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    Napoli-Barcellona, le probabili formazioni

    Per il ritorno dei playoff di Europa League, Spalletti recupera Insigne e rilancia Fabian Ruiz dal primo minuto. Tra i blaugrana, panchina prevista per il capitano Busquets. Xavi si affida al tridente composto da Dembelè, Aubameyang e Ferran Torres

    Dopo il pari di Cagliari, il Napoli torna nuovamente in campo. La squadra di Luciano Spalletti sarà protagonista nell’impegno europeo di giovedì: al ‘Maradona’ arriva il Barcellona, nella sfida valevole per il ritorno dei playoff di Europa League. Dopo l’1-1 al Camp Nou, il Napoli è chiamato a una grande prova, per andare alla ricerca della qualificazione agli ottavi. Calcio d’inizio alle 21: il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport 252. 

    La probabile formazione del Napoli 

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    Spalletti: “Gara da sogno, Diego tiferà per noi”

    Luciano Spalletti recupera Lorenzo Insigne. Il capitano ha smaltito l’affaticamento alla coscia destra, rimediato alla vigilia della sfida di Cagliari. Nel 4-2-3-1 degli azzurri, spazio a Meret tra i pali. In difesa ci saranno Di Lorenzo sulla destra e Mario Rui sul versante opposto, con Rrahmani e Koulibaly centrali. Torna dal primo minuto Fabian Ruiz, lasciato precauzionalmente in panchina lunedì sera, dopo la ferita alla testa rimediata sette giorni fa al Camp Nou. Con Lobotka e Anguissa infortunati, al fianco dello spagnolo ci sarà Diego Demme. In attacco, spazio a Osimhen nel tridente composto da Elmas, Zielinski e Insigne. 

    NAPOLI (4-2-3-1) probabile formazione: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme; Elmas, Zielinski, Insigne; Osimhen. All.: Spalletti. 

    Dembélé al posto di Traoré: la probabile del Barça

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    Barça, l’omaggio al Murales di Maradona a Napoli

    Xavi si presenta al ‘Maradona’ con il consolidato 4-3-3. Tornano titolari Piquè e Gavi, dopo il turno di riposo concesso dall’allenatore spagnolo nella sfida di Valencia. Partirà dalla panchina il capitano Busquets. Davanti a Ter Stegen, linea a quattro composta da Dest e Jordi Alba sulle fasce, mentre Araujo affiancherà Piqué nel mezzo. In mediana, un terzetto di gamba e fantasia composto da Gavi, de Jong e Pedri. Davanti Aubameyang agirà da punta centrale, supportato da Dembélé e Ferran Torres. 

    BARCELLONA (4-3-3) probabile formazione: Ter Stegen; Dest, Araujo, Piqué, Jordi Alba; Gavi, de Jong, Pedri; Dembélé, Aubameyang, Ferran Torres. All.: Xavi. 

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    Europa League, altro che “seconda” coppa: la top 11 dei giocatori vale 700 milioni

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    ©LaPresse

    LA PANCHINA – Una squadra da 700 milioni esatti di valore di mercato, stando ai dati Transfermarkt. Per la panchina, alle spalle di Ter Stegen, ci sono i 22 mln del portiere della Real Sociedad Remiro. Reparto difensivo: Diego Carlos del Siviglia (45) o Tapsoba del Bayer (40) darebbero un ottimo ricambio. Abbondanza a centrocampo con, su tutti, Rice del West Ham (75), Milinkovic-Savic della Lazio e Frenkie De Jong del Barça (70). Davanti i 60 mln di Osimhen e Ansu Fati sarebbero un gran mossa a gara in corso.  LEGGI TUTTO

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    Napoli-Barça, Xavi: “È una sfida da Champions, e per noi qui al Maradona sarà difficile”

    Che partita si aspetta?
    “Sarà un grande spettacolo perché Napoli e Barcellona vogliono tenere palla e lottano per avere il possesso. Il Napoli poi in casa ha grande intensità. Sarà una grande partita, con un livello da Champions League anche se siamo in Europa League”. 

    Come giudica i giocatori del Napoli?
    “È un giocatore importante, così come lo è Insigne, Politano (se recupera), Elmas, Zielinski… Chiunque giochi, sono grandi calciatori. Da Champions. Ho già detto che siamo stati sfortunati nel sorteggio. In casa poi non abbiamo chiuso il discorso qualificazione e la dovremo ottenere qui. Sarà difficile”. 

    Prima volta a Napoli? 
    “Sì, è la prima volta. È fantastico. Il Napoli di Maradona è la storia del calcio. È una motivazione ulteriore per noi per rendere omaggio a Diego, che è stato uno dei migliori nella storia del nostro sport, ed è un onore rappresentare uno dei suoi club”.

    Come valuta il Napoli come squadra?
    “È una squadra che è cresciuta molto, ed è un grande avversario che in campionato lotta per lo scudetto. Sarà difficile: domani sarà una grande prova per il Barcellona”.  LEGGI TUTTO

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    Steaua Bucarest, il presidente Becali vieta ai vaccinati di giocare

    BUCAREST (Romania) – Clamorosa scelta di Gigi Becali, presidente della Steaua Bucarest ((storico club rumeno, vincitore di una Coppa dei Campioni nel 1986 e dal 2017 rinominata FCSB): il proprietario del club rossoblù, che oltre ad essere un noto imprenditore è anche un famoso uomo politico in patria,ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori vietando ai suoi giocatori vaccinati contro il Covid-19 di prender parte alle partite di campionato. Becali ha detto che la sua decisione è, ironicamente, quella di salvaguardare la salute dei calciatori. “Riderete, ma ho ragione. I vaccinati perdono forza. Questa è una cosa scientifica”, ha detto, secondo il giornalista Emanuel Rosu. “Non l’hai visto a Cluj? Con il Rapid, i giocatori sembravano destinati a svenire. Tutte le persone vaccinate perdono forza! Lo vedo anche nel mio corpo. Non colpisce alcuni, ma colpisce gli anziani. Non hai visto Criprian Deac?”. 
    Champions League, S.Pietroburgo rischia di non essere più la sede della finale
    Pechino 2022, nessun caso di Covid nelle ultime 24 ore
    Il governo risponde alla Steaua: “E’ il Covid a far male ai calciatori”
    Queste parole di Becali, che ha anche assicurato che la maggior parte dei vaccinati muore negli ospedali a differenza di quelli che non lo sono, hanno provocato una reazione furiosa da parte del governo rumeno. In una dichiarazione, la pagina Facebook ufficiale della piattaforma di informazione nazionale del governo ha dichiarato che: “I calciatori vaccinati NON perdono forza dopo essere stati vaccinati contro Covid-19! Da un punto di vista medico e scientifico, non esistono studi che supportino una singolarità come quella recentemente promossa. La vaccinazione non influisce sulle prestazioni dei calciatori. Invece, ci sono abbastanza studiosi per dimostrare che passare attraverso l’infezione da Covid-19 lascia problematiche a lungo termine e queste possono influenzare le prestazioni dei calciatori”. LEGGI TUTTO

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    Olympiacos-Atalanta, Gasperini: “Dopo Superlega, tifosi inglesi mettano fine anche al Var”

    Che partita sarà domani?
    “La qualificazione è tutta da conquistare anche se abbiamo due risultati positivi da poterci giocare. Ci sarà un ambiente caldo e loro in casa potrebbero anche cambiare modo di giocare”.

    Come si gioca senza punte?
    “Abbiamo questa emergenza in attacco, siamo senza i nostri attaccanti. Comunque è arrivato Boga, c’è Malinovskyi. Non potevamo avere dodici attaccanti. Cercheremo di sopperire con altre caratteristiche, come abbiamo fatto ultimamente, come con Lazio, Inter e Juve. Faremo comunque la nostra gara”.

    Il periodo difficile può incidere psicologicamente?
    “Sì, ma per fortuna si rigioca. Altrimenti, per tutto quello che è successo nelle ultime partite, sarebbe stato più difficile stare tranquilli. Giocare ci può togliere un po’ di nervosismo”.

    Sarà la prima partita in Europa dopo l’ingresso in società dela nuova proprietà: inizio di una nuova dimensione per l’Atalanta?
    “Si vedrà in futuro, nei prossimi mesi e nella prossima stagione. Ora dobbiamo pensare al presente, al campionato e all’Europa League, e superare le difficoltà di questo momento. Quando mi hanno informato è stata una grande emozione. Il percorso fatto in questi anni ha portato grande interesse sull’Atalanta. Probabilmente si chiude un’era e un modo di pensare, ma siamo tutti convinti che l’Atalanta avrà più probabilità per stare a certi livelli. Vedo solo cose positive: a noi rimane l’orgoglio per il percorso fatto fino a ora”. 

    Si accorceranno le distanze per il sogno scudetto con la nuova proprietà?
    “Non è questo l’obiettivo in questo momento. Mi auguro comunque che l’Atalanta raggiunga obiettivi sempre più alti. Comunque la società sarà più solida e più forte e quindi l’Atalanta avrà più possibilità di sognare ancora di più”. 

    Siete ancora arrabbiati dopo Firenze?
    “L’episodio di Malinovskyi è solo l’ultimo. La rabbia rimane: il Var è diventato uno strumento pericolosissimo che incide sui risultati. Purtroppo arriva su delle situazioni che sono molto chiare e che invece vengono stravolte. Non si capisce quando decide l’arbitro e quando si decide da Lissone. Questo ti fa pensare male, ed è una cosa brutta: la peggiore che possa succedere al calcio. Spero che i tifosi inglesi che hanno fatto cancellare la Superlega, facciano saltare anche il Var che è uno strumento che se mal utilizzato crea veramente grandi pericoli per il calcio”. 

    “Perché non abbiamo preso un attaccante svincolato? Non c’erano i profili giusti”

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    Il calendario dei sedicesimi di finale: gli orari

    Nella conferenza stampa poi Gasperini è tornato a concentrarsi sul match di giovedì sera: “Senza la regola del gol fuori casa cambia tutto. Domani sera, rischiavi di andare a casa con un 1-0. Invece questa regola la trovo molto più giusta, anche se più difficile. Domani sarà importante, contro una buona squadra che ha ottimi giocatori: dovremo pensare di giocare con le nostre caratteristiche e cercare di passare il turno”. E infine, ha anche parlato dell’ipotesi di ingaggiare un attaccante svincolato per sopperire alle tante assenze in quel reparto: “Abbiamo preso in considerazione questa opzione. Probabilmente non c’erano i profili giusti”.  LEGGI TUTTO

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    Europa League, le partite dei sedicesimi di finale: calendario e orari

    L’Atalanta è attesa dalla trasferta in Grecia, dove gli uomini di Gasperini, contro l’Olympiacos, dovranno difendere il 2-1 dell’andata; la Lazio dovrà cercare di ribaltare la sconfitta subita a Porto (2-1), mentre il Napoli va a caccia della serata da sogno contro il Barcellona, al ‘Maradona’. Tutti i dettagli, con gli orari e i canali dove poter vivere in diretta la notte d’Europa League e non perdersi neanche un minuto, su Sky Sport LEGGI TUTTO

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    Lukaku combatte la nostalgia dell'Italia con la nuova Maserati MC20 da 200mila euro

    Sulla sua maglia, accanto al blu, il bianco ha preso il posto del nero, il Duomo si è trasformato in Big Ben e il fish and chips ha sostituito la pizza. I cambiamenti nella vita di Romelu Lukaku sono stati tantissimi dal suo trasferimento al Chelsea, anche se c’è qualcosa che tiene ancora il centravanti legato all’Italia. Il belga è infatti ancora brand ambassador Maserati, una partnership nata durante l’esperienza interista: negli ultimi giorni sono comparse alcune foto sul suo profilo Instagram che lo ritraggono accanto alla sua nuova MC20.Guarda la galleryLukaku arricchisce il suo garage con la nuova Maserati MC20 da 220mila euro

    Bolide scaccia pensieri

    “My new baby”, ovvero “La mia nuova bambina”, è la frase scelta come didascalia al piccolo servizio fotografico spuntato sulla sua pagina social. Il nuovo bolide bianco del centravanti del Chelsea è entrato a far parte del suo lussuosissimo garage e potrebbe essere un ottimo passatempo per scacciare i cattivi pensieri dopo un periodo non proprio soddisfacente all’ombra del Big Ben. I commenti di amici calciatori ed ex calciatori non si sono fatti aspettare, da Daniele Padelli a Rio Ferdinand, fino a Federico Pastorello, manager dello stesso Lukaku. Tra le reazioni più esilaranti c’è quella di Jean-Francois Gillet che commenta: “Frate, se non ti serve mi può interessare”. L’MC20 è solo l’ennesimo modello Maserati sponsorizzato dall’attaccante, il quale già in passato aveva pubblicizzato il suv Levante Trofeo.

    Leggera e potentissima. La Maserati Corse 20 (anno di lancio del modello) monta un motore 3.0 V6 biturbo da 630 CV, ha un cambio robotizzato doppia frizione a 8 marce e può arrivare ad una velocità massima di 325 km/h. Il prezzo della versione base è di 216.432 euro, ma ogni optional e il colore della carrozzeria comportano ovviamente costi aggiuntivi, questioni che non impensieriscono più di tanto Romelu Lukaku.

    Lukaku al volante della Levante Trofeo, come si diverte in Maserati! LEGGI TUTTO

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    The Times: “Rice conteso tra Chelsea e United: vale 144 milioni”

    Secondo il The Times, si avvicinerebbe l’acquisto più caro della storia della Premier League. Stiamo parlando di Declan Rice, centrocampista del West Ham che sarebbe conteso tra Chelsea e Manchester United per la prossima sessione di mercato, il cui cartellino sarebbe arrivato a costare 144 milioni di euro. Le prestazioni offerte quest’anno dal centrocampista inglese sono via via sempre più ottime, e il suo prezzo sarebbe lievitato moltissimo.Sullo stesso argomentoWest Ham, Zouma torna titolare: cori e gatti gonfiabili dagli spalti Calcio Estero

    Grealish è l’acquisto più costoso della storia

    David Moyes, allenatore del West Ham, saprebbe bene che il suo pupillo presto potrebbe lasciare la squadra. Fin qui, il record per l’acquisto più caro della storia del campionato inglese appartiene a Jack Grealish, pagato 117 milioni di euro dal Manchester City per prelevarlo dall’Aston Villa. Il contratto di Rice scade nel 2024, e il giocatore parrebbe propenso a valutare l’opzione migliore per il suo futuro solo quando la stagione sarà finita.  LEGGI TUTTO