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    Tevez, addio al Rosario Central: ufficiali le dimissioni

    ROSARIO (Argentina) – Carlos Tevez non è più l’allenatore del Rosario Central. L’ex Juventus ha convocato una conferenza stampa per annunciare ufficialmente le dimissioni dall’incarico dichiarando: “Mi faccio da parte, non mi è piaciuto che il mio nome sia stato usato per la politica del club. Voglio ringraziare le persone per avermi sostenuto. Era un rapporto molto, molto buono. Non è conveniente per nessuno che io resti. Non voglio essere un ostacolo – aggiunge – Come dicevo fin dai primi giorni, non sono venuto qui a fare politica. Non è un gioco leale, perché non sono del settore. Sono un direttore tecnico e volevo fare ciò che era meglio per il Central. Non avrei permesso a me stesso di entrare in un gioco che non è normale”. L’Apache era arrivato a giugno sulla panchina dei “Canalla” ma i risultati non sono stati soddisfacienti: la squadra ha chiuso al 20° posto a quota 32 punti (solo 7 vittorie) nella Prima Divisione Argentina. LEGGI TUTTO

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    Rinascita Zakaria? Gol in Champions da titolare e altra stoccata alla Juventus

    Grande serata per Denis Zakaria con la maglia del Chelsea nell’ultimo turno della fase a gironi di Champions League. Il centrocampista svizzero, in prestito dalla Juventus, ha debuttato con la formazione londinese e ha firmato la rete decisiva per la vittoria di 2-1 a Stamford Bridge contro la Dinamo Zagabria. Dopo tante partite ai margini della squadra, Zakaria ha finalmente fatto il suo esordio con il Chelsea e ha trovato anche la sua prima rete: “Ho sempre detto che quando avrei avuto la possibilità di giocare avrei mostrato quello che so fare. Volevo che entrasse, ho tirato più forte che potevo: sono felice e orgoglioso per questo gol. Non giocavo da tanto, ero un po’ stanco e avevo i crampi…” ha spiegato a fine partita.
    Zakaria, altra stoccata alla Juventus
    Sul futuro, ha dichiarato: “Futuro? Io spero di giocare di più ovviamente, sono un po’ sorpreso di aver dovuto aspettare tanto per giocare. Ma è arrivato un nuovo coach, ha deciso diversamente. L’ho accettato, ho lavorato su me stesso per essere pronto per la mia opportunità. Penso di essermi fatto trovare pronto e sono contento”. Poi, l’altra stoccata alla Juventus dopo la frecciatina di settembre ad Allegri: “I tifosi del Chelsea sono fantastici. Sono molto emozionato, sono molto felice ed è importante per me fare una buona partita. Ho lasciato la Juventus per giocare e ho aspettato la mia occasione. Il tecnico ha detto di giocare come si faceva in allenamento. Ho fatto del mio meglio”. 

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    Qatar, l'Onu promuove le riforme del lavoro

    TORINO. L’Ilo, l’Organizzazione internazionale del Lavoro che fa capo all’Onu, ha chiuso l’inchiesta sui diritti dei lavoratori in Qatar: «L’Ilo accoglie l’impegno del Qatar a intervenire in cooperazione con l’organizzazione per la promozione e la protezione dei diritti dei lavoratori Circa 2 milioni di lavoratori in tutti i settori godranno d’ora in poi di migliore protezione, compreso un sistema di risoluzione delle controversie, accessibile anche ai più vulnerabili» hanno commentato Guy Ryder e Luc Cortebeeck, dg e presidente dell’Oil. All’interno del report, dal titolo Labour reforms in the State of Qatar, si legge che diverse nuove leggi e regolamenti, adottati a partire dal 2018, hanno eliminato gli aspetti più problematici della “kafala”, un sistema secondo il quale i lavoratori del Qatar dovevano ottenere il permesso dei datori di lavoro per poter cambiare lavoro. Questo rendeva i lavoratori eccessivamente dipendenti da datori di lavoro che spesso si trasformavano in sfruttatori. Ora i lavoratori possono cambiare datore di lavoro in qualsiasi momento durante il contratto, dopo un periodo di preavviso massimo di due mesi. Inoltre i lavoratori migranti, compresi i lavoratori domestici, non hanno più bisogno di un permesso di uscita approvato dal datore di lavoro per lasciare il Qatar. Lo smantellamento del sistema della “kafala” ha facilitato un enorme aumento della mobilità del lavoro, con oltre 348.450 lavoratori che hanno cambiato lavoro tra il 1° novembre 2020 e il 31 agosto 2022. Nel marzo 2021 è entrata in vigore anche la legge sul salario minimo. sempre nel 2021 è stata adottata una decisione ministeriale che amplia il periodo in cui è vietato lavorare all’aperto durante l’estate: il numero totale di orari di lavoro vietati è significativamente più alto rispetto a qualsiasi altro Paese della regione.
    TUTELE E DIRITTI
    I problemi della tutela dei lavoratori in Qatar sono stati al centro di molte denunce da parte delle organizzazioni umanitarie. Secondo Amnesty Intenational sarebbero addirittura 6.500 i morti durante i lavori per il Mondiale e anche le condizioni di vita sono spesso al di sotto della soglia minima di dignità per gli immigrati dal Sud Est Asiatico, dal Bengala e dall’Africa. Ora l’annuncio del ministro qatariota aprirebbe a scenari di maggiore dignità almeno secondo i responsabili dell’Oil. A sostenere l’Ilo vi è anche la Confederazione sindacale internazionale, che nel 2014 è stata fra le voci più critiche contro il Qatar: «Doha ha fissato un nuovo standard per i Paesi del Golfo. – ha commentato il segretario generale Iutc Sharan Burrow – che dovrà essere applicato anche da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti dove milioni di lavoratori migranti sottostanno a forme di moderna schiavitù». Che ci fossero dei problemi, insomma, era arcinoto. Qualcosa si muove, anche se la stessa Iol ammette che il percorso è solo all’inizio: «Ci vuole tempo per costruire istituzioni e cambiare pratiche radicate. I diritti dei lavoratori domestici devono essere maggiormente tutelati, compresi quelli relativi agli orari di lavoro e di riposo. Il Qatar ha dimostrato la sua determinazione a portare avanti il suo programma di riforme del lavoro. L’OIL e gli altri partner continueranno a sostenere le riforme per garantirne il progresso e il successo». E’ innegabile che anche l’organizzazione del Mondiale, con tutti i suoi limiti e le sue storture, abbia dunque contribuito ad accendere un faro sui diritti dei lavoratori. E spinto molti ad accorgersene: resta molto da fare, ma qualcosa si muove anche grazie al calcio.
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    Juventus-Psg, Sergio Ramos e quel record da interrompere

    TORINO – Quella di domani è una partita decisiva, fondamentale per la Juventus. Dopo la cocente delusione per la matematica eliminazione dalla Champions League, alla squadra di Allegri non resta che provare a piazzarsi al terzo posto nel girone per qualificarsi almeno all’Europa League. Ci proverà giocandosi tutto nella sfida di domani all’Allianz Stadium contro il Psg, con uno sguardo pure a Maccabi Haifa-Benfica. In caso di vittoria degli israeliani, infatti, servirebbe un successo per la Vecchia Signora, che a quel punto dovrebbe confrontarsi anche con una particolare statistica che riguarda il difensore dei parigini Sergio Ramos. LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo non è più il re della palestra: battuto al Manchester United

    MANCHESTER (Inghilterra) – Cristiano Ronaldo non è più ufficialmente il “Re della Palestra” a Carrington, quartier generale del Manchester United. L’ex Juventus era arrivato l’anno scorso a spingere 250 Kg alla leg press ma, stando al report del Daily News, un suo compagno di squadra lo ha superato. Il nuovo recordman è il brasiliano Casemiro (30 anni) che avrebbe spinto ben 300 Kg, una fonte al dichiarato al tabloid inglese: “Ronny è molto orgoglioso della sua forma fisica e di quanto siano muscolose le sue gambe, pochi avvicinano costantemente alla quantità e al peso che può caricare.Non è uno per la panca, Cristiano è un uomo di gamba, ma sembra che abbia incontrato Casemiro: non è il ragazzo più grande del mondo ma è forte come un bue e può spingere 300 kg con gli occhi chiusi”. LEGGI TUTTO

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    Chiellini campione eterno: trionfo in Western Conference e finalissima Mls

    Giorgio Chiellini non ha perso il vizio della vittoria. Attualmente al Los Angeles Fc, l’ex storico difensore e capitano della Juventus ha trionfato in finale di Western Conference (dopo aver eliminato in semifinale i rivali del Los Angeles Galaxy) contro l’Austin con un netto 3-0 firmato Arango, Urruti (autogol) e Opoku. La vittoria gli consentirà di giocare la finalissima di Mls, in programma il 5 novembre contro il Philadelphia Union che si è invece imposto in finale di Eastern Conference vincendo 3-1 contro New York City. L’ex bianconero, che fino ad ora ha totalizzato 12 presenze con la sua nuova squadra in America, ha giocato 45 minuti prima di lasciare il posto a Ibeagha. LEGGI TUTTO

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    Manchester United-West Ham 1-0: guarda gli highlights

    Il Manchester United ha sconfitto il West Ham per 1-0 nella sfida del 13° turno di Premier League. A decidere l’incontro è stato Marcus Rashford, autore del centesimo gol con la maglia dei Red Devils. La squadra di Ten Hag si porta al quinto posto in classifica ma ha una gara in meno rispetto a Newcastle e Tottenham, che la precedono. Cristiano Ronaldo è rimasto in campo per l’intera durata della partita: in campionato era successo una sola volta quest’anno (contro il Brentford alla seconda giornata). Per Gianluca Scamacca, centravanti del West Ham, 57 minuti prima di essere avvicendato con Antonio. LEGGI TUTTO