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    A Bola: “Caso Joao Felix all'Atletico Madrid: vuole andare via a gennaio!”

    MADRID (Spagna) – All’Atletico Madrid scoppia il caso Joao Felix. Secondo “A Bola” ci sarebbe una frattura insanabile tra il giocatore ed il tecnico Diego Simeone al punto che il portoghese vorrebbe andare via già a gennaio. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe arrivata durante il match di Champions League col Bruges (0-0), Joao Felix è stato mandato a scaldarsi tre volte salvo poi non entrare. Ma la frattura fra i due risalirebbe alla stagione 2020-21, quella culminata con la vittoria della Liga: Joao Felix ha giocato per sei mesi infortunato senza però ottenere alcun apprezzamento da Simeone per il suo sacrificio. Negli ultimi tempi poi la situazione si è deteriorata: dal ritorno dalla sosta appena 29 minuti in campo per quello che è stato l’acquisto più caro nella storia dell’Atletico e ora non ci sarebbero più margini per una riconciliazione. LEGGI TUTTO

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    River Plate: per il dopo Gallardo il favorito è Demichelis

    TORINO – L’addio dopo 8 anni indimenticabili. La parola fine al rapporto che lega il River Plate e Marcelo Gallardo giunge al termine di una avventura esaltante: 227 vittorie, 111 pareggi, 85 sconfitte. Ma non solo: il palmarés dei Millonarios nell’era del Muñeco è cresciuto esponenzialmente, con 7 titoli nazionali (Liga Profesional de Argentina 2021; Trofeo de Campeones 2021; Copa Argentina 2016, 2017 e 2019 e la Supercopa Argentina 2017 e 2019) e 7 internazionali (Copa Libertadores 2015, 2018; Copa Sudamericana 2014; Recopa Sudamericana 2015, 2016 e 2019 e la Copa Suruga Bank 2015). Ora, però è il momento di voltare pagina: i biancorossi sanno che il vuoto in panchina sarà enorme ma il presidente Jorge Brito e tutta la dirigenza stanno già lavorando alacremente per garantire al club di Barrio Núñez un futuro altrettanto vincente. Ecco quindi che il casting per la panchina del Monumental si riempie, ora dopo ora, di nuovi candidati dai nomi altisonanti. 
    Si sfoglia la margherita, Oinola, Lux…
    Ovviamente il dirigenti del Rive Plate si prenderanno diversi giorni per analizzare profilo, curriculum e caratteristiche, non solo tecniche ma anche umane, di ogni nome segnato sui loro taccuini. Allo stato attuale delle cose, però, in pole position c’è una vecchia conoscenza biancorossa, ossia Martín Gastón Demichelis, ex difensore cresciuto proprio nei Millonarios che attualmente ricopre l’incarico di allenatore della seconda squadra del Bayern. E’ vero: Micho non ha mai allenato una prima squadra, ma da tempo ormai si occupa di allenare e promuovere i giovani in uno dei club più importanti del mondo. Nelle scorse settimane il River lo ha contattato per conoscere la sua situazione contrattuale e ha ricevuto buone notizie: a dicembre lascerà il club bavarese ed è seriamente interessato a tornare alle sue origini. «Sogno di allenare il River», aveva assicurato nel maggio di quest’anno. Nel suo staff troverebbero spazio autentici idoli del club com Javier Pinola e Germán Poroto Lux.
    Occhio agli outsider: Aimar, Crespo, Gareca…
    E se parliamo di ex nel mirino non si può non prendere in considerazione il nome di Pablo Aimar. El Payaso, proprio come Demichelis, non ha alcuna esperienza in Prima Divisione ma ha un lungo percorso nelle categorie inferiori ed è adorato da tutto il mondo River. Attualmente, però, sta allenando la Under 17 albiceleste oltre ad essere membro stimato dello staff tecnico della Selección di Lionel Scaloni. Tra le altre figure accostate alla panchina di Gallardo troviamo poi Hernán Crespo, attualmente tecnico dell’Al-Duhail SC del Qatar; Eduardo El Toto Berizzo, ct del Cile e pure Germán El Mono Burgos, licenziato dall’Aris Salonicco dopo una parentesi non felice a Rosario con il Newell’s Old Boys. Non è scartabile a priori nemmeno Ricardo Gareca, ex commissario tecnico del Perù e sul taccuino pure dell’Independiente. El Tigre era già stato cercato da Francescoli nel 2014 prima che il River decidesse di affidarsi a Gallardo. Gli altri nomi in lista sono quelli di Eduardo El Chacho Coudet, attualmente al Celta, e Matías Biscay, ma l’assistente di Gallardo potrebbe pure decidere di continuare la sua avventura al fianco del Muñeco.

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    Ronaldo, post social in cui cita il motto della Juve

    Dopo l’estate tormentata e un inizio di stagione poco felice, Cristiano Ronaldo si è ripreso il Manchester United. Nell’ultimo turno di Premier, i Red Devils hanno sconfitto l’Everton per 2-1: decisiva proprio la rete di CR7 che ha conquistato un nuovo traguardo. Con il gol segnato contro Toffees, il fuoriclasse portoghese ha realizzato la rete numero 700 (con i club): l’ennesimo record che si aggiunge a una carriera straordinaria. Nel post partita, Ronaldo ha condiviso la grande gioia con i suoi tifosi: con un post social ha voluto ringraziare tutti, dai club in cui ha giocato, fino ai compagni di squadra e allenatori. LEGGI TUTTO

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    Gallardo sul mercato: “Lascio il River a dicembre”. I possibili sostituti

    BUENOS AIRES (Argentina) – Ufficiale, dopo 8 anni l’avventura di Marcelo Gallardo sulla panchina del River Plate si è conclusa. L’addio arriverà il 31 dicembre come dichiarato in conferenza stampa: “Sarò breve, sono qui per fare un annuncio in modo chiaro. Non rinnoverò il mio contratto, che scade il prossimo dicembre. È una delle decisioni più difficili della mia vita. Mi prenderò una breve pausa. Al di là dell’annuncio, sono qui per ringraziare le persone che si sono fidate di me, Enzo, Jorge, Matías, l’intero gruppo dirigente per avermi dato l’opportunità di esprimermi con totale libertà di sviluppare il nostro lavoro – aggiunge – Vi ringrazio dal profondo del cuore per una tale dimostrazione di affetto che avete dimostrato a me e a tutto il mio gruppo di lavoro. È molto probabile che domenica farò la mia ultima partita al Monumental. Vi ringrazio per tutto l’affetto che mi hai dato. È stata una bella storia”.

    Gallardo, il palmarès

    Gallardo ha giocato 151 partite con i colori dei Millonarios, da allenatore vanta 422 presenze con 226 vittorie (in tutte le competizioni) vincendo: 3 Coppa D’Argentina, 2 Supercopa, un campionato argentino, una Copa Sudamericana, 3 Recopa Sudamericana e 2 Copa Libertadores

    Bielsa in pole ma occhio a Crespo o Coudet

    Il presidente Jorge Pablo Brito, per la successione, sogna Marcelo Bielsa, libero dopo aver risolto con il Leeds, ma non è semplice. Possibile arrivi uno tra Hernan Crespo ed Eduardo Coudet, che però dovrebbe prima liberarsi dal Celta Vigo (scadenza contratto: 2024) ed è stato un giocatore dei Millonarios
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    Argentina: il Boca passa in casa del Sarmiento, titolo a un passo

    TORINO – È iniziata la cuenta regresiva, è cominciato il conto alla rovescia. Il Boca Juniors già domenica potrebbe festeggiare la stella numero 73 da apporre sul suo scudo: il Xeneize è infatti a un niente dalla conquista del titolo della Liga Profesional. Grazie al successo ottenuto nella notte in trasferta a Junín contro il Sarmiento la banda del Negro Ibarra ha allungato a 15 la striscia di risultati utili consecutivi e, soprattutto, ha portato a 4 lunghezze il vantaggio sul terzetto di inseguitrici composto da Racing Club, River Plate e Atlético Tucumán. Ma non basta: El Pipa Benedetto & company hanno pure una partita da recuperare, ossia quella contro il Gimnasia y Esgrima La Plata, interrotta dopo 9′ lo scorso fine settimana a causa degli incidenti fuori da El Bosque che hanno portato alla morte di Carlos Lolo Regueiro, tifoso del Lobo.

    My name is Luca

    A siglare il blitz azul y oro all’Estadio Evita Perón ci ha pensato sempre il Niño Luca Daniel Langoni, 19 anni, decisivo al 1′ di recupero del primo tempo su assist del Pipa Benedetto. Domenica alle 20.30 italiane al Coloso del Parque Marcelo Bielsa il Xeneize farà visita al Newell’s Old Boys e potrebbe già festeggiare, con due turni di anticipo, un nuovo trionfo. Per diventare campione, il Boca dovrà battere il Newell’s e sperare che l’Atlético Tucumán cada in casa contro il Rosario Central di Carlitos Tévez e che il Racing perda all’Estadio Brigadier General Estanislao López di Santa Fe contro il Colón. Nel caso in cui si realizzassero queste tre variabili il Xeneize si troverebbe con 7 punti di vantaggio su Academia e Decano con solo sei punti a disposizione. Dalle parti di Brandsen 805 stanno già stappando il vino e preparando la brace per l’asado. L’asado del trionfo.
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    Tottenham, la commozione dello stadio durante il minuto di raccoglimento per Ventrone

    LONDRA – Il Tottenham, prima del fischio del calcio d’inizio del match di Champions League contro l’Eintracht Francoforte, ha voluto omaggiare Gian Piero Ventrone e John Duncan scomparsi prematuramente negli scorsi giorni. L’ex preparatore atletico e l’ex calciatore sono stati omaggiati con un minuto di raccoglimento ed una corona di fiori, con i tifosi e gli addetti ai lavori presenti al Tottenham Hotspur Stadium ad accompagnare il momento con lunghi e scroscianti applausi. LEGGI TUTTO

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    Henry duro con Mbappé: «Il club conta più del giocatore!»

    TORINO – Praticamente ogni giorno che passa la relazione tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain sembra logorarsi un po’ di più, sembra essere un romanzo infinito a cui, quasi quotidianamente, viene aggiunto un nuovo capitolo. In Francia e non solo, nelle ultime ore, si sta facendo un gran parlare dell’irrigidimento del numero 7 e del suo continuo polemizzare con il club nonostante abbia rinnovato il suo contratto con il Psg solamente la scorsa estate. Il motivo delle polemiche? La decisione di Christophe Galtier di impiegarlo in posizione di prima punta, non il ruolo prediletto dal crack di Bondy. Aggiungete a tutto ciò che le ottime prestazioni sfoderate in questo inizio di stagione da Lio Messi e Neymar Júnior hanno eroso e non poco la leadership dell’attaccante francese. Resta da capire se, realmente, Mbappé insisterà per cambiare aria dopo il Mondiale in Qatar, approfittando della finestra di mercato di gennaio.
    Aspre critiche Chi non ha gradito l’atteggiamento del bomber nato nell’hinterland di Parigi è stato Thierry Henry, che senza mezzi termini lo ha criticato aspramente: «A nessuno piace essere costretto a esprimersi in ciò in cui non sei bravo, essere esposto a qualcosa che rischia di minare la credibilità, che può offuscare la luce. C’è, però, qualcosa che è più grande di tutto e di tutti ed è il bene della squadra, la gloria e il successo del club. Hanno fatto sentire a Kylian che il club sta sopra a qualsiasi altra cosa e il fine ultimo è il successo della squadra oppure i dirigenti del Psg hanno lasciato credere a Mbappé che, in cima a tutto, al di sopra di ogni altra cosa ci fosse lui?», attacca l’ex attaccante dell’Arsenal in un’intervista rilasciata a CBS Sports. Per far capire meglio la situazione Henry ha voluto tracciare un parallelo sulla attuale situazione di Mbappé e su quella che ha vissuto lui in prima persona ai tempi del Barcellona: «Per rendervi più comprensibile la vicenda vi racconterò quanto successo a me quando ero in attività. Non mi è mai piaciuto giocare da prima punta oppure largo nel tridente, come mi veniva chiesto quando vestivo la maglia blaugrana. Non è che non lo sopportassi: lo odiavo proprio! Eppure l’ho fatto per la squadra. Sempre. Non mi andava giù di fare l’esterno alto a sinistra nemmeno dopo 100 partite e non so quanti gol realizzati con la maglia della Nazionale francese. Eppure lo facevo! Conta solo una regola: se l’allenatore ti chiede di fare qualcosa, lo fai, senza discutere».
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    “Tra Psg e Mbappé rottura, può partire a gennaio!”

    MADRID (Spagna) – È rottura tra Mbappé e il Psg: in Francia i giornali sono scatenati sulle parole che filtrano dall’entourage del giocatore, che avrebbe ammesso di aver sbagliato a restare a Parigi, e la notizia sta rimbalzando in tutta Europa. Mbappé, che già aveva chiesto la cessione a luglio e che era stato ricoperto di denaro da Al-Khelaifi per farlo restare, promettendogli anche un progetto costruito attorno a lui, sarebbe tornato sui suoi passi proprio in virtù delle bugie del suo presidente, che non ha ceduto Neymar (che Mbappè voleva epurare) e che non ha comprato un centravanti, cosa che Mbappé ha ribadito sui social proprio nei giorni scorsi per poi cancellare il post. Ma c’è dell’altro. LEGGI TUTTO