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    Ekitike-Hojlund, l’Eintracht a -6 dal Bayern: 3° ko di fila per il Dortmund

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    Coppa del Re: Real avanti con il brivido, Athletic eliminato da Budimir

    Con gli ultimi tre ottavi di finale disputati stasera, si completa il quadro delle qualificate ai quarti della Coppa del Re di Spagna. L’Osasuna elimina in trasferta l’Athletic Bilbao, detentore del trofeo, mentre la Real Sociedad va sul velluto contro il Rayo Vallecano, il Real Madrid di Ancelotti soffre con il Celta, dilagando soltanto ai supplementari, trascinato da una doppietta di Endrick.

    Real Madrid, dal brivido alla valanga

    Al Santiago Bernabeu il Real Madrid supera 5-2 il Celta Vigo ai supplementari, non senza difficoltà. La partita sonnecchia a lungo prima di accendersi al 37′: Swedberg finisce a terra in area madrilena dopo un contatto con il portiere Lunin, l’arbitro lascia giocare, il fronte si ribalta velocemente e Mbappé firma l’1-0, eludendo la marcatura di Javi Rodriguez e facendo passare il pallone, da posizione decentrata, sopra la testa di un non impeccabile Ivan Villar. Non mancano le feroci proteste degli uomini del Celta per il rigore non concesso proprio all’inizio dell’azione che ha portato al gol blanco. Al 48′ il Real raddoppia approfittando dello sbilanciamento degli ospiti: Mbappé si libera a metà campo e lancia Brahim Diaz, il cui assist è raccolto da Vinicius, tutto solo, bravo nel battere Ivan Villar. Il risultato sembra al sicuro fino all’83’ quando Camavinga regala banalmente il pallone agli avversari al limite della propria area, Duran serve Bamba che non ha difficoltà a superare Lunin da pochi passi. Al 90′ accade l’incredibile: Asencio atterra Bamba, l’arbitro stavolta concede il rigore che Marcos Alonso, ex di Barcellona e Fiorentina, trasforma senza difficoltà, regalando al Celta i supplementari. Il Real sembra in riserva di energie, ma al 108′ Endrick, subentrato a Mbappé, confeziona il 3-2 con un sinistro angolatissimo. Ancora più bello è il poker, quattro minuti più tardi, di Valverde, che si inventa un fendente d’esterno destro, in perfetto stile, destinato all’incrocio dei pali. Al 119′ c’è tempo per il definitivo 5-2 e la doppietta di Endrick, che va a segno di tacco, su azione di calcio d’angolo: alla fine Ancelotti tira un sospiro di sollievo dopo la debacle nella finale di Supercoppa con il Barcellona. 

    REAL MADRID-CELTA VIGO 5-2 D.T.S., TABELLINO E STATISTICHE

    Budimir show, l’Osasuna elimina l’Athletic

    L’Athletic finisce ko con l’Osasuna in una sfida che è quasi un derby, vinta 3-2 dalla formazione ospite. Il match, divertente sin dall’inizio, si accende a conclusione del primo tempo: al 39’ il portiere ospite Sergio Herrera nega a Iñaki Williams il gol del vantaggio e così l’Osasuna risponde un minuto più tardi, andando in gol con Aimar Oroz che infila il pallone all’incrocio dei pali, in corsa, su assist di Jesus Areso. Non è finita perché un retropassaggio sbagliato di Aitor Paredes favorisce l’inserimento di Budimir, sgambettato dal portiere di casa Agirrezabala, che manca il pallone e prende solo la caviglia dell’avversario. L’arbitro concede l’indiscutibile rigore che lo stesso ex attaccante Crotone e Sampdoria trasforma con freddezza al 44’. L’Athletic è stordito dall’inaspettato uno-due dell’Osasuna, ma torna in partita prima dell’intervallo: Nico Williams riapre il match al terzo minuto di recupero con un destro di controbalzo sotto l’incrocio, su assist di Guruzeta. Al 55’ l’Athletic trova il 2-2 con De Marcos, che batte Sergio Herrera con un potente diagonale, dopo essere stato innescato da un geniale passaggio filtrante di Jauregizar. L’Osasuna ha però la forza di tornare nuovamente in vantaggio al 70’: botta di Ruben Garcia, Agirrezabala respinge e Budimir si avventa sul pallone, infilandolo in rete con un raffinato scavino. Il risultato non cambia più nonostante il forcing finale del Bilbao e gli 8 minuti di recupero: l’Osasuna vince 3-2 vola ai quarti di finale di Coppa del Re.

    ATHLETIC BILBAO-OSASUNA 2-3, TABELLINO E STATISTICHE

    Real Sociedad sul velluto con il Vallecano

    Alla Reale Arena, davanti ai propri tifosi, la Real Sociedad batte 3-1 il Rayo Vallecano. La formazione basca apre le danze al 23′ con un gol di Oyarzabal per poi raddoppiare nel primo minuto di recupero del primo tempo, grazie a Olasagasti. Poi, sempre prima dell’intervallo, Zubeldia atterra Trejo in area della Real e l’arbitro concede il rigore agli ospiti, trasformato dallo stesso Trejo. Al 62′ la Real Sociedad si vede annullare un gol di Barrenetxea per fuorigioco, ma ci pensa Sergio Gomez, entrato proprio al posto di Barrenetxea, a chiudere i giochi al 79′, due minuti dopo l’espulsione per somma di ammonizioni di Espino del Vallecano. La Real Sociedad fa festa mentre la formazione madrilena di Iñigo Pérez saluta con mestizia la Coppa del Re.

    REAL SOCIEDAD-RAYO VALLECANO 3-1, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Slot coccola Chiesa: “Primo gol speciale, ha superato un periodo difficile”

    Le parole di Slot su Chiesa

    “Segnare il primo gol è speciale. Ha avuto un periodo difficile nella prima metà della stagione, non ha sempre potuto allenarsi con noi a causa della sua condizione fisica. Oggi è stato un buon passo, anche se non dobbiamo farci prendere troppo dall’entusiasmo, visto che abbiamo giocato contro una squadra della League Two”.Slot coccola Chiesa pur avendo messo in chiaro nei giorni passati che la concorrenza è tanta.

    LiverpoolChiesa si sblocca, primo gol con il Liverpool: la reazione dei compagni  LEGGI TUTTO

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    FA Cup: passa l’Everton, Beto decisivo. Poker del Fulham

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    Poker Psg al Monaco: Dembele show, paura Donnarumma

    Al 18′ del primo tempo, Donnarumma è stato colpito in volto da un calcio dell’ex granata Singo, che non riesce ad evitare il portiere azzurro in uscita. Immediatamente soccorso, l’ex Milan ha riportato un brutto taglio sulla guancia destra. L’ex rossonero è stato sostituito da Safonov mentre Singo, già ammonito, è stato graziato dall’arbitro. LEGGI TUTTO

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    “Il mio corpo non ne poteva più e le mie ginocchia…”: Khedira, retroscena mai svelato

    Khedira e la sua nuova vita: “Non ho tempo per annoiarmi”
    “Non ho tempo per annoiarmi”, si apre così la lunga intervista ai microfoni di Marca. Ma cosa fa Khedira oggi e, soprattutto, come sta? “Mi sto preparando per una seconda carriera, studiando, facendo affari, viaggiando, sto prendendo la licenza di direttore sportivo…”. Sami racconta come stia viaggiando di più adesso rispetto a quando giocava: “Quasi, quasi. La differenza è che prima viaggiavo con la squadra e passavo l’intera giornata in hotel e ora sono io a gestire il mio tempo. È diversa dalla vita di un calciatore. Adesso non devo viaggiare, ma voglio viaggiare. Vado a vedere tanto calcio, studio, mi alleno. Cerco di avere un equilibrio tra vita personale e lavoro”.
    Su cosa si orienterà la nuova carriera? Possibile vedere Khedira in veste da allenatore? Lui smentisce, ma…: “Non dico mai no a qualcosa nella mia vita, ma non credo che diventerò un allenatore. Amo quel lavoro e stare in campo, ma mi vedo più in un ruolo da direttore sportivo. Mi rivedo di più in quell’area del calcio”. E aggiunge:  “Sono aperto a tutto. La Germania è il mio paese, ma amo la Spagna, passo molto tempo in Inghilterra, lì amo il calcio, ho anche un grande affetto per l’Italia. Sono aperto a tutto e non mi fermo ad un solo paese, perché il calcio è uno sport globale. Anche gli Stati Uniti, che stanno lavorando molto bene, stanno sviluppando molto bene lo sport. Non posso dire che lavorerò qui o là, perché amo la cultura di tutti i paesi”.
    Nella veste di commentatore ci si diverte? “Sì, lo adoro. E sai una cosa? Devo scusarmi con i giornalisti, perché da giocatore non hai questo punto di vista e non vedi come i giornalisti preparano le partite, come lavorano. E lo vedo adesso. Vedo che il giornalista prima della partita prepara la partita, la analizza, guarda i dati… Adesso la vedo diversamente. Come giocatore sei concentrato sul gioco e hai informazioni diverse. E stavo passando dai media e devo chiedere scusa. Non ho né apprezzato né capito il tuo lavoro! E ora capisco molto di più quello che fai. Certo gli errori ci sono, ma come in tutte le professioni!”.
    Khedira e la passione per altri sport
    La passione sportiva di Khedira non si ferma al solo calcio: “Amo tutti gli sport e ne pratico molti, anche se non sono bravo. Tutti gli sport hanno le loro caratteristiche ed emozioni, per questo cerco di imparare da tutti. I tennisti devono avere una mentalità molto forte, perché sono soli in campo. Nel football americano, se un giocatore fa un passo sbagliato, il lavoro tattico svanisce completamente. Cerco di imparare dalla filosofia e dalla mentalità di ogni sport. Ad esempio, mi piace vedere come è organizzata una squadra della NFL, come lavorano i tennisti…”.
    E confessa una passione per il coaching: “La cosa più importante è innanzitutto capire il gioco. E poi comunicare bene agli atleti. Questa è la chiave ed è ciò su cui mi sto concentrando. Devi essere un leader. Sto studiando molto a riguardo, ma poi va messo in pratica. Vedremo come e quando arriverà per me quel momento”. E sul miglior esempio di leadership: “Non si tratta di bene o male, ma dello stile di ogni persona. In fondo, essere leader è uno stile di vita e non può essere copiato. Non puoi copiare Mourinho, Guardiola, Klopp o Ancelotti. Puoi prendere nota di ciò che tutti fanno per migliorare, ma alla fine devi essere te stesso perché sia ??una leadership naturale”.
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    Skriniar, Luis Enrique chiaro: “È infelice? Ecco cosa deve farmi vedere”

    Novità importanti sul futuro di Milan Skriniar dalla conferenza stampa odierna di Luis Enrique. L’allenatore spagnolo, alla vigilia della sfida di Ligue 1 contro il Tolosa, ha fatto il punto sulla situazione legata al difensore slovacco. L’ex Inter ha raccolto infatti raccolto solo quattro presenze in questo inizio di stagione, con appena 291 minuti giocati in tutte le competizioni. Numeri che lo rendono tra i calciatori più chiacchierati in vista della sessione. LEGGI TUTTO