, il club dove gioca l’ex attaccante del Torino Stênio Zanetti Toledo: la squadra allenata dall’uruguaiano Paulo Pezzolano ha stradominato il torneo e ha staccato il pass promozione con addirittura 7 turni d’anticipo rispetto alla fine del campionato, centrando 68 punti sui 93 a disposizione e lasciando il suo rivale principale, il Grêmio, 15 lunghezze più sotto.
    RIECCO IL LEONE Grazie ai gol del centrocampista Machado (25′ pt), di Edu (15′ st) e dell’attaccante Henrique Luvannor (41′ st) il Leão da Montanha ha trionfato in un Estadio Mineirão gremito all’inverosimile: la Torcida del Cruzeiro ha potuto festeggiare dopo la retrocessione del 2019, gli enormi problemi finanziari patiti nell’ultimo triennio e pure il rischio retrocessione in Serie C vissuto per ben due volte, nel 202 e nel 2021. Ora nella B brasiliana rimangono a combattere per gli altri 3 posti che garantiscono la promozione diretta Grêmio, Bahia, Vasco da Gama, Londrina e Sport Recife.
    IL FENOMENO GODE Il ritorno in Serie A è il primo grande trionfo di Ronaldo il Fenomeno da quando è diventato proprietario dei biancoblù: l’ex attaccante della Seleção ha concluso l’acquisto del 90% delle azioni del Cruzeiro ad aprile, promettendo investimento che potrebbero raggiungere circa 77 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. «Ci siamo preparati e abbiamo lavorato duramente per centrare questo obiettivo, per meritarci questo traguardo, per poter festeggiare. E’ stata una serata molto speciale, congratulazioni ai giocatori, allo staff tecnico, a tutta la squadra e soprattutto ai tifosi», ha spiegato commosso Ronaldo a fine gara. «Il Cruzeiro tutto ha sofferto per più di tre anni e ora guardate, godetevi questo spettacolo. Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata concessa, ora inizieremo a pensare a cosa verrà, cominceremo a programmare un futuro da grande».
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    David Silva, arriva la condanna: multa per la rissa con una donna

    SAN SEBASTIAN (Spagna) – Il calciatore della David Silva è stato condannato dal Tribunale di istruzione numero 3 di San Bartolomé de Tirajana dopo i fatti risalenti all’alba del 19 giugno nella zona del Campo Internacional di San Bartolomé de Tirajana. Multa di 1080 euro per aver aggredito una giovane donna in una rissa nell’ultimo carnevale di Maspalomas: questa è la decisione arrivata nei confronti dell’ex City che, in compagnia del fratello, ha ammesso di aver partecipato ad una colluttazione che ha portato all’emanazione della sentenza. L’episodio che ha condannato “Il Mago”, secondo la sentenza, è quello di aver afferrato con forza il braccio di una giovane donna per allontanarla, facendola cadere a terra con troppa irruenza e facendole riportare una cervicale post traumatica, una contusione al gomito sinistro, la lacerazione al secondo dito della mano sinistra, lacerazioni ad entrambe le ginocchia e lacerazioni ad entrambe le gambe. Il centrocampista è stato dunque condannato a pagare in quanto autore responsabile di un reato minore di infortunio.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Morata: «A gennaio mi ha cercato il Barcellona, ma Allegri voleva vedermi giocare con Vlahovic»

    TORINO – La Juve di questi tempi non dà soddisfazioni alla sua tifoseria e se si pensa alle enormi difficoltà che Dusan Vlahovic sta incontrando nonostante sia sempre il cannoniere di squadra con 4 gol in campionato (di cui, però, solo uno su azione), ascoltare Alvaro Morata può fare comunque un bell’effetto e sciogliere per un attimo la tensione. L’ex attaccante bianconero, tornato in estate all’Atletico Madrid da dove nonostante mille rumours non s’è più mosso, ha parlato dal ritiro della Spagna alla nota trasmissione della Cadena Ser, El Larguero. Al centro dell’attenzione le parole dedicate da Alvarito alla sua ex squadra, in particolare al mercato di gennaio e di giugno, quando una squadra l’aveva seguito da vicino: «Sì, è vero, c’è stato un interesse del Barcellona, mi ha chiamato anche Xavi con cui ho parlato non solamente di calcio, un po’ di tutto. E questo mi ha fatto sentire bene, l’ho apprezzato molto». L’ex centrocampista blaugrana era subentrato da un paio di mesi a Ronald Koeman e nelle settimane successive aveva spinto molto perché Morata lo raggiungesse in Catalogna. «Alla fine dell’inverno passato c’erano state 4-5 buonissime opportunità da valutare – prosegue Alvaro – però Allegri è stato chiaro con me, voleva che io rimanessi, mi diceva che voleva vedermi giocare con Vlahovic. Così ha bloccato tutto. E io ho giocato sulla sinistra, l’ho fatto, anche se per me è stato uno sforzo».
    L’addioNon è un mistero che lo spagnolo, finché ha potuto, ha sperato in una conferma nella Juventus, ma l’Atletico Madrid non ha mai mollato un centesimo rispetto all’iniziale accordo tra le società, in base al quale Morata sarebbe stato ceduto a titolo definitivo solamente a fronte di un bonifico da 35 milioni di euro sull’unghia. Ecco perché Alvarito è tornato a Madrid, malgrado si raccontasse da tempo del mancato feeling con Diego Simeone. Non è andata così e non deve stupire il fatto che oggi il bomber della Roja si esprima in questi termini: «Voglio vincere più titoli possibili, penso di poter dare ancora tanto a questa squadra. Credo nel destino. Se concluderò la carriera all’Atletico? La verità è che qui mi sento a casa». Con la Juve, vada come vada la stagione in corso, è ormai finita. Mentre Vlahovic, nel frattempo, ha un nuovo “partner” alla sua sinistra. Il problema è che Filip Kostic s’è abbastanza nascosto fino ad ora.

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