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    Liverpool in vendita? In fila anche Conor McGregor!

    Conor McGregor compra il Liverpool? Le reazioni dei fan

    Le reazioni dei fan (del pugile e del Liverpool) sono contrastanti: c’è chi crede davvero in questa operazione, chi ci spera e chi invece teme possa esserci del vero. Ma la maggior parte dei commentatori tende a non prendere sul serio le parole di McGregor e azzarda qualche sfottò del tipo: “Piacerebbe anche a me comprare il club. Tu ed io abbiamo lo stesso problema, però; nessuno di noi può permetterselo”. Ma non ci sono solo i soldi al centro delle ironie di chi scrive: Conor viene anche accusato di voler tradire il Manchester United (la sua squadra del cuore) e di aver fatto la stessa “scenetta” con il Chelsea qualche tempo fa… LEGGI TUTTO

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    Florentino Perez esclusivo: “Cambiamo il calcio. Lotterò con tutte le forze”

    La sala dove sono esposte le quattordici Champions League vinte dal Real Madrid è la sagrestia della cattedrale del calcio mondiale che porta il nome di Santiago Bernabeu. Un luogo laicamente sacro per qualsiasi appassionato, non solo per i tifosi madridisti. Quelle coppe sono ora temporaneamente nel centro sportivo di Valdebebas, in attesa che finisca la mastodontica ristrutturazione dello stadio, ma l’effetto è lo stesso abbacinante per chi entra e si trova davanti all’imponente sfilata di argento che intimidisce. Lo stesso Florentino Perez, quando entra nella stanza, passa in rassegna i trofei con uno sguardo in cui è difficile trovare il confine fra amore e orgoglio. È davanti alla bacheca più ricca del mondo che gli consegniamo il “Golden Boy Best President”: Perez scorre i nomi dei membri della nostra giuria e sospira: «Sapere che autentiche leggende del football abbiano votato per me rende questo premio ancora più importante e me ancora più orgoglioso».

    Presidente Perez, premiando lei ci sembra di premiare la storia del Real Madrid, ma è indubbio che la scorsa stagione sia stata particolarmente speciale.

    «Questo è infatti un premio che onora la storia del Real Madrid prima di me. È un orgoglio che mi consegniate un riconoscimento così prestigioso. Sinceramente è stata una stagione magica, che ricorderemo per sempre una delle migliori della storia, perché abbiamo vinto praticamente tutto. E, soprattutto, abbiamo conquistato la Champions in un modo spettacolare, battendo nell’ordine prima il Psg, poi il Chelsea, poi il City e il Liverpool in finale. E poi ci sono state le notti magiche del Bernabeu quando sembrava avessimo perso la qualificazione al turno successivo, ma all’improvviso si è verificato un vero miracolo: l’unione fra i tifosi e i giocatori, così in situazioni limite come contro il City, nella quale dovevamo rimontare due gol e mancavano due minuti, ma poi abbiamo ribaltato la partita. E questo fa parte del DNA del Real Madrid, il Real Madrid non si arrende mai».

    A chi dedica questo premio?

    «A tutti i tifosi del Real Madrid che sono moltissimi in tutto il mondo, ne abbiamo cento milioni in tutti i continenti, cinquecento milioni ci seguono sui social. È un club universale e tutti gli appassionati del mondo ci conoscono, anche solo per una grande partita. Nel magico sport del calcio ci si può emozionare anche per una sola partita».

    Siamo in una stanza piena di trofei, è ancora emozionato a riceverne uno?

    «Noi iniziamo tutte le stagioni come se non avessimo vinto nulla in quella precedente. Questo (indica il Golden Boy Best President) è il primo trofeo di questa stagione e lo mettiamo in bacheca con la speranza che i nostri tifosi siano felici anche di questo trofeo. Ogni trofeo per me, comunque, è come se fosse il primo che vinciamo».

    Guarda la galleryIl Real Madrid conquista la 14ª Champions! Marcelo alza al cielo la coppaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Colpo Barcellona: batte l’Osasuna in 10 e allunga sul Real Madrid

    PAMPLONA (Spagna) – Il Barcellona gioca in 10 uomini per più di un tempo, ma riesce comunque a vincere in trasferta contro l’Osasuna, mantenendo così la vetta della classifica, insidiata dal Real Madrid di Ancelotti, impegnato domani sera al Santiago Bernabéu contro il Cadice. I blaugrana vanno sotto al 6′ per il gol di Zubiria, ma acciuffano il pari con Pedri (48′) e conquistano il bottino pieno grazie a Raphinha (85′), nonostante l’inferiorità numerica. Nel primo tempo, infatti, Xavi aveva perso Lewandowski (al 31′), presente in campo da titolare, e poi anche Piqué (45’+4′), espulso dalla panchina nella sua ultima partita in carriera (LEGGI TUTTO).
    La Liga, la classifica
    L’Athletic Bilbao stende il Valladolid, Girona corsaro con l’Elche
    L’Athletic Bilbao si impone per 3-0 sul Valladolid tra le mura casalinghe del San Mames e sale momentaneamente al 3° posto in campionato con 24 punti, in attesa dell’Atlético Madrid e del Betis, impegnati domani rispettivamente contro il Maiorca di Muriqi e il Valencia di Gattuso. La vittoria della formazione di Valverde porta le firme di Guruzeta, autore di una doppietta (18′ e 51′), e Dani Vivian (78′). Il Girona invece batte in trasferta l’Elche per 2-1 e sale a quota 16 punti. La vittoria della squadra catalana porta la firma dell’argentino Castellanos, autore del 2-1 finale al 66′, dopo l’1-0 dei padroni di casa firmato dall’ex Sassuolo Pol Lirola al 16′ e il pareggio ospite siglato da Ivan Martin al 39′.
    La Liga, il calendario
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    Barcellona, Piqué clamoroso: chiude la carriera con una espulsione!

    PAMPLONA (Spagna) – La carriera di Gerard Piqué si è conclusa all’intervallo della partita di Pamplona tra l’Osasuna e il Barcellona, in maniera a dir poco incredibile. Il direttore di gara Gil Manzano, infatti, ha espulso il difensore spagnolo nel tunnel che conduce agli spogliatoi, dopo la fine del primo tempo. Piqué ha avuto un acceso diverbio con l’arbitro 38enne, soprattutto in merito all’azione che ha portato al gol dell’Osasuna, per un presunto fallo su Marcos Alonso. Perpetrando le sue proteste, il difensore blaugrana ha peggiorato la situazione, spingend cosìo Gil Manzano ad espellerlo, chiudendo di fatto la sua carriera.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, Bayern Monaco a valanga: 6-1 al Werder. Dortmund ko

    DORTMUND (Germania) – Alla Volkswagen Arena il Borussia Dortmund di Edin Terzic inciampa contro il Wolfsburg nella 14ª giornata di Bundesliga. La formazione giallonera perde 2-0 e rimane bloccata al 4° posto in campionato con 25 punti, rischiando ora di subire il sorpasso dell’Eintracht Francoforte (23) e l’aggancio del Lipsia (22), impegnati domani rispettivamente contro l’Hoffenheim e il Friburgo. Il Wolfsburg sale invece a quota 20 in classifica. Le reti decisive per la formazione di Kovac portano le firme di Micky van de Ven al 6′ e Lukas Nmecha (90’+1′).
    Bundesliga, la classifica
    Il Bayern Monaco ne fa 6 al Werder Brema: tripletta di Gnabry!
    All’Allianz Arena il Bayern Monaco non tradisce le attese: 6-1 al Werder Brema e vetta della classifica con 31 punti. I gol bavaresi sono di Musiala (6′), Gnabry (22′, 28′ e 82′), Goretzka (26′) e Mathys Tel (84′). Inutile per la squadra ospite il momentaneo pareggio di Jung (10′). Cade invece il Moenchengladbach, per 2-1, in trasferta contro il Bochum. I padroni di casa archiviano subito la pratica nel primo tempo con Antwi-Adjei (7′) e Hofmann (11′). Per gli ospiti va a segno Pléa (62′), ma non basta. Infine, termina con un 2-1 il match tra Stoccarda e Hertha Berlino: Lukebakio al 19′ risponde al gol del vantaggio biancorosso siglato da Guirassy al 3′, ma al 98′ Mavropanos regala un inatteso successo il padroni di casa.
    Bundesliga, il calendario

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    “Jorginho, piomba la Juventus: in vantaggio sul Barcellona”

    La Juve torna all’assalto di Jorginho ed entra prepotentemente nella corsa al centrocampista del Chelsea. Lo riporta il quotidiano spagnolo “Sport”. Il club di Premier League non avrebbe intenzione di rinnovare il contratto all’azzurro, che è in scadenza a giugno 2023 e chiede 10 milioni di sterline a stagione ai Blues per il prolungamento. Il Chelsea però non sembra disposto ad accontentarlo. LEGGI TUTTO

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    Il Real Madrid di Ancelotti crolla nel derby: vince 3-2 il Rayo Vallecano

    MADRID (Spagna) – Prestazione monumentale del Rayo Vallecano, che a sorpresa vince 3-2 il derby contro il Real Madrid. La squadra di Carlo Ancelotti non riesce così a controsorpassare il Barcellona (vincente sull’Alaves per 2-0 sabato) e resta al secondo posto in classifica della Liga. Dopo appena 5 minuti i padroni di casa fanno capire alle Merengues che tipo di partita sarà, perché Santi Comesana sblocca la gara al Vellacas. Il Real Madrid però non ci sta e ribalta la gara prima con Modric dal dischetto al 37′, poi con la rete di testa di Eder Militao al 41′ su calcio d’angolo.
    Ancelotti ko contro il Rayo Vallecano
    Un uno-due che non si rivela letale, ma che risveglia il Rayo Vallecano, capace di tornare in parità prima della fine del primo tempo (al 44′) grazie ad Alvaro Garcia. Nella ripresa le emozioni non calano, ma i gol sì. Ce n’è solo uno, pesantissimo, al 67′, realizzato su calcio di rigore da Oscar Trejo (al secondo tentativo, il primo – poi cancellato – era stato parato da Courtois). Una rete che decide l’incontro, perché nonostante l’assedio alla porta di Dimitrievski (incredibili le occasioni fallite da Rodrygo) il Real Madrid non riesce a sfruttare il tempo a sua disposizione (compresi gli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro) ed esce dal match con il primo ko in Liga della stagione.
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    Argentina shock, in Boca Juniors-Racing undici espulsi in mezz’ora! Cosa è successo

    SAN LUIS (Argentina) – Allo stadio Parque La Pedrera di San Luis il Racing Club de Avellaneda si è aggiudicato la Supercoppa Argentina 2022 (Trofeo dei Campeones) battendo in finale il Boca Juniors per 2-1 dopo i tempi supplementari in una partita che verrà ricordata per i cartellini rossi estratti dall’arbitro Facundo Tello. Il match è stato deciso dal gol di Carlos Alcaraz al 118′ del secondo tempo supplementare, dopo la rete il caos.
    Le espulsioni
    Sul finire dei tempi regolamentari (95′) vengono cacciati dal campo con rosso diretto Villa (Boca) e Carbonero (Racing), due minuti più tardi è la volta dell’allenatore del Boca Ibarra. Nei supplementari arriva l’espulsione di Varela (Boca) per doppia ammonizione e nei minuti di recupero, praticamente dopo il gol di Alcaraz, la partita e l’arbitro perdono il controllo e arriva la “sfuriata” di rossi diretti, nell’ordine: Alcaraz (Racing), Advincula (Boca), Galvan (Racing), Zambrano (Boca), Gonzalez (Boca), Fabra (Boca) ed infine al 130′ l’ultima assegnata a Di Benedetto. Sono 10 giocatori espulsi più un allenatore.
    L’epilogo con il Var
    L’arbitro Tello aumenta i minuti di recupero visto la totale assenza di gioco dovuta alle interruzioni per le sanzioni ma al 130′ il Var entra in scena e sancisce la fine della partita: infatti l’ultimo rosso, quello a Di Benedetto, arriva perché il giocatore del Boca mima il gesto della mazzetta verso il direttore di gara che, dopo aver rivisto il gesto al Var, decide di cacciare il giocatore. Gli Xeneizes non hanno il numero minimo di giocatori per proseguire la partita che di conseguenza termina. Una serata da dimenticare per il Boca anche perché il ko contro il Racing ha infranto i sogni di “triplete” dopo aver vinto il campionato la Copa de La Liga Profesional. Salvo qualche modifica normativa, i cartellini rossi che Facundo Tello ha mostrato oggi non impediranno a nessun calciatore di saltare l’inizio del La Liga Profesional 2023. I calciatori espulsi sconteranno infatti le rispettive sanzioni in un ipotetico nuovo Trofeo dei Campeones.
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