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    Leonardo squalificato per un turno, Al Khelaifi salvo: la decisione su Real-Psg

    NYON (Svizzera) – Arriva il verdetto dell’Uefa dopo il procedimento avviato a seguito del caos scatenato nel post-partita del Bernabeu dal presidente del Psg Nasser Al-Khelaifi, e dal ds Leonardo. Un turno di squalifica per il brasiliano, ormai ex direttore sportivo del club, mentre si salva il patron del Paris: è questo l’esito arrivato da Nyon. I due dirigenti, in occasione del ritorno degli ottavi di Champions in Spagna, dopo aver subito una clamorosa rimonta dai Blancos di Ancelotti, innescata dal famoso contatto tra Donnarumma e Benzema, andarono nello spogliatoio degli arbitri per protestare furiosamente contro la direzione di gara. Guarda la galleryLeggendario Benzema, tripletta al Psg in 17′ e Real ai quarti! LEGGI TUTTO

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    Sergio Ramos, 900 euro per una bistecca placcata oro: l'ira del web

    DUBAI (Emirati Arabi Uniti) – Una foto pubblicata da Sergio Ramos su Instagram sta creando scalpore fra i suoi followers: il difensore del Psg ed ex capitano del Real Madrid ha infatti condiviso una storia in cui, assieme alla moglie Pilar Rubio, mangiano una bistecca in oro 24 carati dal prezzo di 900 euro in un ristorante di Dubai. I fan hanno accusato il calciatore spagnolo per questa spesa elevata, accusandolo di “una mancanza di connessione ed empatia con la realtà”. Tanti i commenti negativi, fra i quali: “Mezzo paese lavora 50 ore alla settimana per toccare quella cifra”, e ancora ” in un paese dove il salario minimo è di 1.000 ne hanno ancora abbastanza per un buon vino”.  LEGGI TUTTO

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    TyC Sports: “Maxi Lopez dentro la cordata che acquisterà il Birmingham”

    BIRMINGHAM (Inghilterra) – Dopo una stagione estremamente complessa, vissuta sull’orlo della retrocessione in League One (la terza divisione del calcio inglese) e terminata con un 20° posto in Championship (su 24 squadre), il Birmingham potrebbe cambiare proprietà nelle prossime settimane. La notizia è stata lanciata in Argentina da ‘Tyc Sport’, che spiega come dietro alla possibile rivoluzione ai vertici della società inglese ci sia anche l’ex Milan e Crotone – tra le varie – Maxi Lopez. L’argentino infatti farebbe parte di una cordata con a capo l’imprenditore Christian Codoma, titolare del Maxco Capital di Londra e direttore della Global Stars Management di Hong Kong. Al momento il club appartiene al cinese Paul Suen, uomo d’affari a capo della Birmingham Sports Holdings Limited. Secondo quanto riporta “TyC Sports”, per portare a termine la trattativa dovrebbero bastare 50 milioni di euro. In caso di closing positivo Maxi Lopez entrerebbe ai vertici dirigenziali della squadra nella quale in passato hanno militato altri tre connazionali: Alberto Tarantini (1978-1979) Luciano Figueroa (2003) e l’ex laziale Mauro Zárate (2008). LEGGI TUTTO

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    Premier League 2022/23, ecco la 1ª giornata: debutto casalingo per Conte e Ronaldo

    TORINO – È stato sorteggiato questa mattina il calendario della Premier League 2022/2023 che partirà nel weekend tra il 5 e il 7 agosto. Come la scorsa stagione, sarà l’Arsenal di Mikel Arteta ad aprire i giochi: i ‘Gunners’ inaugureranno il nuovo torneo nel derby londinese di ‘Selhurst Park’ contro il Crystal Palace. Spicca l’insidiosa trasferta dei campioni del Manchester City che se la vedranno all’Olympic Stadium di Londra contro il West Ham. Debutto casalingo per il Tottenham di Antonio Conte che scenderà in campo sabato 6 agosto contro il Southampton mentre il Manchester United di Cristiano Ronaldo e del nuovo corso targato Erik Ten Hag se la vedrà con il Brighton, a ‘Old Trafford’, domenica 7. Il Liverpool di Klopp sarà di scena a ‘Craven Cottage’ contro il neopromosso Fulham mentre impazza l’attesa per il ritorno del Nottingham Forest in Premier League dopo un digiuno di 23 anni: i ‘Reds’ sfideranno l’ambizioso Newcastle a ‘St. James’ Park’.Guarda la galleryI calciatori più seguiti su Instagram: Pogba nella Top 10
    Premier League 2022/23, debutto e date: tutte le info
    Il calendario stilato dalla Football Association ha dovuto tenere conto del Mondiale che si disputerà in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre. La Premier League quindi si fermerà dal 13 novembre per poi ripartire il 26 dicembre con il tradizionale Boxing Day. Poi un tour de force fino all’ultima giornata prevista per il 28 maggio. Inoltre, su richiesta della Federcalcio, nell’ultimo weekend prima dell’interruzione per i Mondiali non sono previste sfide tra le sei big del torneo. Ecco il programma completo del primo turno della Premier League 2022/23 (orari da definire):
    Venerdì 5 agostoCrystal Palace-Arsenal
    Sabato 6 agostoFulham-LiverpoolBournemouth-Aston VillaLeeds-WolverhamptonLeicester-BrentfordNewcastle-Nottingham ForestTottenham-SouthamptonEverton-Chelsea
    Domenica 7 agostoManchester United-BrightonWest Ham-Manchester City LEGGI TUTTO

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    Juve, il discorso di Danilo ai bambini: «Non rinunciate ai vostri sogni»

    TORINO – Per la serie, utilizzare le vacanze per riposare il fisico dopo una stagione a mille ma anche per riempire il proprio cuore. Si potrebbero sintetizzare così questi giorni del difensore brasiliano Danilo, giocatore dalla sensibilità oltre la media e sempre attento ai meno fortunati. Godendosi un periodo di vacanza nella sua città natale Bicas, nello stato di Minais Gerais in Brasile, il calciatore della Juve e della nazionale brasiliana, Danilo, non ha rinunciato a far visita ai ragazzi del suo progetto “Futuro Re2ondo”, durante un evento che si è realizzato proprio nell’ex-scuola di Danilo a Bicas. Il terzino destro ha avuto occasione anche per rivedere alcuni dei suoi ex-insegnanti. “FUTURO RE2ONDO” è una ONG che accoglie centinaia di bambini di quella regione con l’obiettivo di contribuire alla loro formazione personale e professionale, aiutandoli a realizzare i propri sogni.«Sono molto felice di essere qui con voi ed è molto bello vedere questa sala piena. Questo progetto era un sogno e solo un’idea, oggi è un progetto reale che può regalare momenti di svago e di apprendimento. È molto emozionante per me essere qui con voi». Queste le prime parole di Danilo ad un gruppo di giovani della città di Bicas, accompagnati dagli educatori. In un discorso motivazionale ai giovani presenti, Danilo ha sottolineato che un momento non può definire una vita: «Ci possono essere momenti in cui siamo tristi, in cui pensiamo di non essere capaci, in cui vorremmo rinunciare a tutto, ma se vi arrendete prima di averci provato, non sarete orgogliosi di voi stessi. Ci possono essere momenti in cui si ha bisogno di aiuto, ed è per questo che esiste “Futuro Re2ondo”, gli insegnanti e tutti coloro che ne fanno parte, che sono qui per sostenervi». Il giocatore della Juventus ha voluto parlare anche nel ruolo del  calcio nella sua vita: «Il calcio mi ha insegnato molto e questo è ciò che cerco di trasmettere con questo progetto. Non rinunciate al vostro sogno o ai vostri obiettivi, ma imparate a prepararvi e a concentrarvi voi stessi. Dentro di voi c’è una forza che non potete nemmeno immaginare». LEGGI TUTTO

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    Souloukou lascia l'Olympiacos. Futuro in Spagna o Italia

    ATENE – È tempo di nuove sfide per Lina Souloukou. L’intraprendente manager greca, membro del board dell’Eca e presidente della giuria delle leggende del Golden Player, lascia la guida dell’Olympiacos dopo i successi in campo e fuori degi ultimi anni. L’addio era nell’aria, ma adesso è ufficiale e a comunicarlo è stato il club di Atene con una nota sul proprio sito. La Souloukou manterrà il proprio ruolo nel board Golden Player. Ma stando a quanto filtra dai salotti del mercato, il futuro dell’ex General manager dell’Olympiacos potrebbe essere in Spagna o in Italia, dove si è già trasferito l’ex ds dei greci: quel Francois Modesto, nuovo uomo mercato del Monza di Berlusconi e Galliani. LEGGI TUTTO

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    Francia e Inghilterra, una Nations League da dimenticare. Ma il Mondiale è un'altra cosa

    TORINO – Cosa lascia dietro di sé questo tour de force targato Nations League? Scorrendo le classifiche, che comunque premiano con Final Four e promozioni dalle fasce più basse e puniscono pure con retrocessioni, emerge chiara la crisi di risultati di Francia e Inghilterra, campione del mondo in carica e semifinalista a Russia 2018, che a due partite dal termine della prima fase del torneo occupano mestamente l’ultima posizione dei rispettivi gironi. Retrocedere sarebbe clamoroso anche se la terza edizione della Nations League, torneo voluto e imposto dall’Uefa per “depurare” il calendario da stucchevoli amichevoli, sta mettendo a fuoco i propri limiti: corretto condensare le nazionali in base al proprio valore, anche se San Marino continua a raccogliere sconfitte, ma appare un azzardo ingolfare proprio quel calendario che la stessa Uefa voleva ripulire. Quattro giornate condensate in un paio di settimane, inoltre a fine stagione, hanno costretto quasi tutti i commissari tecnici a ponderare le scelte, rischiare esperimenti e allargare il proprio raggio di convocati in una sorta di “work in progress” permanente. I Mondiali di Qatar 2022, i primi nella storia con cadenza invernale, hanno rivoluzionato le abitudini e messo un po’ tutti di fronte ad un’ennesima cavalcata senza sosta dove proprio le nazionali pagano il prezzo maggiore stretti tra le esigenze dei club che in tre mesi e mezzo, da agosto a novembre, saranno chiamati a onorare i campionati (in media una quindicina di partite) e le coppe europee (tutta la fase a gironi). E così quella Nations League che ambisce ad acquisire rispettibilità e blasone, si ritrova ad essere ridotta dalla maggior parte dei ct, ad un laboratorio calcistico. La Francia di Didier Deschamps e l’Inghilterra di Gareth Southgate hanno palesato soprattutto una pigrizia tattica – il livello tecnico dei due movimenti non si discute – che ha esaltato gli avversari, vedi per esempio la brillante Ungheria di Marco Rossi, e avvelenato la critica. Ultimo atto di questa strana Nations League a settembre, ma poi toccherà al Mondiale emettere la sentenza. LEGGI TUTTO

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    Bufera razzismo per Wenger: frasi su Mbappé, esplode la rabbia

    TORINO – Purtroppo, per troppi esseri umani ancora, il razzismo è una forma mentis difficile da sradicare e porta a pronunciare, tanto candidamente quanto pubblicamente, frasi che provocano, in chi le ascolta, un profondo senso di nausea. Riassunto delle puntate precedenti. Il francese Arsène Wenger, tecnico dell’Arsenal dal 1996 al 2018 e, dal 2019, responsabile dello sviluppo mondiale del calcio dalla Fifa, qualche giorno fa ha concesso un’intervista in cui ha parlato anche del suo connazionale Kylian Mbappé, crack del calcio planetario e punta di diamante del Paris Saint Germain e della Nazionale Bleu. Nel corso della chiacchierata, gli è, però, “scappata” una frase che fa accapponare la pelle. Eccola: «… se (Mbappé) fosse nato in Camerun, non sarebbe diventato il giocatore che è oggi. C’è l’Europa e il resto del mondo, e il resto del mondo ha bisogno di aiuto, altrimenti perderemo troppi talenti». Definire infelice la frase dell’alsaziano sarebbe assolutamente riduttivo ed infatti, nelle scorse ore si sono levate reazioni, furiose e sdegnate, praticamente in ogni angolo del Pianeta. Chi deciso di adottare una presa di posizione nettissima, è stata la Conmebol, ossia la confederazione che governa il calcio del LatinoAmérica. «Respingiamo e condanniamo le espressioni molto sfortunate di Wenger, alto funzionario Fifa e molto vicino alla Presidenza di Gianni Infantino. Queste frasi, oltre a rivelare un’insolita ignoranza del prezioso contributo dei giocatori africani al calcio mondiale, in particolare europeo, mostrano un pregiudizio denigratorio che rende invisibili gli sforzi dei calciatori e delle istituzioni sportive che non “sono in Europa” – hanno spiegato in una nota ufficiale da Asunción -. I pregiudizi più riprovevoli si travestono da riflessioni “fondate” e “intelligenti”. Il talento, lo spirito di sacrificio e la voglia di eccellere dei calciatori africani e sudamericani vanno apprezzati e rispettati».
    WENGER OUT Una caduta di stile, assolutamente imperdonabile, per un tecnico da sempre attentissimo alla valorizzazione e alla crescita dei giovani, non solamente in campo ma anche nella vita. Ovvio, dunque, che ci si domandi quali insegnamenti possa dare Wenger ai giovani che non sono bianchi. Scontato, quindi, che si chieda alla Fifa e ai suoi vertici, che sulla carta lanciano campagne come “Kick racism out”, ossia spazziamo via il razzismo, se si sentano rappresentati da Wenger che, ancora oggi nel 2022, è fermamente convinto che, se un talento nasce in Africa e non in Europa, «non sarebbe diventato il giocatore che è oggi». Se davvero il governo del calcio mondiale vuole provare a lasciar fuori il razzismo dal Fútbol, beh può iniziare con un sacrosanto “Kick Wenger out”. LEGGI TUTTO